Totacef: a cosa serve e come si usa

Totacef (Cefazolina Sodica): indicazioni e modo d’uso

Totacef (Cefazolina Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

TOTACEF è indicato nel trattamento delle seguenti infezioni sostenute da germi sensibili: infezioni respiratorie, infezioni otorinolaringoiatriche, infezioni epatobiliari, infezioni genito-urinarie, infezioni della pelle, dei tessuti molli, delle ossa e delle articolazioni, infezioni ostetrico-ginecologiche, infezioni dell’occhio, peritoniti, setticemie, endocarditi batteriche.

Profilassi perioperatoria: La somministrazione profilattica di TOTACEF sia pre che post operatoria può ridurre l’incidenza di alcune infezioni post-operatorie in pazienti sottoposti a procedura chirurgica che vengano considerati contaminati o potenzialmente tali come, per esempio, nella isterectomia vaginale e colecistectomia.

L’uso preoperatorio di TOTACEF può essere utile in pazienti che dovranno subire interventi di chirurgia addominale.

Per interventi chirurgici in cui esista la possibilità di infezioni particolarmente pericolose (es. operazioni a cuore aperto e protesi di artroplastica), l’uso profilattico di TOTACEF può essere continuato per 3-5 gg dopo l’atto operatorio. Qualora vi fosse evidenza di infezione occorre eseguire l’esame batteriologico per identificare il germe causa dell’infezione ed instaurare la terapia più appropriata (Vedi punto 4.2).

Totacef: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Totacef è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Totacef ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Totacef

La dose può variare a seconda dei casi.

Adulti:

La posologia media, sia per la somministrazione endovenosa, iniezione lenta da 3 a 5 minuti, che per quella intramuscolare, è la seguente:

Tipo di infezione Dosaggio Intervallo delle
somministrazioni
Infezioni lievi causate da cocchi gram-positivi suscettibili 250 mg – 500 mg ogni 8 ore
Polmonite pneumococcica 500 mg ogni 12 ore
Infezioni acute non complicate del tratto urinario 1 g ogni 12 ore
Infezioni da moderate a gravi 500 mg – 1 g ogni 6 – 8 ore
Infezioni gravi, che mettono in pericolo la vita, (es. endocarditi, setticemia) * 1 g – 1,5 g ogni 6 ore

(*) In rari casi sono stati usati fino a 12 g di TOTACEF al giomo.

Bambini:

Nei bambini e pazienti di peso inferiore ai 40 kg, TOTACEF, a dosi di 25-50 mg/kg/die, in 3 o 4 somministrazioni ugualmente suddivise, è efficace nella maggior parte delle infezioni da lievi a moderatamente gravi.

Nelle infezioni gravi, che possono mettere in pericolo la vita del paziente, il dosaggio giornaliero totale può essere aumentato fino a 100 mg/kg di peso corporeo.

Non essendone stata stabilita la sicurezza d’impiego nei neonati prematuri ne’ in quelli al di sotto di 1 mese di vita, l’uso di TOTACEF in tali pazienti è sconsigliato.

Insufficienza renale:

In casi di insufficienza renale la dose di TOTACEF dovrà essere adattata ai singoli casi, in base alla seguente tabella:

Aggiustamenti posologici per adulti con funzionalità renale ridotta
Clearance
della creatinina
ml/min
Creatinina
sierica
mg/dl
Dosaggio
≥ 55 ≤ 1.5 dosaggio pieno
35 – 54 1.6 – 3.0 dosaggio pieno, ma con almeno 8 ore di intervallo tra le somministrazioni.
11 – 34 3.1 – 4.5 ½ della dose usuale ogni 12 ore.
≤ 10 ≥ 4.6 ½ della dose usuale ogni 18-24 ore.
Aggiustamento posologico per bambini con funzionalità renale ridotta
Clearance della creatinina
ml/min
Dosaggio
70 – 40 60% della normale dose giornaliera, suddivisa in dosi uguali ogni 12 ore
40 – 20 25% della normale dose giornaliera, suddivisa in dosi uguali ogni 12 ore
20 – 5 10% della normale dose giornaliera ogni 12 ore

Ogni eventuale riduzione del dosaggio va praticata dopo una dose d’attacco appropriata alla gravità dell’infezione.

Pazienti in emodialisi peritoneale: vedi punto 5.2

Uso profilattico perioperatorio: per prevenire infezioni postoperatorie si consiglia il seguente schema di dosaggio:

– 1 g per via intramuscolare o endovenosa somministrato ½ ora – 1 ora prima dell’inizio dell’intervento chirurgico.

– Per interventi prolungati (oltre 2 ore) 0,5 – 1 g im. o ev. durante l’intervento (la somministrazione andrà modificata in base alla durata dell’intervento chirurgico).

– 0,5 – 1 g sempre per via intramuscolare o endovenosa 6-8 ore dopo la prima dose.

È importante che questi intervalli di tempo siano rispettati in modo che all’inizio dell’intervento chirurgico nei tessuti e nel siero del paziente sia presente un adeguato livello di antibiotico.

TOTACEF può essere somministrato, se necessario, durante l’intervento chirurgico ad intervalli che provvedano a mantenere livelli ematici e tissutali di antibiotico particolarmente elevati al momento di maggiore esposizione alla possibile infezione.

Negli interventi chirurgici in cui l’insorgenza di infezioni può essere particolarmente pericolosa, l’uso profilattico di TOTACEF può essere continuato per 3-5 gg dopo la conclusione dell’intervento.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Totacef seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Totacef per quanto riguarda la gravidanza:

Totacef: si puĂ² prendere in gravidanza?

La sicurezza d’impiego di TOTACEF durante la gravidanza non è stata stabilita. Non sono stati condotti studi ben controllati su donne in gravidanza. La cefazolina attraversa la barriera placentare ed è stato ritrovato nel cordone ombelicale e nel liquido amniotico. Travaglio e parto: i livelli di farmaco presenti nel cordone ombelicale di madri trattate con cefazolina prima del taglio cesareo sono stati approssimativamente di ¼ e 1/3 dei livelli materni. Il farmaco sembra non avere effetti collaterali sul feto. Pertanto TOTACEF deve essere usato in gravidanza soltanto in casi di assoluta necessità sotto il diretto controllo del medico. Allattamento: TOTACEF è presente nel latte materno in concentrazioni molto basse. TOTACEF, pertanto, deve essere somministrato con cautela in donne che allattino.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Totacef?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Totacef in caso di sovradosaggio.

Totacef: sovradosaggio

L’inappropriata somministrazione di dosaggi elevati di cefalosporine per via parenterale può causare vertigini, parestesia e cefalea. A seguito di sovradosaggio con alcune cefalosporine si possono verificare convulsioni, soprattutto in pazienti con insufficienza renale, nei quali è probabile accumulo del farmaco (vedi punto 4.2). In caso di convulsioni, il trattamento dovrà essere immediatamente interrotto e dovrà essere istituita una terapia anticonvulsiva, se clinicamente possibile.

In caso di eccessivo sovradosaggio si dovrà considerare il ricorso all’emodialisi.

Le variazioni dei parametri di laboratorio che si possono verificare a seguito di sovradosaggio comprendono aumenti della creatinina, azoto ureico, degli enzimi epatici e della bilirubina, falsa positività al test di Coombs, trombocitosi, trombocitopenia, eosinofilia, leucopenia e prolungamento del tempo di protrombina.

Totacef: istruzioni particolari

TOTACEF può essere somministrato per via intramuscolare, per via endovenosa lenta o per fleboclisi.

Per la somministrazione intramuscolare va impiegata la fiala solvente con lidocaina (0,5%) acclusa alla confezione.

Per la somministrazione endovenosa la fiala solvente acclusa alla confezione contiene acqua per preparazioni iniettabili.

Nei due casi, dopo aver introdotto il solvente adatto, è necessario agitare il flaconcino fino ad ottenere una completa soluzione del contenuto.

Qualora si desideri somministrare TOTACEF per fleboclisi, preparare il prodotto per la somministrazione endovenosa ed aggiungerlo alla soluzione da infondere.

Per la somministrazione per fleboclisi possono essere utilizzate le seguenti soluzioni per endovena: cloruro di sodio 0,9%; destrosio 5% o 10%; destrosio 5% in Ringer lattato; destrosio 5% e cloruro di sodio 0,9% (può anche essere utilizzato destrosio 5% e cloruro di sodio 0,45% o 0,2%); Ringer lattato; zucchero invertito 5% o 10% in acqua per preparazioni iniettabili; soluzione di Ringer.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco