Nustendi (Acido Bempedoico + Ezetimibe): sicurezza e modo d’azione
Nustendi (Acido Bempedoico + Ezetimibe) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie: Nustendi รจ indicato negli adulti affetti da ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote e non familiare) o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta:
in combinazione con una statina nei pazienti non in grado di raggiungere gli obiettivi di colesterolo-lipoproteina a bassa densitร (low density lipoprotein-cholesterol, LDL-C) con la dose massima tollerata di una statina oltre a ezetimibe (vedere paragrafรฌ 4.2, 4.3 e 4.4),
in monoterapia in pazienti intolleranti alle statine o nei quali ne รจ controindicato lโuso, e che non sono in grado di raggiungere gli obiettivi di LDL-C solo con ezetimibe,
nei pazienti giร in trattamento con lโassociazione di acido bempedoico ed ezetimibe sotto forma di compresse distinte con o senza statina.
Nustendi: come funziona?
Ma come funziona Nustendi? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Nustendi
Categoria farmacoterapeutica: <non ancora assegnata>
, codice ATC: <non ancora assegnato>
Meccanismo dโazione
Nustendi contiene acido bempedoico ed ezetimibe, due composti che abbassano lโLDL-C con meccanismi dโazione complementari: inibizione della sintesi del colesterolo nel fegato e dellโassorbimento del colesterolo nellโintestino.
Acido bempedoico
Lโacido bempedoico รจ un inibitore dellโadenosin-trifosfato-citrato-liasi (ACL) che abbassa lโLDL-C mediante lโinibizione della sintesi del colesterolo nel fegato. LโACL รจ un enzima a monte della 3- idrossi-3-metilglutaril-coenzima A (HMG-CoA) reduttasi nel percorso di biosintesi del colesterolo. Lโacido bempedoico necessita dellโattivazione del coenzima A (CoA) da parte dellโacil-CoA sintetasi 1 a catena molto lunga (ACSVL1) in ETC-1002-CoA. LโACSVL1 si esprime principalmente nel fegato e non nel muscolo scheletrico. Lโinibizione dellโACL da parte di ETC-1002-CoA si traduce in una riduzione della sintesi del colesterolo nel fegato e abbassa lโLDL-C nel sangue attraverso una sovraregolazione dei recettori delle lipoproteine a bassa densitร . Inoltre, lโinibizione dellโACL da parte di ETC-1002-CoA si traduce in una concomitante soppressione della biosintesi degli acidi grassi epatici.
Ezetimibe
Ezetimibe riduce il colesterolo nel sangue inibendone lโassorbimento da parte dellโintestino tenue. ร stato dimostrato che il bersaglio molecolare di ezetimibe รจ il trasportatore di steroli, Niemann-Pick C1-Like 1 (NPC1L1), coinvolto nellโassorbimento intestinale di colesterolo e fitosteroli. Ezetimibe si localizza sullโorletto a spazzola dellโintestino tenue e inibisce lโassorbimento del colesterolo, determinando una diminuzione dellโapporto di colesterolo intestinale al fegato.
Effetti farmacodinamici
La somministrazione di acido bempedoico ed ezetimibe, in monoterapia e in combinazione con altri medicinali ipolipemizzanti, diminuisce lโLDL-C, il colesterolo lipoproteico non ad alta densitร (non- HDL-C), lโapolipoproteina B (apo B) e il colesterolo totale (TC) nei pazienti con ipercolesterolemia o dislipidemia mista.
Considerato che i pazienti affetti da diabete sono esposti a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari aterosclerotiche, gli studi clinici sullโacido bempedoico hanno incluso pazienti con diabete mellito. Nel sottoinsieme dei pazienti affetti da diabete, sono stati osservati livelli inferiori di emoglobina glicata (HbA1c) rispetto al placebo (in media lo 0,2%). Nei pazienti senza diabete, non รจ stata osservata alcuna differenza di HbA1c tra lโacido bempedoico e il placebo e non vi sono state differenze nei tassi di ipoglicemia.
Elettrofisiologia del cuore
ร stata condotta una sperimentazione sul QT in riferimento allโacido bempedoico. Alla dose di 240 mg (1,3 volte la dose raccomandata approvata), lโacido bempedoico non prolunga lโintervallo QT in misura clinicamente rilevante.
Lโeffetto di ezetimibe o del regime combinato di Nustendi sullโintervallo QT non รจ stato valutato. Efficacia e sicurezza clinica
ร stato dimostrato che ezetimibe 10 mg riduce la frequenza di eventi cardiovascolari. Non รจ stato determinato lโeffetto dellโacido bempedoico sulla morbilitร e sulla mortalitร cardiovascolari.
Lโefficacia di Nustendi รจ stata valutata in unโanalisi di sensibilitร condotta su 301 pazienti che hanno ricevuto il trattamento nello studio 1002-053. Questa analisi ha escluso tutti i dati provenienti da 3 centri (81 pazienti) a causa della non compliance sistematica dei pazienti a tutti e quattro i trattamenti. Si รจ trattato di uno studio a 4 bracci, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli, di 12 settimane, condotto su pazienti con alto rischio cardiovascolare e iperlipidemia. I pazienti sono stati randomizzati 2:2:2:1 a ricevere Nustendi per via orale alla dose di 180 mg/10 mg al giorno (n = 86), acido bempedoico 180 mg al giorno (n = 88), ezetimibe 10 mg al giorno (n = 86), o placebo una volta al giorno (n = 41) come trattamento aggiuntivo a una terapia a base di statine alla dose massima tollerata. La terapia con statine alla dose massima tollerata poteva includere regimi diversi dal dosaggio giornaliero o privi di statine. I pazienti sono stati stratificati a seconda del rischio cardiovascolare e dellโintensitร della statina al basale. I pazienti che assumevano simvastatina 40 mg al giorno o piรน sono stati esclusi dallo studio.
Le caratteristiche demografiche e le caratteristiche patologiche al basale erano bilanciate tra i bracci di trattamento. Nel complesso, lโetร media al basale era di 64 anni (intervallo: da 30 a 87 anni), il 50% aveva unโetร ? 65 anni, il 50% era di sesso femminile, lโ81% era bianco, il 17% nero, lโ1% asiatico e lโ1% altro. Al momento della randomizzazione, il 61% dei pazienti trattati con Nustendi, il 69% dei pazienti con acido bempedoico, il 63% dei pazienti con ezetimibe e il 66% dei pazienti che assumevano placebo stavano assumendo statine; il 36% dei pazienti trattati con Nustendi, il 35% dei pazienti con acido bempedoico, il 29% dei pazienti con ezetimibe e il 41% dei pazienti con placebo stavano assumendo statine ad alta intensitร . LโLDL-C medio al basale era di 149,7 mg/dL
(3,9 mm mmol/L). La maggior parte dei pazienti (94%) ha completato lo studio.
Nustendi ha ridotto significativamente lโLDL-C dal basale alla settimana 12 rispetto al placebo (- 38,0%; IC al 95%: -46,5%, -29,6%; p < 0,001). Gli effetti massimi di abbassamento dellโLDL-C sono stati osservati giร alla settimana 4 e lโefficacia รจ stata mantenuta per tutta la durata della sperimentazione. Nustendi ha anche ridotto significativamente non-HDL-C, apo B e TC (vedere tabella 2).
Tabella 2. Effetti terapeutici di Nustendi sui parametri lipidici in pazienti con alto rischio cardiovascolare e iperlipidemia durante regimi con statine di base (variazione % media dal basale alla settimana 12)
Nustendi 180 mg/10 mg n = 86 |
Acido bempedoico 180 mg n = 88 |
Ezetimibe 10 mg n = 86 |
Placebo n = 41 | |
---|---|---|---|---|
LDL-C, n | 86 | 88 | 86 | 41 |
Media LS (SE) | -36,2 (2,6) | -17,2 (2,5) | -23,2 (2,2) | 1,8 (3,5) |
non-HDL-C, n | 86 | 88 | 86 | 41 |
Media LS (SE) | -31,9 (2,2) | -14,1 (2,2) | -19,9 (2,1) | 1,8 (3,3) |
apo B, n | 82 | 85 | 84 | 38 |
Media LS (SE) | -24,6 (2,4) | -11,8 (2,2) | -15,3 (2,0) | 5,5 (3,0) |
TC, n | 86 | 88 | 86 | 41 |
Media LS (SE) | -26,4 (1,9) | -12,1 (1,8) | -16,0 (1,6) | 0,7 (2,5) |
apo B = apolipoproteina B; HDL-C = colesterolo lipoproteico ad alta densitร ; IC = intervallo di confidenza; LDL C = colesterolo lipoproteico a bassa densitร ; LS = minimi quadrati; TC = colesterolo totale.
Statine di base: atorvastatina, lovastatina, pitavastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina.
Somministrazione di acido bempedoico durante la terapia di base con ezetimibe
Lo studio 1002-048 multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di 12 settimane ha valutato lโefficacia dellโacido bempedoico rispetto al placebo nellโabbassamento dellโLDL-C quando aggiunto a ezetimibe in pazienti con LDL-C elevato che presentavano una storia di intolleranza alle statine e non erano in grado di tollerare piรน della minima dose iniziale approvata di una statina. Lo studio ha incluso 269 pazienti randomizzati 2:1 a ricevere acido bempedoico (n = 181) o placebo (n = 88) come trattamento aggiuntivo a ezetimibe 10 mg al giorno per 12 settimane.
Nel complesso, lโetร media al basale era di 64 anni (intervallo: da 30 a 86 anni), il 55% aveva unโetร
? 65 anni, il 61% era di sesso femminile, lโ89% era bianco, lโ8% nero, il 2% asiatico e lโ1% altro. LโLDL-C medio al basale era di 127,6 mg/dL (3,3 mm mmol/L). Al momento della randomizzazione, al 33% dei pazienti trattati con acido bempedoico contro il 28% che assumevano placebo veniva somministrata una terapia con statine a dosi inferiori o uguali alle minime dosi approvate. La somministrazione di acido bempedoico ai pazienti sottoposti a terapia di base con ezetimibe ha ridotto significativamente lโLDL-C dal basale alla settimana 12 rispetto a placebo e a ezetimibe (p < 0,001). La somministrazione di acido bempedoico insieme alla terapia di base con ezetimibe ha ridotto in modo significativo anche non-HDL-C, apo B e TC (vedere tabella 3).
Tabella 3. Effetti terapeutici dellโacido bempedoico rispetto al placebo in pazienti intolleranti alle statine durante la terapia di base con ezetimibe (variazione percentuale media dal basale alla settimana 12)
Studio 1002-048 (N = 269) |
||
---|---|---|
Acido bempedoico 180 mg + ezetimibe di base 10 mg n = 181 |
Placebo + ezetimibe di base 10 mg n = 88 |
|
LDL-Ca, n | 175 | 82 |
Media LS | -23,5 | 5,0 |
non-HDL-Ca, n | 175 | 82 |
Media LS | -18,4 | 5,2 |
apo Ba, n | 180 | 86 |
Media LS | -14,6 | 4,7 |
TCa, n | 176 | 82 |
Media LS | -15,1 | 2,9 |
apo B = apolipoproteina B; HDL-C = colesterolo lipoproteico ad alta densitร ; IC = intervallo di confidenza; LDL C = colesterolo lipoproteico a bassa densitร ; LS = minimi quadrati; TC = colesterolo totale.
Statine di base: atorvastatina, simvastatina, rosuvastatina, pravastatina, lovastatina
a. La variazione percentuale rispetto al basale รจ stata analizzata utilizzando lโanalisi di covarianza (ANCOVA), con gli strati di trattamento e di randomizzazione come fattori e il parametro lipidico al basale come covariata.
Popolazione pediatrica
LโAgenzia europea dei medicinali ha previsto lโesonero dallโobbligo di presentare i risultati degli studi con Nustendi in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento del colesterolo elevato (vedere paragrafo 4.2 per รฌnformazรฌonรฌ sullโuso pedรฌatrรฌco).
Nustendi: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Nustendi, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Nustendi
Assorbimento
Nustendi
La biodisponibilitร delle compresse di Nustendi era simile a quella delle singole compresse somministrate in concomitanza. I valori di Cmax per lโacido bempedoico e il suo metabolita attivo (ESP15228) sono risultati simili tra le formulazioni, ma i valori di Cmax per ezetimibe e ezetimibe- glucuronide sono risultati rispettivamente circa il 13% e il 22% inferiori per Nustendi rispetto alle singole compresse somministrate in concomitanza. Data una simile estensione complessiva dellโesposizione a ezetimibe e ezetimibe-glucuronide (misurata mediante lโAUC), รจ improbabile che una Cmax inferiore del 22% sia clinicamente significativa.
Non รจ stata osservata alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa quando ezetimibe รจ stato somministrato in concomitanza con acido bempedoico. LโAUC e la Cmax di ezetimibe totale (ezetimibe e la sua forma glucuronata) e di ezetimibe-glucuronide sono aumentati di circa 1,6 e 1,8 volte, rispettivamente, quando รจ stata assunta una singola dose di ezetimibe con acido bempedoico allo stato stazionario. Questo aumento รจ dovuto probabilmente allโinibizione di OATP1B1 da parte dellโacido bempedoico, che si traduce in una diminuzione della captazione epatica e, di conseguenza, in una diminuzione dellโeliminazione di ezetimibe-glucuronide. Gli aumenti dellโAUC e della Cmax per ezetimibe sono stati inferiori al 20%.
Acido bempedoico
I dati farmacocinetici indicano che lโacido bempedoico viene assorbito con un tempo mediano alla concentrazione massima di 3,5 ore se somministrato sotto forma di compresse di Nustendi da 180 mg. I parametri farmacocinetici dellโacido bempedoico vengono presentati sotto forma di media (deviazione standard ), se non diversamente specificato. Lโacido bempedoico puรฒ essere considerato un profarmaco che viene attivato a livello intracellulare da ACSVL1 in ETC-1002-CoA. La Cmax e lโAUC allo stato stazionario in seguito alla somministrazione di dosi multiple in pazienti affetti da ipercolesterolemia sono risultate rispettivamente di 24,8 (6,9) microgrammi/mL e 348
(120) microgrammi?h/mL. La farmacocinetica dellโacido bempedoico allo stato stazionario รจ stata generalmente lineare in un intervallo compreso tra 120 mg e 220 mg. In seguito a somministrazione ripetuta alla dose raccomandata non si sono manifestate variazioni dipendenti dal tempo nella farmacocinetica dellโacido bempedoico e il relativo stato stazionario รจ stato raggiunto dopo 7 giorni. Il rapporto medio di accumulo dellโacido bempedoico รจ stato di circa 2,3 volte.
Ezetimibe
Successivamente alla somministrazione orale, ezetimibe viene rapidamente assorbito e ampiamente coniugato in un glucuronide fenolico farmacologicamente attivo (ezetimibe-glucuronide). La Cmax media si presenta entro 1-2 ore per ezetimibe-glucuronide e 4-12 ore per ezetimibe. Non รจ possibile determinare la biodisponibilitร assoluta di ezetimibe in quanto il composto รจ di fatto insolubile in mezzi acquosi idonei alle preparazioni iniettabili. Ezetimibe รจ sottoposto a un complesso circolo enteroepatico ed รจ possibile osservare picchi multipli di ezetimibe.
Effetti del cibo
A seguito della somministrazione di Nustendi accompagnata da una colazione ad alto contenuto di grassi e calorie in soggetti sani, le AUC per lโacido bempedoico e per lโezetimibe sono risultate paragonabili alla condizione a digiuno. Rispetto alla condizione a digiuno, quella a stomaco pieno ha determinato riduzioni rispettivamente del 30% e del 12% della Cmax dellโacido bempedoico e dellโezetimibe. In confronto alla condizione a digiuno, quella a stomaco pieno ha determinato riduzioni rispettivamente del 12% e del 42% della Cmax e dellโAUC di ezetimibe-glucuronide. Questo effetto del cibo non รจ considerato clinicamente significativo.
Distribuzione
Acido bempedoico
Il volume di distribuzione apparente (V/F) dellโacido bempedoico era di 18 L. Il legame alle proteine plasmatiche dellโacido bempedoico, del suo glucuronide e del suo metabolita attivo, ESP15228, era rispettivamente 99,3%, 98,8% e 99,2%. Lโacido bempedoico non si distribuisce nei globuli rossi.
Ezetimibe
Ezetimibe ed ezetimibe-glucuronide sono legati alle proteine del plasma umano rispettivamente per il 99,7% e lโ88-92%.
Biotrasformazione
Acido bempedoico
Studi di interazione metabolica in vitro suggeriscono che lโacido bempedoico, nonchรฉ il suo metabolita attivo e le forme glucuronate, non vengono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450, nรฉ li inibiscono o li inducono.
0-48h
0-48h
plasmatica.
La Cmax e lโAUC allo stato stazionario del metabolita attivo equipotente (ESP15228) dellโacido bempedoico in pazienti affetti da ipercolesterolemia sono risultate rispettivamente di
3,0 (1,4) microgrammi/mL e 54,1 (26,4) microgrammi?h/mL. ESP15228 ha probabilmente contribuito in misura minore allโattivitร clinica complessiva dellโacido bempedoico sulla base dellโesposizione sistemica e delle proprietร farmacocinetiche.
Ezetimibe
In studi pre-clinici รจ stato dimostrato che ezetimibe non induce gli enzimi che metabolizzano i farmaci del citocromo P450. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative tra ezetimibe e farmaci noti per essere metabolizzati dai citocromi P450 1A2, 2D6, 2C8, 2C9 e 3A4, o da N-acetiltransferasi. Ezetimibe viene metabolizzato principalmente nellโintestino tenue e nel fegato attraverso la glucuronoconiugazione (una reazione di fase II) con successiva escrezione biliare. In tutte le specie esaminate รจ stato osservato un metabolismo ossidativo minimo (una reazione di fase I).
Ezetimibe ed ezetimibe-glucuronide sono i principali composti derivati dai farmaci rilevati nel plasma, che costituiscono rispettivamente circa il 10-20% e lโ80-90% del farmaco totale nel plasma. Sia ezetimibe sia ezetimibe-glucuronide vengono eliminati dal plasma lentamente con evidenza di un significativo ricircolo enteroepatico.
Eliminazione
Acido bempedoico
La clearance allo stato stazionario (CL/F) dellโacido bempedoico determinata da unโanalisi farmacocinetica di popolazione in pazienti affetti da ipercolesterolemia era di 12,1 mL/min dopo un dosaggio giornaliero; la clearance renale dellโacido bempedoico immodificato rappresentava meno del 2% della clearance totale. Lโemivita media per lโacido bempedoico nellโuomo era di 19 (10) ore allo stato stazionario.
In seguito alla somministrazione orale singola di 240 mg di acido bempedoico (1,3 volte la dose raccomandata approvata), il 62,1% della dose totale (acido bempedoico e i suoi metaboliti) รจ stato recuperato nelle urine, principalmente sotto forma di coniugato acil glucuronide dellโacido bempedoico, e il 25,4% รจ stato recuperato nelle feci. Meno del 5% della dose somministrata รจ stato escreto sotto forma di acido bempedoico immodificato, nelle feci e nelle urine combinate.
Ezetimibe
In seguito alla somministrazione orale di 14C-ezetimibe (20 mg) a soggetti umani, ezetimibe totale (ezetimibe ed ezetimibe-glucuronide) ha rappresentato circa il 93% della radioattivitร totale nel plasma. Circa il 78% e lโ11% della radioattivitร somministrata sono stati recuperati rispettivamente nelle feci e nelle urine in un periodo di rilevazione pari a 10 giorni. Dopo 48 ore non vi erano livelli rilevabili di radioattivitร nel plasma. Lโemivita per ezetimibe ed ezetimibe-glucuronide รจ di circa 22 ore.
Popolazioni speciali
Compromissione renale
Acido bempedoico
La farmacocinetica dellโacido bempedoico รจ stata esaminata in unโanalisi farmacocinetica della popolazione eseguita su dati combinati tratti da tutte gli studi clinici (n = 2.261) per valutare la funzione renale sullโAUC allo stato stazionario dellโacido bempedoico e in uno studio farmacocinetico a dose singola in soggetti con diversi gradi di funzione renale. Rispetto ai pazienti con funzione renale normale, le esposizioni medie allโacido bempedoico sono risultate piรน elevate nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata, rispettivamente di 1,4 volte (90% PI: 1,3, 1,4) e di 1,9 volte (90% PI: 1,7, 2,0) (vedere paragrafo 4.4).
Vi sono informazioni limitate riguardo ai pazienti con compromissione renale severa; in uno studio a dose singola, lโAUC dellโacido bempedoico era aumentata di 2,4 volte nei pazienti (n = 5) con compromissione renale grave (eGFR < 30 mL/min/1,73 m2) rispetto a quelli con funzione renale normale. Gli studi clinici di Nustendi non hanno incluso pazienti con malattia renale allo stadio terminale in dialisi (vedere paragrafo 4.4).
Ezetimibe
Dopo una dose singola da 10 mg di ezetimibe in pazienti con malattia renale severa (n = 8; CrCl media ? 30 mL/min/1,73 m2), lโAUC media per lโezetimibe totale รจ aumentata di circa 1,5 volte rispetto ai soggetti sani (n = 9). Questo risultato non รจ considerato clinicamente significativo. Un altro paziente in questo studio (sottoposto precedentemente a trapianto renale e trattato con molteplici medicinali, tra cui ciclosporina) ha avuto unโesposizione a ezetimibe totale 12 volte maggiore.
Compromissione epatica
Nustendi non รจ raccomandato nei pazienti con compromissione epatica moderata o severa a causa degli effetti non noti della maggiore esposizione a ezetimibe.
Acido bempedoico
La farmacocinetica dellโacido bempedoico e del suo metabolita (ESP15228) รจ stata studiata in pazienti con funzione epatica normale o con compromissione epatica lieve o moderata (Child-Pugh A o B) a
seguito di una singola dose (n = 8/gruppo). Rispetto ai pazienti con funzione epatica normale, la Cmax e lโAUC medie dellโacido bempedoico sono diminuite rispettivamente dellโ11% e del 22% nei pazienti con compromissione epatica lieve e del 14% e del 16% nei pazienti con compromissione epatica moderata. Non si prevede che ciรฒ comporti una minore efficacia. Lโacido bempedoico non รจ stato studiato nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh C).
Ezetimibe
Dopo una dose singola da 10 mg di ezetimibe, lโAUC media per lโezetimibe totale รจ aumentata di circa 1,7 volte nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh A), rispetto ai soggetti sani. In uno studio con dosi multiple (10 mg al giorno), della durata di 14 giorni, condotto su pazienti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh B), lโAUC media per lโezetimibe totale era aumentata di circa 4 volte il giorno 1 e il giorno 14 rispetto ai soggetti sani.
Altre popolazioni speciali Acido bempedoico
Negli studi controllati con placebo, di 3.621 pazienti trattati con acido bempedoico, 2.098 (58%)
avevano unโetร > 65 anni. Non sono state osservate differenze complessive in termini di sicurezza o di efficacia tra questi pazienti e i pazienti piรน giovani.
La farmacocinetica dellโacido bempedoico non รจ stata influenzata dallโetร , dal genere o dalla razza. Il peso corporeo ha rappresentato una covariata statisticamente significativa. Il quartile piรน basso del peso corporeo (< 73 kg) รจ stato associato a unโesposizione maggiore di circa il 30%. Lโaumento dellโesposizione non รจ stato clinicamente significativo e non sono raccomandati aggiustamenti della dose in base al peso.
Ezetimibe
Geriatria
In uno studio con dosi multiple, con una somministrazione di ezetimibe di 10 mg una volta al giorno per 10 giorni, le concentrazioni plasmatiche per lโezetimibe totale erano circa 2 volte superiori nei soggetti sani piรน anziani (? 65 anni) rispetto ai soggetti piรน giovani. La riduzione dellโLDL-C e il profilo di sicurezza sono paragonabili tra soggetti anziani e giovani trattati con ezetimibe.
Genere
Le concentrazioni plasmatiche per ezetimibe totale sono leggermente piรน alte (di circa il 20%) nelle donne in confronto agli uomini. La riduzione dellโLDL-C e il profilo di sicurezza sono paragonabili tra uomini e donne trattati con ezetimibe.
Nustendi: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Nustendi agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Nustendi รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Nustendi: dati sulla sicurezza
Nustendi
La somministrazione concomitante di acido bempedoico con dosi di ezetimibe nei ratti a esposizioni totali sistemiche > 50 volte lโesposizione clinica umana non ha alterato il profilo tossicologico dellโacido bempedoico nรฉ di ezetimibe. Lโacido bempedoico in combinazione con ezetimibe non ha alterato gli effetti sul profilo dello sviluppo embriofetale di acido bempedoico o ezetimibe.
Acido bempedoico
La batteria standard di studi di genotossicitร non ha identificato alcun potenziale mutageno o clastogeno dellโacido bempedoico. Negli studi di cancerogenicitร a lungo termine condotti su roditori, lโacido bempedoico ha aumentato lโincidenza di tumori epatocellulari e tumori follicolari della tiroide nei ratti maschi e di tumori epatocellulari nei topi maschi. Poichรฉ si tratta di tumori comuni osservati negli esperimenti a lungo termine nei roditori e il meccanismo della tumorigenesi รจ secondario
allโattivazione di recettori proliferatori perossisomiali (PPAR-alfa) specifici per i roditori, questi tumori non vengono considerati rilevanti per lโuomo.
Solo nei ratti sono stati osservati aumento del peso del fegato e ipertrofia epatocellulare, parzialmente regrediti dopo un periodo di recupero di 1 mese a ? 30 mg/kg/giorno o a 4 volte lโesposizione nellโuomo a 180 mg. In entrambe le specie sono stati osservati a dosi tollerate alterazioni reversibili e non avverse dei parametri di laboratorio indicative di questi effetti epatici, diminuzioni dei globuli rossi e dei parametri di coagulazione, e aumenti di azoto ureico e creatinina. Negli studi cronici, la dose senza effetto avverso osservabile (NOAEL) per la risposta avversa รจ stata di 10 mg/kg/giorno e 60 mg/kg/giorno associata a esposizioni inferiori e 15 volte lโesposizione umana a 180 mg, rispettivamente nei ratti e nelle scimmie.
Lโacido bempedoico non รจ risultato teratogeno nรฉ tossico per embrioni o feti in femmine di coniglio gravide a dosi fino a 80 mg/kg/giorno o 12 volte lโesposizione sistemica nellโuomo a 180 mg. Il trattamento con acido bempedoico di femmine di ratto gravide a 10, 30, e 60 mg/kg/giorno durante lโorganogenesi aveva diminuito il numero di feti vitali e ridotto il peso corporeo fetale a
? 30 mg/kg/giorno o 4 volte lโesposizione sistemica nellโuomo a 180 mg. Una maggiore incidenza di reperti scheletrici fetali (scapola e costole piegate) รจ stata osservata a tutte le dosi, a esposizioni al di sotto dellโesposizione sistemica nellโuomo a 180 mg. In uno studio sullo sviluppo pre- e post-natale, le femmine di ratto gravide, cui era stato somministrato acido bempedoico a 5, 10, 20 e 30 mg/kg/giorno durante la gravidanza e lโallattamento, hanno manifestato effetti materni avversi a ? 20 mg/kg/giorno e una riduzione del numero di cuccioli vivi e della sopravvivenza dei cuccioli, della crescita e dellโapprendimento dei cuccioli, e della memoria a ? 10 mg/kg/giorno, con esposizioni materne a
10 mg/kg/giorno, inferiori allโesposizione nellโuomo a 180 mg.
La somministrazione di acido bempedoico a ratti maschi e femmine prima dellโaccoppiamento e fino al giorno di gestazione 7 nelle femmine ha determinato alterazioni nella ciclicitร estrale, diminuzione del numero di corpi lutei e impianti a ? 30 mg/kg/giorno senza effetti sulla fertilitร maschile o femminile o sui parametri spermatici a 60 mg/kg/giorno (rispettivamente 4 e 9 volte lโesposizione sistemica nellโuomo a 180 mg).
Ezetimibe
Studi sugli animali relativi alla tossicitร cronica di ezetimibe non hanno identificato alcun organo bersaglio per gli effetti tossici. Nei cani trattati per quattro settimane con ezetimibe
(? 0,03 mg/kg/giorno) la concentrazione di colesterolo nella bile cistica era aumentata di un fattore da 2,5 a 3,5. Tuttavia, in uno studio durato un anno condotto su cani con dosi fino a 300 mg/kg/giorno non รจ stato osservato alcun aumento dellโincidenza di colelitiasi o di altri effetti epatobiliari. La significativitร di questi dati per lโuomo non รจ nota. Non si puรฒ escludere un rischio litogeno associato allโuso terapeutico di ezetimibe.
Negli studi di somministrazione concomitante di ezetimibe con statine, gli effetti tossici osservati erano essenzialmente quelli tipicamente associati alle statine. Alcuni degli effetti tossici sono stati piรน marcati di quelli osservati durante il trattamento con le statine in monoterapia. Ciรฒ viene attribuito alle interazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche nella terapia con somministrazione concomitante.
Casi di miopatia si sono verificati nei ratti solo a seguito di esposizione a dosi molte volte superiori alla dose terapeutica umana (circa 20 volte il livello di AUC per le statine e da 500 a 2.000 volte il livello di AUC per i metaboliti attivi).
In una serie di saggi in vivo e in vitro ezetimibe, somministrato in monoterapia o in concomitanza con statine, non ha mostrato alcun potenziale genotossico. I test di cancerogenesi a lungo termine su ezetimibe sono risultati negativi.
Ezetimibe non ha avuto alcun effetto sulla fertilitร dei ratti maschi o femmine, nรฉ รจ risultato essere teratogeno in ratti o conigli, nรฉ ha influenzato lo sviluppo prenatale o postnatale. Ezetimibe ha attraversato la barriera placentare in femmine di ratto e coniglio gravide cui erano state somministrate dosi multiple di 1.000 mg/kg/giorno. La somministrazione concomitante di ezetimibe e statine non รจ
risultata teratogena nei ratti. Nelle femmine di coniglio gravide รจ stato osservato un numero limitato di deformitร scheletriche (vertebre toraciche e caudali fuse, numero ridotto di vertebre caudali). La somministrazione concomitante di ezetimibe con lovastatina ha provocato effetti embrioletali.
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Nustendi: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Nustendi
Nustendi: interazioni
Non sono stati condotti studi specifici di interazione farmacocinetica con Nustendi. Le interazioni farmacologiche identificate in studi con lโacido bempedoico o ezetimibe determinano le interazioni che possono verificarsi con Nustendi.
Effetti di altri medicinali sui singoli componenti di Nustendi
Fibrati
La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil ha aumentato leggermente le concentrazioni totali di ezetimibe (rispettivamente circa 1,5 e 1,7 volte). Fenofibrato puรฒ aumentare lโescrezione di colesterolo nella bile, determinando colelitiasi. In uno studio pre-clinico su cani, ezetimibe ha aumentato il colesterolo nella bile della cistifellea (vedere paragrafo 5.3). Non si puรฒ escludere un rischio litogeno associato allโuso terapeutico di Nustendi.
Se si sospetta colelitiasi in un paziente cui si somministrano Nustendi e fenofibrato, sono indicati studi sulla cistifellea e deve essere presa in considerazione una terapia ipolipemizzante alternativa (vedere paragrafo 4.4).
Ciclosporina
In uno studio su otto pazienti sottoposti precedentemente a trapianto renale con clearance della creatinina > 50 mL/min e una dose stabile di ciclosporina, una singola dose da 10 mg di ezetimibe ha portato a un aumento di 3,4 volte (intervallo 2,3-7,9 volte) dellโarea media sotto la curva (AUC) per ezetimibe totale rispetto a una popolazione di controllo sana, trattata con ezetimibe in monoterapia, di un altro studio (n = 17). In un altro studio, un paziente con trapianto renale con compromissione renale severa che riceveva ciclosporina e diversi altri medicinali ha mostrato unโesposizione 12 volte maggiore a ezetimibe totale rispetto ai pazienti di controllo concomitanti che ricevevano ezetimibe in monoterapia. In uno studio crossover a due periodi su dodici soggetti sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni con una singola dose di ciclosporina da 100 mg al giorno 7 ha determinato un aumento medio del 15% nellโAUC della ciclosporina (intervallo dal 10% di diminuzione al 51% di aumento) rispetto a una singola dose di ciclosporina da 100 mg in
monoterapia. Non รจ stato condotto uno studio controllato in riferimento allโeffetto di ezetimibe co- somministrato sullโesposizione alla ciclosporina nei pazienti con trapianto renale. Quando si inizia il trattamento con Nustendi รจ necessario prestare particolare attenzione alla determinazione della ciclosporina. ร necessario monitorare le concentrazioni di ciclosporina nei pazienti che assumono Nustendi e ciclosporina (vedere paragrafo 4.4).
Colestiramina
La somministrazione concomitante di colestiramina ha diminuito lโAUC media di ezetimibe totale (ezetimibe piรน ezetimibe-glucuronide) di circa il 55%. La riduzione incrementale di LDL-C dovuta allโaggiunta di Nustendi alla colestiramina puรฒ essere rallentata da questa interazione (vedere paragrafo 4.2).
Interazioni farmacologiche mediate dai trasportatori
Gli studi in vitro di interazione farmacologica indicano che lโacido bempedoico, cosรฌ come il suo metabolita attivo e la sua forma glucuronata, non sono substrati dei trasportatori di farmaci comunemente caratterizzati, ad eccezione dellโacido bempedoico glucuronide, che รจ un substrato per OAT3.
Probenecid
Probenecid, un inibitore della glucuronoconiugazione, รจ stato studiato per valutare il potenziale effetto di questi inibitori sulla farmacocinetica dellโacido bempedoico. La somministrazione di acido bempedoico 180 mg con probenecid allo stato stazionario ha portato a un aumento di 1,7 volte dellโAUC dellโacido bempedoico e a un aumento di 1,9 volte dellโAUC del metabolita attivo dellโacido bempedoico (ESP15228). Questi innalzamenti non sono clinicamente significativi e non hanno alcun impatto sulle raccomandazioni di dosaggio.
Effetti dei singoli componenti di Nustendi su altri medicinali
Statine
Le interazioni farmacocinetiche tra acido bempedoico 180 mg e simvastatina 40 mg, atorvastatina 80 mg, pravastatina 80 mg e rosuvastatina 40 mg sono state valutate in studi clinici. La
somministrazione di una singola dose di simvastatina 40 mg con acido bempedoico 180 mg allo stato stazionario ha portato a un aumento di 2 volte dellโesposizione allโacido simvastatinico. Innalzamenti da 1,4 a 1,5 volte dellโAUC di atorvastatina, pravastatina e rosuvastatina (somministrate in dosi singole) e/o dei loro metaboliti principali sono stati osservati se somministrate in concomitanza con acido bempedoico 180 mg. Sono stati osservati innalzamenti superiori quando queste statine sono state somministrate in concomitanza con una dose di acido bempedoico superiore a quella terapeutica da 240 mg (vedere paragrafo 4.4).
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando ezetimibe รจ stato somministrato in concomitanza con atorvastatina, simvastatina, pravastatina, lovastatina, fluvastatina o rosuvastatina.
Interazioni farmacologiche mediate dai trasportatori
, rosuvastatina e simvastatina (vedere paragrafo 4.4)] puรฒ provocare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali.
Lโacido bempedoico inibisce OAT2 in vitro, con la probabilitร che sia il meccanismo responsabile di innalzamenti minori di creatinina sierica e acido urico (vedere paragrafo 4.8). Lโinibizione di OAT2 da parte dellโacido bempedoico puรฒ anche potenzialmente aumentare le concentrazioni plasmatiche dei medicinali che sono substrati per OAT2. Lโacido bempedoico, inoltre, puรฒ inibire debolmente OAT3 a concentrazioni clinicamente rilevanti.
Anticoagulanti
In uno studio condotto su dodici maschi adulti sani, la somministrazione concomitante di ezetimibe (10 mg una volta al giorno) non ha avuto alcun effetto significativo sulla biodisponibilitร di warfarin e sul tempo di protrombina. Tuttavia, ci sono state segnalazioni post-commercializzazione di aumento dellโINR in pazienti trattati con ezetimibe aggiunto a warfarin o fluindione.
Se Nustendi viene aggiunto a warfarin, ad altri anticoagulanti cumarinici o a fluindione, lโINR deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.4).
Altre interazioni studiate
Lโacido bempedoico non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali noretindrone/etinilestradiolo. Negli studi clinici di interazione, ezetimibe non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali etinilestradiolo e levonorgestrel. Lโacido bempedoico non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica o sulla farmacodinamica della metformina.
Negli studi clinici di interazione, ezetimibe non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di dapsone, destrometorfano, digossina, glipizide, tolbutamide o midazolam durante una somministrazione concomitante.
Nustendi: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Nustendi: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
Nustendi altera lievemente la capacitร di guidare veicoli e di usare macchinari. Durante la guida di veicoli o lโuso di macchinari, occorre tener conto del fatto che sono stati segnalati capogiri con acido bempedoico ed ezetimibe (vedere paragrafo 4.8).
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco