Elicodil: a cosa serve e come si usa

Elicodil (Ranitidina Bismuto Citrato) - A cosa serve? Come si usa? Scopri con noi quali sono le indicazioni e la posologia di questo farmaco!

Elicodil (Ranitidina Bismuto Citrato): indicazioni e modo d’uso

Elicodil (Ranitidina Bismuto Citrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Eradicazione dell’Helicobacter pylori e prevenzione della recidiva dell’ulcera peptica in co-prescrizione con antibiotici appropriati.

Trattamento dell’ulcera duodenale e dell’ulcera gastrica benigna.

Elicodil: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Elicodil è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Elicodil ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Elicodil

Elicodil deve essere assunto due volte al giomo (mattino e sera), preferibilmente in concomitanza all’assunzione di cibo.

Eradicazione dell’Helicobacter pylori, e prevenzione della recidiva dell’ulcera peptica.

Le posologie di seguito riportate hanno dimostrato di essere clinicamente efficaci. La scelta del regime posologico appropriato deve essere basata sulla tollerabilità individuale del paziente, sulle abitudini prescrittive e sulla disponibilità locale dei vari antibiotici.

Schemi di triplice terapia per 7 giorni:

La dose raccomandata di Elicodil è di 400 mg per via orale due volte al giomo in associazione ad antibiotici secondo lo schema specificato di seguito:

Claritromicina 500 mg due volte/die con o con metronidazolo 400 mg o 500 mg due volte/die amoxicillina 1 g due volte/die
Claritromicina 250 mg due volte/die con metronidazolo 400 mg o 500 mg due volte/die

In alternativa, può essere impiegato il seguente schema posologico di terapia duplice per 14 giorni:

Elicodil 400 mg due volte/die con o con claritromicina 500 mg due o tre volte/die
amoxicillina 500 mg quattro volte/die, nei casi in cui la claritromicina non possa essere somministrata, sebbene amoxicillina abbia dato tassi di eradicazione inferiori.

Se i sintomi si ripresentano e il paziente è H.pylori positivo, può essere preso in considerazione di somministrare un ulteriore ciclo di Elicodil con uno schema antibiotico alternativo.

Per facilitare la guarigione dell’ulcera, la terapia con Elicodil 400 mg due volte/die può essere continuata per un totale di 28 giorni.

Trattamento dell’ulcera peptica

Ulcera duodenale – ELICODIL 400 mg due volte al giomo per 4 settimane. La terapia può essere proseguita per ulteriori 4 settimane.

Ulcera gastrica benigna – ELICODIL 400 mg due volte al giomo per 8 settimane.

Elicodil non è indicato nella terapia di mantenimento; a causa della possibilità di accumulo di Bismuto, si deve evitare di effettuare più di due cicli di terapia di 8 settimane ciascuno in un anno. Se si effettuano cicli di terapia di 4 settimane ciascuno, il trattamento complessivo in un anno non deve superare le 16 settimane.

Pazienti anziani

In conseguenza della clearance renale ridotta, nell’anziano l’eliminazione della ranitidina e del bismuto risultano ridotte (confrontare la voce “Pazienti con insufficienza renale” e la sezione 4.3 “Controindicazioni”).

Bambini

Non sono disponibili dati sull’impiego di ELICODIL compresse nel bambino. Pertanto non ne è raccomandato l’uso.

Pazienti con insufficienza renale.

In pazienti con insufficienza renale, in conseguenza della riduzione della clearance, le concentrazioni ematiche di ranitidina e bismuto risultano aumentate.

Come per gli altri farmaci contenenti bismuto, ELICODIL non deve essere usato in pazienti con insufficienza renale moderata-grave, cioè con valori di clearance della creatinina <25ml/min (confrontare la sezione 4.3 “Controindicazioni”).

Pazienti con insufficienza epatica.

Non sono disponibili informazioni circa l’impiego di ELICODIL compresse in pazienti portatori di insufficienza epatica. Tuttavia, poiché l’eliminazione della ranitidina e del bismuto dalla circolazione sistemica avviene principalmente per via renale, non si rendono necessarie riduzioni del dosaggio in tali pazienti.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Elicodil seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Elicodil per quanto riguarda la gravidanza:

Elicodil: si può prendere in gravidanza?

La sicurezza di impiego della Ranitidina bismuto citrato nella donna in gravidanza non è stata dimostrata. Poiché gli studi sulla riproduzione condotti nell’animale non sempre sono predittivi di quanto si verifica nella specie umana, ELICODIL compresse non deve essere usato in gravidanza.

In studi condotti sulla riproduzione animale è stato dimostrato che, a seguito di somministrazioni ripetute, bassi livelli di Ranitidina e di Bismuto attraversano la placenta.

Non esistono evidenze che la Ranitidina bismuto citrato induca malformazioni maggiori in feti, sia di ratto che di coniglio, dopo somministrazione di dosi elevate alle madri. Gli effetti osservati di letalità embrio-fetale nel coniglio, conseguenza della suscettibilità materna agli agenti antimicrobici, unitamente ad effetti minori sullo sviluppo scheletrico sia nel ratto che nel coniglio, sono un risultato di livelli di dose considerevolmente superiori a quelli ottenuti in seguito all’esposizione clinica e sono correlati alla tossicità materna.

È stato dimostrato che durante il trattamento con dosi ripetute di Ranitidina bismuto citrato nel ratto in allattamento, si ha il passaggio di limitate quantità di Ranitidina e di Bismuto nel latte, con conseguente assunzione dei farmaci da parte della prole.

Non è stato valutato il passaggio della Ranitidina bismuto citrato nel latte materno.

Pertanto, ELICODIL compresse non deve essere assunto da donne che allattino.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Elicodil?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Elicodil in caso di sovradosaggio.

Elicodil: sovradosaggio

Negli studi di tossicità acuta nell’animale la somministrazione di dosi molto elevate di Ranitidina bismuto citrato ha dato luogo ad effetti nefrotossici.

In caso di sovradosaggio è indicata la lavanda gastrica e terapia di supporto appropriata.

La Ranitidina ed il Bismuto possono essere eliminati dal plasma mediante emodialisi.

Elicodil: istruzioni particolari

Nessuna


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco