Novantrone: a cosa serve e come si usa

Novantrone (Mitoxantrone Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Novantrone (Mitoxantrone Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Il Novantrone è indicato per la chemioterapia delle forme metastatiche di carcinoma della mammella, del linfoma non-Hodgkin, della leucemia non linfocitica acuta dell’adulto, della leucemia mieloide cronica in crisi blastica, del carcinoma epatocellulare.

Il Novantrone in combinazione con basse dosi di cortisonici orali, incluso prednisone e idrocortisone, è indicato nel trattamento palliativo iniziale di pazienti con sintomatologia dolorosa correlata a carcinoma della prostata in stato avanzato non rispondente a terapia ormonale.

Il Novantrone è inoltre indicato nei pazienti ambulatoriali (non ancora costretti alla sedia a rotelle) affetti da sclerosi multipla progressiva cronica secondaria con o senza attacchi intermittenti che siano in una fase attiva della malattia; questa fase viene definita da due attacchi o da un peggioramento EDSS di almeno un punto in 18 mesi.

Novantrone: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Novantrone è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Novantrone ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Novantrone

Il mitoxantrone deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa.

Il Novantrone non va miscelato con soluzioni contenenti altri farmaci. In caso di stravaso della soluzione, sospendere immediatamente la somministrazione ed utilizzare, quale via di introduzione, un’altra vena.

Non deve essere mai somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o intrarteriosa.

Può accadere un grave danno tissutale locale se vi è uno stravaso durante la somministrazione (vedere 4.9).

Non è per uso intratecale. Il Mitoxantrone HCI non deve essere somministrato mediante iniezione intratecale. Da una somministrazione intratecale può derivare un grave danno con effetti permanenti (vedere 4.4).

Nel trattamento in monochemioterapia del carcinoma metastatico della mammella, del linfoma non-Hodgkin e del carcinoma epatocellulare la dose iniziale consigliata è di 14 mg/m² da somministrare, per iniezione endovenosa singola ad intervalli di 21 giorni. Viene raccomandata l’adozione di un dosaggio inferiore (12 mg/m² o meno) nei pazienti con riserve midollari ridotte. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno adattati al grado ed alla durata della mielodepressione del paziente. La seguente tabella serve da guida (si tenga presente che il nadir leucopenico e trombocitopenico di solito si ha dopo 10 giorni dalla somministrazione).

NADIR LEUCOPENICO E TROMBOCITOPENICO TEMPO DI RECUPERO DOSAGGIO DA ADOTTARE
Nadir leucopenico >1500 o Nadir trombocitopenico >50000 Recupero <21 giorni Ripetere la dose precedente o aumentare di 2 mg/m² se la mielodepressione non è considerata adeguata
Nadir leucopenico >1500 o Nadir trombocitopenico >50000 Recupero >21 giorni Sospendere sino a recupero e quindi ripetere la dose precedente
Nadir leucopenico <1500 o Nadir trombocitopenico <50000 Qualsiasi durata Dopo recupero diminuire di 2 mg/m² la dose precedente
Nadir leucopenico <1000 o Nadir trombocitopenico <25000 Qualsiasi durata Dopo recupero diminuire di 4 mg/m² la dose precedente

Si consiglia di ripetere le dosi iniziali solo se i valori dei globuli bianchi e delle piastrine sono ritornati entro i limiti clinicamente accettabili dopo 21 giorni.

Nel trattamento del carcinoma metastatico della mammella e dei linfomi il mitoxantrone è stato impiegato anche in associazione, secondo vari schemi terapeutici, con ciclofosfamide, fluorouracile, vincristina, vimblastina, bleomicina, methotrexate, calcio folinato, glucocorticoidi. L’associazione con chemioterapici che provocano mielodepressione richiede l’adozione di un dosaggio ridotto di Novantrone: 2-4 mg/m² in meno rispetto alla dose consigliata. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno aggiustati in funzione della durata e del grado della mielodepressione del paziente (vedi tabella).

Nel trattamento in monochemioterapia della leucemia non linfocitica acuta in recidiva e della leucemia mieloide cronica in crisi blastica il dosaggio consigliato, sia nella fase di induzione che in quella di reinduzione, è di 12 mg/m²/die per 5 giorni consecutivi (60 mg/m² in totale).

Nel trattamento sia di prima che di seconda linea della leucemia non linfocitica acuta e nel trattamento della leucemia mieloide cronica in crisi blastica il Novantrone è stato impiegato anche in associazione con citosina arabinoside. Per l’induzione il dosaggio raccomandato è di 10-12 mg/m² di Novantrone per 3 giorni e 100 mg/m² di citosina arabinoside per 7 giorni (quest’ultima somministrata per infusione continua di 24 ore). La maggior parte delle remissioni complete si verificheranno durante il ciclo iniziale di induzione. Nel caso di una risposta antileucemica incompleta, può essere iniziato un secondo ciclo di induzione. Per un secondo ciclo, quando richiesto, si raccomandano gli stessi dosaggi giornalieri ma con Novantrone somministrato per soli 2 giorni e citosina arabinoside per soli 5 giorni. Il secondo ciclo va iniziato solo dopo scomparsa di eventuali effetti tossici extraematologici gravi o pericolosi per la vita. Vedere anche "Avvertenze speciali e opportune Precauzioni d’impiego" prima di decidere il dosaggio.

Carcinoma della prostata refrattario alla terapia ormonale:

Sulla base di studi condotti con Novantrone in combinazione con cortisonici orali (prednisone 10 mg/die e idrocortisone 40 mg/die) in confronto a cortisonici da soli, si raccomanda di somministrare il Novantrone per infusione endovenosa breve alla dose di 12-14 mg/m² ogni 21 giorni. Vedere anche "Avvertenze speciali e Precauzioni d’impiego" prima di decidere il dosaggio.

Il Mitoxantrone può anche essere iniettato lentamente in infusione endovenosa libera di soluzione isotonica di cloruro di sodio o glucosata al 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4% per un periodo di almeno 5 minuti.

Per infusioni brevi il Mitoxantrone deve essere diluito in 50-100 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o in glucosata 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4%. Novantrone può essere ulteriormente diluito con le stesse soluzioni ed usato immediatamente.

La soluzione diluita deve essere introdotta lentamente nella cannula come infusione endovenosa libera con le suddette soluzioni per un periodo non inferiore a 5 minuti. La cannula deve essere inserita preferibilmente in una vena di grandi dimensioni. Se possibile evitare le vene in corrispondenza di articolazioni o in estremità con drenaggio linfatico o venoso compromesso.

Sclerosi multipla

Il Mitoxantrone deve essere utilizzato solo da medici con esperienza sul trattamento della sclerosi multipla.

Ulteriori precauzioni e notizie relative alle corrette modalità d’uso di Novantrone sono riportate nel paragrafo 4.4. "Avvertenze speciali e opportune Precauzioni d’impiego".

Prima di ricevere ogni dose di Novantrone, le donne affette da sclerosi multipla che sono biologicamente in grado di concepire, devono sottoporsi ad un test di gravidanza, anche se stanno usando un metodo contraccettivo, e bisogna conoscere i risultati, prima della somministrazione.

La quantità di Mitoxantrone da somministrare deve essere calcolata in base alla superficie corporea.

Il dosaggio raccomandato è di 12 mg di Mitoxantrone/m² di superficie corporea, somministrato mediante una breve infusione intravenosa (approssimativamente dai 5 ai 15 minuti) ogni tre mesi.

Vedere anche "Avvertenze speciali e Precauzioni d’impiego" prima di decidere il dosaggio.

È raccomandata la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) (mediante ecocardiogrammma o MUGA) prima della somministrazione della dose iniziale di Mitoxantrone HCI (Vedere 4.4).

L’emocromo completo, comprendente le piastrine, deve essere monitorato prima di ciascun ciclo di Mitoxantrone HCI e nella eventualità che insorgano segni o sintomi di infezione.(Vedere 4.4).

Modo di somministrazione

Il Novantrone concentrato deve essere diluito prima dell’uso.

La dose di Mitoxantrone deve essere diluita in almeno 50 ml di soluzione iniettabile allo 0.9% di cloruro di sodio o di destrosio al 5% (glucosio) oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4%.

Il Mitoxantrone può anche essere iniettato lentamente in infusione endovenosa libera di soluzione isotonica di cloruro di sodio o glucosata al 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4% per un periodo di almeno 5 minuti.

Per infusioni brevi il mitoxantrone deve essere diluito in 50-100 ml di soluzione isotonica di cloruro di sodio o in glucosata 5% oppure in sodio cloruro allo 0.18 % e glucosio al 4%. Novantrone può essere ulteriormente diluito con le stesse soluzioni ed usato immediatamente.

La soluzione diluita deve essere introdotta lentamente nella cannula come infusione endovenosa libera con le suddette soluzioni per un periodo non inferiore a 5 minuti. La cannula deve essere inserita preferibilmente in una vena di grandi dimensioni. Se possibile evitare le vene in corrispondenza di articolazioni o in estremità con drenaggio linfatico o venoso compromesso. Il Novantrone non deve essere miscelato con l’eparina nella stessa infusione in quanto può formarsi un precipitato.

Poiché non sono disponibili specifici dati di compatibilità, si raccomanda di non miscelare il Novantrone nella stessa infusione con altri farmaci.

Durata della somministrazione

Da esperienze da uno studio randomizzato, in doppio cieco, riguardante l’uso del mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla sono disponibili dati fino a dosi cumulative di 96 mg/m² di superficie corporea (durata del trattamento: 24 mesi). Oltre a questo studio altri pazienti sono stati trattati per periodi di tempo più lunghi con dosi cumulative superiori a 100 mg/m².

La decisione di un trattamento per un periodo più lungo di due anni deve essere presa dal medico curante e in base al singolo caso.

Con una dose totale cumulativa di più di 120 mg di mitoxantrone/m² di superficie corporea la funzione cardiaca dovrebbe essere controllata regolarmente anche in pazienti che non presentino i fattori rischio riportati di seguito.

In base all’esperienza oncologica la dose totale di mitoxantrone per tutte le indicazioni deve essere limitata a 120 mg di mitoxantrone/m² di superficie corporea come dose cumulativa.

Pazienti con insufficienza epatica

Per i pazienti con insufficienza epatica non esistono dati sufficienti che consentano di fornire raccomandazioni per l’aggiustamento del dosaggio (vedere anche 4.4.).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Novantrone seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Novantrone per quanto riguarda la gravidanza:

Novantrone: si puĂ² prendere in gravidanza?

Il Novantrone non deve essere somministrato in corso di gravidanza o durante l’allattamento.

Non esistono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Il Mitoxantrone è considerato un potenziale teratogeno per gli uomini a causa del suo meccanismo d’azione e degli effetti sullo sviluppo mostrati da composti correlati. Il Mitoxantrone HCl puĂ² provocare danno fetale quando somministrato a donne in stato di gravidanza. Riguardo le donne in potenziale stato di gravidanza, (vedere "Avvertenze specìalì e opportune precauzìonì d’ìmpìego").

Le donne che possono concepire figli devono essere avvertite di evitare una gravidanza.

Così come per gli altri agenti antineoplastici, i pazienti ed i loro partner devono evitare il concepimento almeno nei sei mesi successivi alla sospensione della terapia.

Le donne che biologicamente possono concepire, devono fare un test di gravidanza prima di ciascuna dose, e bisogna conoscere i risultati prima della somministrazione del farmaco. Se questo farmaco è utilizzato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante l’assunzione di questo farmaco, deve essere tenuta al corrente del potenziale rischio per il feto.

Il Novantrone viene escreto con il latte materno e concentrazioni significative (18 ng/ml) sono state rilevate a distanza di 28 giorni dall’ultima somministrazione. A causa dei potenziali effetti indesiderati gravi che possono verificarsi nel neonato, l’allattamento deve essere interrotto prima di iniziare un eventuale trattamento con Novantrone.

Effetti sulla fertilitĂ 

Il Mitoxantrone puĂ² causare danni al DNA. Per via di una possibile sterilitĂ  irreversibile causata dal trattamento con Mitoxantrone i pazienti dovrebbero consultare un medico a proposito di una conservazione dello sperma. Durante la terapia con mitoxantrone le donne dovrebbero utilizzare un metodo contraccettivo riconosciuto e sicuro.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Novantrone?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Novantrone in caso di sovradosaggio.

Novantrone: sovradosaggio

Non si conosce uno specifico antidoto del Novantrone. Potrebbero verificarsi episodi di tossicitĂ  ematologica, gastro-enterica, epatica o renale a seconda del dosaggio somministrato e delle condizioni fisiche del paziente.

In caso di sovradosaggio il paziente deve essere attentamente controllato e sottoposto a trattamento sintomatico e di supporto.

Sono stati riportati diversi casi di sovradosaggio accidentale. La somministrazione di singole overdosi comprese tra 140 e 180 mg/m2 per bolus è risultata fatale in quattro pazienti a seguito della comparsa di grave leucopenia con infezione. La persistenza di ipoplasia midollare per lunghi periodi di tempo puĂ² richiedere supporto ematologico e terapia antimicrobica. Sebbene il farmaco non sia stato oggetto di studio nei pazienti con insufficienza renale grave, è improbabile che l’effetto terapeutico o la tossicitĂ  del Novantrone sia mitigata dalla dialisi peritoneale o dalla emodialisi, a causa dell’elevato legame tissutale del mitoxantrone.

In casi singoli sono stati segnalati sintomi cardiaci acuti in caso di sovradosaggio. Stravaso

Il mitoxantrone è classificato "irritante". Deve essere prestata attenzione durante la somministrazione per evitare lo stravaso nel sito di infusione ed evitare il contatto di Novantrone con la cute, le mucose o gli occhi. Se si fosse verificato qualsiasi sintomo o segno di stravaso, compresi bruciore, dolore, prurito, eritema, gonfiore, colorazione bluastra o ulcerazione, l’iniezione o l’infusione deve essere immediatamente sospesa e ricominciata in un’altra vena sopra la precedente o nell’altro braccio.

Durante la somministrazione endovenosa di Novantrone, lo stravaso si puĂ² verificare senza essere accompagnato da una sensazione di dolore pungente o di bruciore anche se il sangue ha un buon ritorno nell’aspirazione dell’ago di infusione. Se è noto o si sospetta che lo stravaso si è verificato a livello sottocutaneo, è raccomandato che sull’area dello stravaso vengano poste a intermittenza borse del ghiaccio e che l’estremitĂ  interessata venga tenuta sollevata. Data la natura progressiva delle reazioni di stravaso, l’area di infusione deve essere frequentemente esaminata ed una consultazione chirurgica deve essere effettuata precocemente se si presenta qualsiasi segno di reazione locale. Il sito di stravaso deve essere attentamente monitorato per segni di necrosi e/o flebite che possono richiedere ulteriore attenzione da parte del medico.

In caso di stravaso c’è il rischio di infiammazione locale o necrosi. Inoltre, specialmente in pazienti sensibili puĂ² insorgere dolore.

Se si verifica stravaso l’infusione deve essere immediatamente interrotta e la fleboclisi deve essere disconnessa; la cannula va lasciata in situ. Deve essere aspirato il quantitativo piĂ¹ grande possibile di liquido contemporaneamente all’irrigazione con cloruro di sodio allo 0,9% dell’area di stravaso. Dopo aver rimosso la cannula, dovrebbero essere somministrati ev, tramite una nuova cannula posizionata in una zona lontana dallo stravaso, 100 mg di idrocortisone ed altri 10 mg di idrocortisone dovrebbero essere iniettati sottocute in 6-8 punti intorno al sito di stravaso. Dopo questo il trattamento puĂ² essere continuato con idrocortisone topico conservato in frigorifero e in maniera sintomatica.

Novantrone: istruzioni particolari

Da un punto di vista microbiologico il prodotto dovrebbe essere usato immediatamente dopo la diluzione.Se non utilizzato immediatamente, le condizioni e il periodo di conservazione prima dell’uso sono responsabilitĂ  dell’utilizzatore; normalmente il periodo di conservazione del prodotto diluito non dovrebbe superare le 24 ore e dovrebbe essere conservato tra +2°C e + 8 °C in contenitori di vetro o di PVC, a meno che la diluizione non sia stata effettuata in condizioni controllate e convalidate di asepsi.

La stabilità chimica e fisica del medicinale dopo ricostituzione è stata dimostrata per 24 ore a 25°C.

Vedere quanto riportato alle sezioni 4.2 "Posologia e modo di somministrazione" e 4.4 "Avvertenze speciali e opportune Precauzioni d’impiego".


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco