Alutard Vespula: a cosa serve e come si usa

Alutard Vespula (Allergeni Estratti Da Veleno Di Vespa Adsorbito Su Gel Di Idrossido Di Alluminio Idrato): indicazioni e modo d’uso

Alutard Vespula (Allergeni Estratti Da Veleno Di Vespa Adsorbito Su Gel Di Idrossido Di Alluminio Idrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Immunoterapia allergene specifica per pazienti con una storia documentata di reazioni allergiche IgE-mediate generalizzate e/o sistemiche causate da sensibilizzazione al veleno di vespa (Vespula spp.), confermata da Skin Prick Test e/o test intradermico e/o IgE specifiche.

Alutard Vespula: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Alutard Vespula è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Alutard Vespula ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Alutard Vespula

Il trattamento con ALUTARD Vespula deve essere eseguito sotto la supervisione di un medico esperto in immunoterapia specifica. Dopo ciascuna iniezione, il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno 30 minuti.

Posologia

Il trattamento si divide in due fasi; una fase di aumento della dose (fase di inizio) e una fase di mantenimento.

Lo scopo è aumentare gradualmente la dose fino a raggiungere la dose massima di mantenimento tollerata. La dose massima di mantenimento raccomandata è di 1 ml della concentrazione

100.000 SQ-U/ml (flaconcino 4). La dose di ALUTARD Vespula deve essere sempre regolata in base all’anamnesi allergica e alla sensibilità del paziente allo specifico allergene (vedere paragrafo 4.4).

Fase di di inizio:

Le raccomandazioni per la fase di aumento della dose (fase di inizio) sono riportate nelle tabelle 2, 3 e 4. Le raccomandazioni date nelle tabelle devono essere considerate come delle linea guida. Il paziente deve essere informato che possono verificarsi reazioni locali e sistemiche durante la fase di inizio (vedere sezìone 4.8). La scelta dello schema per la fase di iniziodipende dalla sensibilità del paziente, poiché il rischio di sviluppare reazioni allergiche è ridotto con un lento incremento del dosaggio.

Tabella 2: Fase di inizio in 7 settimane (CLUSTER) che è raccomandata in caso sia necessaria una protezione più rapida.

Flaconcin o
n°
Concentrazione SQ-U/ml Settimana n° Iniezione n° Volume ml Dosaggio SQ-U
1 100 1 1 0,1 10
2 1.000 2 0,1 100
3 10.000 3 0,1 1.000
10.000 2 4 0,2 2.000
10.000 5 0,2 2.000
10.000 3 6 0,5 5.000
10.000 7 0,5 5.000
4 100.000 4 8 0,2 20.000
100.000 5 9 0,4 40.000
100.000 6 10 0,6 60.000
100.000 7 11 1,0 100.000

Tabella 3: Fase di inizio in 15 settimane (CONVENZIONALE) che è adatta alla maggior parte dei pazienti.

Fiala n° Concentrazìone
SQ-U/ml
Settimana n° Iniezione n° Volume ml Dosaggio SQ-U
1 100 1 1 0,2 20
100 2 2 0,4 40
100 3 3 0,8 80
2 1.000 4 4 0,2 200
1.000 5 5 0,4 400
1.000 6 6 0,8 800
3 10.000 7 7 0,2 2.000
10.000 8 8 0,4 4.000
10.000 9 9 0,8 8.000
4 100.000 10 10 0,1 10.000
100.000 11 11 0,2 20.000
100.000 12 12 0,4 40.000
100.000 13 13 0,6 60.000
100.000 14 14 0,8 80.000
100.000 15 15 1,0 100.000

Tabella 4: Fase inizio in 25 settimane (CONVENZIONALE ESTESA) raccomandata per pazienti sensibili.

Fiala n° Concentrazione SQ-U/ml Settimana n° Iniezione n° Volume ml Dosaggio SQ-U
1 100 1 1 0,2 20
100 2 2 0,4 40
100 3 3 0,8 80
2 1.000 4 4 0,2 200
1.000 5 5 0,4 400
1.000 6 6 0,8 800
3 10.000 7 7 0,1 1.000
10.000 8 8 0,2 2.000
10.000 9 9 0,3 3.000
10.000 10 10 0,4 4.000
10.000 11 11 0,5 5.000
10.000 12 12 0,6 6.000
10.000 13 13 0,7 7.000
10.000 14 14 0,8 8.000
10.000 15 15 0,9 9.000
4 100.000 16 16 0,1 10.000
100.000 17 17 0,2 20.000
100.000 18 18 0,3 30.000
100.000 19 19 0,4 40.000
100.000 20 20 0,5 50.000
100.000 21 21 0,6 60.000
100.000 22 22 0,7 70.000
100.000 23 23 0,8 80.000
100.000 24 24 0,9 90.000
100.000 25 25 1,0 100.000

Fase di mantenimento:

Quando si raggiunge la dose di mantenimento, l’intervallo tra le iniezioni aumenta gradualmente. L’intervallo aumenta da 1 a 2 settimane, e successivamente a 4 e fino a 6-8 settimane. In seguito, le iniezioni vengono somministrate ogni 6-8 settimane. Il trattamento di mantenimento è proseguito per 3-5 anni.

Se il paziente risponde con una reazione allergica grave durante la fase di inizio , è possibile che la dose massima raccomandata di 100.000 SQ-U/ml non venga raggiunta. Conseguentemente deve essere considerato un dosaggio minore come quello massimo tollerato dal paziente, e questo rappresenterà il dosaggio di mantenimento.

Superamento dell’intervallo di tempo tra due visite

Se l’intervallo di tempo raccomandato tra le visite è stato superato, il dosaggio dell’ iniezione successiva viene adattato secondo le seguenti raccomandazioni:

Tabella 5: Superamento dell’intervallo di tempo tra due visite durante la fase di di inizio

Settimane tra le visite Dosaggio da somministrare
Fino a 2 settimane Continuare l’incremento della dose come da tabella 2, 3 o 4
2 – 3 settimane Ripetere la dose precedente
3 – 4 settimane Ridurre la dose al 50% della dose precedente
? 4 settimane Ricominciare la fase di inizio come da tabella 2, 3 o 4

Tabella 6: Superamento dell’intervallo di tempo tra due visite durante la fase di mantenimento

Settimane tra le visite Dosaggio da somministrare
Fino a 8 settimane Continuare con la dose di mantenimento
8 – 10 settimane Ridurre la dose al 75 % della dose precedente
10 – 12 settimane Ridurre la dose al 50 % della dose precedente
12 – 14 settimane Ridurre la dose al 25 % della dose precedente
14 – 16 settimane Ridurre la dose al 10 % della dose precedente
? 16 settimane Ricominciare la fase di inizio come da tabella 2, 3 o 4

In caso di riduzione della dose nella fase di mantenimento, il paziente deve essere tenuto attentamente sotto osservazione dopo l’iniezione. Successivamente, aumentare il dosaggio secondo le raccomandazioni riportate nella tabella 2, 3 o 4 fino a raggiungere la dose massima di mantenimento.

Trattamento concomitante con altri allergeni

In caso di trattamento concomitante con più di un allergene, le iniezioni devono essere somministrate in diversi punti delle braccia. Allo scopo di valutare possibili reazioni allergiche causate da uno specifico allergene, si consiglia di somministrare le iniezioni con un intervallo di 30 minuti.

Riduzione della dose in caso di reazioni allergiche

Riduzione della dose in caso di reazioni locali

Se una reazione al sito di iniezione persiste per più di 6 ore dopo l’iniezione, si raccomanda la seguente riduzione della dose in base alla grandezza del rigonfiamento:

Tabella 7: Riduzione della dose raccomandata in caso di reazioni avverse locali

Diametro massimo del rigonfiamento Riduzione della dose raccomandata
Bambini Adulti
< 5 cm < 8 cm Continuare l’incremento della titolazione
secondo lo schema (tabella 2, 3 o 4)
5-7 cm 8-12 cm Ripetere l’ultima dose somministrata
7-12 cm 12-20 cm Ridurre la dose a quella somministrata la penultima volta
12-17 cm >20 cm Ridurre la dose a quella somministrata la terzultima volta
>17 cm Ridurre la dose a quella somministrata la quartultima volta

Riduzione della dose in caso di reazioni sistemiche

Se si verifica una reazione sistemica grave dopo l’iniezione (vedere paragrafo 4.8), il trattamento deve essere continuato solo dopo un’attenta valutazione. Se il trattamento viene continuato, la dose successiva deve essere ridotta al 10% della dose che ha provocato la reazione.

La dose ridotta scelta può essere divisa in 2 iniezioni somministrate con 30 minuti di intervallo. Il paziente deve essere tenuto sotto osservazione dopo le iniezioni. Successivamente, aumentare il dosaggio secondo le raccomandazioni riportate nella tabella 2, 3 o 4 fino a quando la dose massima tollerata o 100.000 SQ-U vengono raggiunte.

Popolazione anziana

Non è richiesto un adattamento della dose nella popolazione anziana.

Popolazione pediatrica

Non è richiesto un adattamento della dose nella popolazione pediatrica. Vedere paragrafo 4.4.

Metodo di somministrazione

Dopo ciascuna iniezione, il paziente deve rimanere in osservazione per almeno 30 minuti. Il giorno dell’iniezione il paziente deve evitare attività fisica, bagni caldi e l’assunzione di alcool poiché questi co-fattori possono potenzialmente amplificare una reazione anafilattica.

ALUTARD Vespula viene somministrato per via sottocutanea. I flaconcini devono essere agitati su e giù 10-20 volte prima dell’uso. L’iniezione deve essere eseguita lateralmente nella parte distale del braccio o dorsalmente nella parte prossimale dell’avambraccio.

Evitare l’iniezione intravascolare mediante un’attenta aspirazione prima dell’iniezione. L’aspirazione deve essere ripetuta ogni 0,2 ml durante l’iniezione e l’iniezione deve essere somministrata lentamente. Un kit per le emergenze anafilattiche deve essere disponibile durante l’utilizzo di ALUTARD Vespula. Si prega di fare riferimento al paragrafo 4.4 per le avvertenze speciali e precauzioni di impiego del trattamento.

Precauzioni in relazione alle somministrazioni L’iniezione deve essere rimandata:

Se il paziente ha la febbre o mostra altri segni di infezione cronica o acuta.

Se il paziente ha una dermatite atopica esacerbata.

Se il paziente ha avuto una reazione allergica negli ultimi 3-4 giorni precedenti l’iniezione.

Se sono stati somministrati altri tipi di vaccinazioni, aspettare almeno una settimana prima di continuare il trattamento con ALUTARD Vespula. Altre vaccinazioni non devono essere somministrate prima di una settimana dopo l’iniezione di ALUTARD Vespula.

Prima dell’iniezione:

Prima di ogni iniezione fare un doppio controllo dell’allergene, della concentrazione, del volume e della data della precedente iniezione (intervallo tra i dosaggi).

ALUTARD Vespula è inteso per iniezione sottocutanea. La somministrazione intravenosa deve essere evitata per via dell’aumento del rischio di reazioni allergiche.

Le reazioni allergiche (sia locali che sistemiche) che si sono manifestate durante le precedenti somministrazioni devono essere registrate e la dose deve essere valutata sulla base di questo.

Il pre-trattamento con antistaminici di tipo H1 deve essere considerato nella fase di aumento della dose in pazienti che manifestano reazioni locali estese o reazioni allergiche sistemiche.

Lo stato di salute e lo stato di allergia del paziente devono essere valutati così come qualsiasi cambiamento di altre terapie rispetto all’ultima iniezione somministrata (vedere paragrafo 4.4 e 4.5).

Lo stato dell’asma, in pazienti con storia clinica di asma, deve essere valutato prima dell’iniezione (vedere paragrafo 4.4).

Dopo l’iniezione:

Il paziente deve essere informato di consultare immediatamente un medico o il pronto soccorso in caso di gravi reazioni sistemiche ritardate.

Il paziente deve essere informato di osservare qualsiasi reazione locale o sistemica che può verificarsi successivamente al trattamento e informare il medico curante alla visita successiva.

Qualsiasi reazione allergica (sia locale che sistemica) deve essere registrata prima che il paziente lasci lo studio medico.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Alutard Vespula seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Alutard Vespula per quanto riguarda la gravidanza:

Alutard Vespula: si può prendere in gravidanza?

Gravidanza

Non vi è esperienza clinica sull’utilizzo di ALUTARD Vespula durante la gravidanza. La fase di inizio non deve essere intrapresa durante la gravidanza. Se si verifica una gravidanza durante il trattamento di mantenimento, tale trattamento può essere continuato sulla base di una attenta valutazione delle condizioni generali della paziente e delle reazioni avute alle precedenti iniezioni con ALUTARD Vespula.

Allattamento

Non sono disponibili dati clinici sull’utilizzo di ALUTARD Vespula durante l’allattamento al seno. Non sono noti effetti nei bambini allattati.

Fertilità

Non sono disponibili dati clinici sull’effetto di ALUTARD Vespula sulla fertilità.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Alutard Vespula?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Alutard Vespula in caso di sovradosaggio.

Alutard Vespula: sovradosaggio

Nel caso in cui venga somministrata una dose maggiore di ALUTARD Vespula rispetto a quella prevista, aumenta il rischio di effetti indesiderati, incluso il rischio di sviluppare una reazione allergica grave. Il paziente deve essere monitorato e qualsiasi reazione deve essere trattata con un appropriato farmaco sintomatico.

Alutard Vespula: istruzioni particolari

I flaconcini devono essere agitati su e giù 10-20 volte prima dell’uso.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco