Miflonide: a cosa serve e come si usa

Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide (Budesonide): indicazioni e modo d’uso

Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide (Budesonide) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Miflonide è indicato nei pazienti asmatici per il controllo antifiammatorio a lungo termine dell’asma persistente, compresa la profilassi delle riacutizzazioni asmatiche acute.

Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide

La posologia deve essere adattata individualmente alla dose piĂ¹ bassa sufficiente per il controllo dell’asma. Nel passaggio dall’impiego di un inalatore ad un altro, la posologia deve essere adattata individualmente. Dopo l’assunzione del medicinale si raccomanda di effettuare sciacqui del cavo orale con acqua per evitare la comparsa di raucedine, irritazione della gola e infezioni da Candida a livello della bocca e della gola e possibilmente ridurre il rischio di effetti sistemici. Si raccomanda di non ingerire l’acqua dopo gli sciacqui. I pazienti devono essere istruiti sul fatto che le capsule sono solo per uso inalatorio e non devono essere ingerite (vedere paragrafo 4.4). Il contenuto della capsula deve essere inalato mediante l’utilizzo di uno speciale inalatore denominato Aerolizer.

La dose minima di una capsula singola Ă© 200 microgrammi. Se è richiesta una dose singola inferiore a 200 microgrammi, questo medicinale non puĂ² essere utilizzato.

Miflonide è controindicato nei bambini di età inferiore a 6 anni (vedere paragrafo 4.3).

Adulti

Il trattamento degli adulti con asma lieve puĂ² essere iniziato alla dose minima efficace di 200 microgrammi una volta al giorno.

La dose giornaliera raccomandata è 200 – 1600 microgrammi, suddivisa in 2 somministrazioni. La dose di mantenimento deve essere adattata alla dose piĂ¹ bassa sufficiente per il controllo dell’asma.

I pazienti devono essere istruiti sul corretto uso di Aerolizer?, conformemente a quanto riportato nel foglio illustrativo per assicurarsi che il medicinale raggiunga le aree bersaglio a livello dei polmoni.

Popolazioni speciali

Popolazione pediatrica (6 anni di etĂ  e superiore):

A seguito della mancanza di esperienza clinica nei bambini di etĂ  inferiore a 6 anni, Miflonide non deve essere usato in questo gruppo di pazienti.

Il trattamento di bambini con asma lieve puĂ² essere iniziato con 200 microgrammi una volta al giorno. La dose usuale raccomandata è 200-400 microgrammi suddivisi in 2 somministrazioni giornaliere. Nei casi di asma grave possono essere necessarie dosi giornaliere fino a

800 microgrammi, suddivise in piĂ¹ somministrazioni.

La dose di mantenimento deve essere titolata alla dose minima alla quale è mantenuto il controllo efficace dell’asma.

Pazienti in trattamento con glucocorticosteroidi orali

Miflonide puĂ² consentire la sostituzione o la riduzione significativa della dose di glucocorticosteroidi orali, pur mantenendo il controllo dell’asma. Durante il passaggio dagli steroidi orali a Miflonide, il paziente deve essere in una fase relativamente stabile. Per circa 10 giorni deve essere somministrata una dose elevata di budesonide in associazione allo steroide orale precedentemente usato. In seguito, la dose dello steroide orale deve essere gradualmente ridotta al livello piĂ¹ basso possibile (per esempio di 2,5 mg di prednisolone, o equivalente, ogni mese). In molti casi è possibile sostituire completamente lo steroide orale con Miflonide. Per ulteriori informazioni sulla sospensione dei corticosteroidi, vedere paragrafo 4.4.

Pazienti con insufficienza renale

Non ci sono dati che suggeriscano un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale. In base ai dati di farmacocinetica con budesonide orale è improbabile che l’esposizione sistemica al farmaco sia alterata a livelli clinicamente significativi in questi pazienti (vedere paragrafo 5).

Pazienti con insufficienza epatica

Non ci sono dati che suggeriscano un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica. Tuttavia, poiché la budesonide è eliminata prevalentemente mediante il metabolismo epatico, si deve prestare cautela nell’uso di Miflonide in pazienti con grave insufficienza epatica. In base ai dati di farmacocinetica con budesonide orale è improbabile che i pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata abbiano un’alterazione dell’esposizione al farmaco clinicamente significativa (vedere paragrafo 5).

Anziani (etĂ  superiore a 65 anni)

Non c’è alcuna evidenza che suggerisca che i pazienti di etĂ  superiore a 65 anni richiedano un dosaggio diverso da quello utilizzato nei pazienti adulti piĂ¹ giovani.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide per quanto riguarda la gravidanza:

Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

I dati su circa 2000 gravidanze in pazienti esposte indicano che non vi è un aumento del rischio di teratogenicitĂ  associato all’uso di budesonide per via inalatoria. In studi su animali i glucocorticoidi hanno indotto malformazioni (vedere ìl paragrafo 5.3). CiĂ² non sembra rilevante per l’uomo alle dosi raccomandate per via inalatoria.

Studi su animali, a esposizioni inferiori all’intervallo di dosi teratogene, hanno anche evidenziato un effetto dell’eccesso di glucocorticoidi in età prenatale nell’aumentato rischio di ritardo di crescita intrauterina, di disturbi cardiovascolari nell’adulto e di modifiche permanenti della densità dei recettori glucocorticoidi, del turnover dei neurotrasmettitori e del comportamento.

La somministrazione del medicinale durante la gravidanza deve essere evitata a meno che i benefici attesi non siano superiori ai potenziali rischi. Qualora il trattamento con corticosteroidi durante la gravidanza fosse inevitabile, sono da preferire i corticosteroidi per via inalatoria in quanto a dosi antiasmatiche equipotenti manifestano un effetto sistemico inferiore a quello esercitato dai corticosteroidi orali. Deve essere utilizzata la dose efficace piĂ¹ bassa di budesonide necessaria per il mantenimento di un controllo adeguato dell’asma.

Allattamento

La budesonide è escreta nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di budesonide, non si prevedono effetti sul lattante. La budesonide puĂ² essere usata durante l’allattamento.

La terapia di mantenimento con budesonide per inalazione (200 o 400 microgrammi due volte al giorno) nelle madri asmatiche che allattano ha come conseguenza una trascurabile esposizione sistemica alla budesonide del bambino allattato.

In uno studio di farmacocinetica, per entrambe le dosi é stata calcolata per il lattante una dose giornaliera pari allo 0,3% della dose giornaliera materna e, assumendo una completa biodisponibilità orale del lattante, la concentrazione media plasmatica di un lattante è stata calcolata essere 1/600 della concentrazione osservata nel plasma materno. Le concentrazioni di budesonide nei campioni di plasma infantile sono risultate tutte inferiori al limite di quantificazione.

Sulla base dei dati della budesonide per via inalatoria e del fatto che dopo somministrazione nasale, inalatoria, orale e rettale la budesonide mostra proprietà farmacocinetiche lineari negli intervalli di dosaggio terapeutico, si prevede che l’esposizione del lattante, alle dosi terapeutiche di budesonide, sia bassa.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide in caso di sovradosaggio.

Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide: sovradosaggio

La tossicitĂ  acuta della budesonide è bassa. L’inalazione di una elevata quantitĂ  di medicinale nell’arco di un breve periodo puĂ² portare ad una soppressione della funzione dell’asse ipotalamo- ipofisi-surrene. Non è necessario adottare speciali misure di emergenza. Si deve continuare il trattamento con budesonide utilizzando la dose piĂ¹ bassa sufficiente per il controllo dell’asma.

Miflonide polvere per inalazione, capsule rigide: istruzioni particolari

Ăˆ importante che il paziente sappia che in casi eccezionali la capsula di gelatina puĂ² rompersi e quindi piccoli pezzi di gelatina possono raggiungere il cavo orale o la gola a seguito dell’inalazione. Comunque il paziente puĂ² essere rassicurato del fatto che la gelatina in bocca si ammorbidisce e puĂ² essere deglutita. La tendenza alla rottura delle capsule viene minimizzata evitando di perforare la capsula piĂ¹ di una volta.

Togliere la capsula dal blister solo immediatamente prima dell’uso.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco