Mandokef: a cosa serve e come si usa

Mandokef (Cefamandolo Nafato Sodico): indicazioni e modo d’uso

Mandokef (Cefamandolo Nafato Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da germi Gram-negativi “difficili” o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici.

In dette infezioni il prodotto trova indicazione in particolare nei pazienti defedati e/o immunodepressi.

Mandokef: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Mandokef è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Mandokef ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Mandokef

Adulti:0,5-2 g ogni 4-8 ore a seconda della gravità dell’infezione. La posologia giornaliera massima è di 12 g per via intramuscolare ed endovenosa.

Lattanti oltre 3 mesi e bambini: 50-100 mg/kg di peso corporeo al giomo, in relazione alla gravità dell’infezione, in 3-6 somministrazioni. Il dosaggio massimo è di 150 mg/kg di peso corporeo al giomo per via intramuscolare.

L’iniezione intramuscolare deve essere effettuata profondamente in un grosso muscolo.

Funzionalità renale ridotta: nella funzionalità renale ridotta dopo le dosi iniziali di 1-2 g, a seconda della gravità dell’infezione, la dose di mantenimento deve essere diminuita secondo la seguente tabella:

Guida per la dose di mantenimento nei pazienti con insufficienza renale
Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m² ) FUNZIONE RENALE Infezioni potenzialmente mortali Dosaggi massimi Infezioni meno gravi
> 80 Normale 2 g. ogni 4 ore 1-2 g ogni 6 ore
80-50 Leggera insufficienza 1,5 g. ogni 4 ore OPPURE 2 g. ogni 6 ore 0,75-1,5 g. ogni 6 ore
50-25 Moderata insufficienza 1,5 g. ogni 6 ore OPPURE 2 g. ogni 8 ore 0,75-1,5 g. ogni 8 ore
25-10 Forte insufficienza 1 g. ogni 6 ore OPPURE 1,25 g. ogni 8 ore 0,5-1 g. ogni 8 ore
10-2 Grave insufficienza 0,67 g. ogni 8 ore OPPURE 1 g. ogni 12 ore 0,5-0,75 g. ogni 12 ore
< 2 Nulla 0,5 g. ogni 8 ore OPPURE 0,75 g. ogni 12 ore 0,25-0,5 g. ogni 12 ore

Quando sono noti solo i valori della creatinina sierica, può essere utilizzata la seguente formula (basata su sesso, peso ed età del paziente) per convertire tali valori in quelli della clearance della creatinina:

Maschi: Peso (Kg) x (140 – età)

—————————————

72 x creatininemia (mg/100 ml)

Femmine: Peso (Kg) x (140 – età)

0.9 x —————————————-

72 x creatininemia (mg/100 ml)

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Mandokef seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Mandokef per quanto riguarda la gravidanza:

Mandokef: si puĂ² prendere in gravidanza?

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia la sostanza va somministrata nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

Il cefamandolo passa nel latte materno; pertanto è consigliabile sospendere l’allattamento in caso di somministrazione del farmaco.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Mandokef?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Mandokef in caso di sovradosaggio.

Mandokef: sovradosaggio

La somministrazione di dosi eccessivamente elevate di cefalosporine per uso parenterale può causare convulsioni, specie nei pazienti con compromissione renale.

La riduzione del dosaggio è necessaria quando la funzione renale è compromessa (vedere: “Posologia e modo di somministrazione”).

Nel caso in cui sopravvengano crisi convulsive, il farmaco deve essere rapidamente sospeso. Può essere instaurata una terapia anticonvulsiva, se è clinicamente indicato.

È possibile ricorrere all’emodialisi nel caso di sovradosaggio particolarmente elevato.

Mandokef: istruzioni particolari

Mandokef può essere somministrato endovena o per iniezione intramuscolare profonda in una grossa massa muscolare, per minimizzare il dolore.

Somministrazione intramuscolare – La fiala di solvente annessa alle confezioni da 500 mg e 1 g contiene una soluzione allo 0,5% di lidocaina ed è per esclusivo uso intramuscolare. Ogni grammo di cefamandolo può essere somministrato anche per via intramuscolare disciolto con almeno 3 ml di uno dei seguenti solventi: acqua sterile per iniezioni, soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% per iniezioni. Agitare bene fino a completa soluzione.

Somministrazione endovenosa – La via endovenosa può essere preferibile nei pazienti con setticemia batterica, ascessi parenchimali localizzati (come ad esempio ascessi intra-addominali), peritonite od altre infezioni gravi o potenzialmente mortali, specie se complicate da condizioni di deficit immunitario nel paziente.

Nei pazienti con funzione renale normale il dosaggio endovenoso per tali infezioni è di 3-12 g di cefamandolo al giomo. In situazioni come la setticemia batterica possono essere somministrati inizialmente 6-12 g al giomo per alcuni giorni per via endovenosa; il dosaggio può essere quindi gradualmente ridotto a seconda della risposta clinica e dei risultati di laboratorio.

Se è indicata una terapia di associazione con cefamandolo e un aminoglicosidico, ciascun antibiotico deve essere somministrato separatamente. Non mescolare un aminoglicosidico con cefamandolo nella stessa fleboclisi.

La soluzione isotonica può essere ottenuta aggiungendo 22 ml di acqua sterile per iniezioni ogni grammo di cefamandolo.

La scelta di una soluzione salina, contenente destrosio o contenente elettroliti ed il volume che deve essere utilizzato è consigliata dal trattamento con liquidi ed elettroliti che deve essere di volta in volta effettuato.

NELL’IMPIEGO ENDOVENOSO L’ANTIBIOTICO DEVE ESSERE SCIOLTO IN ACQUA PER PREPARAZIONI INIETTABILI, SOLUZIONE FISIOLOGICA O GLUCOSATA AL 5%.

Somministrazione endovenosa diretta intermittente – Ogni grammo di cefamandolo deve essere disciolto con 10 ml di acqua sterile per iniezioni, destrosio al 5% per iniezioni o soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% per iniezioni. Iniettare lentamente la soluzione in vena in un periodo di tempo di 3-5 minuti o iniettare nel tubo di una fleboclisi, quando il paziente riceve le seguenti soluzioni per infusione parenterale:

– soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 10% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% e soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% e soluzione di cloruro di sodio allo 0,45% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% e soluzione di cloruro di sodio allo 0,2% per iniezioni;

sodio lattato per iniezioni.

Somministrazione endovenosa intermittente con tubo a Y – Può essere utilizzata mentre vengono somministrati altri liquidi per via endovenosa. È preferibile in questo caso, durante l’infusione della soluzione contenente cefamandolo, interrompere l’altra somministrazione. Impiegando questa tecnica bisogna prestare molta attenzione al volume della soluzione contenente cefamandolo che deve essere iniettata, così che la dose calcolata possa essere infusa.

Quando si impiega il tubo a Y, aggiungere 100 ml del solvente appropriato al flaconcino da 1 o 2 g.

Diluire con circa 20 ml di acqua sterile per iniezioni per grammo, per evitare una soluzione ipotonica.

Infusione endovenosa continua – Ogni grammo di cefamandolo deve essere disciolto con 10 ml di acqua sterile per iniezioni. Una quantità adeguata della soluzione risultante può essere aggiunta ad un flacone per endovena contenente una delle seguenti soluzioni:

– soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 10% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% e soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% e soluzione di cloruro di sodio allo 0,45% per iniezioni;

– soluzione di destrosio al 5% e soluzione di cloruro di sodio allo 0,2% per iniezioni;

– lattato sodico per iniezioni.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco