Prent: a cosa serve e come si usa

Prent (Acebutololo Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Prent (Acebutololo Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Ipertensione arteriosa.

Coronaropatie: angina pectoris dovuta a insufficienza coronarica cronica o postinfartuale.

Disturbi del ritmo cardiaco: tachicardia, extrasistoli ventricolari e sopraventricolari, fibrillazione atriale, flutter atriale.

Prent: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Prent è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Prent ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Prent

Le compresse vanno deglutite con poco liquido, preferibilmente prima dei pasti.

La dose e la durata del trattamento vanno stabilite individualmente in base all’entità dell’effetto terapeutico e alla frequenza cardiaca.

Come per tutti i beta-bloccanti, è buona norma non interrompere bruscamente la somministrazione di Prent, ma ridurre gradualmente la dose, perché dopo una brusca interruzione può verificarsi una esacerbazione dei sintomi.

Salvo diversa prescrizione medica, si suggeriscono le seguenti dosi orientative:

Ipertensione arteriosa:

Inizialmente 200 mg al dì a colazione (1 compressa di Prent 200 mg o mezza compressa di Prent 400 mg). Se l’effetto di riduzione della pressione arteriosa è insufficiente, la dose giornaliera può essere aumentata, dopo una settimana, a 400 mg (2 compresse di Prent 200 mg o 1 compressa di Prent 400 mg). In genere questa dose si rivela sufficiente anche quale dose di mantenimento.

L’intera dose giornaliera può essere assunta come dose singola al mattino o frazionata al mattino e alla sera.

Se la risposta al trattamento è insufficiente, la dose giornaliera può essere aumentata, dopo circa 2 settimane, a 600 mg (3 compresse di Prent 200 mg o 1 compressa e ½ di Prent 400 mg) o ad 800 mg di acebutololo (4 compresse di Prent 200 mg o 2 compresse di Prent 400 mg). In casi particolari, è possibile incrementare la dose totale giornaliera a 1200 mg (6 compresse di Prent 200 mg o 3 compresse di Prent 400 mg), da assumere frazionata la mattina e la sera.

Coronaropatia:

Inizialmente 400 mg al dì (2 compresse di Prent 200 mg o 1 compressa di Prent 400 mg) come dose singola al mattino oppure frazionata la mattina e la sera. In genere questa dose si rivela sufficiente anche quale dose di mantenimento. In casi particolari è possibile incrementare la dose totale giornaliera a 1200 mg, da assumere frazionata in 3 dosi, ad uguali intervalli nel corso della giornata.

Se la terapia viene interrotta, la sospensione non dev’essere brusca ma graduale, allo scopo di evitare un peggioramento del quadro clinico.

Alterazioni del ritmo cardiaco:

La dose media richiesta nei disturbi del ritmo cardiaco di lieve entità è di 400-600 mg/die (2-3 x 1 cpr di Prent 200 mg o 2-3 x ½ cpr di Prent 400 mg al giomo); se necessario, la dose può essere aumentata a 800 mg/die.

In presenza di alterata funzionalità renale ed epatica il dosaggio di Prent va stabilito con attenzione.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Prent seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Prent per quanto riguarda la gravidanza:

Prent: si può prendere in gravidanza?

Durante la gravidanza Prent può essere usato solo dopo un’accurata valutazione del rapporto rischio-beneficio.

A causa del prolungamento della gestazione e della ridotta produzione di latte osservata negli studi nell’animale, si raccomanda, per ragioni di sicurezza, di non usare Prent durante il primo trimestre di gravidanza e di sospenderlo gradualmente, circa 4 settimane prima del parto, se è stato usato durante le ultime fasi della gravidanza. Prent non va somministrato durante l’allattamento.

Se il trattamento con Prent deve essere continuato perché ne sussistono le indicazioni mediche, esso deve essere interrotto non più tardi di 48-72 ore prima di quando è attesa la nascita, perché altrimenti c’è la possibilità di bradicardia, ipotensione, ipoglicemia e depressione respiratoria (asfissia neonatale) nel neonato.

Se il trattamento con Prent non può essere interrotto prima della nascita, il neonato deve essere accuratamente monitorato durante le prime 48-72 ore di vita.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Prent?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Prent in caso di sovradosaggio.

Prent: sovradosaggio

Sintomi di intossicazione:

I sintomi di intossicazione da acebutololo dipendono particolarmente dalle condizioni iniziali del cuore. In pazienti con insufficienza cardiaca pronunciata, anche basse dosi possono causare un deterioramento delle condizioni del cuore. Il quadro clinico, che dipende dal grado di intossicazione da acebutololo, è caratterizzato essenzialmente da sintomi cardiovascolari e a carico del sistema nervoso centrale, quali stanchezza, stato di incoscienza, dilatazione delle pupille e occasionalmente convulsioni generalizzate.

Possono anche verificarsi ipotensione, bradicardia fino all’asistolia, e disturbi della conduzione (all’ECG ci sono spesso ritmi di fuga sopraventricolari o ventricolari) con possibile insufficienza cardiaca e sintomi generali di shock, come vasocostrizione periferica e broncospasmo.

Trattamento delle intossicazioni:

In caso di sovradosaggio o di una pericolosa caduta della frequenza cardiaca e/o della pressione ematica, il trattamento con Prent dev’essere interrotto.

In aggiunta alle misure generali (primariamente detossificazione), devono essere osservati e, se necessario, corretti i segni vitali in condizioni di terapia intensiva. Possono essere somministrati i seguenti antidoti:

Atropina: 0,5-2,0 mg come bolo endovenoso; β-simpaticomimetici, in funzione del peso corporeo e dell’effetto: dopamina, dobutamina, orciprenalina o adrenalina (dev’essere atteso un effetto ridotto).

Glucagone: 0,05 – 0,2 mg pro Kg di peso corporeo mediante bolo endovenoso lento nell’arco di un minuto, seguito da 0,07 mg/kg/h in funzione dei sintomi clinici.

Nel broncospasmo, possono essere somministrati beta2-simpaticomimetici per aerosol (in caso di insufficiente effetto anche per via endovenosa), o può essere iniettata teofillina per via endovenosa.

La somministrazione endovenosa lenta di diazepam è raccomandata per le convulsioni generalizzate.

Il trattamento con un pacemaker, in caso di bradicardia resistente alla terapia, e la ventilazione meccanica devono essere presi in considerazione nel caso di intossicazione minacciosa per la vita. Segnalazioni di casi clinici hanno mostrato che l’emoperfusione o l’emodialisi e l’emoperfusione combinate possono ancora avere successo nella fase di rianimazione. Procedure di purificazione ematica extracorporea sono indicate solo dopo dosi potenzialmente letali (più di 6,0 g di acebutololo) o in presenza di sintomi clinici minacciosi per la vita, che non rispondono al trattamento.

Prent: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco