Azitromicina Zentiva: Bugiardino (Foglietto Illustrativo)

Azitromicina Zentiva Bugiardino. Fonte A.I.Fa.


AZITROMICINA ZENTIVA 500 mg compresse rivestite con film Medicinale equivalente

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico; macrolidi.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina:

  • infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti);
  • infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti);
  • infezioni odontostomatologiche;
  • infezioni della cute e dei tessuti molli;
  • uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis);
  • ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).

    CONTROINDICAZIONI

    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L’uso del prodotto è controindicato nei pazienti con ipersensibilità all’eritromicina o ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi.

    PRECAUZIONI PER L’USO

    Alterata funzionalità renale

    Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (GFR < 10 ml/min.), è stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina. Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalità renale da lieve a moderata (GFR 10 – 80 ml/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 ml/min.).

    Alterata funzionalità epatica

    Poichè il fegato rappresenta la principale via di eliminazione, l'uso di azitromicina in pazienti con malattie epatiche o insufficienza epatica deve essere intrapreso con cautela e sotto sorveglianza medica.

    Con azitromicina sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica tale da costituire rischio per la vita (vedere Possibili effetti indesiderati). In caso di comparsa di segni e sintomi di compromissione della funzionalità epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, devono essere eseguti immediatamente analisi/esami diagnostici per la funzionalità epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta se emerge una disfunzione epatica.

    Derivati dell’ergotamina

    In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co- somministrazione di antibiotici macrolidi ha aggravato le crisi di ergotismo. Non vi sono dati a disposizione sulla possibilità di un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilità teorica di

    insorgenza di crisi di ergotismo, l’azitromicina e i derivati dell’ ergotamina non devono essere somministrati contemporaneamente.

    Superinfezioni

    Come per ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare attenzione verso l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.

    INTERAZIONI

    Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo o si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

    Antiacidi – Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità complessiva dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. I pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente.

    Cetirizina – Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo stato stazionario non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche né alterazioni significative dell'intervallo QT.

    Didanosina – La somministrazione contemporanea di azitromicina 1.200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica, allo stato stazionario, della didanosina rispetto al placebo.

    Digossina (P-gp substrati) – E’ stato osservato che la somministrazione contemporanea di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con i substrati della P-glicoproteina (P-gp) come la digossina determina un aumento dei livelli sierici dei substrati della P-glicoproteina. Pertanto se azitromicina e i substarti della P-gp come la digossina sono somministrati contemporaneamente, si deve considerare la possibilità di un aumento delle concentrazioni sieriche del substrato

    Zidovudina – La somministrazione di dosi singole da 1.000 mg e di dosi multiple da 1.200 mg o 600 mg di azitromicina ha modificato solo leggermente la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule mononucleate del sangue periferico. L'importanza clinica di questo dato non è chiara, ma può comunque costituire un beneficio per il paziente.

    L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450.

    Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti.

    Ergotamina – A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina è sconsigliato (vedere "Precauzioni per l'uso").

    Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali è nota una significativa attività metabolica mediata dal citocromo P450.

    Atorvastatina – La somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha modificato le concentrazioni plasmatiche dell’atorvastatina (sulla base di un test di inibizione dell’HMG CoA-reduttasi). Tuttavia, sono stati osservati casi post-marketing di rabdomiolisi in pazienti che assumono azitromicina con statine.

    Carbamazepina – Nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non è stato osservato alcun effetto sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina.

    Cimetidina – Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata 2 ore prima dell'azitromicina, non sono state osservate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina.

    Anticoagulanti orali di tipo cumarinico – Nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica condotto su volontari sani è stato osservato che l'azitromicina non modifica l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg.

    Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benché non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico.

    Ciclosporina – In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori Cmax e AUC0-5 della ciclosporina. Pertanto, è necessaria cautela prima di considerare la somministrazione contemporanea di questi farmaci. Qualora la co-somministrazione dei due farmaci fosse necessaria, dovranno essere monitorati i livelli di ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovrà essere modificato di conseguenza.

    Efavirenz – La somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative.

    Fluconazolo – La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1.200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose

    singola di fluconazolo (800 mg). II tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fiuconazolo, sebbene sia stata osservata una diminuzione della C max (18%) clinicamente non significativa.

    Indinavir – La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1.200 mg) non ha evidenziato effetti statisticamente significativi sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni alla dose di 800 mg.

    Metilprednisolone – Uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone.

    Midazolam – Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi nella farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam da 15 mg.

    Nelfinavir – La somministrazione concomitante di azitromicina (1.200 mg) e nelfinavir (750 mg tre volte al giorno), allo stato stazionario ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell’azitromicina. Non sono stati osservati effetti avversi clinicamente significativi e non è necessario nessun aggiustamento di dosaggio.

    Rifabutina – La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci. E’ stata osservata neutropenia in pazienti trattati contemporaneamente con azitromicina e rifabutina. Sebbene la neutropenia sia stata associata all’uso di rifabutina, non è stata stabilita una relazione di causalità con l'associazione rifabutina- azitromicina (vedere "Effetti indesiderati").

    Sildenafil – Nei volontari sani di sesso maschile non sono stati osservati effetti di azitromicina (500 mg/die per 3 giorni) sulle AUC e Cmax del sildenafil o del suo principale metabolita in circolo.

    Terfenadina – Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni tra azitromicina e terfenadina. Sono stati segnalati alcuni rari casi in cui la possibilità di una tale interazione non poteva essere del tutto esclusa; non c'è tuttavia alcuna evidenza specifica che l'interazione si sia verificata.

    Teofillina – La somministrazione contemporanea di azitromicina e teofillina in volontari sani non ha evidenziato un’interazione farmacocinetica clinicamente significativa.

    Triazolam – In 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg al 1° giorno e 250 mg al 2° giorno e di triazolam 0,125 mg al 2° giorno non ha avuto effetti significativi sulle variabili farmacocinetiche del triazolam rispetto alla somministrazione contemporanea di triazolam e placebo.

    Trimetoprim/Sulfametoxazolo – Dopo somministrazione concomitante per 7 giorni di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (1.200 mg), non è stato riscontrato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco al 7°giorno, sul tempo totale di esposizione o sull'escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi.

    AVVERTENZE SPECIALI

    Le compresse di AZITROMICINA ZENTIVA contengono lattosio.

    Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.

    Ipersensibilità e reazioni anafilattiche

    Come con l'eritromicina e altri macrolidi sono state raramente osservate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale) e reazioni dermatologiche tra cui la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (raramente fatale). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno comportato recidive e richiedono un periodo prolungato di osservazione e trattamento.

    In caso di reazione allergica, il farmaco deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia appropriata. I medici devono essere consapevoli che si potrebbe verificare la ricomparsa dei sintomi allergici una volta interrotta la terapia sintomatica.

    Diarrea associata a Clostridium difficile

    Con l’uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l’azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile.

    Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della CDAD. I ceppi di C. difficile che producono ipertossine causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poiché queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antibatterica e possono richiedere una colectomia. Bisogna considerare la possibilità di CDAD in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E’ inoltre necessaria un’attenta anamnesi poiché i casi di CDAD sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici.

    Prolungamento dell’intervallo QT, torsione di punta, aritmia

    Nel trattamento con macrolidi, inclusa azitromicina, è stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo “Effetti indesiderati”). Pertanto, dato che le seguenti situazioni possono determinare un aumentato rischio di aritmie ventricolari (compresa la torsione di punta) che possono portare ad arresto cardiaco, azitromicina deve essere usata con cautela nei pazienti con condizioni proaritmiche in atto (soprattutto donne e anziani), come i pazienti:

    • con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT;

    • attualmente in cura con altri principi attivi noti per prolungare l'intervallo QT, come antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici quali pimozide; antidepressivi quali citalopram, e i fluorochinoloni come moxifloxacina e levofloxacina;
    • con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia;
    • con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza

      cardiaca grave.

    • anziani che potrebbero mostrare maggiore sensibilità agli effetti farmaco correlati con l’alterazione dell’intervallo QT.

Miastenia gravis

Sono stati riportati casi di aggravamento dei sintomi da miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica nei pazienti in terapia con azitromicina (vedere “Effetti indesiderati”)..

Gravidanza e allattamento

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale

Non sono disponibili dati adeguati relativamente all’uso di azitromicina in donne in gravidanza quindi non è stata confermata la sicurezza d’impiego dell’azitromicina durante la gravidanza.

E’ stato osservato che azitromicina è escreta nel latte materno, ma non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne che allattano al seno.

Il rischio di effetti dannosi a carico del feto e/o del bambino a seguito dell'assunzione di azitromicina non è escluso; pertanto l'azitromicina va somministrata in gravidanza, nell'allattamento e nella primissima infanzia solo quando, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i possibili rischi.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non esistono prove per cui l’azitromicina potrebbe avere effetti sulla capacità dei pazienti di guidare o di azionare macchinari.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

Adulti

Per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi.

Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydia trachomatis o di Haemophilus ducreyi: 1.000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale.

Anziani

Negli anziani viene usato lo stesso dosaggio dei pazienti adulti. Dato che i pazienti anziani possono essere pazienti con condizioni proaritmiche in atto, si raccomanda una particolare cautela dovuta al rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsione di punta.

Bambini

Per i bambini dal peso pari o superiore a 45 Kg può essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto (500 mg/die per tre giorni consecutivi).

Alterata funzionalità renale

Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalità renale da lieve a moderata (GFR 10 – 80 mI/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 mI/min.) (vedere”Precauzioni per l’uso”).

Alterata funzionalità epatica

Nei pazienti con alterazione della funzionalità epatica da lieve a moderata può essere usato lo stesso dosaggio dei pazienti con funzionalità epatica normale (vedere”Precauzioni per l’uso”).

La dose totale massima consigliata per qualsiasi terapia pediatrica è di

1.500 mg.

Il farmaco deve essere sempre somministrato in dose singola giornaliera.

Azitromicina Zentiva 500 mg compresse rivestite con film può essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione di cibo prima della somministrazione del prodotto può attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina.

Le compresse devono essere deglutite intere.

SOVRADOSAGGIO

In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di Azitromicina Zentiva avvertire immediatamente il proprio medico curante o recarsi al più vicino ospedale.

Gli effetti indesiderati verificatisi con dosi superiori a quelle consigliate sono stati simili a quelli registrati con dosi normali.

Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di Azitromicina Zentiva, rivolgersi al medico o al farmacista.

EFFETTI INDESIDERATI

Come tutti i medicinali anche Azitromicina Zentiva può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della sorveglianza post- marketing, suddivise in base alla classificazione sistemico-organica e alla frequenza. La classe di frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: Molto comune (≥1/10); Comune (≥ 1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); Molto raro (< 1/10.000);

e Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell'ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.

Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile all'azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing:

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥ 1/100,

<1/10)

Non comune (≥1/1.000,

<1/100)

Raro (≥

1/10.000,

<1/1.000)

Frequen za non nota

Infezioni e infestazio ni

Candidiasi, infezione vaginale, polmonite, infezione fungina, infezione batterica, faringite, gastroenteri te,

disturbi respiratori, rinite, candidiasi orale

Colite pseudo membran osa (vedere “Avverten ze Speciali”)

Patologie del sistema emolinfop oietico

Leucopenia, neutropenia, eosinofilia

Trombocit openia, anemia emolitica

Disturbi del sistema immunitar io

Angioedema

,

ipersensibilit à

Reazione anafilattic a (vedere “Avverten ze speciali”)

Disturbi del metabolis mo e della nutrizione

Anoressia

Disturbi psichiatric i

Nervosismo, insonnia

Agitazione

Aggressiv ità, ansia, delirio, allucinazi one,

Disturbi del sistema nervoso

Cefalea

Capogiri, sonnolenza, disgeusia, parestesia

sincope, convulsioni, ipoestesia, iperattività psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia gravis (vedere “Avvertenze speciali”)

Patologie dell’occhi o

Compromissi one della vista

Patologie dell’orec chio e del labirinto

Disturbi dell’orecchio

,

vertigine

Compromissione dell’udito inclusi sordità e/o tinnito

Patologie cardiach e

Palpitazioni

Torsione di punta,

aritmia (inclusa tachicardia ventricolare, prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiog ram-ma

(Vedere “Avvertenze Speciali”)

Patologie vascolari

Vampate di calore

Ipotensione

Patologie respirato rie, toraciche e mediasti niche

Dispnea, epistassi

Patologie gastroint

Diarrea

Vomito, dolore

Costipazione

,

Disidratazi one

Pancreatite, scolorimento

estinali

addomina le, nausea

flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, bocca secca, eruttazione, ulcera della bocca, ipersecrezio ne della saliva, stipsi

della lingua, feci molli

Patologi e epatobil iari

Epatite

Alterazione della funzionalità epatica, ittero colestatico

Insufficienza epatica (che raramente provoca morte) (vedere “Precauzioni per l’uso”)

Epatite fulminante Necrosi epatica

Patologi e della cute e del tessuto sottocut aneo

Eruzione cutanea, prurito, orticaria, dermatite, pelle secca, sudorazione eccessiva

Reazione di fotosensibili tà

Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica,

eritema multiforme

Patologi e

del sistema muscolo schele- trico e del tessuto connetti vo

Osteoartrite, mialgia, mal di schiena, mal di collo

Artralgia

Patologi e renali e urinarie

Disuria, dolore renale

Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale

Patologi e dell’app arato riprodut

Metrorragia, patologie dei testicoli

tivo e della mammel la

Patologi

Dolore in

Edema,

e

sede di

astenia,

sistemic

iniezione*

malessere,

he e

,

affaticament

condizio

infiamma

o,

ni

zione in

edema

relative

sede di

facciale,

alla

iniezione*

dolore

sede di

toracico,

sommini

piressia,

strazion

Dolore,

e

edema

periferico

Esami

Diminuzio

Aumento

diagnost

ne della

della

ici

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linfocitari

amino

a,

transferasi,

aumento

aumento

della

della alanina

conta

amino

degli

transferasi,

eosinofili,

aumento

diminuzio

della

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bilirubina

bicarbona

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to

Aumento

ematico,A

dell’urea

umento

ematica,

dei

Aumento

basofili,

della

Aumento

creatina

dei

ematica,

monociti,

alterazioni

Aumento

del potassio

dei

ematico,

neutrofili

aumento

della

fosfatasi

alcalina

ematica,

aumento dei

cloridi,

aumento del

glucosio,

aumento

delle

piastrine,

diminuzione dell’ematocri to,

aumento del bicarbonato, alterazioni del sodio

Traumati

Complicazio

smi e

ni post-

avvelena

procedurali

menti

* Soltanto per la polvere per soluzione per infusione

Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile alla profilassi e al trattamento del Micobatterio Avium Complex sulla base dei dati risultanti dagli studi clinici e della sorveglianza post- marketing. Queste reazioni avverse si differenziano da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato e prolungato, sia per tipo che per frequenza:

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥ 1/100,

<1/10)

Non comune (≥1/1.000,

<1/100)

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Anoressia

Disturbi del sistema nervoso

Capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia

Ipoestesia

Patologie dell’occhio

Compromissione della vista

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Sordità

Compromissione dell’udito, tinnito

Patologie cardiache

Palpitazioni

Patologie gastrointestinali

Diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbi addominali, Feci molli

Patologie epatobiliari

Epatite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Eruzione cutanea, prurito

Sindrome di Stevens-Johnson, reazione di fotosensibilità

Patologie del sistema muscoloscheletri co e del tessuto connettivo

Artralgia

Patologie

Affaticamento

Astenia,

sistemiche e

malessere

condizioni

relative alla

sede di

somministrazion

e

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza. La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura non superiore ai 25°C. Tenere il blister nell’imballaggio esterno.

Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. COMPOSIZIONE

Ogni compressa rivestita con film contiene:

Principio attivo: azitromicina diidrato 524,1mg pari a azitromicina base 500 mg.

Eccipienti: Nucleo della compressa: amido pregelatinizzato (di mais), calcio idrogeno fosfato anidro, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, sodio laurilsolfato.

Rivestimento della compressa: titanio diossido (E171), lattosio monoidrato, ipromellosa (E464), triacetina (E1518).

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

Compresse rivestite con film.

3 compresse rivestite con film da 500 mg in blister.

TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE COMMERCIO

ZENTIVA ITALIA S.r.l. – Viale Bodio 37/B – Milano

PRODUTTORE

FAMAR SA – 7, Anthoussa Avenue – Anthoussa – Attica (Grecia)

REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO:

AZITROMICINA ZENTIVA 600 mg compresse rivestite con film Medicinale equivalente

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici per uso sistemico; macrolidi.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Azitromicina Zentiva è indicato, in monoterapia o in associazione alla rifabutina, nella profilassi delle infezioni da Mycobacterium avium complex (MAC): infezioni opportunistiche che colpiscono soprattutto i pazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato. Azitromicina Zentiva è indicato, in associazione all'etambutolo, nel trattamento delle infezioni da Mycobacterium avium complex (MAC) disseminate in pazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L’uso del prodotto è controindicato nei pazienti con ipersensibilità all’eritromicina o ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi.

PRECAUZIONI PER L’USO

Alterata funzionalità renale

Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (GFR < 10 mlmin.), è stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina. Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalità renale da lieve a moderata (GFR 10 – 80 ml/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 ml/min.).

Alterata funzionalità epatica

Poichè il fegato rappresenta la principale via di eliminazione, l'uso di azitromicina in pazienti con malattie epatiche o insufficienza epatica deve essere intrapreso con cautela e sotto sorveglianza medica.

In caso di reazione allergica, il farmaco deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia appropriata. I medici devono essere consapevoli che si potrebbe verificare la ricomparsa dei sintomi allergici una volta interrotta la terapia sintomatica.

Con azitromicina sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica tale da costituire rischio per la vita (vedere Possibili effetti indesiderati). In caso di comparsa di segni e sintomi di compromissione della funzionalità epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, devono essere eseguti immediatamente analisi/esami diagnostici per la funzionalità epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta se emerge una disfunzione epatica.

Derivati dell’ergotamina

In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co- somministrazione di antibiotici macrolidi ha aggravato le crisi di ergotismo.

Non vi sono dati a disposizione sulla possibilità di un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilità teorica di insorgenza di crisi di ergotismo, l’azitromicina e i derivati dell’ ergotamina non devono essere somministrati contemporaneamente.

Superinfezioni

Come per ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare attenzione verso l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.

INTERAZIONI

Informare il medico o il farmacista se si sta assumendo o si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Antiacidi – Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità complessiva dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. I pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente.

Cetirizina – Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo stato stazionario non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche né alterazioni significative dell'intervallo QT.

Didanosina – La somministrazione contemporanea di azitromicina 1.200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica stato stazionario della didanosina rispetto al placebo.

Digossina (P-gp substrati) – E’ stato osservato che la somministrazione contemporanea di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con i substrati della P-glicoproteina (P-gp) come la digossina determina un aumento dei livelli sierici dei substrati della P-glicoproteina. Pertanto se azitromicina e i substarti della P-gp come la digossina sono somministrati contemporaneamente, si deve considerare la possibilità di un aumento delle concentrazioni sieriche del substrato

Zidovudina – La somministrazione di dosi singole da 1.000 mg e di dosi multiple da 1.200 mg o 600 mg di azitromicina ha modificato solo leggermente la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule mononucleate del sangue periferico. L'importanza clinica di questo dato non è chiara, ma può comunque costituire un beneficio per il paziente.

L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450.

Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina non si

verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti.

Ergotamina – A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina è sconsigliato (vedere "Precauzioni per l'uso").

Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali è nota una significativa attività metabolica mediata dal citocromo P450.

Atorvastatina – La somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha modificato le concentrazioni plasmatiche dell’atorvastatina (sulla base di un test di inibizione dell’HMG CoA-reduttasi) . Tuttavia, sono stati osservati casi post-marketing di rabdomiolisi in pazienti che assumono azitromicina con statine.

Carbamazepina – Nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non è stato osservato alcun effetto sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina.

Cimetidina – Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata 2 ore prima dell'azitromicina, non sono state evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina.

Anticoagulanti orali di tipo cumarinico – Nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica condotto su volontari sani è stato osservato che l'azitromicina non modifica l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg.

Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benché non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico.

Ciclosporina – In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori Cmax e AUC0-5 della ciclosporina. Pertanto, è necessaria cautela prima di considerare la somministrazione contemporanea di questi farmaci. Qualora la co-somministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, dovranno essere attentamente monitorati i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovrà essere modificato di conseguenza.

Efavirenz – La somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per sette giorni non ha prodotto alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa.

Fluconazolo – La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1.200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, sebbene sia stata osservata una diminuzione della Cmax (18 %) clinicamente non significativa.

Indinavir – La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1.200 mg) non ha evidenziato effetti statisticamente significativi sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni alla dose di 800 mg.

Metilprednisolone – Uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone.

Midazolam – Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi nella farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam da 15 mg.

Nelfinavir -. La somministrazione concomitante di azitromicina (1.200 mg) e nelfinavir (750 mg tre volte al giorno) allo stato stazionario, ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell’azitromicina. Non sono stati osservati effetti avversi clinicamente significativi e non è necessario nessun aggiustamento di dosaggio.

Rifabutina – La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci. E’ stata osservata neutropenia in pazienti trattati contemporaneamente con azitromicina e rifabutina. Sebbene la neutropenia sia stata associata all’uso di rifabutina, non è stata stabilita una relazione di causalità con l'associazione rifabutina- azitromicina (vedere "Effetti indesiderati").

Sildenafil – Nei volontari sani di sesso maschile non sono stati osservati effetti di azitromicina (500 mg/die per 3 giorni) sulle AUC e Cmax del sildenafil o del suo principale metabolita in circolo.

Terfenadina – Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni tra azitromicina e terfenadina. Sono stati segnalati alcuni rari casi in cui la possibilità di una tale interazione non poteva essere del tutto esclusa; non c'è tuttavia alcuna evidenza specifica che l'interazione si sia verificata.

Teofillina – La somministrazione contemporanea di azitromicina e teofillina in volontari sani non ha evidenziato un’interazione farmacocinetica clinicamente significativa.

Triazolam – In 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg al 1° giorno e 250 mg al 2° giorno e di triazolam 0,125 mg al 2° giorno non ha avuto effetti significativi sulle variabili farmacocinetiche del triazolam rispetto alla somministrazione

contemporanea di triazolam e placebo.

Trimetoprim/Sulfametoxazolo – Dopo somministrazione concomitante per 7 giorni di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (1.200 mg), non è stato riscontrato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco al 7°giorno, sul tempo di esposizione o sull'escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi

AVVERTENZE SPECIALI

Le compresse di AZITROMICINA ZENTIVA contengono lattosio.

Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.

Ipersensibilità e reazioni anafilattiche

Come con l'eritromicina e altri macrolidi sono state raramente osservate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale) e reazioni dermatologiche tra cui la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (raramente fatale). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno comportato recidive e richiedono un periodo prolungato di osservazione e trattamento.

In caso di reazione allergica, il farmaco deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia appropriata. I medici devono essere consapevoli che si potrebbe verificare la ricomparsa dei sintomi allergici una volta interrotta la terapia sintomatica.

Diarrea associata a Clostridium difficile

Con l’uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l’azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile.

Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi di C. difficile che producono ipertossine causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poiché queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antibatterica e possono richiedere una colectomia. Bisogna considerare la possibilità di CDAD in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E’ inoltre necessaria un’attenta anamnesi poiché i casi di CDAD sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici.

Prolungamento dell’intervallo QT, torsione di punta, aritmia

Nel trattamento con macrolidi, inclusa azitromicina, è stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo

    1. “Effetti indesiderati”). Pertanto, dato che le seguenti situazioni possono determinare un aumentato rischio di aritmie ventricolari (compresa la torsione di punta) che possono portare ad arresto cardiaco, azitromicina

      deve essere usata con cautela nei pazienti con condizioni proaritmiche in atto (soprattutto donne e anziani), come i pazienti:

      • con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT;
      • attualmente in cura con altri principi attivi noti per prolungare l'intervallo QT, come antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici quali pimozide; antidepressivi quali citalopram, e i fluorochinoloni come moxifloxacina e levofloxacina;
      • con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia;
      • con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza

        cardiaca grave.

      • anziani che potrebbero mostrare maggiore sensibilità agli effetti farmaco correlati con l’alterazione dell’intervallo QT.

Miastenia gravis

Sono stati riportati casi di aggravamento dei sintomi da miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica nei pazienti in terapia con azitromicina (vedere paragrafo 4.8).

Gravidanza e allattamento

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale .

Non sono disponibili dati adeguati relativamente all’uso di azitromicina in donne in gravidanza quindi non è stata confermata la sicurezza d’impiego dell’azitromicina durante la gravidanza.

E’ stato osservato che azitromicina è escreta nel latte materno, ma non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne che allattano al seno.

Il rischio di effetti dannosi a carico del feto e/o del bambino a seguito dell'assunzione di azitromicina non è escluso; pertanto l'azitromicina va somministrata in gravidanza, nell'allattamento e nella primissima infanzia solo quando, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i rischi possibili.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non esistono prove per cui l’azitromicina potrebbe avere effetti sulla capacità dei pazienti di guidare o di azionare macchinari.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

Azitromicina Zentiva deve essere somministrato in un'unica dose giornaliera. Le compresse possono essere assunte indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione di cibo prima dell'ingestione della compressa può attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina.

Adulti

Per la profilassi delle infezioni da MAC nei pazienti portatori del virus HIV, il dosaggio raccomandato è di 1.200 mg (2 compresse da 600 mg) in monosomministrazione giornaliera una volta alla settimana. Per il trattamento delle infezioni da MAC disseminate in pazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato, la dose raccomandata è di 600 mg una volta al

giorno. L'azitromicina deve essere somministrata in associazione ad altri antimicobatterici che hanno mostrato un'attività in vitro contro la MAC, compreso l'etambutolo somministrato alle dosi raccomandate.

Anziani

Negli anziani viene usato lo stesso dosaggio dei pazienti adulti. Dato che i pazienti anziani possono essere pazienti con condizioni proaritmiche in atto, si raccomanda una particolare cautela dovuta al rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsione di punta.

Bambini

L'efficacia e la tollerabilità dell'azitromicina nella prevenzione o nel trattamento delle infezioni da MAC nei bambini non sono state stabilite. I dati di farmacocinetica hanno evidenziato che con una dose di 20 mg/kg somministrata ai pazienti pediatrici si ottiene un'esposizione al farmaco simile a quella ottenuta nell'adulto con una dose di 1.200 mg, seppure con una Cmax maggiore.

Alterata funzionalità renale

Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalità renale da lieve a moderata (GFR 10 – 80 mI/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 mI/min.) (vedere”Precauzioni per l’uso”).

Alterata funzionalità epatica

Nei pazienti con alterazione della funzionalità epatica da lieve a moderata può essere usato lo stesso dosaggio dei pazienti con funzionalità epatica normale (vedere”Precauzioni per l’uso”).

Le compresse di Azitromicina Zentiva devono essere ingerite intere oppure divise qualora i pazienti avessero difficoltà nella deglutizione.

SOVRADOSAGGIO

In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di Azitromicina Zentiva avvertire immediatamente il proprio medico curante o recarsi al più vicino ospedale.

Gli effetti indesiderati verificatisi con dosi superiori a quelle consigliate sono stati simili a quelli registrati con dosi normali.

Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di Azitromicina Zentiva, rivolgersi al medico o al farmacista.

EFFETTI INDESIDERATI

Come tutti i medicinali anche Azitromicina Zentiva può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della sorveglianza post- marketing, suddivise in base alla classificazione sistemico-organica e alla frequenza. La classe di frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: Molto comune (≥1/10); Comune (≥ 1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); Molto raro (< 1/10.000);

e Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati

disponibili). Nell'ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.

Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile all'azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing:

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥ 1/100,

<1/10)

Non comune (≥1/1.000,

<1/100)

Raro

(≥ 1/10.000,

<1/1.000)

Frequen za non nota

Infezioni e infestazi oni

Candidiasi, infezione vaginale, polmonite, infezione fungina, infezione batterica, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite,

candidiasi orale

Colite pseudo membra nosa (vedere “Avverte nze Speciali”

)

Patologi e

del sistema emolinfo poietico

Leucopenia, neutropenia, eosinofilia

Tromboci topenia, anemia emolitica

Disturbi del sistema immunit ario

Angioedema, ipersensibilità

Reazione anafilatti ca (vedere “Avverte nze speciali”

)

Disturbi del metaboli smo e della nutrizion e

Anoressia

Disturbi psichiatri ci

Nervosismo, insonnia

Agitazione

Aggressi vità, ansia, delirio, allucinaz ione,

Disturbi

Cefalea

Capogiri,

sincope,

del

sonnolenza,

convulsio

sistema

disgeusia,

ni,

nervoso

parestesia

ipoestesia

,

iperattivit

à

psicomot

oria,

anosmia,

ageusia,

parosmia,

miastenia

gravis

(vedere

“Avverten

ze

speciali”)

Patologi

Compromissione

e

della vista

dell’occh

io

Patologi

Disturbi

Comprom

e

dell’orecchio,

issione

dell’orec

vertigine

dell’udito

chio e

inclusi

del

sordità

labirinto

e/o tinnito

Patologi

Palpitazioni

Torsione

e

di punta,

cardiach

aritmia

e

(inclusa

tachicardi

a

ventricola

re,

prolunga

mento dell’interv allo QT all’elettro cardiogra m-ma (Vedere “Avverten ze Speciali”)

Patologi e vascolari

Vampate di calore

Ipotensio ne

Patologi e respirat orie, toracich e e mediasti niche

Dispnea, epistassi

Patologi e gastroin testinali

Diarrea

Vomito, dolore addominale, nausea

Costipazione, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, bocca secca, eruttazione, ulcera della bocca, ipersecrezione della saliva, stipsi

Disidratazion e

Pancreatit e, scolorime nto della lingua, feci molli

Patologi e epatobili ari

Epatite

Alterazione della funzionalità epatica, ittero colestatico

Insufficien za epatica (che rarament e provoca morte) (vedere “Precauzi oni per l’uso”) Epatite fulminant e

Necrosi epatica

Patologi

Eruzione

Reazione di

Sindrome

e della cute e del tessuto sottocut aneo

cutanea, prurito, orticaria, dermatite, pelle secca, sudorazione eccessiva

fotosensibilit à

di Stevens- Johnson, necrolisi epidermic a tossica, eritema multiform e

Patologi

Osteoartrite,

Artralgia

e

mialgia,

del

mal di schiena,

sistema

mal di collo

muscolo

schele-

trico e

del

tessuto

connetti

vo

Patologi

Disuria,

Insufficien

e renali

dolore renale

za renale

e

acuta,

urinarie

nefrite

interstizial

e

Patologi

Metrorragia,

e

patologie dei

dell’app

testicoli

arato

riprodut

tivo e

della

mammel

la

Patologi

Dolore in

Edema,

e

sede di

astenia,

sistemic

iniezione*,

malessere,

he e

infiammazio

affaticamento,

condizio

ne in sede di

edema facciale,

ni

iniezione*

dolore toracico,

relative

febbrile piressia,

alla

Dolore,

sede di

edema periferico

sommini

strazion

e

Esami

Diminuzione

Aumento

diagnost

della conta

della aspartato

ici

linfocitaria,

amino

aumento

transferasi,

della conta

aumento

degli

della alanina

eosinofili,

amino

diminuzione

transferasi,

del

aumento della

bicarbonato

bilirubina

ematico,Au

ematica,

mento dei

Aumento

basofili,

dell’urea

Aumento dei

ematica,

monociti,

Aumento della

Aumento dei

creatina ematica,

neutrofili

alterazioni del

potassio

ematico,

aumento della

fosfatasi alcalina

ematica,

aumento dei

cloridi,

aumento del

glucosio,

aumento delle

piastrine,

diminuzione

dell’ematocrito,

aumento del

bicarbonato,

alterazioni del

sodio

Traumati

Complicazioni

smi e

post- procedurali

avvelena

menti

* Soltanto per la polvere per soluzione per infusione

Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile alla profilassi e al trattamento del Micobatterio Avium Complex sulla base dei dati risultanti dagli studi clinici e della sorveglianza post- marketing. Queste reazioni avverse si differenziano da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato e prolungato, sia per tipo che per frequenza:

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥ 1/100,

<1/10)

Non comune (≥1/1.000,

<1/100)

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Anoressia

Disturbi del sistema nervoso

Capogiri, cefalea, parestesia,

Ipoestesia

disgeusia

Patologie dell’occhio

Compromissione della vista

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Sordità

Compromissione dell’udito, tinnito

Patologie cardiache

Palpitazioni

Patologie gastrointestinali

Diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbi addominali, Feci molli

Patologie epatobiliari

Epatite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Eruzione cutanea, prurito

Sindrome di Stevens-Johnson, reazione di fotosensibilità

Patologie del sistema muscoloscheletri co e del tessuto connettivo

Artralgia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazion e

Affaticamento

Astenia, malessere

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza. La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura non superiore ai 25°C. Tenere il contenitore ben chiuso.

Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione. Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla

confezione. La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. COMPOSIZIONE

Ogni compressa rivestita con film contiene:

Principio attivo: azitromicina diidrato 628,85 mg pari a azitromicina base 600 mg

Eccipienti: Nucleo della compressa: amido pregelatinizzato (di mais), calcio idrogeno fosfato anidro, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, sodio laurilsolfato.

Rivestimento della compressa: titanio diossido (E171), lattosio monoidrato, ipromellosa (E464), triacetina (E1516).

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

Compresse rivestite con film. 8 compresse rivestite con film da 600 mg in blister.

TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE COMMERCIO

ZENTIVA ITALIA S.r.l. – Viale Bodio 37/B – Milano

PRODUTTORE

FAMAR SA – 7, Anthoussa Avenue – Anthoussa – Attica (Grecia)

REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO: