Noradrenalina Tartrato Hameln: Scheda Tecnica del Farmaco

Noradrenalina Tartrato Hameln

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Noradrenalina Tartrato Hameln: ultimo aggiornamento pagina: 18/06/2023 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Noradrenalina tartrato hameln 0,4 mg/mL soluzione per infusione

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni 1 mL di soluzione contiene 0,4 mg di noradrenalina tartrato, equivalenti a 0,2 mg di noradrenalina.

Ogni flaconcino da 50 mL contiene 20 mg di noradrenalina tartrato, equivalenti a 10 mg di noradrenalina.

Eccipienti con effetti noti: Ogni 1 mL di soluzione contiene 3,55 mg di sodio Ogni flaconcino da 50 mL contiene 177,50 mg di sodio. Vedere paragrafo 4.4. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione per infusione Soluzione limpida, incolore o quasi incolore, priva di particelle visibili. pH 3,2-4,2 Osmolalità 270-310 mOsmol/kg

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Indicata negli adulti per l’uso come misura emergenziale nel ripristino della pressione arteriosa in casi di ipotensione acuta.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Noradrenalina tartrato hameln deve essere utilizzata con una pompa a siringa adatta in grado di erogare in modo preciso e continuo il volume minimo specificato a una velocità infusionale rigorosamente controllata, in linea con le istruzioni in merito alla titolazione della dose.

Il paziente deve essere attentamente monitorato per l’intera durata della terapia con noradrenalina. La pressione sanguigna deve essere monitorata attentamente e preferibilmente controllata con un monitoraggio della pressione arteriosa.

Posologia

Adulti

Tutte le raccomandazioni per le dosi sono espresse in unità di noradrenalina

base.

La stabilizzazione della pressione arteriosa è ottenuta con la massima efficacia mediante infusione endovenosa, ad esempio con l’ausilio di una pompa infusionale a siringa. A seconda della situazione circolatoria corrente, sulla pompa infusionale a siringa viene impostata una velocità operativa che va da 0,3 mL/ora (pari a 1 microgrammo/minuto) a 6 mL/ora (pari a 20 microgrammi/minuto). Il dosaggio dipende dall’attuale situazione emodinamica del paziente ed è generalmente compreso tra 1 e 20 microgrammi/minuto per un paziente adulto, pari a 0,014-0,28 microgrammi per kg di peso corporeo al minuto. A seconda della situazione clinica, possono essere necessarie dosi più elevate.

Deficit del volume ematico (ipovolemia) e acidosi riducono l’efficacia di noradrenalina e devono essere compensati il più precocemente possibile.

Durata del trattamento:

Noradrenalina deve essere proseguita fino a quando è indicato il supporto di un farmaco vasoattivo.

Sospensione della terapia:

Il dosaggio di noradrenalina deve essere ridotto in modo graduale, poiché l’interruzione improvvisa può portare a ipotensione acuta.

Compromissione renale o epatica

La sicurezza e l’efficacia nei pazienti con compromissione renale o epatica non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Anziani

La concentrazione plasmatica e il tasso di comparsa di noradrenalina sono aumentati negli anziani. Di conseguenza, i pazienti anziani possono essere particolarmente sensibili agli effetti di noradrenalina.

Popolazione pediatrica

Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione Solo per uso endovenoso.

Noradrenalina tartrato hameln non deve essere diluita prima dell’uso; viene fornita pronta per l’uso. La diluizione inavvertita di Noradrenalina tartrato hameln può portare al sottodosaggio dei pazienti e a un’ipotensione persistente potenzialmente fatale.

Noradrenalina tartrato hameln deve essere somministrata come infusione endovenosa mediante un catetere venoso centrale o una cannula inserita in una vena di dimensioni sufficienti per ridurre al minimo il rischio di stravaso e conseguente necrosi tissutale.

Il bolo manuale per il priming all’avvio dell’infusione non è raccomandato.

È necessaria cautela durante il collegamento della siringa per evitare instabilità emodinamica. Deve essere incoraggiata una somministrazione continua attraverso un sistema a doppia pompa e un set di estensione che riduce il volume di spazio morto.

Non deve essere miscelato ad altri medicinali. Per informazioni sull’incompatibilità, vedere paragrafo 6.2.

 

04.3 Controindicazioni

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Noradrenalina non deve essere usata in caso di: Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Ipertensione Ipertiroidismo Feocromocitoma; Glaucoma ad angolo stretto; Adenoma della prostata con formazione residua di urine; Tachicardia parossistica; Aritmia assoluta ad alta frequenza; Grave disfunzione renale; Malattia coronarica e miocardica;

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Cuore polmonare.

Noradrenalina non deve essere somministrata per via endoarteriosa.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Noradrenalina tartrato hameln è destinata all’infusione mediante un catetere centrale o una cannula inserita in una vena di dimensioni sufficienti. Lo stravaso della soluzione può causare necrosi tissutale localizzata. La sede di infusione deve essere controllata di frequente. Se si verifica stravaso, l’infusione deve essere fermata immediatamente e l’area deve essere infiltrata in modo tempestivo con fentolamina, istituendo un attento monitoraggio del miglioramento e una rivalutazione per l’ulteriore trattamento mirato alla reversione dell’effetto ischemico (vedere paragrafo 4.9).

In presenza di volume plasmatico non bilanciato può verificarsi grave vasocostrizione viscerale e periferica, con rischio di ridotto apporto ematico (ad esempio, un ridotto flusso ematico renale) e danno ai tessuti con acidosi lattica. Pertanto, prima di somministrare noradrenalina deve essere eseguito un bilanciamento dei fluidi.

È consigliata cautela in casi di metabolismo diabetico non bilanciato, ipercalcemia e ipokaliemia.

Nei pazienti con difetti cardiaci congeniti con shunt sinistro-destro, ad esempio forame ovale persistente, difetto del setto interatriale o difetto del setto ventricolare, noradrenalina può causare un aumento della resistenza vascolare polmonare, sfociante in shunt destro-sinistro (reversione dello shunt, reazione di Eisenmenger).

L’uso di noradrenalina può portare a positività nei test anti-doping. Inoltre, l’uso di noradrenalina come agente dopante può risultare nocivo alla salute.

Sodio

Questo medicinale contiene 177,50 mg di sodio per flaconcino da 50 mL equivalente a 8,9% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Durante l’anestesia con alotano, enflurano, isoflurano o altri narcotici per inalazione si deve prestare attenzione all’uso concomitante di noradrenalina, per via del rischio di aritmia cardiaca. Analogamente, deve essere prevista un’aumentata suscettibilità alle aritmie cardiache con la somministrazione di preparati in grado di sensibilizzare il cuore alle aritmie, ad esempio preparati digitalici e che possono portare a ipokaliemia, come nel caso dei diuretici.

L’effetto di noradrenalina può essere aumentato, o l’effetto di aumento pressorio può essere incrementato, con la somministrazione concomitante delle sostanze che seguono: antidepressivi triciclici e tetraciclici, parasimpatolitici (ad esempio, atropina), taluni antistaminici (ad esempio, difenidramina, clorfenamina), guanetidina, reserpina, metildopa, levotiroxina, carbazocromo, ornipressina, alcol, inibitori delle monoaminossidasi (ad esempio, moclobemide o fenelzina) e delle catecol-0-metiltransferasi (COMT), teofillina e suoi derivati a dosi elevate, linezolid e blu di metilene.

La somministrazione concomitante di anestetici locali può portare a un potenziamento dell’effetto reciproco.

La somministrazione concomitante di β-bloccanti o fenotiazine può portare a una riduzione o a un indebolimento dell’effetto di noradrenalina sull’aumento pressorio. Quando vengono utilizzati contemporaneamente bloccanti dei recettori-α (ad esempio, fenossibenzamina), è perfino possibile una reversione dell’effetto di noradrenalina (= riduzione della pressione arteriosa).

L’effetto ipoglicemizzante dei medicinali antidiabetici è ridotto dalla noradrenalina.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

I dati relativi all’uso di noradrenalina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva.

Noradrenalina può compromettere la perfusione placentare e indurre bradicardia fetale. Inoltre, può esercitare un effetto contrattile sull’utero gravido e portare ad asfissia fetale in tarda gravidanza. Questi possibili rischi per il feto devono quindi essere soppesati rispetto al potenziale beneficio per la donna.

Noradrenalina tartrato hameln non è raccomandato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con noradrenalina.

Allattamento

Non sono disponibili informazioni sull’uso di noradrenalina durante l’allattamento. Tuttavia, noradrenalina non viene assorbita per bocca, dunque non si prevede che l’esposizione alla noradrenalina dal latte materno comporti effetti avversi per il lattante. Noradrenalina tartrato hameln può essere usata durante l’allattamento.

Fertilità

Non vi sono informazioni disponibili.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non pertinente.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Le possibili reazioni avverse sono attribuibili all’effetto principale di noradrenalina e derivano solitamente da un dosaggio eccessivo o da una somministrazione endovenosa troppo rapida. La frequenza delle reazioni avverse che seguono non può essere stimata sulla base dei dati disponibili.

Classificazione
per sistemi e organi
Frequenza Effetto indesiderato
Disturbi del metabolismo e
della nutrizione
Non nota Iperglicemia, acidosi metabolica
Patologie del
sistema nervoso
Non nota Cefalea, sensazioni di incertezza e di ansia, tremori,
irrequietezza, stati confusionali e psicosi;
Patologie cardiache Non nota Palpitazioni, sintomi di angina pectoris, ischemia
miocardica, danno miocardico, insufficienza cardiaca
acuta, cardiomiopatia da stress.
Il dosaggio eccessivo o la rapida somministrazione endovenosa può sfociare in un netto aumento della pressione arteriosa, bradicardia riflessa e aritmie
cardiache, in casi estremi fibrillazione ventricolare.
Patologie vascolari Non nota Ischemia periferica che può portare a gancrena degli arti.
Vasocostrizione in molte aree attuali, in particolare cute, mucose e reni; sensazione di freddo agli arti.
Aumento della pressione arteriosa, possibilmente eccessivo con rischio di emorragie cerebrali.
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
Non nota Dispnea, edema polmonare in caso di eccessivo aumento della pressione arteriosa.
Patologie
gastrointestinali
Non nota Ipersalivazione, nausea, vomito
Patologie della cute
e del tessuto sottocutaneo
Non nota Pallore, sudorazione;
Patologie renali e urinarie Non nota Oliguria, anuria, minzione difficoltosa.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione
Non nota Necrosi ischemica nell’area di applicazione (ad esempio, sulla cute), particolarmente con la somministrazione para- o perivasale.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi di intossicazione

Nell’avvelenamento da sovradosaggio insorgono i seguenti sintomi a causa di vasocostrizione generale: Sistemici

Aumento della pressione arteriosa; cute da pallida a grigio pallido, fredda, scarsamente perfusa; bradicardia riflessa a causa di controregolazione parasimpatica; aritmie cardiache, in casi estremi culminanti in fibrillazione ventricolare; centralizzazione circolatoria, dispnea, capogiro, mancamento, paralisi respiratoria, edema polmonare.

Con necrosi miocardica: segni di insufficienza e possibilmente disturbi del ritmo. In caso di arterite nell’area intestinale: sintomi gastrointestinali.

Locali

Inizialmente aree di cute scolorita bianca lungo la vena selezionata per l’infusione, che successivamente possono portare a necrosi cutanea estesa e profonda.

Terapia per intossicazione

Nell’eventualità di sovradosaggio è necessario sospendere il trattamento e iniziare un opportuno trattamento correttivo.

In caso di danno extravascolare del tessuto l’infusione deve essere interrotta immediatamente. L’area colpita deve essere infiltrata con un vasodilatatore (vedere paragrafo 4.4).

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Cardioterapeutici, Agenti adrenergici e dopaminergici, codice ATC: C01CA03 Meccanismo d’azione

Gli effetti cardiovascolari di noradrenalina alle dosi usate di prassi in ambito clinico derivano dalla stimolazione concomitante dei recettori adrenergici beta-1 nel cuore e dei recettori alfa nei vasi sanguigni. Eccetto che nel cuore, la sua azione viene espletata prevalentemente sui recettori alfa.

Effetti farmacodinamici

Noradrenalina (norepinefrina) è l’ormone fisiologico elaborato dal sistema nervoso simpatico, dal sistema nervoso centrale e dalle cellule cromaffini della midollare surrenale.

Le funzioni fisiologiche della noradrenalina sono solo parzialmente identiche a quelle dell’adrenalina: la noradrenalina ha un effetto relativamente marcato sui recettori α e β1, ma solo un debole effetto sui recettori β2. La sua proprietà saliente è l’attivazione della vasocostrizione (effetto α-mimetico), che, al contrario dell’adrenalina, coinvolge anche i vasi dei muscoli scheletrici. Questo porta a un aumento della resistenza periferica e a un marcato incremento della pressione arteriosa.

L’effetto della noradrenalina sui recettori β1 cardiaci è paragonabile a quello dell’adrenalina, ma è per lo più occultato dall’influenza dell’innalzamento pressorio, che scatena una bradicardia parasimpatica mediante i barorecettori. Nonostante ciò, successivamente alla somministrazione di noradrenalina devono essere previste anche tachicardia e aritmia.

Come risultato dell’aumento della pressione arteriosa su azione di noradrenalina, spesso il flusso ematico aumenta nelle aree con autoregolazione, come il sistema nervoso centrale e le arterie coronarie; di contro, la perfusione renale è ridotta.

L’effetto di noradrenalina sui recettori β2, ad esempio nei muscoli del torace, è esiguo. Anche l’influenza di noradrenalina sul metabolismo di carboidrati e lipidi è, diversamente da adrenalina, solo apparente nell’intervallo di dosi farmacologiche superiori.

Gran parte degli effetti avversi attribuibili ai simpaticomimetici deriva da un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso simpatico, mediante vari recettori adrenergici.

Abbinando noradrenalina a bloccanti degli α-recettori, o a vasodilatatori, è possibile attenuare il suo effetto sull’aumento pressorio e variare il rapporto tra la vasocostrizione α-mimetica e la cardiostimolazione β1-mimetica.

Dal punto di vista terapeutico i seguenti effetti di noradrenalina rivestono importanza: nello shock settico, l’aumento della pressione arteriosa svolge un ruolo essenziale, in particolare in caso di perdita del tono vascolare. In caso di ipotensione preesistente viene anche osservato l’effetto cardiaco β1-agonistico (inotropo positivo e cronotropo positivo) di noradrenalina.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Esistono due stereoisomeri di noradrenalina; l’isomero-L biologicamente attivo è quello contenuto in Noradrenalina tartrato hameln.

Assorbimento Sottocutaneo: scarso.

Orale: noradrenalina è inattivata rapidamente nel tratto gastrointestinale dopo somministrazione orale. Somministrazione endovenosa: noradrenalina ha un’emivita plasmatica di circa 1 o 2 minuti.

Distribuzione

Noradrenalina viene eliminata rapidamente dal plasma mediante una combinazione di ricaptazione cellulare e metabolismo. Non attraversa facilmente la barriera ematoencefalica.

Biotrasformazione

Noradrenalina è soggetta a metilazione mediante catecol-0-metiltransferasi e a deaminazione mediante monoaminossidasi. Il metabolita finale proveniente da entrambe è l’acido 4-idrossi-3- metossimandelico, mentre i metaboliti intermedi includono normetanefrina e acido 3,4- diidrossimandelico.

Eliminazione

Noradrenalina viene eliminata principalmente come glucuronide o solfato coniugati dei metaboliti nelle urine.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità della riproduzione e dello sviluppo.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Disodio edetato Sodio cloruro Sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH) Acido cloridrico (per l’aggiustamento del pH) Acqua per preparazioni iniettabili

 

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

Soluzioni per infusione contenenti noradrenalina tartrato sono state segnalate come incompatibili con le seguenti sostanze: alcali e agenti ossidanti, barbiturici, clorfenamina, clorotiazide, nitrofurantoina, novobiocina, fenitoina, sodio bicarbonato, sodio ioduro, streptomicina.

 

06.3 Periodo di validità

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Flaconcino non aperto: 3 anni Periodo di validità in uso Questo medicinale deve essere usato immediatamente dopo la prima apertura.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in frigorifero (2ºC – 8ºC). Non congelare.

Prima della somministrazione, questo medicinale deve essere tenuto fuori dal frigorifero per raggiungere una temperatura fino a 25 °C.

Conservazione non in frigorifero:

Noradrenalina tartrato hameln può essere anche conservata fuori dal frigorifero, a una temperatura fino a 25 °C per un massimo di 6 mesi, dopo i quali deve essere smaltita. Se tenuto fuori dal frigorifero, questo medicinale non deve essere nuovamente refrigerato. Il periodo di conservazione non deve superare il periodo di validità.

Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura, vedere paragrafo 6.3.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconcino da 50 mL di vetro limpido, incolore, neutro di tipo I, chiuso con un tappo grigio in gomma bromobutilica di tipo I e una capsula a strappo in alluminio.

Confezioni contenenti 1, 5 o 10 flaconcino(i) da 50 mL di soluzione. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Noradrenalina tartrato hameln è già diluita e pronta per l’uso. Deve essere usata senza previa diluizione. Deve essere utilizzata con una pompa a siringa adeguata, in grado di erogare in modo preciso e continuo il volume minimo specificato a una velocità infusionale rigorosamente controllata, coerentemente con le istruzioni in merito alla titolazione della dose specificate al paragrafo 4.2.

Questo medicinale non deve essere usato se non è limpido e se contiene particelle, o se il flaconcino non è intatto.

Solo monouso.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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hameln pharma gmbh Inselstraβe 1 31787 Hameln Germania

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC 049783018 – "0,4 mg/ml soluzione per infusione" 1 flaconcino in vetro da 50 ml AIC 049783020 – "0,4 mg/ml soluzione per infusione" 5 flaconcini in vetro da 50 ml AIC 049783032 – "0,4 mg/ml soluzione per infusione" 10 flaconcini in vetro da 50 ml

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 11/05/2023