Tiartan: a cosa serve e come si usa

Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film (Eprosartan Mesilato + Idroclorotiazide): indicazioni e modo d’uso

Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film (Eprosartan Mesilato + Idroclorotiazide) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Ipertensione essenziale. Tiartan 600 mg/12,5 mg è indicato nel trattamento dei pazienti la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata dall’eprosartan utilizzato da solo.

Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film

La dose raccomandata è di una compressa di Tiartan 600 mg/12,5 mg una volta al giorno, da assumere al mattino. Il passaggio dalla monoterapia con eprosartan alla combinazione fissa puĂ² essere preso in considerazione dopo 8 settimane di stabilizzazione della pressione arteriosa.

Tiartan 600 mg/12,5 mg puĂ² essere assunto con o senza cibo.

Anziani

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani, anche se per questa popolazione sono disponibili solo informazioni limitate.

Popolazione pediatrica

Dato che nei bambini non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia di Tiartan 600 mg/12,5 mg , non è raccomandata la somministrazione nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni.

Insufficienza epatica

Dal momento che l’esperienza con eprosartan mesilato in pazienti con insufficienza epatica è limitata, nei pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata l’uso di Tiartan non è raccomandato.

Tiartan è controindicato nei pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3).

Compromissione renale

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina ? 30 ml/min).

Tiartan è controindicato nei pazienti con compromissione renale grave (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film per quanto riguarda la gravidanza:

Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Antagonisti del recettore dell’angiotensina II

L’uso di antagonisti del recettore dell’angiotensina II non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso di antagonisti del recettore dell’angiotensina II è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

L’evidenza epidemiologica del rischio di teratogenicitĂ  a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non è stata conclusiva; comunque un leggero aumento del rischio non puĂ² essere escluso. Sebbene non ci siano dati epidemiologici controllati sul rischio con gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II, possono esistere rischi simili per questa classe di farmaci.

A meno che la continuazione della terapia a base di antagonisti dei recettori dell’angiotensina II non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono passare a trattamenti antiipertensivi alternativi che abbiano un profilo di sicurezza stabilito per l’uso in gravidanza. Qualora viene accertata una gravidanza, il trattamento con gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II deve essere interrotto immediatamente e, se necessario, occorre iniziare una terapia alternativa.

Ăˆ noto che l’esposizione alla terapia con gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II durante il secondo e il terzo trimestre induce fetotossicitĂ  nell’uomo (diminuzione della funzione renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicitĂ  neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3). Se si verifica un’esposizione agli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto antagonisti

dei recettori dell’angiotensina II devono essere attentamente monitorati per l’ipotensione (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Idroclorotiazide

L’esperienza sull’uso dell’idroclorotiazide durante la gravidanza è limitata specialmente durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti. L’idroclorotiazide attraversa la barriera placentare. Sulla base del meccanismo farmacologico di azione dell’idroclorotiazide, il suo impiego durante il secondo e il terzo trimestre puĂ² compromettere la perfusione feto-placentare e puĂ² causare effetti fetali e neonatali, quali ittero, squilibrio del bilancio elettrolitico e trombocitopenia. L’idroclorotiazide non deve essere usata per l’edema gestazionale, l’ipertensione gestazionale o la pre- eclampsia a causa del rischio di ridotto volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza alcun beneficio sull’andamento della malattia.

L’idroclorotiazide non deve essere utilizzata per l’ipertensione essenziale in donne in gravidanza, ad eccezione dei rari casi in cui nessun altro trattamento possa essere usato.

Allattamento

Antagonisti del recettore dell’angiotensina II:

Dal momento che non ci sono informazioni disponibili sull’uso di Tiartan 600 mg/12,5 mg durante l’allattamento, Tiartan 600 mg/12,5 mg non è raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativi con profili di sicurezza durante l’allattamento meglio conosciuti, soprattutto durante l’allattamento di un neonato o di un neonato prematuro.

Idroclorotiazide:

L’idroclorotiazide è escreta nel latte umano in piccole quantitĂ . Tiazidi ad alte dosi che causano una diuresi intensa possono inibire la produzione di latte. L’uso di Tiartan 600 mg/12,5 mg durante l’allattamento non è raccomandato. Qualora Tiartan 600 mg/12,5 mg venga utilizzato durante l’allattamento, le dosi devono essere quanto piĂ¹ basse possibile.

FertilitĂ 

Non ci sono dati clinici sulla fertilitĂ .

I dati non clinici sull’eprosartan non hanno rivelato alcun effetto sulla fertilità maschile e femminile. Nessuna informazione preclinica è disponibile sui possibili effetti dell’idroclorotiazide sulla fertilità.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film in caso di sovradosaggio.

Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film: sovradosaggio

Sono disponibili dati limitati circa il sovradosaggio nell’uomo.

Sono stati segnalati casi individuali da esperienze postmarketing dove sono state ingerite dosi fino a 12.000 mg di eprosartan. Sebbene la maggior parte dei pazienti non ha riportato sintomi si deve notare tuttavia che in un soggetto si è verificato collasso circolatorio dopo l’ingestione di 12.000 mg di eprosartan. Il soggetto ha recuperato completamente.

Per l’associazione eprosartan+idroclorotiazide la dose massima ingerita è stata di 3.600 mg di eprosartan/75 mg di idroclorotiazide. Ăˆ stato segnalato in un caso di tentativo di suicidio.

La manifestazione piĂ¹ probabile da sovradosaggio sarebbe l’ipotensione.

Altri sintomi che si presentano per lo piĂ¹ come nausea e sonnolenza possono essere dovuti alla disidratazione e alla perdita di elettroliti (ipokaliemia, ipocloremia, iponatremia).

Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.

Eprosartan non viene rimosso attraverso l’emodialisi. Non è stato stabilito il grado di rimozione dell’idroclorotiazide attraverso emodialisi.

Tiartan 600 mg/12,5 mg compresse rivestite con film: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco