vancomicina kabi 1000 mg polv conc sol inf 1 fl in

vancomicina kabi 1000 mg polv conc sol inf 1 fl in

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

vancomicina kabi 1000 mg polv conc sol inf 1 fl in : ultimo aggiornamento pagina: 14/11/2020 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Vancomicina Kabi 1000 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione.

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni flaconcino contiene 1000 mg di vancomicina (come vancomicina cloridrato) equivalente a 1000000 UI.

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere per concentrato per soluzione per infusione. Una polvere porosa di colore bianco crema.

Dopo ricostituzione si ottiene una soluzione con un pH di circa 3.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Vancomicina per via endovenosa è indicata nelle seguenti infezioni gravi causate da batteri gram-positivi sensibili alla vancomicina che non possono essere trattate o non hanno risposto o sono resistenti ad altri antibiotici come le penicilline e le cefalosporine (vedere paragrafo 5.1).

endocardite

infezioni delle ossa (osteomielite)

polmonite

infezioni dei tessuti molli

Quando è appropriato, vancomicina deve essere somministrata in associazione ad altri farmaci antibatterici. Questo in modo particolare è indicato per il trattamento dell’endocardite.

La vancomicina può essere utilizzata per la profilassi perioperatoria contro l’endocardite batterica, in pazienti ad alto rischio di sviluppare endocardite batterica quando sono sottoposti a interventi di chirurgia maggiore (ad esempio, le procedure cardiache e vascolari, etc) e non sono in grado di ricevere un adeguato agente antibatterico beta-lattamico.

Occorre prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull’impiego appropriato degli agenti antibatterici.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Uso endovenoso (infusione) in pazienti con normale funzione renale: Adulti e adolescenti sopra i 12 anni di età:

La dose giornaliera raccomandata per via endovenosa è di 2000 mg, suddivisi in dosi di 500 mg ogni 6 ore o 1000 mg ogni 12 ore. Oppure da 30 a 40 mg / kg / die in 2-4 somministrazioni giornaliere.

Per l’ endocardite batterica, la terapia generalmente accettata è di 1000 mg di vancomicina per via endovenosa ogni 12 ore per 4 settimane da solo o in associazione con altri antibiotici (gentamicina più rifampicina, gentamicina, streptomicina). L’endocardite enterococcica è trattata per 6 settimane con vancomicina in associazione con un amino glicoside. Devono essere consultate le raccomandazioni ufficiali.

Popolazione pediatrica

Bambini da un mese a 12 anni di età:

Il dosaggio abituale per via endovenosa è 10 mg / kg per dose somministrata ogni sei ore (dose giornaliera complessiva di 40mg/kg di peso corporeo). Ogni dose deve essere somministrata in un periodo di almeno 60 minuti.

Neonati (a termine):

0-7 giorni di età: una dose iniziale di 15 mg / kg, seguita da 10 mg / kg ogni 12 ore. 7-30 giorni di età: una dose iniziale di 15 mg / kg, seguita da 10 mg / kg ogni 8 ore.

Ogni dose deve essere somministrata in 60 minuti. In questi pazienti può essere giustificato un attento monitoraggio delle concentrazioni sieriche di vancomicina .

Gravidanza:

E ‘stato riportato che dosi significativamente aumentate possono essere necessarie per raggiungere concentrazioni sieriche terapeutiche in pazienti in stato di gravidanza – vedere paragrafo 4.6 Gravidanza e allattamento

Anziani:

Una riduzione del dosaggio può essere necessaria in misura maggiore del previsto a causa della funzionalità renale compromessa (vedere sotto).

Pazienti obesi:

Può essere richiesto un aggiustamento della dose giornaliera abituale.

Pazienti con insufficienza epatica

Non ci sono prove che la dose deve essere ridotta nei pazienti con insufficienza epatica.

Pazienti con ridotta funzionalità renale:

Devono essere fatti aggiustamenti del dosaggio per evitare livelli sierici tossici. Nei neonati prematuri e gli anziani, la riduzione del dosaggio superiore a quella prevista può essere necessaria a causa della ridotta funzionalità renale. In questi pazienti è consigliato un regolare monitoraggio dei livelli sierici poiché è stato segnalato un accumulo, soprattutto dopo terapia prolungata.

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(ml/min/kg)

Dose Vancomicina (mg/kg/24hr)

Concentrazioni sieriche di vancomicina possono essere determinate mediante l’uso di test microbiologici, radioimmunologici, immunodosaggio in fluorescenza polarizzata, immunodosaggio a fluorescenza o cromatografia liquida ad alta pressione. Il nomogramma seguente, basato su valori di clearance della creatinina, viene fornito come guida per aggiustamenti della dose:

Clearance Vancomicina

Clearance creatinina (ml/min/kg)

Nomogramma del dosaggio della vancomicina nei pazienti con funzionalità renale compromessa

Il nomogramma non è valido per i pazienti funzionalmente anefrici in dialisi. Per tali pazienti, una dose di carico di 15mg/kg di peso corporeo deve essere somministrata per raggiungere i livelli sierici terapeutici tempestivamente, e la dose necessaria per mantenere livelli stabili è 1,9 mg/kg/24 ore. Dal momento che sono opportune dosi di mantenimento individuale di 250 mg fino a lg, nei pazienti con marcata insufficienza renale la dose può essere somministrata ad intervalli di alcuni giorni , piuttosto che su una base quotidiana. In anuria è stata raccomandata una dose di lg ogni sette-dieci giorni.

Se solo il livello di creatinina sierica è disponibile, la seguente formula può essere applicata per calcolare la clearance della creatinina:

Uomini: Peso (kg) x (140 – età (anni))

72 x creatinina sierica (mg/100 ml)

Donne: 0,85 x valore calcolato secondo la formula sopra

Per le istruzioni sulla preparazione di soluzioni, vedere il paragrafo 6.6. Monitoraggio delle concentrazioni sieriche di vancomicina:

La concentrazione sierica di vancomicina deve essere monitorata al secondo giorno di trattamento immediatamente prima della dose successiva, e un’ora dopo l’infusione. I livelli ematici terapeutici di vancomicina devono essere compresi tra 30 e 40 mg / l (massimo 50 mg / l) un’ora dopo la fine dell’infusione, il livello minimo (poco prima della somministrazione successiva) tra 5 e 10 mg / l.

Le concentrazioni devono di norma essere monitorate due o tre volte a settimana.

Modo di somministrazione :

La vancomicina per via parenterale deve essere somministrata solo come infusione endovenosa lenta (non più di 10 mg / min – in almeno 60 min), sufficientemente diluita (almeno 100 ml per 500 mg o almeno 200 ml per 1000 mg).

I pazienti che richiedono restrizione di liquidi possono ricevere una soluzione di 500 mg / 50 ml o 1000 mg / 100 ml. Con queste concentrazioni più alte il rischio di effetti indesiderati legati all’ infusione possono essere aumentati. Reazioni correlate all’infusione possono verificarsi, tuttavia, a qualsiasi velocità o concentrazione.

La dose deve essere adattata individualmente in base al peso, l’età e la funzione renale. Livelli di vancomicina possono essere misurati per aiutare l’aggiustamento della dose.

Per informazioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, fare riferimento al paragrafo 6.6.

Durata del trattamento

La durata del trattamento dipende dalla gravità dell’infezione, nonché dai progressi clinici e batteriologici.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo vancomicina .

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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La somministrazione rapida in bolo (ad esempio, nell’arco di alcuni minuti) può essere associata ad un’ ipotensione esagerata, incluso lo shock, e, raramente, arresto cardiaco, come le risposte all’istamina e rash maculopapulare o eritematoso ("sindrome dell’uomo rosso" o "sindrome del collo rosso"). Vancomicina deve essere infusa in una soluzione diluita in un periodo di non meno di 60 minuti per evitare una rapida reazione correlata all’infusione.

L’interruzione dell’infusione di solito si traduce in una cessazione immediata di tali reazioni (vedere paragrafo 4.2. Posologia e modo di somministrazione e paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).

Grazie al suo potenziale di ototossicità e nefrotossicità, vancomicina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza renale e la dose deve essere ridotta in funzione del grado di compromissione renale. Il rischio di tossicità è notevolmente aumentato dalle concentrazioni ematiche elevate o dalla terapia prolungata. I livelli ematici devono essere monitorati e test di funzionalità renale devono essere eseguiti regolarmente.

Vancomicina deve essere evitata anche nei pazienti con perdita dell’udito in precedenza. Se viene usato in questi pazienti, la dose deve essere regolata, se possibile, da determinazioni periodiche del livello di farmaco nel sangue. La sordità può essere preceduta da tinniti.

Gli anziani sono più suscettibili al danno uditivo. L’esperienza con altri antibiotici suggerisce che la sordità può essere progressiva, nonostante l’interruzione del trattamento.

Popolazione pediatrica

Nei neonati prematuri e nei bambini piccoli, può essere opportuno confermare le concentrazioni sieriche desiderate di vancomicina. La somministrazione concomitante di vancomicina ed anestetici è stata associata ad eritema e vampate simili a quelle causate da istamina nei bambini.

Uso negli anziani

Il decremento naturale di filtrazione glomerulare con l’aumentare dell’età può portare a concentrazioni sieriche elevate di vancomicina se il dosaggio non è adeguato (vedere ‘Posologia e modo di somministrazione’).

Precauzioni

Nell’ uso a lungo termine è indicato il controllo regolare dei livelli ematici della vancomicina, soprattutto in pazienti con disfunzione renale o compromissione della facoltà di udito, cosi come in somministrazione concomitante di sostanze nefrotossiche o ototossiche, rispettivamente.

Le dosi devono essere titolate sulla base dei livelli sierici. I livelli ematici devono essere monitorati e i test di funzionalità renale eseguiti regolarmente.

Ai pazienti con funzione renale borderline e agli individui di età superiore a 60 anni devono essere eseguite prove di serie della funzione uditiva e esami dei livelli ematici di vancomicina. A tutti i pazienti che ricevono il farmaco devono essere eseguiti periodicamente studi ematologici, analisi delle urine e test di funzionalità renale.

Vancomicina è molto irritante per i tessuti, e provoca la necrosi del sito di iniezione quando viene iniettata per via intramuscolare; deve essere infusa per via endovenosa. Dolore al sito di iniezione e tromboflebite si verificano in molti pazienti che ricevono vancomicina e sono talvolta gravi.

La frequenza e la gravità di tromboflebite possono essere minimizzate somministrando il farmaco lentamente come soluzione diluita (da 2,5 a 5,0g / l) e facendo ruotare i siti di infusione.

L’uso prolungato della vancomicina può provocare la crescita eccessiva di organismi non sensibili. Un’attenta osservazione del paziente è essenziale. Se si verifica superinfezione durante la terapia, devono essere prese misure appropriate. In rari casi sono stati riportati casi di colite pseudomembranosa, a causa di C. difficile, che si sviluppano in pazienti che avevano ricevuto vancomicina per via endovenosa.

Poiché sono stati riportati casi di ipersensibilità crociata, vancomicina deve essere somministrata con cautela nei pazienti con nota ipersensibilità alla teicoplanina.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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La somministrazione concomitante di vancomicina ed agenti anestetici è stata associata ad eritema, reazioni di rossore simili a quelle dovute all’istamina e anafilattoidi.

Ci sono state segnalazioni che la frequenza delle reazioni correlate all’infusione aumentano con la concomitante somministrazione di agenti anestetici. Reazioni correlate all’infusione possono essere minimizzate con la somministrazione di vancomicina come infusione di 60 minuti prima dell’induzione dell’anestesia.

L’uso sistemico o topico concomitante o sequenziale di altri farmaci potenzialmente ototossici, neurotossici, o nefrotossici, come amfotericina B, aminoglicosidi, bacitracina, polimixina B, colistina, viomicina o cisplatino, quando indicato, richiede un attento monitoraggio.

Vi è un potenziale aumento del blocco neuromuscolare con la somministrazione concomitante di vancomicina e agenti bloccanti neuromuscolari.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza:

Nessuna esperienza sufficientemente sicura è disponibile per quanto riguarda la vancomicina

durante la gravidanza umana. Studi di tossicità riproduttiva su animali non indicano alcun effetto sullo sviluppo dell’embrione, del feto o il periodo di gestazione (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, vancomicina penetra la placenta e un potenziale rischio di ototossicità embrionale e neonatale e nefrotossicità non può essere escluso. Pertanto vancomicina deve essere somministrata in gravidanza solo se strettamente necessario e solo dopo un’ attenta valutazione dei rischi / benefici.

Allattamento:

Vancomicina è escreta nel latte umano e deve essere quindi utilizzata nel periodo di allattamento soltanto se altri antibiotici hanno fallito. Vancomicina deve essere somministrata con cautela alle madri che allattano a causa delle potenziali reazioni avverse nel bambino (disturbi della flora intestinale con diarrea, colonizzazione con funghi della classe dei lieviti e possibile sensibilizzazione).

Considerando l’importanza di questo farmaco per la cura della madre, deve essere considerata la decisione di interrompere l’allattamento.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Vancomicina altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Per classificare la manifestazione degli effetti indesiderati è stata utilizzata la seguente terminologia:

molto comune ( 1 / 10), comune ( 1 / 100, <1 / 10); non comune ( 1 / 1 000, <1 / 100),

rara ( 1 / 10000, <1 / 1 000) ; Molto rara (<1 / 10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Infusione endovenosa:

Le reazioni avverse più comuni sono flebiti e reazioni pseudo-allergiche in connessione con una troppo rapida infusione endovenosa di vancomicina.

Patologie del sistema emolinfopoietico:

Rare : trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, eosinofilia.

Disturbi del sistema immunitario

Rari: reazioni anafilattiche, reazioni di ipersensibilità

Non noti: reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS)

Patologie dell’orecchio e del labirinto:

Non comuni: perdita transitoria o permanente dell’udito. Rare : Tinnito, vertigini.

Patologie cardiache:

Molto rare : arresto cardiaco

Patologie vascolari:

Comuni : riduzione della pressione arteriosa. Rare : Vasculite

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Comuni : dispnea, stridore.

Patologie gastrointestinali:

Rare : nausea.

Molto rare: enterocolite pseudomembranosa.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Comuni : esantema e infiammazione delle mucose, prurito, orticaria.

Molto rare : dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell, dermatosi bollosa con IgA lineare.

Patologie renali e urinarie:

Comuni : L’insufficienza renale si manifesta principalmente con un aumento della creatinina sierica.

Rare : nefrite interstiziale, insufficienza renale acuta.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Comuni : Flebite, arrossamento della parte superiore del corpo e del viso. Rare: febbre da farmaco, brividi. Dolore al petto e muscoli della schiena.

Reazioni correlate all’infusione:

Durante o subito dopo una rapida infusione possono manifestarsi reazioni anafilattoidi, inclusa ipotensione, dispnea, orticaria o prurito. Possono manifestarsi arrossamento della pelle sulla parte superiore del corpo (sindrome dell’uomo rosso), dolore e crampi nei muscoli del torace e della schiena.

Le reazioni diminuiscono quando la somministrazione viene interrotta, generalmente in un tempo compreso tra 20 minuti e 2 ore. Vancomicina deve essere somministrata lentamente (per più di 60 minuti – vedere paragrafo 4.4).

L’ototossicità può essere reversibile o permanente, ed è stata segnalata prevalentemente nei pazienti che hanno ricevuto un sovradosaggio con una storia di udito compromesso, e con la terapia concomitante con altri farmaci ototossici, quali gli aminoglicosidi.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/it/responsabili

04.9 Sovradosaggio

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La terapia di supporto è consigliata, con il mantenimento della filtrazione glomerulare. La vancomicina è scarsamente rimossa dal sangue con l’ emodialisi o la dialisi peritoneale. L’emoperfusione con la resina amberlite XAD-4 è stata segnalata essere di beneficio limitato.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antibatterici ad uso sistemico, antibatterici glicopeptidici Codice ATC: JO1XA01.

Meccanismo d’azione

La vancomicina è un antibiotico glicopeptide triciclico che inibisce la sintesi della parete cellulare nei batteri sensibili legandosi con una elevata affinità al terminale D-alanil-D- alanina delle unità precursore della parete cellulare. Il farmaco è battericida per divisione dei microrganismi.

Rapporto PK / PD

L’attività della vancomicina è considerata dipendente dal tempo.

Meccanismo di resistenza:

La resistenza acquisita ai glicopeptidi è più comune fra gli enterococchi e si basa sulla acquisizione di vari complessi con geni vettore che modificano il bersaglio D-alanil-D-alanina a D-alanil-D-lattato o D-alanil-D-serina che si legano poco alla vancomicina. La resistenza crociata con teicoplanina è stata segnalata per alcuni geni vettore. Geni vettore sono stati raramente trovati in Staphylococcus aureus, dove i cambiamenti nella struttura della parete cellulare portano a una sensibilità intermedia che è più comunemente eterogenea.

Sensibilità:

La vancomicina è particolarmente attiva contro i batteri gram-positivi, come stafilococchi, streptococchi, enterococchi, pneumococchi, e clostridi e difteroidi. I batteri Gram-negativi sono resistenti.

La prevalenza di resistenza acquisita può variare geograficamente e nel tempo per specie selezionate e l’ informazione locale sulla resistenza è auspicabile, soprattutto quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, deve essere richiesta una consulenza di esperti qualora la prevalenza locale della resistenza è tale che l’utilità dell’agente in almeno alcuni tipi di infezione è discutibile.

Breakpoints

Raccomandazioni EUCAST (European Committee on Antimicrobial Susceptibility test)

Sensibile Resistente
Staphylococcus spp. ≤ 2 mgl > 2 mg/l
Enterococcus spp. ≤ 4 mg/l > 4 mg/l
> 2 mg/l
Stre ptococcus spp ≤ 2 mg/l
Stre pne Classi > 2 mg/l
ptococcus
umSponeicaiee comunemen
≤ 2 mg/l
te sensibile
Ana eGrorbaimGrpaomspitoisviitivi ≤ 2 mg/l ≤ 2 mg/l
Non sEpnetceiero
corcrceulastif*aecalis
≤ 2 mg/l > 4 mg/l
ati i
co e lità
Staphylococcus aureus
Staphylococcus coagulase negative Streptococcus spp.
Streptococcus pneumoniae Clostridium spp.
Specie per le quali una resistenza acquisita può essere un problema
Enterococcus faecium
Intrinsecamente resistenti
Batteri Gram-negativi
Chlamydia spp.

*

sono st dei dat

specie.

hanno specifi sensibi

breakpoint non correlati alla specie determinati principalmente sulla base PK / PD e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC di specifiche Essi devono essere utilizzati esclusivamente per le specie che non avuto un punto di interruzione specie- non per quelle specie dove i test di non sono raccomandati.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

Vancomicina viene somministrata per via endovenosa per il trattamento delle infezioni sistemiche. Nel caso di pazienti con normale funzionalità renale, l’ infusione endovenosa di dosi ripetute di 1 g di vancomicina (15 mg / kg) per 60 minuti produce concentrazioni plasmatiche approssimativamente di 50-60 mcg / ml , 20-25 mcg / ml e 5-10 mcg / ml , immediatamente, 2 ore e 11 ore dopo aver completato l’infusione, rispettivamente. L’infusione endovenosa di dosi multiple di 500 mg per 30 minuti produce concentrazioni plasmatiche medie di circa 40-50 mg / l, 19-20 mg / l, e 10-11 mg / l immediatamente, 2 ore e 6 ore dopo aver completato l’infusione, rispettivamente . I livelli plasmatici ottenuti dopo dosi multiple sono simili a quelli raggiunti dopo una singola dose.

In caso di uso orale, vancomicina che è fortemente polare è virtualmente non assorbita. Appare dopo somministrazione orale in forma attiva nelle feci, ed è quindi un chemioterapico adatto per la colite pseudomembranosa e la colite da stafilococco.

Distribuzione

A concentrazioni sieriche di vancomicina di 10 mg / l fino a 100 mg / l, il legame del farmaco alle proteine plasmatiche è di circa 30-55%, misurato con ultra-filtrazione.

Dopo somministrazione endovenosa di vancomicina cloridrato, concentrazioni inibitorie sono presenti nei liquidi pleurico, pericardico, ascitico e sinoviale, nelle urine e nel liquido di dialisi peritoneale e nel tessuto della appendice atriale.

In meningi non infiammate vancomicina passa la barriera emato-encefalica solo in debole misura.

Eliminazione

L’emivita di eliminazione della vancomicina è di 4 – 6 ore in pazienti con normale funzione renale. Nelle prime 24 ore, circa l’80% della dose somministrata di vancomicina è escreta nelle urine attraverso filtrazione glomerulare. La disfunzione renale ritarda l’escrezione di vancomicina. Nei pazienti anefrici, l’emivita media è di 7,5 giorni. C’è ben poco metabolismo del farmaco. Circa il 35-65% di una dose intraperitoneale di vancomicina somministrata durante la dialisi peritoneale viene assorbita in sei ore a livello sistemico. Le concentrazioni sieriche di circa 8 mg / litro si ottengono mediante iniezione intraperitoneale di 30 mg / kg di vancomicina. Anche se la vancomicina non viene eliminata efficacemente con l’emodialisi o la dialisi peritoneale, ci sono state segnalazioni di un aumento della clearance della vancomicina con l’emoperfusione e emofiltrazione. La clearance totale sistemica e renale di vancomicina può essere ridotta nelle persone di età avanzata.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia sulla sicurezza e di tossicità a dose ripetuta.

I dati limitati sugli effetti mutageni mostrano risultati negativi, studi a lungo termine sugli animali per quanto riguarda il potenziale cancerogeno non sono disponibili. Negli studi di teratogenicità, dove ratti e conigli sono trattati con dosi approssimativamente corrispondenti alla dose umana in base alla superficie corporea (mg/m2), non sono stati osservati effetti teratogeni diretti o indiretti.

Studi condotti su animali riguardanti l’utilizzo durante il periodo perinatale / postnatale e gli effetti sulla fertilità non sono disponibili.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nessuno

06.2 Incompatibilità

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La soluzione di vancomicina ha un pH basso che può causare instabilità chimica o fisica quando è mescolato con altri composti. La miscelazione con soluzioni alcaline deve essere evitata. Ogni soluzione parenterale deve essere controllata visivamente per la precipitazione e l’ alterazione del colore prima dell’uso.

Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.

06.3 Periodo di validità

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Polvere confezionata per la vendita:

2 anni

Concentrato ricostituito:

Il concentrato ricostituito deve essere ulteriormente diluito subito dopo la ricostituzione.

Prodotto diluito:

Da un punto di vista microbiologico e chimico fisico -, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Polvere confezionata per la vendita:

Conservare a temperatura inferiore ai 25 ° C.

Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.

Concentrato ricostituito e prodotto diluito:

Per le condizioni di conservazione del prodotto concentrato ricostituito e diluito, vedere il paragrafo 6.3.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconcino incolore di vetro di tipo I da 20 ml, con un tappo in clorobutile tipo I rivestito di silicone e una capsula tipo flip -off verde di alluminio / polipropilene.

Confezioni: 1 flaconcino , 10 flaconcini.

Non tutte le confezioni possono essere commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il prodotto deve essere ricostituito e il concentrato risultante deve essere diluito prima dell’uso. Preparazione del concentrato ricostituito:

Sciogliere il contenuto di ogni fiala da 1000 mg in 20 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili.

Aspetto del concentrato ricostituito:

Soluzione limpida ed incolore, senza particelle.

Un ml di concentrato ricostituito contiene 50 mg di vancomicina.

Per le condizioni di conservazione del concentrato ricostituito, vedere il paragrafo 6.3 Preparazione della soluzione finale diluita per l’ infusione:

Il concentrato ricostituito contenente 50 mg / ml di vancomicina deve essere ulteriormente diluito immediatamente dopo la ricostituzione.

Diluenti adatti sono:

Cloruro di sodio 9 mg / ml (0,9%) iniezione soluzione iniettabile, glucosio 50 mg / ml (5%) iniezione soluzione iniettabile, cloruro di sodio 9 mg / ml (0,9%) e glucosio 50 mg / ml (5%) iniezione soluzione iniettabile o Ringer acetato soluzione iniettabile.

Prima della somministrazione, la soluzione ricostituita e diluita deve essere ispezionata visivamente per la presenza di particelle e modifica di colore. Deve essere usata la soluzione solo se chiara, incolore e priva di particelle.

Infusione intermittente:

Il concentrato ricostituito contenente 1000 mg di vancomicina (50 mg / ml) deve essere ulteriormente diluito con almeno 200 ml di diluente immediatamente dopo la ricostituzione.

La concentrazione di vancomicina in soluzione per infusione non deve superare i 5 mg / ml.

La dose desiderata deve essere somministrata lentamente per infusione endovenosa ad una velocità di non più di 10 mg / minuto, per almeno 60 minuti o anche di più.

Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3 Smaltimento

I flaconcini sono solo per uso singolo. Il prodotto non utilizzato deve essere scartato.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Fresenius Kabi Italia S.r.l. Via Camagre, 41

37063 Isola della Scala- Verona

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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041103021

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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14 Dicembre 2011/ data pubblicazione GU rinnovo

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-