Ubistesin: a cosa serve e come si usa

Ubistesin (Articaina Cloridrato + Adrenalina): indicazioni e modo d’uso

Ubistesin (Articaina Cloridrato + Adrenalina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

UBISTESIN® 40 mg/ml Soluzione iniettabile con Adrenalina 1:200 000

Anestesia per infiltrazione e per blocco nervoso in odontoiatria. Particolarmente indicato per procedure di routine quali: estrazioni singole ed in serie non complicate, preparazione di cavità e di monconi per l’applicazione di corone.

UBISTESIN® 40 mg/ml Soluzione iniettabile con Adrenalina 1:100 000

Anestesia per infiltrazione e blocco nervoso in odontoiatria. Particolarmente indicato per interventi che richiedono analgesia profonda e notevole riduzione del flusso ematico nel campo operatorio, quali interventi chirurgici sulle mucose, chirurgia ossea, chirurgia pulpare (amputazione ed escissione), estrazione e trapanazione di denti desmotici ed estrazione di denti fratturati (osteotomia), procedure chirurgiche protratte come operazione di Caldwell-Luc, osteosintesi percutanea, cistectomia, operazioni mucogengivali, apicectomia.

Ubistesin: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Ubistesin è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Ubistesin ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Ubistesin

: Soluzione iniettabile (anestetico locale per odontoiatria). E’ opportuno verificare per aspirazione in due piani ( rotazione della cannula di 180°) di non praticare inavvertitamente una somministrazione intravascolare, nel qual caso un reperto di aspirazione negativo non esclude con certezza un’iniezione intravascolare inavvertita ed inosservata. La velocitĂ  di iniezione non deve superare 0.5 ml in 15 secondi, cioè 1 cartuccia/min. Le cartucce aperte non devono essere utilizzate per altri pazienti. I residui devono essere gettati via. Valgono le seguenti linee-guida posologiche: utilizzare sempre il volume minimo di soluzione sufficiente per ottenere un’anestesia efficace. Per l’estrazione dei denti mascellari è generalmente sufficiente 1 cartuccia da 1.7 ml di UBISTESIN® per ciascun dente. Per estrazioni seriate di piĂ¹ denti è spesso possibile ridurre la quantitĂ  di soluzione da iniettare. Se è necessario praticare incisioni o suture nel palato, è indicata un’iniezione palatina di 0.1 ml per unitĂ  di intervento. Per estrazioni semplici di premolari mandibolari è generalmente sufficiente una anestesia per infiltrazione con 1.7 ml di UBISTESIN per ogni dente. In casi isolati puĂ² essere sufficiente una successiva iniezione di 1-1.7 ml. In casi rari puĂ² essere indicata una iniezione nel forame mandibolare. Iniezioni vestibolari di 0.5-1.7 ml di UBISTESIN per dente consentono operazioni intracavitarie e preparazioni di monconi per l’applicazione di corone. Per interventi a livello di molari mandibolari deve essere usata anestesia per blocco nervoso. In tutte le procedure chirurgiche la dose di UBISTESIN deve essere stabilita su base individuale in funzione del tipo e durata dell’intervento e di fattori relativi al singolo paziente. In linea generale in bambini di peso di 20 – 30 kg dosi di 0.25 – 1.0 ml sono sufficienti, evitando di eccedere a dose di 1.5 ml per intervento e di 2.5 ml nel corso delle 24 ore. In bambini da 30 –45 kg la dose mediamente sufficiente varia da 0.5 a 2.0 ml, avendo cura di non superare i 2.0 ml per intervento ed i 5.0 ml nel corso delle 24 ore. Nei pazienti molto anziani, in seguito ai ridotti processi metabolici ed al minor volume di distribuzione, possono comparire aumentati livelli ematici di UBISTESIN. In particolare, in caso di impiego ripetuto (ad es. iniezione successiva), aumenta il rischio di accumulo di UBISTESIN. Non ottimali condizioni generali del paziente, nonchĂ© gravi disturbi della funzione epatica e renale possono agire in maniera analoga. In tutti i casi citati, pertanto, si consiglia una dose inferiore (quantitĂ  minima per avere una profonditĂ  sufficiente dell’anestesia). In pazienti affetti da alcune malattie pre-esistenti (angina pectoris, arterosclerosi), la dose deve essere ugualmente ridotta. La dose massima giornaliera per adulti è di 500 mg di articaina (7 mg/kg di peso corporeo), corrispondenti a 12.5 ml o 7 cartucce di UBISTESIN.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Ubistesin seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Ubistesin per quanto riguarda la gravidanza:

Ubistesin: si puĂ² prendere in gravidanza?

elazione all’impiego di UBISTESIN in gravidanza, non esistono ricerche sufficienti per poter emettere un giudizio sulla sicurezza nell’uso. Soprattutto nella gravidanza iniziale, UBISTESIN deve essere impiegato solo dopo aver accuratamente ponderato il rapporto rischi/benefici. Non si puĂ² considerare un rilevante passaggio dei principi attivi nel latte materno, poichĂ© essi vengono rapidamente scissi ed eliminati.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Ubistesin?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Ubistesin in caso di sovradosaggio.

Ubistesin: sovradosaggio

In caso di sovradosaggio, in genere legato ad accidentale iniezione intravascolare o aumentato assorbimento, per esempio in caso di infiltrazione a livello di tessuti infiammati o altamente vascolarizzati, possono comparire effetti collaterali a carico del sistema nervoso centrale o del distretto vascolare. Al primo segno di allarme è necessario interrompere la somministrazione, portare il soggetto in posizione orizzontale e mantenere la respirazione mediante somministrazione di ossigeno. E’ opportuno monitorare la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Di solito queste misure sono sufficienti a dominare la sintomatologia.

Sintomi

-provocati dal principio attivo articaina. I sintomi piĂ¹ lievi a carico del sistema nervoso centrale sono: sapore metallico, acufeni, vertigini, nausea, vomito, irrequitezza, ansia, aumento iniziale della frequenza respiratoria.

I sintomi piĂ¹ gravi sono: ottundimento del sensorio, stordimento, tremore, spasmi muscolare, convulsioni tonico- cloniche, coma, paralisi respiratoria. Gravi episodi cardiovascolari si manifestano con caduta pressoria, disturbi di conduzione, bradicardia, arresto cardiocircolatorio.

-provocati dal vasocostrittore adrenalina: manifestazioni cardiovascolari, come senso di calore, sudorazione, senso di oppressione al cuore, cefalea, aumento della pressione, disturbi anginosi, tachicardia, tachiaritmie ed arresto cardiocicolatorio. In caso di contemporanea comparsa di diverse complicazioni ed effetti collaterali, nel quadro clinico possono essere riconoscibili dalle sovrapposizioni.

Terapia

MISURE DI BASE GENERALI: diagnostica (respirazione, circolazione, sensorio), mantenimento/ripresa delle funzioni vitali di respirazione e circolazione, applicazione di ossigeno, accesso endovenoso.

MISURE SPECIALI. Ipertensione: tenere sollevata verso l’alto la parte superiore del corpo, eventualmente somministrare nifedipina per via sublinguale. Accessi di convulsione: proteggere il paziente da ferite contaminanti, eventualmente somministrare diazepam e.v. Ipotensione: porre il paziente sdraiato, eventualmente praticare un’infusione intravascolare di una soluzione totale di elettroliti, vasopressori (ad es. Etilefrin e.v.). Bradicardia: atropina

e.v. Shock anafilattico: allertare il medico del pronto soccorso, nel frattempo tenere il paziente in posizione anti-shock, praticare un’infusione di una soluzione totale di elettroliti, eventualmente adrenalina e.v., cortisone e.v. Shock cardiogeno: tenere il paziente con la parte superiore del corpo sollevata, allertare il medico del pronto soccorso. Arresto cardio-circolatorio: praticare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare, allertare il medico del pronto soccorso.

Ubistesin: istruzioni particolari

Non pertinente


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco