Visioflox – Nd: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Visioflox

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Visioflox: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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OcuFlox 3 mg/g unguento oftalmico

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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1 g di unguento oftalmico contiene 3 mg di ofloxacina. Una singola dose (uno strato di unguento di 1 cm) contiene 0.12 mg di ofloxacina.

Eccipienti con effetti noti: 1 g di unguento oftalmico contiene lanolina con tracce di Butilidrossitoluene.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Unguento oftalmico bianco

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Infezioni del segmento anteriore dell’occhio causate da patogeni sensibili all’ofloxacina: congiuntiviti croniche, cheratiti, ulcere corneali e infezioni da clamidia.

Fare riferimento alle linee guida usuali e generalmente accettate sull’uso appropriato degli antibiotici durante l’uso di ofloxacina.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti

Se non diversamente prescritto, uno strato di unguento di 1 cm (equivalente a

0.12 mg di ofloxacina) deve essere inserito 3 volte al giorno (per infezioni da clamidia, 5 volte al giorno) nel sacco congiuntivale dell’occhio affetto.

Popolazione pediatrica

Il dosaggio nei bambini non è diverso da quello negli adulti. La sicurezza e l’efficacia in bambini al di sotto di 1 anno di età non sono state stabilite.

Pazienti anziani:

Non è richiesta nessuna modifica nel dosaggio.

Pazienti con compromissione renale ed epatica:

Non è richiesta nessuna modifica nel dosaggio.

Il prodotto medicinale non deve essere somministrato per più di 14 giorni. Modo di somministrazione

Uso oftalmico.

Nota: Nel caso di uso concomitante di altri colliri/ unguenti oftalmici, la somministrazione

dei medicinali deve essere effettuata con un intervallo di almeno 15 minuti tra le instillazioni e OcuFlox unguento oftalmico deve sempre essere applicato per ultimo.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo e/o ad inibitori della girasi chimicamente correlati o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Destinato esclusivamente ad uso oftalmico. Non per iniezione o uso orale.

OcuFlox non deve essere usato per infezioni riguardanti il segmento posteriore dell’occhio.

La sicurezza e l’efficacia in bambini al di sotto di 1 anno di età non sono state stabilite.

Un adeguato monitoraggio della risposta deve avvenire durante l’uso topico di OcuFlox.

Reazioni gravi e occasionalmente fatali di ipersensibilità (anafilattica/ anafilattoide) , alcune dopo la prima dose, sono state riportate in pazienti in trattamento

sistemico di chinoloni, compresa l’ofloxacina. Alcune reazioni sono state accompagnate da collasso cardiovascolare, perdita di coscienza, angioedema (compreso edema della laringe, faringe o facciale), ostruzione delle vie respiratorie, dispnea, orticaria, e prurito.

Sospendere il farmaco se si verifica una reazione allergica a OcuFlox. Usare OcuFlox con cautela in pazienti che hanno mostrato sensibilità ad altri agenti antibatterici chinolonici.

Disturbi cardiaci

Si deve prestare particolare attenzione quando si usano fluorichinoloni, compreso OcuFlox in pazienti con fattori di rischio noti per il prolungamento dell’intervallo QT come, per esempio:

sindrome congenita del QT lungo

uso concomitante di farmaci che sono noti per prolungare l’intervallo QT (per esempio antiaritmici di Classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi e antipsicotici)

squilibrio elettrolitico non corretto (per esempio ipokaliemia, ipomagnesiemia)

patologie cardiache (per esempio insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, bradicardia).(Vedere paragrafo 4.5, paragrafo 4.8, paragrafo 4.9).

Pazienti anziani e donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, si deve prestare attenzione durante l’uso di fluorochinoloni, compreso OcuFlox, in queste popolazioni.

Con la terapia sistemica con fluorochinoloni, inclusa ofloxacina, possono verificarsi infiammazione e rottura del tendine, in particolare nei pazienti più anziani e in quelli trattati in concomitanza con corticosteroidi. Pertanto si deve usare cautela e il trattamento con OcuFlox deve essere interrotto al primo segno di infiammazione del tendine (vedere paragrafo 4.8).

Con l’uso prolungato, è possibile la proliferazione di organismi resistenti compresi funghi. Nel caso di tali superinfezioni, deve essere iniziato uno specifico trattamento.

L’uso di ofloxacina unguento oftalmico nei neonati con oftalmia neonatale causata da Neisseria gonorrhoeae o Chlamydia trachomatis non è raccomandato in quanto non è stato valutato in questi pazienti. I neonati con oftalmia neonatale devono ricevere trattamenti appropriati per la loro condizione, per esempio trattamento sistemico nei casi provocati da Chlamydia trachomatis o Neisseria gonorrhoeae.

Uso in pazienti anziani e pediatrici: Non sono disponibili dati relativi al dosaggio topico in pazienti anziani o pediatrici rispetto ad altri gruppi di età ma considerando il minimo assorbimento sistemico può essere applicata la stessa posologia

Studi clinici e preclinici hanno riportato la possibilità di perforazioni corneale in pazienti con difetti epiteliali della cornea preesistenti o ulcere corneali dopo l’uso topico di fluorochinoloni. Tuttavia, significativi fattori supplementari sono stati coinvolti in questi studi,come l’età avanzata, la presenza di lesioni corneali, concomitanti disturbi oculari (per esempio occhio secco), malattie infiammatorie sistemiche (per esempio artrite reumatoide)e uso concomitante di steroidi ad uso oftalmico o agenti antinfiammatori non steroidei.

Tuttavia, è sempre necessario prestare attenzione quando si trattano pazienti con difetti epiteliali corneali o ulcere corneali.

Precipitati corneali sono stati segnalati durante il trattamento topico oftalmico con ofloxacina. Tuttavia, non è stata stabilita una relazione causale.

L’uso prolungato nel tempo di fluorochinoloni ad elevati dosaggi in animali da laboratorio

ha dato luogo a cataratte negli animali da laboratorio. Dopo l’uso oftalmico di ofloxacina, questa opacizzazione non è stata osservata negli umani né negli studi animali a lungo termine (comprendenti le scimmie).

Gli unguenti oftalmici possono ritardare la cicatrizzazione delle ferite corneali.

Durante il trattamento con OcuFlox, un’eccessiva esposizione alla luce solare o alla luce ultravioletta artificiale (per es. lampade solari, solarium etc.) deve essere evitata (possibile fotosensibilità).

La lanolina può causare reazioni locali sulla pelle (per es. dermatite da contatto). L’idrossitoluene butilato (BHT) può causare reazioni sulla pelle locali (per es. dermatite da contatto), o irritazione agli occhi e alle mucose.

Per impedire la contaminazione, le dita o altri oggetti non devono entrare in contatto

con l’apertura del tubo.

Non è raccomandato l’uso di lenti a contatto nei pazienti sottoposti al trattamento per un’infezione oculare.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Durante il trattamento con OcuFlox, non deve essere usata nessuna altra preparazione oftalmica contenente metalli pesanti (per esempio Zn) dato che può essere

anticipata una perdita di efficacia di OcuFlox.

È stato dimostrato che la somministrazione sistemica di alcuni chinoloni inibisce la clearance metabolica di caffeina e teofillina. Studi di interazione condotti con somministrazione sistemica di ofloxacina hanno mostrato che la clearance metabolica di caffeina e teofillina non è significativamente influenzata.

Sebbene vi siano segnalazioni di un incremento nell’incidenza di tossicità a livello del SNC con la co-somministrazione sistemica di fluorochinoloni e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ciò non è stato segnalato per l’uso concomitante di ofloxacina e FANS.

OcuFlox, come gli altri fluorochinoloni, deve essere usato con attenzione nei pazienti che assumono farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (per

esempio antiaritmici di Classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi e antipsicotici) (vedereparagrafo 4.4).

Nota:

Se sta ricevendo trattamenti addizionali con altri medicinali oftalmici topici, deve intercorrere un tempo di almeno 15 minuti tra le singole applicazioni.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Studi controllati riguardo l’uso di OcuFlox unguento oftalmico durante la gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non hanno mostrato nessuna tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Dato che è stato mostrato che i chinoloni ad uso sistemico causano artropatia negli animali immaturi, si raccomanda che OcuFlox unguento oftalmico non venga usato in donne in stato di gravidanza.

Allattamento

Poiché l’ofloxacina ed altri chinolonici somministrati per via sistemica vengono escreti con il latte materno e può esserci un rischio per il lattante, bisogna valutare se Interrompere temporaneamente l’allattamento o non somministrare il prodotto medicinale, tenendo presente l’importanza del prodotto medicinale per la madre.

Fertilità

L’effetto della somministrazione oftalmica di ofloxacina sulla fertilità non è stato indagato.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare e usare macchinari. Si può manifestare un offuscamento o una leggera diminuzione della vista, come per gli altri unguenti oftalmici. Durante questo periodo pertanto il paziente non deve usare macchinari, lavorare senza opportune protezioni, o guidare veicoli.

04.8 Effetti indesiderati

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Reazioni gravi dopo l’uso di ofloxacina somministrata a livello sistemico sono rare e la maggior parte dei sintomi è reversibile.

Poiché una piccola quantità di ofloxacina viene assorbita dopo l’uso topico, possono manifestarsi reazioni avverse simili a quelle dopo somministrazione sistemica.

La frequenza degli eventi avversi è definita come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100,<1/10), non comune (≥1/1,000, <1/100), raro (≥1/10,000,<1/1,000) e molto raro (<1/10,000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Entro ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.

Disturbi del Sistema immunitario

Molto raro: Reazioni anafilattiche sistemiche come angioedema, dispnea, shock anafilattico, gonfiore orofaringeo, edema facciale e gonfiore della lingua e reazioni di ipersensibilità locali.

Patologie del Sistema nervoso

Non nota: Stanchezza, parosmia e disgeusia

Patologie dell’occhio

Comune: Fastidio oculare, irritazione oculare

Raro: Depositi corneali, specialmente in preesistenti condizioni corneali Non nota: Reazioni di ipersensibilità sotto forma di rossore congiuntivale e/o lieve dolore pungente nell’occhio trattato, fotosensibilità, cheratite,

congiuntivite, visione annebbiata, edema oculare, sensazione di corpo estraneo, aumentata lacrimazione, occhi secchi, dolore oculare, prurito agli occhi o palpebre, iperemia dell’occhio, edema periorbitale (compreso edema delle palpebre).

Patologie cardiache

Non nota: aritmia ventricolare e torsioni di punta (registrate prevalentemente in pazienti con fattori di rischio per prolungamento del QT), QT dell’ECG prolungato.

Patologie gastrointestinali

Non nota: Nausea

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non nota: sindrome di Stevens-Johnson Necrolisi epidermica tossica

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non nota: Tumefazione del viso

In pazienti trattati con fluorochinoloni sistemici sono stati segnalate rotture dei tendini della spalla, della mano, del tendine di Achille o di altri tendini che hanno richiesto un intervento chirurgico o hanno portato ad una disabilità prolungata. Gli studi e l’esperienza post-marketing con i chinoloni sistemici indicano che il rischio di queste rotture può aumentare nei pazienti trattati con corticosteroidi, in particolare pazienti geriatrici e nei tendini sottoposti a stress elevato, compreso il tendine di Achille (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati registrati casi di sovradosaggio. In caso di sovradosaggio, deve essere attuato un trattamento sintomatico. Il monitoraggio dell’ECG deve essere effettuato, a causa della possibilità del prolungamento dell’intervallo QT.

In caso di sovradosaggio a livello topico, gli occhi devono essere sciacquati abbondantemente con acqua. Se si presentano reazioni avverse a livello sistemico come risultato di uso improprio o sovradosaggio accidentale, queste devono essere trattate a livello sistemico.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Antinfettivi, fluorochinoloni codice ATC: S01AE01

Meccanismo d’azione

Il meccanismo d’azione dell’ofloxacina è basato sulla compromissione della sintesi del DNA attraverso l’inibizione della topoisomerasi II (girasi) e topoisomerasi IV batteriche. Questo determina un’azione battericida.

Relazione farmacocinetica/farmacodinamica

L’efficacia dipende in gran parte dal rapporto tra il livello di picco sierico (Cmax) e la minima concentrazione inibitoria (MIC) del patogeno, o dal rapporto tra AUC (area sotto la curva concentrazione-tempo) e la MIC del patogeno.

Meccanismi di resistenza

La resistenza all’ofloxacina si può basare sui seguenti meccanismi:

Modifiche nella struttura del target: il più comune meccanismo di resistenza all’ofloxacina e altri fluorochinoloni consiste nel cambiamento della topoisomerasi II o IV come risultato di una mutazione.

Altri meccanismi di resistenza portano a una diminuzione nella concentrazione di fluorochinolone al sito di azione. Questo è dovuto a una ridotta penetrazione cellulare come risultato di una ridotta produzione di porina, o un aumento nella secrezione dalle cellule tramite pompe ad efflusso.

La resistenza trasferibile plasmide mediata è stata scoperta in Escherichia coli e Klebsiella spp.

Per l’ofloxacina, vi è una parziale o completa resistenza crociata con altri fluorochinoloni. Breakpoints

L’ofloxacina è stata testata usando una serie di diluizioni standard. I breakpoints

riportati si riferiscono all’uso sistemico. Le seguenti concentrazioni minime inibitorie per organismi sensibili e resistenti sono state stabilite:

EUCAST (European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing) breakpoints EUCAST 2017):

Patogeno MIC breakpoint (mg/l)
S ≤ R >
Enterobacteriaceae 0.25 0.5
Staphylococcus spp.
Staphylococcus aureus 1 1
Stafilococchi coagulasi-negativi 1 1
Streptococcus pneumoniae
Haemophilus influenzae 0.06 0.06
Moraxella catarrhalis 0.5 0.5
Neisseria gonorrhoeae 0.125 0.25
PK/PD breakpoints(non-specie correlati) 0.25 0.5

MIC, concentrazione minima inibitoria; S, sensibile; R, resistente; I, intermedia; PK/PD: farmacocinetica/farmacodinamica.

– :No breakpoints. Test di sensibilità non consigliato.

Prevalenza di resistenza acquisita

La prevalenza di resistenza acquisita per singole specie può variare localmente e nel corso del tempo. Pertanto, è richiesto di avere informazioni locali sulla situazione di resistenza, soprattutto per un adeguato trattamento di infezioni gravi. Se, sulla base

della situazione locale relativa alla resistenza, l’efficacia dell’ofloxacina risulta discutibile, deve essere consultato un esperto. In particolare, in caso di infezioni gravi o in caso di fallimento terapeutico , deve essere condotta una diagnosi microbiologica, con individuazione dell’agente patogeno e della sua sensibilità all’ofloxacina. È probabile che l’ofloxacina dia resistenza crociata verso altri fluorochinoloni. L’assorbimento di ofloxacina dopo somministrazione topica deve essere considerato ma non porta a cambiamenti clinici o patologici.

Le informazioni presentate in seguito provengono da uno studio attuale sulla resistenza con 1391 isolati di origine oculare (principalmente con un tampone esterno) da 31 centri tedeschi. I dati sono basati sui sopramenzionati breakpoints per uso sistemico. Nell’uso topico di ofloxacina, nel segmento anteriore dell’occhio sono solitamente raggiunte

concentrazioni considerevolmente maggiori di antibiotico rispetto all’uso sistemico, cosicché l’efficacia clinica nelle indicazioni approvate possa essere assunta anche per patogeni che erano stati definiti come resistenti dai saggi in vitro, per esempio Enterococcus spp.

Specie comunemente sensibili Microrganismi Aerobi Gram-positivi

Bacillus spp.

Staphylococcus aureus(meticillino-sensibile) Microrganismi Aerobi Gram-negativi

Acinetobacter baumannii

Acinetobacter lwoffii Enterobacter cloacae Escherichia coli Haemophilus influenzae Haemophilus parainfluenzae Klebsiella oxytoca Klebsiella pneumoniae Moraxella catarrhalis Proteus mirabilis

Serratia marcescens

Altri

Chlamydia

Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema durante l’uso

Microrganismi Aerobi Gram-positivi

Corynebacterium spp.

Enterococcus faecalis

Staphylococcus aureus(meticillino-resistente) Staphylococcus epidermidis

Streptococcus pneumoniae

Streptococci(eccetto Streptococcus pneumoniae) Microrganismi aerobi Gram-negativi

Pseudomonas aeruginosa

Stenotrophomonas maltophilia

Ceppi intrinsecamente resistenti Microrganismi aerobi Gram-positivi

Enterococcus spp.

$ La sensibilità naturale della maggior parte degli isolati è nel range intermedio: tuttavia, la concentrazione nel film lacrimale di almeno 4 mg/L è raggiunta dopo la singola applicazione, che uccide in modo attendibile il 100% degli isolati per 4 h.

+ In almeno una regione, il tasso di resistenza è di oltre il 50%.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

Dopo una singola applicazione di uno strato di unguento di 1 cm (corrispondente a

0.12 mg di ofloxacina), la concentrazione nella congiuntiva e nella sclera raggiunge un picco di 9.72 μg/g e 1.61 μg/g rispettivamente dopo 5 minuti. Successivamente, le concentrazioni diminuiscono lentamente. Le concentrazioni nell’umore acqueo e

nella cornea raggiungono un picco di 0.69 μg/g e 4.87 μg/g rispettivamente dopo un’ora.

Distribuzione

Nei test sugli animali, dopo applicazione topica, l’ofloxacina si è mostrata rilevabile nella cornea, congiuntiva, muscolo oculare, sclera, iride, corpo ciliare e camera anteriore. Inoltre, applicazioni ripetute portano a concentrazioni terapeutiche nel corpo vitreo. Non esistono dati disponibili riguardo l’esposizione sistemica dopo applicazione topica di OcuFlox. Pertanto, non possono essere fatte considerazioni riguardo l’entità dell’assorbimento sistemico.

Biotrasformazione

Vi è un limitato metabolismo a metaboliti desmetil e N-ossido. La desmetil-ofloxacina ha un’attività antibatterica moderata.

Eliminazione

Dato che l’ofloxacina può accumularsi nei tessuti contenenti melanina, si può prevedere l’eliminazione ritardata del principio attivo da questi tessuti. L’ofloxacina assorbita a livello sistemico mostra un’emivita di eliminazione plasmatica compresa tra

3.5 e 6.7 ore.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Non sono stati trovati effetti tossicologici con l’applicazione topica di ofloxacina e OcuFlox era ben tollerato sia in seguito ad applicazioni frequenti a brevi intervalli che in seguito ad uso a lungo termine.

L’ofloxacina non era genotossica. Studi di cancerogenità a lungo termine non sono stati condotti sugli animali. Non vi sono indicazioni di effetto catarattogenico o

co-catarattogenico. L’ofloxacina non ha influenza sulla fertilità, sullo sviluppo peri- e post-natale e non è teratogena. Cambiamenti degenerativi sulle cartilagini articolari sono stati osservati dopo somministrazione sistemica di ofloxacina negli animali. Il danno alle cartilagini articolari si verifica in maniera dose-dipendente e età-dipendente (più giovane è l’animale, tanto più il danno è marcato).

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Paraffina liquida Lanolina Vaselina bianca

06.2 Incompatibilità

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Non applicabile

06.3 Periodo di validità

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30 mesi

Dopo l’apertura, usare entro 6 settimane

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore a 30°C.

Dopo l’apertura: Non conservare a temperatura superiore a 25ºC.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Confezionamento primario

Tubo (HDPE, Copolimero di poli-(acido acrilico- etilene), alluminio, LDPE) con applicatore (HDPE) e tappo a vite (HDPE)

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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OmniVision Italia S.r.l. Via Montefeltro, 6

20156 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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045984010 – "3 MG/G UNGUENTO OFTALMICO" 1 TUBO IN HDPE/COPOLIMERO/AL/LDPE DA 3 G CON APPLICATORE

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 11.09.2019

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 30/11/2020