Limbitryl: a cosa serve e come si usa

Limbitryl (Amitriptlina Cloridrato + Clordiazepossido): indicazioni e modo d’uso

Limbitryl (Amitriptlina Cloridrato + Clordiazepossido) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Limbitryl è indicato nel trattamento di tutti gli stati depressivi con componente ansiosa, ivi incluse le frequenti forme “mascherate”. Le indicazioni di Limbitryl comprendono perciò i seguenti disturbi funzionali, nella misura in cui essi sono realmente di origine depressiva.

Manifestazioni psichiche della sindrome depressiva: distimia, ansia, agitazione, tensione, apatia, perdita di interesse.

Disturbi gastro-intestinali e cardio respiratori di origine depressiva: anoressia, sensazione di bolo faringeo, spasmi addominali, dolori epigastrici, dolori puntori in regione precordiale, disturbi pseudo-anginosi, fame d’aria.

Sindrome d’esaurimento a carattere depressivo nella donna: dolori lombari, irritabilità, stanchezza, tremori, agitazione.

Disturbi genito-urinari di origine depressiva. Cefalee di origine depressiva.

Disturbi del sonno di origine depressiva.

Limbitryl: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Limbitryl è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Limbitryl ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Limbitryl

Posologia

La posologia di Limbitryl 12,5/5 è di 2-6 capsule al giorno, secondo le esigenze dei singoli casi.

Iniziare il trattamento con una capsula al mattino ed una alla sera. Somministrare sempre la dose principale la sera.

La posologia di Limbitryl 25/10 varia secondo le esigenze dei singoli casi. Questa posologia sarà di preferenza progressiva. La dose terapeutica media è di 3 capsule di Limbitryl 25/10 al giorno.

Anziani

Nei pazienti anziani può essere opportuna la somministrazione della forma a dosaggio più basso, cioè di Limbitryl 12,5/5. In seguito la posologia potrà essere aumentata progressivamente sino a stabilire la dose ottimale ancora ben tollerata.

Nel trattamento di pazienti anziani e/o debilitati così come dei pazienti con insufficienza epatica o renale la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati.

Poiché il clordiazepossido è una benzodiazepina a lunga durata di azione, il paziente deve essere controllato regolarmente per diminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell’assunzione di Limbitryl per prevenire l’iperdosaggio da benzodiazepina dovuto ad accumulo.

Bambini e adolescenti:

Limbitryl è controindicato nei bambini al di sotto dei 18 anni in quanto gli effetti di questo prodotto non sono stati studiati in questa fascia d’età (vedere paragrafo 4.3).

Durata del trattamento

La durata del trattamento deve essere la più breve possibile. La durata complessiva del trattamento generalmente non dovrebbe essere superiore a 8-12 settimane, compreso un periodo di graduale riduzione. Un’estensione del trattamento oltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutare con competenze specifiche le condizioni del paziente.

Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.

Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero comparire alla sospensione di Limbitryl.

Modo di somministrazione

Uso orale. Da ingerire senza masticare.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Limbitryl seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Limbitryl per quanto riguarda la gravidanza:

Limbitryl: si può prendere in gravidanza?

Gravidanza

Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve essere informata che, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, deve contattare il proprio medico per valutare la sospensione del trattamento.

Non ci sono dati clinici adeguati sull’uso di Limbitryl in donne in gravidanza.

Non somministrare il prodotto nel primo e nell’ultimo trimestre di gravidanza: nell’ulteriore periodo il farmaco deve essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

Gli studi sugli animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva dopo somministrazione di alte dosi di amitriptilina (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.

I sintomi da astinenza, compresi disturbi della funzionalità cardiaca e respiratoria, della minzione e della defecazione, così come l’agitazione sono stati riportati nei neonati dopo che alle loro madri sono state somministrate alte dosi di antidepressivi.

Clordiazepossido attraversa la barriera placentare. Rispetto ai valori dell’adulto, l’emivita nei neonati è aumentata di circa il 20%.

Se, per gravi motivi medici, è necessario somministrare il prodotto ad alte dosi durante l’ultimo periodo di gravidanza o durante il travaglio, possono verificarsi effetti sul neonato, quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all’azione farmacologica del farmaco.

Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio a sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo postnatale.

Dati epidemiologici hanno suggerito che l’uso degli SSRI durante la gravidanza, soprattutto nell’ultima fase, può aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel nascituro. Approssimativamente il rischio è di 5 casi per 1000 gravidanze. Nella popolazione generale su

100 gravidanze si notano uno a due casi di ipertensione polmonare persistente nel nascituro.

Allattamento

Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno non devono essere somministrate alle madri che allattano al seno.

In caso di assunzione per gravi motivi medici, l’allattamento al seno deve essere interrotto.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Limbitryl?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Limbitryl in caso di sovradosaggio.

Limbitryl: sovradosaggio

Limbitryl può causare sintomi di intossicazione indotti da entrambi i suoi principi attivi, la benzodiazepina clordiazepossido e l’antidepressivo triciclico amitriptilina. Per quanto riguarda la tossicità, l’antidepressivo triciclico gioca il ruolo principale.

Segni e sintomi

I sintomi possono svilupparsi lentamente e gradualmente o possono apparire improvvisamente e inaspettatamente.

Durante le prime ore i sintomi includono sonnolenza o eccitazione, irrequietezza e allucinazioni, midriasi, tachicardia, ritenzione urinaria, secchezza delle mucose, ridotta motilità intestinale, convulsioni e febbre. Successivamente: improvvisa comparsa di depressione del SNC.

Questa può essere seguita da sonnolenza eventualmente culminante in coma profondo con depressione respiratoria.

Al risveglio, possono eventualmente ripresentarsi confusione, agitazione, allucinazioni e atassia.

Sintomi cardiaci includono: aritmia (tachiaritmia ventricolare, fibrillazione ventricolare); insufficienza cardiaca, calo della pressione sanguigna, shock cardiogeno. L’aritmia cardiaca si manifesta nei tracciati ECG patologici in forma di un ampio complesso QRS. Altre

modifiche tipiche dell’ECG includono prolungamento dell’intervallo QT. Acidosi metabolica, ipokaliaemia, iponatiemia.

Il sovradosaggio con antidepressivi triciclici può portare a morte. Il sovradosaggio con benzodiazepine, nei casi più gravi può portare ad atassia, atonia muscolare, ipotonia, ipotensione e depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte.

Trattamento

Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi medicinale, va tenuto presente che potrebbero essere state assunte più sostanze.

In caso di intossicazione dovuta ad alte dosi, entro la prima ora successiva all’assunzione è indicato l’impiego di carbone attivo o la lavanda gastrica. A causa del maggior rischio di convulsioni, l’uso di carbone attivo dovrebbe essere preferito alla lavanda gastrica.

In caso di intossicazione grave e/o riflessi protettivi ridotti, il paziente deve essere intubato in anticipo.

Ai fini della eliminazione accelerata (decontaminazione secondaria), la somministrazione orale ripetuta di carbone attivo può rivelarsi efficace nel caso di alcuni antidepressivi triciclici. L’emodialisi non ha alcun valore per la decontaminazione secondaria.

Particolare attenzione deve essere data al sistema cardiovascolare e respiratorio.

Il monitoraggio cardiaco mediante ECG deve essere iniziato immediatamente. Qualora l’ipotensione arteriosa e/o l’aritmia ventricolare dovessero essere accompagnate da un ampio complesso QRS nell’ECG (> 100 msec), è indicato il trattamento con bicarbonato di sodio [(adulti: 50-100 mmol; bambini: 1-2 mmol / kg, somministrato in bolo con iniezione e.v. (in meno di 5 minuti) con uno stretto monitoraggio della AGBA)]. Questo può essere ripetuto fin quando la pressione sanguigna risale e l’ECG migliora; comunque, solo fino a raggiungere un valore massimo di pH arterioso di 7,50-7,55.

Se necessario, può essere somministrata lidocaina in aggiunta per iniezione e.v.

In pazienti con bradiaritmia, è indicato l’inserimento di un pacemaker provvisorio.

In caso di tachicardia ventricolare polimorfa di tipo Torsione di punta: somministrazione di solfato di magnesio, 8 mmol per iniezione e.v. lenta;

può essere ripetuta dopo 10-15 minuti; se necessario seguita da infusione continua ad una velocità di 0,6-4,8 mmol/h.

In caso di convulsioni: somministrazione e.v. di una benzodiazepina. La somministrazione dello specifico antidoto delle benzodiazepine, il flumazenil, è controindicato con questa associazione contenente una sostanza convulsivante, poiché ridurrebbe l’effetto anticonvulsivante della benzodiazepina.

In caso di coma e/o insufficienza respiratoria: intubazione e ventilazione artificiale.

L’iperventilazione per aumentare il pH arterioso può essere utilizzata solo in assenza di somministrazione concomitante di bicarbonato (rischio di forte alcalosi).

A causa dei loro effetti cardiaci, piridostigmina e fisostigmina sono controindicati per il trattamento di sintomi anticolinergici periferici e centrali.

La sorveglianza deve durare almeno 48 ore.

Limbitryl: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco