Tachidolene 1000/30 mg (Paracetamolo + Codeina Fosfato): indicazioni e modo d’uso
Tachidolene 1000/30 mg (Paracetamolo + Codeina Fosfato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:
Trattamento del dolore moderato che non risponde al trattamento con analgesici non- oppioidi utilizzati da soli.
La codeina è indicata nei pazienti di età superiore ai 12 anni per il trattamento del dolore acuto moderato non adeguatamente controllato da altri analgesici come paracetamolo o ibuprofene (da solo).
Tachidolene 1000/30 mg: come si usa?
Come per tutti i farmaci, anche per Tachidolene 1000/30 mg è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.
Se però non ricordate come prendere Tachidolene 1000/30 mg ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.
Posologia di Tachidolene 1000/30 mg
Posologia
Adulti e bambini sopra i 12 anni:
Mezza compressa o una compressa secondo necessità , fino ad un massimo di 3 volte al giorno.
Adulti: Tachidolene va assunto ad intervalli di almeno 4 ore.
Bambini fra 12 e 18 anni: i bambini dai 12 anni di età devono assumere Tachidolene ogni 6 ore, se necessario.
La durata del trattamento deve essere limitata a 3 giorni e, se non si ottiene un efficace sollievo dal dolore, il paziente o chi si prende cura del paziente deve essere consigliato a sentire il parere di un medico.
Popolazione pediatrica
Bambini di età inferiore a 12 anni:
La codeina non deve essere usata nei bambini di età inferiore a 12 anni a causa del rischio di tossicità da oppioidi dovuta al metabolismo variabile ed imprevedibile della codeina in morfina (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).
Anziani:
Utilizzare la stessa dose indicata per gli adulti (per ulteriori informazioni sui pazienti anziani vedere il paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione Somministrazione orale.
Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Tachidolene 1000/30 mg seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!
Lo posso prendere se sono incinta?
Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza
Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Tachidolene 1000/30 mg per quanto riguarda la gravidanza:
Tachidolene 1000/30 mg: si può prendere in gravidanza?
L’esperienza clinica con l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e l’allattamento è limitata.
Gravidanza
L’assunzione del medicinale è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
I dati epidemiologici sull’uso di dosi terapeutiche di paracetamolo orale indicano che non si verificano effetti indesiderati nelle donne in gravidanza o sulla salute del feto o nei neonati. Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né
tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.
Per quanto attiene la presenza di codeina, se il farmaco è assunto al termine della gravidanza, vanno tenute in considerazione le sue caratteristiche morfinomimetiche (rischio di depressione respiratoria nei neonati in caso di assunzione di alte dosi prima della nascita, rischio di sindrome di astinenza in caso di somministrazione cronica al termine della gravidanza).
Nella pratica clinica, sebbene in alcuni casi sia stato dimostrato un incremento del rischio di malformazioni cardiache, la maggior parte degli studi epidemiologici escludono il rischio di malformazioni.
Studi condotti su animali hanno dimostrato un effetto teratogeno. Allattamento
La codeina non deve essere usata durante l’allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.3).
La codeina e il paracetamolo passano nel latte materno.
FertilitÃ
Non sono disponibili dati consistenti riguardo gli eventuali effetti di paracetamolo e codeina sulla fertilità .
Ne ho preso troppo! Cosa fare?
Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.
Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.
Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Tachidolene 1000/30 mg?
Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Tachidolene 1000/30 mg in caso di sovradosaggio.
Tachidolene 1000/30 mg: sovradosaggio
Sono stati identificati i seguenti fattori di rischio per il sovradosaggio:
trattamento cronico con erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) o altri medicinali che inducono gli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.5), o
consumo regolare di etanolo in quantità superiori a quelle raccomandate, o
condizione di deplezione del glutatione, come in caso di disordini dell’alimentazione, fibrosi cistica, infezione da HIV, denutrizione, cachessia.
Paracetamolo
Sintomi del sovradosaggio da paracetamolo
In caso di sovradosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.
Nelle prime 24 ore, i sintomi del sovradosaggio da paracetamolo sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico può diventare apparente tra le 12 e le 48 ore dall’assunzione. Possono comparire anomalie del metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. Contemporaneamente, si osservano aumentati livelli delle transaminasi epatiche (AST, ALT), della lattico deidrogenasi e della bilirubina, insieme ad una diminuzione del valore della protrombina, che può mostrarsi da 12 a
48 ore dopo la somministrazione. Nei casi di intossicazione grave, l’insufficienza epatica può progredire in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. Anche in assenza di un grave danno epatico, si può sviluppare insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta, fortemente suggerita dalla presenza di dolore lombare. Sono state riportate anche aritmie cardiache e pancreatite.
Trattamento del sovradosaggio da paracetamolo
Nella gestione del sovradosaggio da paracetamolo è essenziale un trattamento immediato. Anche in mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti devono essere condotti in ospedale con urgenza e sottoposti ad immediato intervento medico. La sintomatologia può essere limitata a nausea e vomito e potrebbe non riflettere la gravità del sovradosaggio o il rischio di danno d’organo. La gestione deve essere condotta in accordo alle linee guida stabilite per il trattamento.
Il trattamento con carbone attivo deve essere preso in considerazione se l’assunzione del sovradosaggio è avvenuta nell’ora precedente. Le concentrazioni plasmatiche di paracetamolo devono essere misurate almeno dopo 4 ore dall’ingestione (prima delle
4 ore le concentrazioni non sono affidabili). Il trattamento con N-acetilcisteina può essere usato fino a 24 ore dall’assunzione di paracetamolo, anche se il massimo effetto protettivo si ottiene entro le 8 ore dall’assunzione. L’efficacia dell’antidoto declina rapidamente dopo questo periodo. Se richiesto, può essere somministrata N- acetilcisteina per via endovenosa, in accordo con la posologia stabilita..
Codeina
Gli effetti del sovradosaggio sono potenziati dall’assunzione simultanea di alcool e psicofarmaci.
Sintomi del sovradosaggio da codeina
Si può sviluppare depressione del sistema nervoso centrale, inclusa depressione respiratoria. Le pupille possono essere puntiformi; nausea e vomito sono comuni. Ipotensione e tachicardia sono possibili.
Trattamento del sovradosaggio da codeina
Sono necessarie misure generali sintomatiche e supportive, inclusa la pulizia delle vie respiratorie, e monitoraggio dei segni vitali fino alla loro stabilizzazione.
Somministrare naloxone, un antagonista competitivo con breve emivita, se sono presenti coma o depressione respiratoria.
Tachidolene 1000/30 mg: istruzioni particolari
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco