Itragerm (Itraconazolo): indicazioni e modo d’uso
Itragerm (Itraconazolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:
Itragerm 50 mg capsule è indicato, se il trattamento topico non è efficace o non è adeguato, per il trattamento delle seguenti infezioni micotiche superficiali:
dermatomicosi (per es. tinea corporis, tinea cruris, tinea pedis, tinea manus and tinea unguium)
Pityriasis versicolor.
Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antimicotici.
Itragerm: come si usa?
Come per tutti i farmaci, anche per Itragerm è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.
Se perĂ² non ricordate come prendere Itragerm ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.
Posologia di Itragerm
Posologia
Itragerm 50 mg capsule rigide è per somministrazione orale e puĂ² essere preso a stomaco pieno o a digiuno.
Quando utilizzato per il trattamento delle indicazioni sopra elencate, una capsula rigida di Itragerm 50 mg ha effetti terapeutici simili a una capsula rigida da 100 mg delle capsule rigide convenzionali di itraconazolo. La dose raccomandata di Itragerm è quindi la metà della dose raccomandata per le capsule rigide convenzionali di itraconazolo (vedere paragrafì 5.1 e 5.2).
Gli schemi di trattamento con Itragerm negli adulti per ogni indicazione sono i seguenti:
Micosi superficiali (della cute, mucose, occhi) | ||
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Indicazione | Dosaggio di Itragerm 50 mg capsule rigide |
Durata del trattamento |
Pityriasis versicolor | 2 capsule una volta al giorno | 7 giorni |
Tinea corporis, Tinea cruris | 1 capsula una volta al giorno | 2 settimane |
Dermatomicosi dei palmi delle mani e delle piante dei piedi (tinea manus, tinea pedis) |
1 capsula una volta al giorno | 4 settimane |
Dermatomicosi delle unghie (tinea unguium) | 2 capsule una volta al giorno | 12 settimane |
In alcuni pazienti immunosoppressi, ad es. con neutropenia, AIDS o dopo un trapianto d’organo, la biodisponibilitĂ dell’itraconazolo puĂ² essere diminuita. PuĂ² essere necessaria l’assunzione di una dose doppia. |
Per le infezioni della cute e delle unghie, gli effetti ottimali clinici e micologici vengono raggiunti rispettivamente 1-4 settimane e 6-9 mesi dopo la sospensione del trattamento. Questo perchĂ© l’eliminazione dell’itraconazolo da cute, unghie e membrane mucose è piĂ¹ lenta che dal sangue.
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica
Dati clinici sull’uso delle capsule di itraconazolo in pazienti pediatrici sono limitati. L’uso delle capsule di itraconazolo in pazienti pediatrici non è raccomandato a meno che si sia stabilito che i potenziali benefici superano i potenziali rischi. Vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego.
Pazienti anziani
I dati clinici sull’uso delle capsule di itraconazolo in pazienti anziani sono limitati. Si raccomanda di usare le capsule di itraconazolo in questi pazienti solo se si è stabilito che i potenziali benefici superano i potenziali rischi. In generale, si raccomanda, per un paziente anziano, di prendere in considerazione la selezione della dose che rifletta la maggiore frequenza della diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e di una concomitante malattia o di altre terapie farmacologiche. Vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego.
Danno renale
Sono disponibili dati limitati sull’uso dell’itraconazolo orale in pazienti con danno renale. In alcuni pazienti con insufficienza renale l’esposizione all’itraconazolo puĂ² essere inferiore. Deve essere usata cautela quando il medicinale è somministrato in questa popolazione di pazienti e si puĂ² prendere in considerazione un adeguamento della dose.
Compromissione epatica
Sono disponibili dati limitati sull’uso dell’itraconazolo orale in pazienti con insufficienza epatica. Deve essere usata cautela quando il medicinale è somministrato in questa popolazione di pazienti. (Vedere paragrafo 5.2 Proprìetà farmacocìnetìche – Popolazìonì Specìalì, Compromìssìone epatìca).
Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Itragerm seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!
Lo posso prendere se sono incinta?
Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza
Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Itragerm per quanto riguarda la gravidanza:
Itragerm: si puĂ² prendere in gravidanza?
FertilitĂ
Non ci sono evidenze di una influenza primaria sulla fertilitĂ (vedere paragrafo 5.3).
Sono disponibili limitate informazioni sull’uso di itraconazolo durante la gravidanza. Nell’esperienza post-marketing sono stati riportati casi di anomalie congenite. Questi casi comprendono malformazioni scheletriche, del tratto genito-urinario, dell’apparato cardiovascolare, degli occhi ed anche malformazioni cromosomiche e multiple. Non è stata perĂ² definita una relazione causale con itraconazolo. Tuttavia, dati epidemiologici sull’esposizione a itraconazolo durante il primo trimestre di gravidanza (la maggior parte delle pazienti si era sottoposta ad un breve trattamento per una candidosi vulvovaginale) non hanno evidenziato un aumento del rischio di malformazioni rispetto a soggetti che non si sono mai esposti a farmaci teratogeni noti.
In studi sugli animali itraconazolo ha dimostrato tossicitĂ sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).
Le capsule di itraconazolo non devono essere utilizzate in gravidanza ad eccezione dei casi che mettono in pericolo la vita, in cui il beneficio potenziale per la madre supera il rischio potenziale per il feto (vedere paragrafo 4.3).
Donne in etĂ fertile
L’itraconazolo non è consigliato in donne in età fertile che non usino un metodo contraccettivo. Una contraccezione efficace deve essere utilizzata fino al periodo mestruale successivo al termine della terapia con itraconazolo.
Allattamento
Solo una piccola quantità di itraconazolo viene escreta nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o astenersi dall’uso di itraconazolo, tenendo in considerazione i benefici dell’allattamento per il bambino e i benefici della terapia per la donna.
Ne ho preso troppo! Cosa fare?
Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.
Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.
Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Itragerm?
Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Itragerm in caso di sovradosaggio.
Itragerm: sovradosaggio
In caso di sovradosaggio i pazienti devono essere trattati in modo sintomatico con misure di supporto. Entro la prima ora dopo l’ingestione puĂ² essere effettuata una lavanda gastrica. Se considerato adeguato, si puĂ² somministrare carbone attivo. Non è disponibile un antidoto specifico. Itraconazolo non puĂ² essere rimosso tramite emodialisi.
Itragerm: istruzioni particolari
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ alla normativa locale vigente.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco