Dotarem: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Dotarem

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Dotarem: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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DOTAREM 0,5 mmol/ml soluzione iniettabile per uso endovenoso

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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100 ml contengono:

PRINCIPIO ATTIVO

Acido gadoterico * 27,932 g corrispondente a

DOTA 20,246 g

Ossido di gadolinio 9,062 g

* Acido gadoterico: complesso di gadolinio dell’acido 1, 4, 7, 10 tetra-azaciclo-dodecano N, N’, N’’, N’’’ tetra-acetico.

Osmolalità: 1350 mOsm. kg. -1

Viscosità a 20°C: 3,2 mPa.s

Viscosità a 37°C: 2,0 mPa.s

pH: da 6,9 a 7,8

Per gli eccipienti vedere 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione iniettabile per uso endovenoso.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Mezzo di contrasto per Risonanza Magnetica negli adulti e nei bambini. Adulti e popolazione pediatrica (0-18 anni)

RM cerebrale e spinale

Patologia cerebrale e spinale: tumori cerebrali, tumori del midollo spinale e delle meningi, erniazione del nucleo polposo, patologie infettive.

RM dell’intero corpo:

Patologia addominale: tumori epatici primitivi e secondari, tumori del pancreas.

Patologia renale: cisti e tumori renali, follow-up dei trapianti del rene.

Patologia pelvica: tumori dell’utero e dell’ovaio.

Patologia cardiaca: follow-up dell’infarto e dei trapianti di cuore.

Patologia mammaria: tumori della mammella, follow-up di impianti.

Patologia osteo-articolare: tumori ossei e dei tessuti molli.

Solo Adulti Angiografia

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti

Il dosaggio raccomandato è di 0,1 mmol/Kg ovvero 0,2 ml/Kg Per esami neurologici la dose può variare da 0,1 a 0,3 mmol/Kg.

Una seconda iniezione di 0,1 mmol/Kg può essere giustificata per l’esame angiografico di alcune regioni.

Popolazioni speciali

Compromissione della funzionalità renale

Dotarem deve essere usato nei pazienti con insufficienza renale severa (GFR < 30 ml/min/1,73 m2) e in pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato solo dopo un‘attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se l’informazione diagnostica è essenziale e non ottenibile con RM senza mezzo di contrasto (vedere paragrafo 4.4). Se è necessario l’uso di Dotarem, la dose non deve essere superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere utilizzata più di una dose durante ogni esame. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni di Dotarem non devono essere ripetute senza che l’intervallo tra queste sia di almeno 7 giorni.

Anziani (a partire dai 65 anni d’età)

Non è considerato necessario alcun aggiustamento della dose. Usare cautela nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica (0-18 anni)

RM del cervello e spinale/RM dell’intero corpo: la massima dose raccomandata di Dotarem è 0,1mmol/Kg di peso corporeo. Più di una dose non dovrebbe essere usata durante l’esame RM.

A causa dell’immatura funzionalità renale nei neonati fino a 4 settimane di età e nei bambini fino ad 1 anno di età, Dotarem deve essere usato in questi pazienti solo dopo un’attenta considerazione, ad una dose non superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere utilizzata più di una dose durante ogni esame. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni di Dotarem non devono essere ripetute senza che l’intervallo tra queste sia di almeno 7 giorni.

Angiografia: l’utilizzo di Dotarem per l’angiografia non è raccomandato nei bambini sotto i 18 anni di età poiché i dati sull’efficacia e sulla sicurezza in questa indicazione non sono sufficienti.

Modo di somministrazione

Il prodotto deve essere impiegato esclusivamente per via endovenosa. Popolazione pediatrica (0-18 anni)

A seconda della quantità di acido gadoterico da somministrare al bambino, è preferibile utilizzare flaconcini di acido gadoterico con siringhe monouso di un volume adeguato a tale quantità al fine di ottenere una migliore precisione del volume iniettato.

Nei neonati e negli infanti la dose richiesta deve essere somministrata a mano.

Raccomandazioni per l’uso dei flaconi da 60 e 100 ml

Il mezzo di contrasto deve essere somministrato attraverso un iniettore automatico, il cui uso è vietato nei bambini.

Il raccordo dall’iniettore al paziente (raccordo-paziente) deve essere sostituito dopo ogni singolo esame.

Qualsiasi soluzione del mezzo di contrasto rimasta nel flacone, nei raccordi di collegamento e in tutte le parti a perdere del sistema di iniezione (flacone – iniettore) deve essere scartata alla fine della sessione diagnostica.

Devono inoltre essere seguite le specifiche istruzioni del produttore dell’iniettore.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità all’acido gadoterico, alla meglumina o a qualsiasi medicinale contenente gadolinio o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Controindicazioni legate alla Risonanza Magnetica: Pazienti portatori di pace-maker, pazienti portatori di clips vascolari, pompe per infusione, stimolatori nervosi, impianti cocleari o sospetti corpi estranei in metallo presenti nel corpo, in particolare nell’occhio.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Il prodotto deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa.

In caso di stravaso, possono essere osservate reazioni locali da intolleranza che necessitano di un trattamento locale a breve termine.

Non iniettare mai l’acido gadoterico per via subaracnoidea (o epidurale).

Ipersensibilità

Come per gli altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio possono verificarsi reazioni di ipersensibilità, anche potenzialmente fatali (vedere “4.8 Effetti indesiderati”). Le reazioni di ipersensibilità possono essere di natura allergica (descritte come reazioni anafilattiche in caso di reazioni gravi) o non allergica. Possono essere immediate (meno di 60 minuti) o ritardate (fino a 7 giorni). Le reazioni anafilattiche si verificano immediatamente e possono essere letali. Non dipendono dalla dose, possono verificarsi anche dopo la somministrazione della prima dose del prodotto e spesso sono imprevedibili.

Esiste sempre un rischio di ipersensibilità indipendentemente dalla dose iniettata.

I pazienti che hanno già avuto una reazione nel corso di precedenti somministrazioni di un mezzo di contrasto per RM contenente gadolinio presentano

un rischio maggiore di avere un’altra reazione in seguito alla successiva somministrazione dello stesso prodotto, o eventualmente di altri prodotti, e pertanto sono considerati ad alto rischio.

L’iniezione di acido gadoterico potrebbe aggravare i sintomi di un’asma preesistente. In pazienti affetti da asma non compensata dal trattamento, la decisione di assumere acido gadoterico deve essere presa in seguito a un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Prima di iniettare qualsiasi mezzo di contrasto, il paziente deve rispondere a un questionario di anamnesi riguardo alle allergie (per esempio allergia ai frutti di mare, febbre da fieno, orticaria), alla sensibilità al mezzo di contrasto e all’asma bronchiale in quanto l’incidenza riportata di reazioni avverse ai mezzi di contrasto è maggiore in quei pazienti che presentano tali condizioni, pertanto deve essere considerata una premedicazione con antistaminici e/o glucocorticoidi.

Come è noto dall’uso di mezzi di contrasto a base di iodio, le reazioni di ipersensibilità possono aggravarsi in pazienti che assumono beta-bloccanti, e in particolare in presenza di asma bronchiale. Questi pazienti possono essere refrattari al trattamento standard per le reazioni di ipersensibilità con i beta-agonisti.

Durante l’esame è necessaria la supervisione da parte di un medico. Se si verificano reazioni di ipersensibilità, la somministrazione del mezzo di contrasto deve essere sospesa immediatamente e, se necessario, deve essere istituita una terapia specifica. E’ necessario tenere pronto un accesso venoso nel corso di tutto l’esame. Al fine di consentire l’assunzione di contromisure d’emergenza immediate, è necessario tenere a portata di mano i farmaci appropriati (come epinefrina e antistaminici) oltre a un tubo endotracheale e un respiratore.

Compromissione della funzionalità renale

Prima della somministrazione di Dotarem, si raccomanda che tutti i pazienti siano sottoposti a screening delle disfunzioni renali, con test di laboratorio.

Sono stati riportati casi di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) associati all’uso di alcuni mezzi di contrasto contenenti gadolinio, in pazienti con insufficienza renale severa acuta o cronica (GFR < 30 ml/min/1,73 m2). I pazienti che si sottopongono a trapianto di fegato sono esposti ad un rischio particolare dal momento che l’incidenza di insufficienza renale acuta è elevata in questo gruppo di pazienti. Poiché potrebbe manifestarsi NSF con Dotarem il medicinale deve essere usato nei pazienti con insufficienza renale severa e nei pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se le informazioni diagnostiche siano essenziali e non ottenibili con RM senza mezzo di contrasto.

L’emodialisi subito dopo la somministrazione di Dotarem può essere utile per rimuovere Dotarem dall’organismo. Non ci sono prove a supporto dell’uso dell’emodialisi nella prevenzione o nel trattamento della NSF in pazienti non ancora sottoposti a emodialisi.

Popolazione pediatrica

Neonati e bambini

A causa della funzionalità renale non ancora matura nei neonati fino a 4 settimane e nei bambini fino ad 1 anno di età, Dotarem deve essere utilizzato in questi pazienti, solo dopo un’attenta valutazione.

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Anziani

Dato che negli anziani la clearance renale dell’acido gadoterico può essere compromessa, è particolarmente importante sottoporre a screening della funzionalità renale i pazienti a partire dai 65 anni d’età.

Disordini del SNC

Come con gli altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio sono necessarie precauzioni speciali per i pazienti con una bassa soglia di crisi. Dovrebbero essere prese misure precauzionali, ad esempio uno stretto monitoraggio. Dovrebbero essere preventivamente disponibili tutti gli equipaggiamenti e i farmaci necessari per prevenire qualsiasi convulsione che potrebbe verificarsi.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non si sono osservate interazioni con altri medicinali. Non sono stati effettuati studi formali di interazioni tra farmaci.

Trattamenti concomitanti da prendere in considerazione

Beta-bloccanti, sostanze vasoattive, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, antagonisti del recettore dell’angiotensina II: questi medicinali riducono l’efficacia dei meccanismi di compensazione cardiovascolare per i disturbi della pressione ematica: il radiologo deve essere informato prima dell’iniezione di complessi di gadolinio e deve essere tenuta a disposizione l’apparecchiatura per la rianimazione.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso dell’ acido gadoterico in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali non hanno evidenziato effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). L’acido gadoterico non deve essere usato durante la gravidanza, se non quando le condizioni cliniche della donna richiedano l’uso dell’acido gadoterico.

Allattamento

I mezzi di contrasto contenenti gadolinio sono escreti nel latte materno in piccole quantità (vedere paragrafo 5.3). A dosi cliniche non sono previsti effetti sul lattante a causa della piccola quantità escreta nel latte e dello scarso assorbimento a livello intestinale. Il medico e la madre che allatta devono decidere se continuare o sospendere l’allattamento per 24 ore dopo la somministrazione di Dotarem.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. I pazienti deambulanti, mentre guidano veicoli o azionano macchinari, dovrebbero tenere presente che accidentalmente si possono verificare episodi di nausea.

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti collaterali associati alla somministrazione dell’acido gadoterico sono solitamente transitori e di lieve o moderata intensità. Le reazioni più frequentemente osservate sono: sensazione di caldo, freddo e/o dolore nel sito di iniezione.

Durante gli studi clinici sono stati osservati molto comunemente (>10%) emicrania e parestesia e comunemente (>1-<10%) nausea, vomito e reazioni cutanee quali esantema eritematoso e prurito.

Comunque sono state riportate rare reazioni anafilattoidi che di rado possono essere severe, le quali hanno messo in pericolo la vita del paziente o hanno avuto esito fatale, particolarmente in pazienti con anamnesi di allergia.

Queste reazioni pseudo – allergiche possono verificarsi senza una correlazione con la quantità somministrata e la modalità di somministrazione e possono presentarsi sottoforma di uno o più dei seguenti sintomi: angioedema, shock anafilattico, arresto cardiaco e circolatorio, ipotensione, edema della laringe, broncospasmo, laringospasmo, edema polmonare, dispnea, stridore, tosse, prurito, rinite, starnuto, congiuntivite, orticaria e rash. Alcuni di questi sintomi possono essere i primi segnali di uno stato iniziale di shock anafilattico. Sono possibili reazioni ritardate da mezzo di contrasto (vedere anche paragrafo “4.4”)

A partire dalla commercializzazione, le reazioni avverse riportate più comunemente in seguito alla somministrazione dell’acido gadoterico sono nausea, vomito, prurito e reazioni di ipersensibilità.

Tra le reazioni di ipersensibilità, le reazioni osservate più di frequente sono reazioni cutanee che possono essere localizzate, estese o generalizzate.

Tali reazioni si verificano più spesso immediatamente (durante l’iniezione o entro un’ora dall’inizio dell’iniezione) o talvolta sono ritardate (da un’ora a vari giorni dall’iniezione), manifestandosi come reazioni cutanee.

Le reazioni immediate comprendono uno o più effetti, che si manifestano contemporaneamente o in sequenza, il più delle volte si tratta di reazioni di natura cutanea, respiratoria e/o cardiovascolare. Ciascun segno può essere un segno di avvisaglia di uno choc iniziale e portare molto raramente alla morte.

In seguito alla somministrazione di acido gadoterico sono stati riportati casi isolati di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF), la maggior parte dei quali riguardavano pazienti a cui erano co-somministrati altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio (vedere sezione 4.4).

Le reazioni avverse sono elencate nella tabella riportata di seguito in base alla SOC (Classificazione di organi sistemici) e in base alla frequenza con le seguenti linee guida: molto comune (1/10), comune (da 1/100 a 1<1/10), non comune (da 1/1000 a 1<1/100), raro (da 1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). I dati presentati sono tratti da sperimentazioni cliniche ove disponibili oppure da uno studio di osservazione condotto su

82.103 pazienti.

Sistema organico Frequenza: reazione avversa
Disturbi del sistema immunitario Non comune: ipersensibilità, reazione anafilattica, reazione anafilattoide
Disturbi psichiatrici Molto raro: agitazione, ansia
Patologie del sistema nervoso Molto comune: parestesia, mal di testa
Rara: disgeusia
Molto raro: coma, convulsione, sincope, presincope, capogiri, parosmia, tremore Non nota: affaticamento, sonnolenza
Patologie dell’occhio Molto raro: congiuntivite, iperemia oculare, visione offuscata, aumento della lacrimazione, edema palpebrale
Patologie cardiache Molto raro: arresto cardiaco, bradicardia, tachicardia, aritmie, palpitazioni
Disturbi vascolari Molto raro: ipotensione, ipertensione, vasodilatazione, pallore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto raro: arresto respiratorio, edema polmonare, broncospasmo, laringospasmo, edema faringeo, dispnea, congestione nasale, starnuti, tosse, gola secca
Patologie gastrointestinali Comune: nausea, vomito
Molto raro: diarrea, dolori addominali, ipersecrezione salivale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: prurito, eritema rash
Raro: orticaria, iperidrosi
Molto raro: eczema, angioedema
Non nota: fibrosi sistemica nefrogenica
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto raro: contrattura muscolare, debolezza muscolare, dolore dorsale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: sensazione di calore, sensazione di freddo, dolore in sede di iniezione
Molto rara: malessere, dolore toracico, fastidio al torace, febbre, brividi, edema facciale, astenia, fastidio in sede di iniezione, reazione in sede di iniezione, edema in sede di iniezione, stravaso in sede di iniezione, infiammazione in sede di iniezione (in caso di stravaso), necrosi in sede di iniezione (in caso di stravaso), flebite superficiale
Esami diagnostici Molto raro: saturazione di ossigeno ridotta

Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con altri mezzi di contrasto per la RM somministrati per via endovenosa:

Sistema organico Reazione avversa
Patologie del sistema emolinfopoietico Emolisi
Disturbi psichiatrici Confusione
Patologie dell’occhio Cecità transitoria, dolore oculare
Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito, dolore all’ orecchio
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Asma
Patologie gastrointestinali Fauci bocca secca
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Dermatite bollosa
Patologie renali e urinarie Incontinenza urinaria, necrosi tubulare renale, insufficienza renale acuta
Esami diagnostici Intervallo PR dell’elettrocardiogramma prolungato, sideremia aumentata, bilirubinemia aumentata, ferritina sierica aumentata, prova di funzione epatica anormale

Reazioni avverse nei bambini

Gli eventi avversi collegati all’acido gadoterico sono non comuni nei bambini. L’aspettativa che si verifichino tali eventi è identica a quella degli eventi riportati per gli adulti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.

L’acido gadoterico può essere rimosso mediante emodialisi. Tuttavia, non ci sono prove che l’emodialisi sia efficace per la prevenzione della fibrosi sistemica nefrogenica (NSF).

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA: Mezzo di contrasto paramagnetico per imaging in Risonanza Magnetica.

CODICE ATC: V08CA02

L’acido gadoterico possiede proprietà paramagnetiche che incrementano l’aumento del contrasto durante l’esecuzione della Risonanza Magnetica. Esso non possiede specifiche proprietà farmacodinamiche ed è estremamente inerte da un punto di vista biologico.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Dopo somministrazione per via endovenosa, Gd-DOTA si distribuisce nei fluidi corporei extracellulari. Non si lega all’albumina plasmatica.

Nei pazienti con funzione renale normale, l’emivita plasmatica è di circa 90 minuti. Dotarem viene eliminato attraverso la filtrazione glomerulare in forma immodificata.

La clearance plasmatica è rallentata in caso di insufficienza renale.L’escrezione del Gd- DOTA nel latte materno è scarsa ed il passaggio attraverso la placenta è lento.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati non-clinici non hanno evidenziato particolare pericolo riguardo la tossicità riproduttiva.

La tossicità acuta del Dotarem somministrato per via endovenosa è stata studiata nel topo e nel ratto. I risultati mostrano l’assenza di effetti o loro manifestazioni (convulsioni, transitori disturbi respiratori) a dosi di gran lunga più elevate di quelle di normale impiego clinico.

La somministrazione di Gd-DOTA a dosi giornaliere fino a 15 volte quelle di impiego clinico per un periodo di 28 giorni ha determinato solamente la comparsa di fenomeni reversibili di vacuolizzazione a carico delle cellule dei tubuli prossimali del rene.

Dotarem non è tossico per le femmine gravide, non è embriotossico nè teratogeno per i feti. Dotarem non ha mostrato effetti citotossici o mutageni nei test in vitro ed in vivo.

Gli studi sugli animali hanno mostrato una modesta escrezione di acido gadoterico nel latte materno.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Meglumina,

acqua preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità

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Non sono note incompatibilità.

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare al riparo dalla luce.

Le siringhe non devono essere congelate

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flacone di vetro di tipo II chiuso con tappo in gomma sintetica.

Siringa di vetro di tipo I con chiusure elastomeriche prive di lattice.

1 flacone da 5 ml

1 flacone da 10 ml

1 flacone da 15 ml

1 flacone da 20 ml

1 flacone da 60 ml

1 flacone da 100 ml

1 siringa pre-riempita da 10 ml

1 siringa pre-riempita da 15 ml

1 siringa pre-riempita da 20 ml

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Prima della somministrazione i farmaci iniettabili devono essere controllati per escludere la presenza di particelle in sospensione o di altre alterazioni dell’aspetto normale che possano rendere il prodotto non idoneo all’utilizzazione.

Le iniezioni devono essere eseguite nel rigoroso rispetto delle norme igieniche.

Flacone – Preparare una siringa ed un ago. Sollevare il disco di plastica. Perforare con l’ago dopo aver pulito il tappo con un tampone imbevuto d’alcool. Prelevare la quantità di prodotto necessaria per l’esecuzione dell’esame ed iniettarlo per via endovenosa.

I flaconi da 60 e 100 ml sono destinati all’uso con iniettori automatici.

Oltre alle norme igieniche generali, sono richieste misure aggiuntive in caso di utilizzo con iniettori automatici; in particolare il mezzo di contrasto deve essere prelevato solamente usando un sistema chiuso. I flaconi devono essere perforati con l’ago una sola volta.

Alla fine della sessione diagnostica la quantità di prodotto rimasta nel flacone, nei raccordi di collegamento e in tutte le parti a perdere del sistema di iniezione (flacone–iniettore) deve essere scartata.

Siringa – Fissare lo stantuffo nel cilindro della siringa e iniettare per via endovenosa la quantità di prodotto necessaria per l’esame.

Il prodotto non utilizzato ed i rifiuti derivati dal medicinale devono essere smaltiti in conformità ai requisiti di legge.

L’etichetta adesiva di tracciabilità su siringhe e flaconi va staccata e applicata sulla documentazione del paziente, per consentire l’accurata registrazione del mezzo di contrasto contenente gadolinio usato. Anche la dose utilizzata deve essere registrata. Se si utilizza documentazione elettronica, il nome del prodotto, il numero di lotto e la dose devono essere inseriti nella documentazione elettronica del paziente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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GUERBET BP 57400

F-95943 Roissy CdG Cedex FRANCE

Rappresentante in Italia:

GUERBET S.p.A.

Via Albricci, 9 – 20122 MILANO – ITALIA

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 029724109: 5 ml di soluzione iniettabile per uso endovenoso contenuta in flacone da 10 ml

AIC n. 029724022: 10 ml di soluzione iniettabile per uso endovenoso contenuta in flacone da 10 ml

AIC n. 029724034: 15 ml di soluzione iniettabile per uso endovenoso contenuta in flacone da 20 ml

AIC n. 029724046: 20 ml di soluzione iniettabile per uso endovenoso contenuta in flacone da 20 ml

AIIC n. 029724073: 60 ml di soluzione iniettabile per uso endovenoso contenuta in flacone da 60 ml

AIC n. 029724085: 100 ml di soluzione iniettabile per uso endovenoso contenuta in flacone da 125 ml o in flacone da 100ml

1 scatola contenente una siringa pre-riempita da 10 ml AIC n. 029724123 1 scatola contenente una siringa pre-riempita da 15 ml AIC n. 029724059 1 scatola contenente una siringa pre-riempita da 20 ml AIC n. 029724061

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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24.04.1996/ Dicembre 2007

10.0 Data di revisione del testo

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18/11/2015