Benlysta: effetti collaterali e controindicazioni

Benlysta: effetti collaterali e controindicazioni

Benlista 120 mg (Belimumab) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Benlysta è indicato come terapia aggiuntiva nei pazienti adulti con lupus eritematoso sistemico (LES) attivo, autoanticorpi-positivo, con un alto grado di attività della malattia (ad esempio anti-dsDNA positivi e basso complemento) nonostante la terapia standard (vedere paragrafo 5.1).

Benlista 120 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Benlista 120 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Benlista 120 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Benlista 120 mg: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Benlista 120 mg: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

La sicurezza di Benlysta nei pazienti affetti da LES è stata valutata in 3 studi controllati con placebo.

I dati riportati di seguito riflettono l’esposizione a Benlysta 10 mg/kg in 674 pazienti affetti da LES, inclusi 472 esposti per almeno 52 settimane. In alcuni pazienti i dati di sicurezza presentati includono quelli rilevati oltre la Settimana 52.

Sono inclusi anche i dati delle segnalazioni post-marketing.

I pazienti hanno ricevuto Benlysta 10 mg/kg per via endovenosa, per la durata di 1 ora, ai Giorni 0, 14, 28, e poi ogni 28 giorni per 52 settimane.

La maggioranza dei pazienti aveva ricevuto in concomitanza anche uno o piĂ¹ dei seguenti trattamenti per il LES: corticosteroidi, medicinali immunomodulatori, anti-malarici, medicinali anti-infiammatori non steroidei.

Effetti indesiderati sono stati riportati nel 93 % dei pazienti trattati con Benlysta e nel 92 % dei pazienti trattati con placebo. Gli effetti indesiderati piĂ¹ frequentemente riportati (?10 % dei pazienti affetti da LES trattati con Benlysta piĂ¹ standard of care e ad una frequenza ?1 % maggiore rispetto a placebo) sono stati nausea, diarrea e piressia. La percentuale dei pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa degli effetti indesiderati è stata del 7 % sia per i pazienti trattati con Benlysta sia per quelli trattati con placebo.

Tabella con l’elenco degli effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito in base alla classificazione sistemica organica secondo MedDRA ed in base alla frequenza. Le categorie di frequenza usate sono:

Molto comune > 1/10

Comune da ?1/100 a <1/10 Non comune da ?1/1.000 a <1/100

Raro da ?1/10.000 a <1/1.000

All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetto(i) indesiderato(i)
Infezioni ed infestazioni Molto comune Infezioni batteriche, ad esempio bronchite, cistite
Comune Gastroenterite virale, faringite, nasofaringite
Patologie del sistema emolinfopoietico Comune Leucopenia
Disturbi del sistema immunitario Comune Reazioni di ipersensitività*
Non comune Reazioni anafilattiche, angioedema
Raro Reazioni di ipersensibilità non acuta, di tipo ritardato
Disturbi psichiatrici Comune Depressione, insonnia
Patologie del sistema nervoso Comune Emicrania
Patologie gastrointestinali Molto comune Diarrea, nausea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Orticaria, eruzione cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Dolore alle estremità
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Reazioni correlate all’infusione*, piressia

*Le ’Reazioni da ipersensibilità’ comprendono un gruppo di reazioni, inclusa l’anafilassi, e si possono manifestare con una gamma di sintomi che includono ipotensione, angioedema, orticaria o altre eruzioni cutanee, prurito, e dispnea. Le ‘Reazioni correlate all’infusione’ comprendono un gruppo di reazioni e si possono manifestare con una gamma di sintomi che includono bradicardia, mialgia, cefalea, eruzione cutanea, orticaria, piressia, ipotensione, ipertensione, capogiri, e artralgia. A causa della sovrapposizione dei segni e dei sintomi non è possibile distinguere in tutti i casi tra reazioni da ipersensibilitĂ  e reazioni da infusione.

Descrizione di effetti indesiderati selezionati

Reazioni da infusione e ipersensibilitĂ : l’incidenza delle reazioni da infusione e delle reazioni da ipersensibilitĂ  che si sono verificate durante il giorno stesso dell’infusione è stata del 17 % nel gruppo che ha ricevuto Benlysta e del 15 % nel gruppo che ha ricevuto placebo, con l’1 % e lo 0,3 %, rispettivamente, che ha richiesto l’interruzione permanente del trattamento. Queste reazioni sono state generalmente osservate il giorno dell’infusione, ma reazioni acute di ipersensibilitĂ  possono anche presentarsi il giorno successivo alla somministrazione. I pazienti con anamnesi positiva per allergie multiple a farmaci o significative reazioni di ipersensibilitĂ  possono essere soggetti ad un aumento del rischio.

Infezioni: l’incidenza complessiva delle infezioni è stata del 70 % nel gruppo che ha ricevuto Benlysta e del 67 % nel gruppo che ha ricevuto placebo. Le infezioni che si sono verificate in almeno il 3 % dei pazienti trattati con Benlysta e almeno l’1 % piĂ¹ di frequente rispetto ai pazienti che ricevevano placebo, sono state nasofaringiti, bronchiti, faringiti, cistiti, e gastroenteriti virali. Infezioni gravi si sono verificate nel 5 % dei pazienti che ricevevano Benlysta o placebo. Infezioni che hanno portato all’interruzione del trattamento si

sono verificate nello 0,6 % dei pazienti che ricevevano Benlysta e nell’1 % dei pazienti che ricevevano placebo. Sono state segnalate infezioni opportunistiche in pazienti trattati con Benlysta.

Leucopenia: l’incidenza della leucopenia segnalata come effetto indesiderato è stata del 4 % nel gruppo che ha ricevuto Benlysta e del 2 % nel gruppo che ha ricevuto placebo.

Disturbi psichiatrici: l’insonnia si è verificata nel 7 % del gruppo che ha ricevuto Benlysta e nel 5 % del gruppo che ha ricevuto placebo. Depressione è stata segnalata nel 5 % e nel 4 % dei gruppi che hanno ricevuto Benlysta e placebo, rispettivamente.

Patologie gastrointestinali: i pazienti obesi (IMC >30 kg/m2) trattati con Benlysta hanno segnalato percentuali piĂ¹ elevate di nausea, vomito e diarrea rispetto al placebo, ed in confronto ai pazienti con peso normale (IMC da ?18,5 a ?30 kg/m2). Nessuno di questi eventi gastrointestinali nei pazienti obesi è stato grave.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Benlista 120 mg: avvertenze per l’uso

Benlysta non è stato studiato nei seguenti gruppi di pazienti, nei quali non è raccomandato:

lupus attivo grave a carico del sistema nervoso centrale

nefrite lupica attiva grave (vedere paragrafo 5.1)

HIV

anamnesi positiva, o malattia in corso, per epatite B o C

ipogammaglobulinemia (IgG <400 mg/dl) o deficit di IgA (IgA <10 mg/dl)

anamnesi positiva per trapianto di organo maggiore o trapianto di linea cellulare / cellula ematopoietica / midollo o trapianto renale.

Uso concomitante di terapia che ha come target le cellule B o ciclofosfamide

Benlysta non è stato studiato in associazione con un’altra terapia che abbia come target le cellule B o con ciclofosfamide per via endovenosa. Si deve esercitare cautela se Benlysta è somministrato in associazione con un’altra terapia che abbia come target le cellule B o con ciclofosfamide.

Reazioni da infusione e ipersensibilitĂ 

La somministrazione di Benlysta puĂ² causare reazioni di ipersensibilitĂ  e reazioni da infusione che possono essere gravi e fatali. Nel caso di una reazione grave, la somministrazione di Benlysta deve essere interrotta e deve essere somministrata una terapia medica appropriata (vedere paragrafo 4.2). Il rischio di reazioni di ipersensibilitĂ  è maggiore con le prime due infusioni; tuttavia si deve considerare tale rischio per ogni somministrazione per infusione. I pazienti con anamnesi positiva per allergie multiple a farmaci o ipersensibilitĂ  significativa possono essere soggetti ad un aumento del rischio.

Prima dell’infusione di Benlysta, puĂ² essere somministrato un pre-trattamento che include un antistaminico, con o senza un antipiretico. Non vi è sufficiente evidenza per determinare se la pre-medicazione riduce la frequenza o la gravitĂ  delle reazioni da infusione.

Negli studi clinici reazioni gravi da infusione e di ipersensibilitĂ  hanno interessato lo 0,9% circa dei pazienti, ed hanno incluso reazioni anafilattiche, bradicardia, ipotensione, angioedema e dispnea. Le reazioni da infusione si sono presentate piĂ¹ frequentemente durante le prime due infusioni e tendevano a ridursi con le infusioni successive (vedere paragrafo 4.8). E’ stata riportata la comparsa di sintomi di ipersensibilitĂ  acuta nei pazienti varie ore dopo la somministrazione per infusione. E’ stata anche osservata la ricomparsa di reazioni clinicamente significative dopo l’inizio del trattamento appropriato dei sintomi (vedere paragrafì 4.2 e 4.8). Pertanto, Benlysta deve essere somministrato in un ambiente dove siano immediatamente disponibili risorse per il trattamento di tali reazioni. I pazienti devono rimanere sotto controllo clinico per un periodo prolungato di tempo (per varie ore), a seguito almeno delle 2 prime infusioni, tenendo conto della possibilitĂ  di una reazione ad inizio ritardato. I pazienti devono essere informati che le reazioni di ipersensibilitĂ  sono possibili il giorno dell’infusione, o il giorno successivo, e devono essere informati dei potenziali segni e sintomi e della possibilitĂ  della loro ricomparsa. I pazienti devono essere istruiti di rivolgersi immediatamente al medico se presentano uno qualsiasi di questi sintomi. Il foglio illustrativo deve essere fornito al paziente ogni volta che viene somministrato Benlysta (vedere paragrafo 4.2).

Sono state anche osservate reazioni di ipersensibilitĂ  non acuta, di tipo ritardato, che hanno incluso sintomi quali eruzione cutanea, nausea, affaticamento, mialgia, cefalea e edema facciale.

Infezioni

Il meccanismo d’azione di Benlysta potrebbe aumentare il potenziale rischio di sviluppare infezioni, incluse le infezioni opportunistiche. I medici devono esercitare cautela quando prendono in considerazione l’uso di

Benlysta nei pazienti con infezioni croniche o con anamnesi positiva per infezioni ricorrenti. I pazienti che ricevono qualsiasi terapia per una infezione cronica non devono iniziare la terapia con Benlysta. I pazienti che sviluppano una infezione mentre sono in trattamento con Benlysta devono essere attentamente monitorati. Non è noto il rischio relativo all’uso di Benlysta nei pazienti con tubercolosi attiva o latente.

Leucoencefalopatia multifocale progressiva

Leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML – Progressive multifocal leukoencephalopathy) è stata riportata con Benlysta nel trattamento del LES. I medici devono essere particolarmente attenti ai sintomi indicativi di PML che i pazienti possono non notare (ad esempio sintomi o segni cognitivi, neurologici o psichiatrici). I pazienti devono essere monitorati per l’insorgenza o il peggioramento di questi sintomi o segni, e se tali sintomi/segni si presentano si deve prendere in considerazione l’invio ad un neurologo e le misure diagnostiche appropriate per la PML. Se si sospetta la PML, si devono sospendere dosi ulteriori fino a quando non sia stata esclusa la PML.

Immunizzazione

I vaccini vivi non devono essere somministrati nei 30 giorni precedenti o in concomitanza con Benlysta, in quanto non è stata stabilita la sicurezza clinica. Non sono disponibili dati relativi alla trasmissione secondaria di infezioni da persone che ricevevano vaccini vivi a pazienti che ricevevano Benlysta. A causa del suo meccanismo d’azione, belimumab puĂ² interferire con la risposta all’immunizzazione. Non è nota l’efficacia della vaccinazione concomitante nei pazienti che ricevono Benlysta. Dati limitati suggeriscono che Benlysta non influisce in modo significativo sulla capacitĂ  di mantenere una risposta immunitaria protettiva alle immunizzazioni ricevute prima della somministrazione di Benlysta. In un sotto-studio, in un piccolo gruppo di pazienti che aveva ricevuto in precedenza vaccinazioni per il tetano, per il pneumococco o per l’influenza è stato rilevato il mantenimento dei titoli protettivi dopo il trattamento con Benlysta. Non vi sono dati sufficienti per trarre conclusioni relative alla capacitĂ  dei soggetti che ricevono Benlysta di aumentare le risposte protettive ai vaccini.

Patologie maligne e linfoproliferative

I medicinali immunomodulatori, incluso il belimumab, possono aumentare il rischio di patologie maligne. Si deve esercitare cautela quando si prende in considerazione la terapia con belimumab per i pazienti con anamnesi positiva per patologie maligne o quando si prende in considerazione la prosecuzione del trattamento nei pazienti che sviluppano patologie maligne. Non sono stati studiati pazienti affetti da neoplasie maligne negli ultimi 5 anni, ad eccezione dei pazienti con carcinoma della cute basale o a cellule squamose o con carcinoma della cervice uterina, che sono stati escissi in modo completo o trattati in modo adeguato.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco