Cefonicid: effetti collaterali e controindicazioni
Cefonicid ibi (Cefonicid Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
CEFONICID IBI risulta elettivo e specifico nelle infezioni batteriche gravi, sostenute da germi Gram-negativi particolarmente resistenti o da flora mista con presenza di Gram-negativi sensibili al Cefonicid e resistenti ai più comuni antibiotici.
CEFONICID IBI pertanto è indicato nel trattamento delle infezioni delle basse vie respiratorie, infezioni del tratto urinario, infezioni della pelle e degli strati sottostanti, infezioni delle ossa e delle articolazioni, setticemie.
CEFONICID IBI trova particolare indicazione nei pazienti immunodepressi.
Profilassi chirurgica: la somministrazione prima dell’intervento chirurgico, in un’unica dose di 1 g del prodotto, riduce l’incidenza di infezioni post-operatorie da germi sensibili, fornendo una protezione dall’infezione sia durante il tempo dell’intervento, sia nelle 24 ore successive. Dosi ulteriori di CEFONICID IBI possono essere somministrate per altri due giorni a pazienti sottoposti a plastica degli arti con protesi.
CEFONICID IBI riduce l’incidenza di sepsi post-operatorie conseguenti al taglio cesareo, il farmaco deve essere somministrato dopo la legatura del cordone ombelicale.
Come tutti i farmaci, però, anche Cefonicid ibi ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Cefonicid ibi, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Cefonicid ibi: controindicazioni
Ipersensibilità ai componenti del farmaco o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. E’ controindicato negli individui che hanno manifestato fenomeni di ipersensibilità verso altre cefalosporine.
Le preparazioni per uso intramuscolare non devono essere somministrate a pazienti allergici alla lidocaina.
Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento (cfr. 4.6: Gravidanza e allattamento).
Cefonicid ibi: effetti collaterali
CEFONICID IBI generalmente è ben tollerato; reazioni avverse sono state segnalate raramente e riguardano reazioni di ipersensibilità: febbre, rash cutaneo, prurito, eritema, mialgia e reazioni di tipo anafilattoideo.
Ematologia: in seguito a somministrazioni protratte si possono verificare casi di leucopenia o neutropenia reversibile, aumento transitorio di piastrine, eosinofilia transitoria, false positivizzazioni del test di Coomb diretto.
Funzionalità epatica: possibile transitorio aumento di SGOT, SGPT, GGTP, LDH, fosfatasi alcalina.
Funzionalità renale: possibile transitorio aumento di azotemia e di creatinina sierica.
Effetti gastrointestinali: possibili transitorie modificazioni dell’alvo (diarrea), nausea, vomito.
Al sito di iniezione si possono verificare dolori e meno frequentemente bruciore.
Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito al trattamento con cefalosporine.
Cefonicid ibi: avvertenze per l’uso
Come per gli altri antibiotici l’uso prolungato può indurre superinfezioni da microorganismi resistenti. Come per tutte le cefalosporine, prima di iniziare il trattamento con CEFONICID IBI occorre accertare l’esistenza di precedenti reazioni di ipersensibilità. Il prodotto deve essere somministrato con cautela in pazienti allergici alla penicillina in quanto sono stati descritti casi di ipersensibilità crociata tra penicilline e cefalosporine. La posologia deve essere ridotta in soggetti con funzionalità renale compromessa. Anche se in misura minore rispetto alle altre cefalosporine, CEFONICID IBI può indurre delle resistenze microbiche indotte dall’azione della beta-lattamasi. Questo rischio è maggiore verso organismi opportunisti quali Enterobacteriaceae e Pseudomonas specialmente in soggetti immunodepressi o quando vengono associate tra loro più beta-lattamine.
Reazioni acute di ipersensibilità possono richiedere l’uso di adrenalina o altre misure di emergenza. Le preparazioni per uso intramuscolare non devono essere somministrate a pazienti allergici alla lidocaina. Quando sono presenti segni di infezioni bisogna procedere all’isolamento del microorganismo responsabile in modo da iniziare una terapia mirata. La sensibilità batterica dovrebbe essere determinata attraverso l’uso di metodi standardizzati che utilizzano dischi per antibiogramma contenente 30 mcg di Cefonicid. All’inizio della terapia dovrebbero essere effettuate delle analisi su campioni raccolti per determinare la sensibilità all’CEFONICID IBI del microorganismo responsabile dell’infezione. La terapia con CEFONICID IBI può comunque essere iniziata in attesa dei risultati delle analisi. Prima di impiegare CEFONICID IBI in associazione con altri antibiotici, dovrebbero essere attentamente lette le istruzioni per l’uso degli altri farmaci per conoscere eventuali interazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni e reazioni indesiderate. La funzionalità renale deve essere controllata attentamente.
Coliti pseudomembranose sono state riportate a seguito dell’uso di cefalosporine ed altri antibiotici ad ampio spettro. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro può alterare la normale flora del colon ed il Clostridia può avere un eccessivo sviluppo. Studi dimostrano che la primaria causa di colite da antibiotico è riconducibile ad una tossina prodotta da Clostridium difficile. I casi di colite lieve guariscono dopo interruzione della terapia; quando la colite non migliora con la interruzione del farmaco e quando è grave, il trattamento di scelta è la Vancomicina per via orale. I casi moderati e gravi dovrebbero essere trattati con liquidi ed elettroliti. Nel corso di trattamento con cefalosporine sono state segnalate positività del test di Coombs (talora false).
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco