Artesunate Amivas: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Artesunate Amivas

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Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Artesunate Amivas: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Artesunate Amivas 110 mg polvere e solvente per soluzione iniettabile

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni flaconcino di polvere contiene 110 mg di artesunato.

Ogni flaconcino di solvente per ricostituzione contiene 12 mL di tampone sodio fosfato 0,3 M. Dopo la ricostituzione, la soluzione iniettabile contiene 10 mg di artesunato per mL.

Eccipiente(i) con effetti noti Dopo la ricostituzione, la soluzione iniettabile contiene 13,4 mg di sodio per mL. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere e solvente per soluzione iniettabile Polvere: polvere cristallina fine, bianca o quasi bianca. Solvente: soluzione limpida e incolore.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Artesunate Amivas è indicato per il trattamento iniziale della malaria severa negli adulti e nei bambini (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).

Si devono considerare le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antimalarici.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Si raccomanda di usare Artesunate Amivas per il trattamento di pazienti con malaria severa solo dopo aver consultato un medico con adeguata esperienza nella gestione della malaria.

Posologia

Il trattamento iniziale della malaria severa con artesunato deve sempre essere seguito da un ciclo di trattamento completo con una terapia antimalarica orale adeguata.

Adulti e bambini (dalla nascita a meno di 18 anni)

La dose raccomandata è di 2,4 mg/kg (0,24 mL di soluzione iniettabile ricostituita per kg di peso corporeo) per iniezione endovenosa (e.v.) a 0, 12 e 24 ore (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Dopo almeno 24 ore (3 dosi) di trattamento con Artesunate Amivas, i pazienti che non tollerano il trattamento orale possono continuare a ricevere il trattamento endovenoso con 2,4 mg/kg una volta ogni 24 ore (a partire da 48 ore dopo l’inizio del trattamento).

Il trattamento con Artesunate Amivas deve essere interrotto nel momento in cui i pazienti sono in grado di tollerare il trattamento orale. Dopo l’interruzione di Artesunate Amivas, tutti i pazienti devono ricevere un ciclo completo di trattamento con un adeguato regime antimalarico di associazione orale.

Anziani

Non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Compromissione renale

Non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose in base all’età o al peso (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Modo di somministrazione

Artesunate Amivas è destinato esclusivamente alla somministrazione endovenosa. La soluzione ricostituita deve essere somministrata come iniezione in bolo lenta nell’arco di 1-2 minuti.

Prima della somministrazione Artesunate Amivas deve essere ricostituito con il solvente fornito. A causa dell’instabilità di artesunato nelle soluzioni acquose, la soluzione ricostituita deve essere utilizzata entro 1,5 ore dalla preparazione. Pertanto, è necessario calcolare la dose necessaria di artesunato (dose in mg = peso del paziente in kg x 2,4) e determinare il numero di flaconcini di artesunato necessari prima di ricostituire la polvere di artesunato.

Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi altro agente antimalarico della classe delle artemisinine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Ipersensibilità

Sono state segnalate reazioni allergiche ad artesunato per via endovenosa, compresa l’anafilassi. Altre reazioni allergiche segnalate includono orticaria, eruzione cutanea e prurito (vedere paragrafo 4.8).

Emolisi ritardata post-artesunato

L’emolisi ritardata post-artesunato (PADH) è caratterizzata da una diminuzione dell’emoglobina e da prove di laboratorio di emolisi (come diminuzione dell’aptoglobina e aumento della lattato deidrogenasi) con insorgenza almeno 7 giorni e talvolta diverse settimane dopo l’inizio del trattamento con artesunato. È stata segnalata l’insorgenza di PADH molto comunemente dopo un trattamento efficace della malaria severa con artesunato per via endovenosa nei viaggiatori di ritorno. Il rischio di PADH può essere più elevato nei pazienti con iperparassitemia e nei bambini più piccoli. I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni di anemia emolitica per 4 settimane dopo l’inizio del trattamento con artesunato. La guarigione spontanea dalla PADH si verifica solitamente entro qualche settimana. Tuttavia, sono stati segnalati casi di anemia emolitica post-artesunato sufficientemente severa da richiedere trasfusione. Poiché un sottoinsieme di pazienti con emolisi ritardata dopo terapia con artesunato presenta prove di anemia emolitica immune, deve essere considerata l’esecuzione di un test dell’antiglobulina diretto per stabilire la necessità di terapia, ad es. con corticosteroidi. Vedere paragrafo 4.8.

Reticolocitopenia

Le artemisinine hanno mostrato effetti inibitori diretti sui precursori eritroidi umani in vitro e inibiscono le risposte del midollo osseo (in particolare i precursori dei globuli rossi) in modelli animali. Sia i dati preclinici sugli animali sia i dati sugli esseri umani provenienti da studi clinici hanno suggerito che la reticolocitopenia reversibile si verifica con frequenza almeno comune in associazione al trattamento con artesunato per via endovenosa (vedere paragrafo 4.8). La conta dei reticolociti migliora dopo la cessazione del trattamento.

Malaria da Plasmodium vivax, Plasmodium malariae o Plasmodium ovale

Artesunate Amivas non è stato valutato nel trattamento della malaria da Plasmodium vivax, Plasmodium malariae o Plasmodium ovale. I dati disponibili indicano che è efficace contro tutte le specie di Plasmodium (vedere paragrafo 5.1). Non tratta le forme ipnozoite a stadio epatico di Plasmodium e pertanto non previene le recidive di malaria da Plasmodium vivax o Plasmodium ovale. I pazienti trattati inizialmente con artesunato per malaria severa da P. vivax o P. ovale devono ricevere un agente antimalarico attivo contro le forme ipnozoite a stadio epatico di Plasmodium.

Lattanti di età inferiore a 6 mesi

Non sono disponibili dati clinici sufficienti per stabilire la sicurezza e l’efficacia di Artesunate Amivas nei lattanti di età inferiore a 6 mesi. I modelli e le simulazioni farmacocinetici indicano che dopo 2,4 mg/kg di artesunato per via endovenosa le esposizioni plasmatiche a diidroartemisinina (DHA) nei lattanti di età inferiore a 6 mesi potrebbero essere maggiori rispetto a quelle riscontrate nei lattanti di età superiore e nei bambini (vedere paragrafo 5.2).

Anziani

Non sono disponibili dati clinici sufficienti per stabilire la sicurezza e l’efficacia di artesunato per via endovenosa in pazienti di età pari o superiore a 65 anni affetti da malaria severa (vedere paragrafo 5.2).

Informazioni sugli eccipienti

Questo medicinale contiene 193 mg di sodio per dose singola raccomandata per un adulto di 60 kg, equivalenti al 9,6% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS, pari a 2 g di sodio per un adulto. Poiché la prima e la seconda dose sono raccomandate a 12 ore di distanza, nei giorni in cui vengono somministrate due dosi in un periodo di 24 ore la dose sarebbe pari a 386 mg di sodio al giorno, corrispondente al 19,2% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS, pari a 2 g di sodio per un adulto.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi clinici d’interazione tra farmaci con Artesunate Amivas.

Effetto di altri medicinali su artesunato e/o diidroartemisinina (DHA)

Dopo la somministrazione endovenosa, artesunato viene convertito in DHA dalle esterasi e da CYP2A6. DHA viene convertita in coniugati glucuronidi inattivi principalmente da UGT1A9.

La somministrazione concomitante di artesunato per via endovenosa con potenti inibitori degli enzimi UGT (ad es. axitinib, vandetanib, imatinib, diclofenac) può aumentare l’esposizione plasmatica a DHA. La somministrazione concomitante deve essere evitata, se possibile.

La somministrazione concomitante di Artesunate Amivas con induttori di UGT (ad es. nevirapina, ritonavir, rifampicina, carbamazepina, fenitoina) può diminuire l’esposizione a DHA, determinando riduzione o perdita di efficacia. La somministrazione concomitante deve essere evitata.

Effetto di artesunato e/o DHA su altri medicinali

Dati limitati provenienti da studi in vitro e da studi clinici d’interazione tra farmaci con artesunato orale e/o DHA orale hanno indicato che DHA induce CYP3A e inibisce CYP1A2. Si raccomanda cautela nella somministrazione concomitante di artesunato per via endovenosa con substrati di CYP3A4 o di CYP1A2 con finestre terapeutiche ristrette.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

L’esperienza clinica nell’uso di Artesunate Amivas nel primo trimestre di gravidanza è limitata. Non è possibile escludere rischi per il feto. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). L’uso di Artesunate Amivas nel primo trimestre è pertanto sconsigliato, a meno che i benefici per la madre non superino i rischi per il feto.

Un moderato numero di dati clinici in donne in gravidanza (tra 300 e 1 000 gravidanze esposte) indica che artesunato somministrato per via endovenosa nel secondo o terzo trimestre non causa malformazioni o tossicità fetale/neonatale. A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Artesunate Amivas durante il secondo o il terzo trimestre di gravidanza.

Registro delle gravidanze

È stato istituito un registro delle gravidanze per monitorare tutte le gravidanze e i rispettivi esiti dopo il trattamento con Artesunate Amivas.

Allattamento

DHA, un metabolita di artesunato, è presente nel latte materno. Non esistono dati sugli effetti di artesunato o DHA sul lattante allattato al seno o sulla produzione di latte. È necessario considerare i benefici dell’allattamento per la madre e il lattante rispetto al potenziale rischio derivante dall’esposizione del lattante a DHA attraverso il latte materno.

Fertilità

Non sono disponibili dati sulla fertilità negli esseri umani.

Gli studi sugli animali hanno riportato effetti sugli organi riproduttivi maschili, tuttavia gli studi su femmine di ratto non mostrano effetti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. I pazienti devono essere avvisati di astenersi dal guidare veicoli o usare macchinari in caso di stanchezza o capogiri.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

La reazione avversa al farmaco più comune segnalata negli studi clinici è stata l’anemia. Mentre l’anemia si verifica molto comunemente in pazienti affetti da malaria severa a causa della malattia e del trattamento efficace, è stata segnalata anche anemia non correlata alla dose in soggetti sani nell’ambito di studi di farmacologia clinica con artesunato per via endovenosa.

È stata segnalata molto comunemente emolisi ritardata post-artesunato (PADH) dopo il trattamento efficace della malaria severa con artesunato per via endovenosa nei viaggiatori e nei bambini (vedere paragrafo 4.4).

Si verifica comunemente o molto comunemente reticolocitopenia, che si risolve dopo la conclusione del trattamento con artesunato per via endovenosa (vedere paragrafo 4.4).

Tabella delle reazioni avverse

Gli eventi avversi considerati almeno possibilmente correlati ad artesunato sono elencati di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (1/1 000, <1/100) e non nota (la frequenza non può essere determinata) (Tabella 1).

Tabella 1: sintesi delle reazioni avverse al farmaco in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza Sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Non nota

Infezioni ed infestazioni Patologie del sistema emolinfopoietico

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Patologie del sistema nervoso

Anemia Conta dei reticolociti

diminuita Emolisi ritardata post-

artesunato

Rinite

Capogiro, disgeusia, cefalea

Anoressia

Anemia emolitica immune

Patologie cardiache Bradicardia QT dell’elettrocardiogra

mma prolungato

Patologie vascolari Ipotensione, flebite Rossore

Sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Non nota

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Patologie

Tosse

Dolore addominale,

gastrointestinali diarrea, vomito
Patologie Iperbilirubinemia
epatobiliari Ittero
Patologie della cute Sindrome di
e del tessuto Stevens-Johnson,
sottocutaneo prurito, eruzione
cutanea, orticaria
Patologie renali e Emoglobinuria
urinarie Insufficienza renale
acuta
Patologie generali e Piressia Stanchezza,
condizioni relative dolore in sede di
alla sede di iniezione
somministrazione
Disturbi del sistema Anafilassi
immunitario

Nausea, stipsi

Esami diagnostici ALT aumentata,

AST aumentata

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

 

04.9 Sovradosaggio

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In caso di sospetto sovradosaggio, somministrare una terapia sintomatica e di supporto secondo necessità.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antiprotozoari, artemisinina e derivati, codice ATC: P01BE03. Meccanismo d’azione Si ritiene generalmente che il meccanismo d’azione antimalarico di artesunato dipenda dall’attivazione della scissione ferro-mediata del ponte endoperossido di DHA con la generazione di un radicale organico libero instabile seguita dall’alchilazione, in cui il radicale libero si lega alle proteine della malaria causando la distruzione delle membrane del parassita.

Attività in vitro

I dati

in vitro

disponibili indicano che le concentrazioni inibitorie di artesunato al 50% (valori IC50 sono ampiamente comparabili per P. falciparum e per le altre specie di Plasmodium che causano la malaria nell’uomo (P. vivax, P. ovale, P. malariae, P. knowlesi).

Resistenza ad artemisinina

Una ridotta suscettibilità ad artesunato e ad altre artemisinine, che si manifesta clinicamente con una minore velocità di eliminazione del parassita, è associata alla mutazione nel gene K13, che codifica per la proteina Kelch nella regione propeller Kelch13 del parassita.

Efficacia clinica

Nello studio SEAQUAMAT (South East Asian Quinine Artesunate Malaria Trial), uno studio multicentrico in aperto condotto in Bangladesh, India, Indonesia e Myanmar, 1461 pazienti (1259 adulti e 202 bambini <15 anni) affetti da malaria da falciparum severa sono stati randomizzati al trattamento endovenoso iniziale con artesunato o chinino finché non sono stati in grado di tollerare il trattamento orale. Artesunato è stato somministrato alla dose di 2,4 mg/kg per via endovenosa a 0, 12 e 24 ore e successivamente ogni 24 ore. Chinino è stato somministrato per via endovenosa alla dose di 20 mg/kg nell’arco di 4 ore, e quindi alla dose di 10 mg/kg tre volte al giorno nell’arco di 2-8 ore. La mortalità nella popolazione intent-to-treat è stata del 14,7% (107 su 730) nel gruppo trattato con artesunato rispetto al 22,4% (164 su 731) nel gruppo trattato con chinino, con una riduzione della probabilità di morte corretta per sede dello studio pari al 40% (IC al 95%: 21%, 55%; p=0,0002). La mortalità nei pazienti con malaria severa nel gruppo trattato con artesunato è stata del 19,8% (101 su 509) rispetto al 28,1% (152 su 541), con una riduzione della probabilità di morte corretta per sede dello studio pari al 35% (IC al 95%: 13%, 52%; p=0,003).

AQUAMAT (African Quinine Artesunate Malaria Trial) era uno studio multicentrico in aperto in cui bambini africani di età <15 anni (n=5425) affetti da malaria da falciparum severa sono stati randomizzati ad artesunato parenterale o chinino parenterale utilizzando la stessa dose dello studio SEAQUAMAT. La mortalità nella popolazione intent-to-treat è stata dell’8,5% (230 su 2712) nel gruppo trattato con artesunato rispetto al 10,9% (297 su 2713) nel gruppo trattato con chinino, con una riduzione della probabilità di morte corretta per sede dello studio pari al 25% (IC al 95%: 10%, 37%; p=0,0022). La mortalità nei bambini con malaria severa nel gruppo trattato con artesunato è stata del 9,9% (226 su 2280) rispetto al 12,4% (291 su 2338) nel gruppo trattato con chinino, con una riduzione delle probabilità di mortalità corretta per sede dello studio del 23% (IC 95%: 7%, 36%; p=0,0055).

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

In seguito alla somministrazione endovenosa di artesunato come iniezione in bolo per 1-2 minuti, i parametri farmacocinetici di artesunato e diidroartemisinina nel plasma sono quelli riportati nella Tabella 2.

Tabella 2: sintesi dei parametri farmacocinetici in pazienti affetti da malaria severa

Parametro Artesunato DHA
Cmax (ng/mL) 1020-3260 2060-3140
V (L/kg) 1,3 0,75 (valore mediano)
CL (L/kg/h) 3,4 1,1
t½ (min) 15 80
AUC (ng-h/mL) 727-750 2017-3492

Distribuzione

Artesunato e DHA si distribuiscono nel liquido corporeo extracellulare. DHA è legata alle proteine per circa il 93% nei pazienti con infezione malarica non complicata. È stato segnalato che gli eritrociti infetti da plasmodi contengono concentrazioni di DHA molto elevate rispetto ai livelli plasmatici (ad es. 300 volte le concentrazioni plasmatiche medie).

Biotrasformazione

Artesunato viene convertito in DHA dal citocromo 2A6 e dalle esterasi ematiche. In incubazioni di DHA con microsomi epatici umani, l’unico metabolita presente era DHA-glucuronide. Nelle urine dei pazienti sono stati identificati α-DHA-β-glucuronide (α-DHA-G) e una quantità variabile di isomero tetraidrofurano di α-DHA-G. DHA era presente solo in minime quantità.

Eliminazione

Artesunato viene eliminato molto rapidamente dal sangue (in pochi minuti) mediante conversione in DHA. DHA viene eliminata dal sangue nell’arco di alcune ore dopo una dose endovenosa, principalmente attraverso l’escrezione urinaria di glucuronidi.

Popolazioni speciali

Anziani

Non sono disponibili dati farmacocinetici dopo la somministrazione endovenosa di artesunato in pazienti di età pari o superiore a 65 anni affetti da malaria severa (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Compromissione renale

Non sono disponibili dati farmacocinetici relativi a pazienti con funzionalità renale compromessa. I dati degli studi clinici condotti su pazienti con malaria severa e compromissione renale concomitante all’inizio del trattamento indicano che non sono necessarie modifiche della dose.

Compromissione epatica

Non sono disponibili dati farmacocinetici relativi a pazienti con funzionalità epatica compromessa. I dati degli studi clinici su pazienti con malaria severa e compromissione epatica concomitante all’inizio del trattamento indicano che non sono necessarie modifiche della dose.

Popolazione pediatrica

I dati farmacocinetici sull’uso di artesunato per via endovenosa nei neonati e nei lattanti sono limitati. I modelli e le simulazioni farmacocinetiche su base fisiologica prevedono che le esposizioni plasmatiche possano essere più elevate nei lattanti al di sotto dei 6 mesi di età rispetto a quelli di età superiore ai 6 mesi (vedere paragrafo 4.4).

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Artesunato è risultato negativo in un saggio di retromutazione batterica in vitro, in un saggio di aberrazione cromosomica in ovaio di criceto cinese in vitro, in un saggio del micronucleo nel midollo osseo di topo in vivo se somministrato per via orale e in un saggio del micronucleo in vivo nei ratti se somministrato per via endovenosa. Non sono stati condotti studi di cancerogenicità con artesunato.

Le reazioni avverse non osservate negli studi clinici, ma riscontrate in animali esposti a livelli analoghi a quelli dell’esposizione clinica e con possibile rilevanza clinica, sono indicate di seguito.

Tossicità riproduttiva e dello sviluppo

In uno studio sulla fertilità e sullo sviluppo embrionico precoce, la somministrazione endovenosa di artesunato nei ratti a una dose compresa tra 1 e 2 volte la dose clinica (sulla base di confronti della superficie corporea) non ha influenzato la fertilità femminile o lo sviluppo embrionale precoce. La somministrazione orale di artesunato durante l’organogenesi in ratti, conigli e scimmie induce un aumento dose-dipendente dell’embrioletalità e delle malformazioni fetali (comprese quelle cardiovascolari, cerebrali e/o scheletriche) a una dose compresa tra 0,3 e 1,6 volte la dose clinica sulla base dei confronti tra superficie corporea (BSA). Sebbene gli studi sulla riproduzione animale condotti su diverse specie abbiano dimostrato danni al feto derivanti dalla somministrazione orale ed endovenosa di artesunato e di altri farmaci della classe delle artemisinine, la rilevanza clinica dei dati sugli animali è incerta.

Studi in letteratura indicano che la somministrazione orale di artesunato nel ratto maschio può causare un effetto dipendente dalla dose e dalla durata sull’epididimo e sui testicoli, con riduzioni reversibili della produzione di sperma vitale, a dosi prossime a quelle cliniche. Nessun effetto di questo tipo è stato osservato nei ratti o nei cani in studi di 28 giorni condotti seguendo le buone pratiche di laboratorio (GLP) utilizzando la somministrazione endovenosa.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Solvente Fosfato monosodico monoidrato Fosfato disodico diidrato Acido fosforico, concentrato (per la regolazione del pH) Sodio idrossido (per la regolazione del pH) Acqua per preparazioni iniettabili

 

06.2 Incompatibilità

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In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni La stabilità chimica e fisica durante l’uso è stata dimostrata per 1,5 ore a 25 °C.

Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente, a meno che il metodo di apertura/ricostituzione/diluizione escluda il rischio di contaminazione microbica.

In caso contrario, l’utilizzatore è responsabile dei tempi e delle condizioni di conservazione durante l’uso.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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La polvere è fornita in un flaconcino di vetro di tipo I con tappo in gomma bromobutilica priva di lattice e sigillo in alluminio, contenente 110 mg di artesunato.

Il solvente è fornito in un flaconcino di vetro di tipo I con tappo in gomma bromobutilica priva di lattice e sigillo in alluminio, contenente 12 mL di tampone sodio fosfato sterile 0,3 M per la ricostituzione.

Ogni confezione contiene 2 o 4 flaconcini di polvere di artesunato e 2 o 4 flaconcini di solvente tampone sodio fosfato.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Istruzioni per la ricostituzione

Prelevare con ago e siringa 11 mL di tampone sodio fosfato 0,3 M fornito e iniettare nel flaconcino contenente Artesunate Amivas polvere per iniezione (la concentrazione finale di artesunato è 10 mg/mL dopo la ricostituzione). Ruotare delicatamente (non scuotere) per 5-6 minuti fino a quando la polvere è completamente disciolta e non rimangono particelle visibili.

Istruzioni per l’uso e per lo smaltimento

Ispezionare visivamente la soluzione all’interno del flaconcino per assicurarsi che non rimangano particelle visibili e che non vi sia alterazione del colore. Non somministrare se la soluzione presenta alterazione del colore o contiene particolato.

Iniettare la soluzione ricostituita per via endovenosa come bolo lento nell’arco di 1-2 minuti. Non somministrare tramite infusione endovenosa continua.

Smaltire il flaconcino ed eventuali frazioni non utilizzate del medicinale dopo l’uso.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Amivas Ireland Ltd 7 Durands Court Parnell Street Waterford Irlanda

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/21/1582/001 EU/1/21/1582/002

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 17/11/2023