Citilat: a cosa serve e come si usa

Citilat retard (Nifedipina): indicazioni e modo d’uso

Citilat retard (Nifedipina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

1. Trattamento dell’angina pectoris: angina pectoris cronica stabile (angina da sforzo)

2. Trattamento dell’ipertensione arteriosa

Citilat retard: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Citilat retard è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Citilat retard ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Citilat retard

Modo di somministrazione:
Uso orale
Posologia
Il trattamento va possibilmente adattato alle necessitĂ  individuali in funzione della gravitĂ  della malattia e della risposta del paziente. In ogni caso, in rapporto al quadro clinico, la dose deve essere raggiunta gradualmente.
Salvo diversa prescrizione medica, valgono le seguenti direttive posologiche:
1. In caso di angina pectoris
angina pectoris cronica stabile 1 cpr 2 volte al dì (angina da sforzo)
In alcuni casi puĂ² risultare opportuno incrementare la dose fino ad un massimo di 60 mg al dì.

Qualora in pazienti affetti da angina pectoris non si ottenga un sufficiente risultato terapeutico dopo circa 14 giorni di trattamento, si consiglia di passare ad una formulazione a rilascio immediato.

2. In caso di ipertensione arteriosa 1 cpr 2 volte al dì.

In alcuni casi puĂ² risultare opportuno incrementare la dose fino ad un massimo di 60 mg al dì.

In caso di somministrazione contemporanea di inibitori o induttori del CYP 3A4, puĂ² essere necessario adattare il dosaggio della nifedipina o addirittura evitarne l’uso (vedere paragrafo 4.5).
Modalità d’uso
Le compresse vanno deglutite intere, con poco liquido, indipendentemente dall’orario dei pasti.

Ăˆ da evitare l’assunzione di succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).

L’intervallo di tempo fra due assunzioni di compresse e di circa 12 ore e non dovrebbe essere inferiore a 4 ore.
Le compresse non devono essere masticate né spezzate!
Durata del trattamento
La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.

Per la pronunciata attivitĂ  antiischemica ed antiipertensiva, il medicinale dovrebbe essere sospeso gradualmente, in particolare quando vengano impiegati dosaggi elevati.
Informazioni supplementari per categorie particolari di pazienti Bambini e adolescenti
La sicurezza ed efficacia di Citilat 20 mg al di sotto dei 18 anni di età non è stata dimostrata.

I dati ad oggi disponibili per l’uso della nifedipina nell’ipertensione sono descritti al paragrafo 5.1.
Pazienti anziani
Poichè la farmacocinetica della nifedipina è modificata nei soggetti anziani, in questi soggetti possono essere necessarie dosi di nifedipina minori rispetto ai pazienti piĂ¹ giovani.
Pazienti con compromissione della funzionalitĂ  epatica
PoichĂ© la nifedipina è quasi completamente metabolizzata nella parete intestinale e nel fegato, nei pazienti con funzionalitĂ  epatica compromessa puĂ² rendersi necessario un accurato controllo della situazione pressoria e, nei casi gravi, una riduzione del dosaggio.
Pazienti con compromissione della funzionalitĂ  renale
Poichè la nifedipina viene eliminata in forma non modificata farmaco dal rene in piccola percentuale cinetici rispetto alla dose somministrata (0,1%), non è necessario un adattamento della dose in pazienti con compromissione della funzionalita renale.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Citilat retard seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Citilat retard per quanto riguarda la gravidanza:

Citilat retard: si puĂ² prendere in gravidanza?

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La nifedipina non deve essere utilizzata durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della paziente richiedano un trattamento con nifedipina. La nifedipina dovrebbe essere riservata a donne con ipertensione grave che non sono responsive al trattamento con la terapia standard (vedere paragrafo 4.4)

Non esistono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza.

Le informazioni disponibili sono insufficienti per poter escludere effetti avversi a carico del nascituro e del neonato.

Negli studi condotti sugli animali la nifedipina ha provocato embriotossicitĂ , fetotossicitĂ  e teratogenicitĂ .

La nifedipina si è dimostrata in grado di provocare effetti teratogeni nel ratto, nel topo e nel coniglio, quali anomalie digitali, malformazioni delle estremita, palatoschisi, schisi sternale, malformazioni costali. Le anomalie digitali e le malformazioni delle estremita sono, verosimilmente, il risultato della compromissione del flusso ematico uterino, ma sono state osservate anche in animali trattati con nifedipina solo dopo il periodo dell’organogenesi. La somministrazione del principio attivo ha comportato una varietĂ  di effetti tossici a carico dell’embrione, della placenta e del feto come scarso sviluppo fetale (ratto, topo, coniglio), ridotte dimensioni placentari ed ipotrofia dei villi coriali (scimmia), morte degli embrioni e dei feti (ratto, topo, coniglio) e prolungamento della gestazione/ridotta sopravvivenza neonatale (ratto; non valutati in altre specie). Tutti i dosaggi associati ad effetti teratogeni, embriotossici e fetotossici erano tossici per l’organismo materno e, comunque, risultavano di molte volte superiori alla posologia massima indicata per l’impiego umano.

Dalle evidenze cliniche disponibili non è stato identificato uno specifico rischio prenatale. Sebbene sia stato riportato un aumento di asfissia perinatale, parti cesarei in aggiunta a prematuritĂ  e ritardo nella crescita intrauterina. Non è chiaro se questi casi siano dovuti all’ipertensione di fondo, al suo trattamento o ad un effetto specifico del farmaco.
Allattamento al seno
La nifedipina è escreta nel latte materno. La concentrazione di nifedipina nel latte è quasi paragonabile alla concentrazione sierica nella madre. Per le formulazioni a rilascio immediato si consiglia di ritardare l’allattamento o il tiraggio del latte di 3 o 4 ore dopo l’assunzione del farmaco in modo da diminuire l’esposizione dell’ infante alla nifedipina (vedere paragrafo 4.4). PoichĂ© non esistono dati sui possibili effetti sul neonato, qualora dovesse rendersi necessario un trattamento con nifedipina durante questo periodo, l’allattamento dovrebbe essere interrotto.
FertilitĂ 
In singoli casi di fecondazione in vitro i calcio-antagonisti come la nifedipina sono stati associati ad alterazioni biochimiche reversibili in corrispondenza della parte apicale dello spermatozoo, con possibile alterazione funzionale dello sperma. Nei casi di ripetuto insuccesso della fecondazione in vitro, non riconducibili ad altri motivi, i calcio-antagonisti come la nifedipina dovrebbero essere considerati come possibile causa.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Citilat retard?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Citilat retard in caso di sovradosaggio.

Citilat retard: sovradosaggio

Sintomi
Nei casi di grave intossicazione da nifedipina sono stati osservati i seguenti sintomi.

Disturbi della coscienza fino al coma, calo della pressione arteriosa, alterazioni del ritmo cardiaco di tipo tachi/bradicardico, iperglicemia, acidosi metabolica, ipossia, shock cardiogeno con edema polmonare.
Trattamento del sovradosaggio
Per quanto riguarda il trattamento, hanno la priorità l’eliminazione della sostanza attiva e la stabilizzazione delle condizioni cardiovascolari.

Dopo l’ingestione orale è indicata un’accurata lavanda gastrica associata, se necessario, ad irrigazione dell’intestino tenue.

Particolarmente nei casi d’intossicazione con formulazioni di nifedipina a lento rilascio, come CITILAT, l’eliminazione deve essere la piĂ¹ completa possibile, compreso l’intestino tenue, al fine di prevenire l’altrimenti inevitabile assorbimento del principio attivo.

L’emodialisi è inutile in quanto la nifedipina non è dializzabile, ma è consigliabile la plasmaferesi (per l’elevato legame proteico ed il relativamente basso volume di distribuzione).

I disturbi bradicardici del ritmo cardiaco possono essere trattati con B-simpaticomimetici mentre per le alterazioni di questo tipo pericolose per la vita deve essere preso in considerazione l’impiego di un "pacemaker" temporaneo.

L’ipotensione, come risultato dello shock cardiogeno e della vasodilatazione arteriosa, puĂ² essere trattata con il calcio (10 – 20 ml di soluzione di calcio gluconato al 10% da somministrarsi lentamente per via endovenosa, eventualmente da ripetersi). Come risultato, la calcemia puĂ² raggiungere i valori alti della norma o superarli di poco. Qualora l’effetto del calcio sulla pressione dovesse rivelarsi insufficiente dovranno essere somministrati anche dei vasocostrittori simpaticomimetici, quali la dopamina o la noradrenalina, il cui dosaggio dovrĂ  essere determinato esclusivamente dal risultato ottenuto.

Infusioni di liquidi o plasma expander andranno effettuate con cautela a causa del rischio di sovraccaricare il cuore.

Citilat retard: istruzioni particolari

Dopo l’uso non disperdere i contenitori nell’ambiente.

Per l’eliminazione del prodotto utilizzare gli appositi contenitori per la raccolta differenziata dei medicinali.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco