Calcitonina: a cosa serve e come si usa

Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio (Calcitonina Di Salmone): indicazioni e modo d’uso

Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio (Calcitonina Di Salmone) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Prevenzione della perdita acuta di massa ossea dovuta ad improvvisa immobilizzazione come in pazienti che hanno recentemente subito fratture di natura osteoporotica

Trattamento della Malattia di Paget, solo in pazienti che non rispondono a trattamenti alternativi o per i quali trattamenti alternativi non sono indicati, per esempio i pazienti con grave insufficienza renale.

Trattamento dell’ipercalcemia da tumori maligni.

Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio

La calcitonina di salmone puĂ² essere somministrata prima di andare a letto per ridurre l’incidenza di nausea o vomito che possono verificarsi soprattutto all’inizio della terapia.

A causa dell’associazione tra l’aumento del rischio di tumori maligni e l’uso di calcitonina a lungo termine (vedere paragrafo 4.4), la durata del trattamento in tutte le indicazioni deve essere limitata al piĂ¹ breve periodo di tempo possibile e con l’uso della minima dose efficace.

Prevenzione della perdita acuta di massa ossea dovuta a improvvisa immobilizzazione come in pazienti che hanno recentemente subito fratture di natura osteoporotica

La dose raccomandata è 100 U.I. al giorno o 50 U.I. due volte al giorno somministrata per via sottocutanea o intramuscolare. La dose puĂ² essere ridotta a 50 U.I. al giorno all’inizio della fase di rimobilizzazione. La durata del trattamento raccomandata è 2 settimane e in ogni caso non deve superare 4 settimane a causa dell’associazione tra l’aumento del rischio di tumori maligni e l’uso di calcitonina a lungo termine.

Malattia di Paget

Il dosaggio raccomandato è 100 U.I. al giorno somministrato per via sottocutanea o intramuscolare, tuttavia è stato raggiunto un miglioramento clinico e biochimico con il dosaggio minimo di 50 U.I. tre volte alla settimana. La dose deve essere aggiustata sulla base delle necessitĂ  individuali del paziente. Il trattamento deve essere interrotto una volta che il paziente ha risposto e che i sintomi si sono risolti. La durata del trattamento non deve superare normalmente 3 mesi a causa dell’associazione tra l’aumento del rischio di tumori maligni e l’uso di calcitonina a lungo termine. In circostanze eccezionali, ad es. in pazienti con frattura patologica imminente, la durata del trattamento puĂ² essere prolungata fino a un massimo raccomandato di 6 mesi.

In questi pazienti puĂ² essere considerato un ritrattamento periodico e si deve tenere in considerazione i benefici potenziali e l’associazione tra un aumento del rischio di tumori maligni e l’uso di calcitonina a lungo termine (vedere paragrafo 4.4).

L’effetto della calcitonina puĂ² essere controllato attraverso la misurazione di appropriati indicatori di rimodellamento osseo, come la fosfatasi alcalina sierica o l’idrossiprolina o desossipiridinolina urinaria.

L’effetto della calcitonina puĂ² essere monitorato attraverso la misurazione di appropriati indicatori di rimodellamento osseo, come i livelli sierici della fosfatasi alcalina o i livelli urinari dell’idrossiprolina o desossipiridinolina. La dose puĂ² essere ridotta in seguito a miglioramento delle condizioni del paziente.

Ipercalcemia da tumori maligni:

La dose iniziale raccomandata è di 100 UI ogni 6-8 ore per iniezione sottocutanea o intramuscolare. In aggiunta, la calcitonina di salmone puĂ² essere somministrata per iniezione endovenosa in seguito a precedente reidratazione.

Se dopo uno o due giorni la risposta non è soddisfacente la dose puĂ² essere aumentata a un massimo di 400 UI ogni 6-8 ore. In casi di particolare gravitĂ  o di emergenza l’infusione endovenosa, contenente fino a 10 UI/kg di peso corporeo in 500 ml di soluzione di sodio cloruro allo 0,9% puĂ² essere somministrata in un arco di tempo di almeno 6 ore.

Dato che la calcitonina di salmone è un peptide, puĂ² verificarsi un adsorbimento nel materiale plastico del set di infusione. CiĂ² puĂ² potenzialmente ridurre la dose totale somministrata al paziente. Si raccomanda un frequente monitoraggio della risposta clinica e di laboratorio, compresa la misurazione del calcio sierico, specialmente nelle prime fasi del trattamento. Il dosaggio di Calcitonina Sandoz deve essere individualizzato in base alle specifiche necessitĂ  del paziente.

Pazienti anziani

L’esperienza con l’uso di calcitonina nei pazienti anziani non ha dimostrato una tollerabilità ridotta, né necessità posologiche diverse.

Pazienti con compromissione epatica

L’esperienza con l’uso di calcitonina in pazienti con alterata funzione epatica non ha dimostrato una tollerabilità ridotta, né necessità posologiche diverse.

Pazienti con danno renale

La clearance metabolica è molto piĂ¹ bassa in pazienti con un’insufficienza renale allo stadio finale piuttosto che in volontari sani. Tuttavia la rilevanza clinica di queste evidenze non è nota (vedere paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

Non ci sono sufficienti evidenze che supportino l’uso della calcitonina di salmone in condizioni associate all’osteoporosi pediatrica. L’uso della calcitonina di salmone in bambini da 0 a 18 anni non è quindi raccomandato.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio per quanto riguarda la gravidanza:

Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

La calcitonina non è stata studiata in donne in gravidanza. La calcitonina deve essere utilizzata in gravidanza solo se il trattamento è considerato dal medico assolutamente necessario.

Allattamento

Non è noto se tale sostanza viene escreta nel latte materno. Negli animali è stato dimostrato che la calcitonina di salmone diminuisce la lattazione e viene escreta nel latte (vedere paragrafo 5.3). Pertanto non è raccomandato allattare durante il trattamento.

FertilitĂ 

Non ci dati riguardanti la potenziale influenza di Calcitonina Sandoz sulla fertilitĂ  umana.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio in caso di sovradosaggio.

Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio: sovradosaggio

Nausea, vomito, arrossamento e capogiri sono noti essere dose-dipendenti quando la calcitonina è somministrata per via parenterale. Sono state somministrate dosi singole (fino a 10.000 UI) di calcitonina di salmone iniettabile senza che si siano verificate reazioni avverse differenti da nausea, vomito ed esacerbazione di effetti farmacologici.

In caso di sintomi da sovradosaggio, si deve ricorrere ad un trattamento sintomatico.

Calcitonina sandoz 100 ui/ml soluzione iniettabile e per infusio: istruzioni particolari

e la manipolazione Calcitonina Sandoz fiale 100 UI/ml deve essere ispezionata visivamente. Non usare il medicinale se la soluzione non è trasparente e se non è incolore o se contiene particelle, o la fiala è danneggiata.

Le soluzioni per infusione devono essere preparate immediatamente prima dell’uso in sacche per infusione di PVC morbido. Non devono essere utilizzati contenitori per e.v. di vetro o di plastica rigida.

Le fiale sono monouso. Le quantità residue devono essere eliminate. Prima dell’utilizzo intramuscolo o sottocute, lasciare che la soluzione raggiunga la temperatura ambiente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco