Erytrociclin: effetti collaterali e controindicazioni

Erytrociclin: effetti collaterali e controindicazioni

Erytrociclin (Eritromicina Stearato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Streptococcus pyogenes (streptococco beta-emolitico di gruppo A): infezioni delle vie respiratorie superiori ed inferiori, della cute e dei tessuti molli. Nel caso di somministrazione per via orale occorre sottolineare l’importanza di un preciso rispetto da parte del paziente del regime posologico prescritto. Una dose terapeutica deve essere somministrata per almeno 10 giorni.

Streptococchi alfa-emolitici (gruppo viridans): profilassi a breve termine dell’endocardite batterica prima di interventi odontoiatrici od altri atti operatori in pazienti con anamnesi di febbre reumatica o malattia cardiaca congenita.

Staphylococcus aureus: infezioni acute della pelle e dei tessuti molli. Nel corso della cura possono comparire organismi resistenti.

Diplococcus pneumoniae: infezioni delle vie respiratorie superiori (per es.: otite media, faringiti) ed infezioni delle vie respiratorie inferiori (per es. polmonite).

Mycoplasma pneumoniae (agente di Eaton, organismi pleuropneumonio simili) nel trattamento della polmonite primaria atipica quando sia dovuta a tale organismo.

Treponema pallidum: l’eritromicina costituisce un’alternativa di trattamento della sifilide primaria in pazienti allergici alle penicilline.

Corynebacterium diphteriae e C. minutissimum: come coadiuvante dell’antitossina al fine di prevenire la creazione di portatori e per la eliminazione dell’organismo nei portatori stessi. Nel trattamento dell’eritrasma.

Listeria monocytogenes: infezioni provocate da questo organismo.

Bordetella pertussis: l’eritromicina è efficace nell’eliminare l’organismo infettante dal distretto naso-faringeo. Alcuni studi suggeriscono che il farmaco possa essere utile nella profilassi della pertosse nelle persone esposte a tale organismo.

Malattie dei Legionari: diversi studi hanno mostrato la validità clinico-terapeutica del trattamento di tale malattia con eritromicina.

Chlamydia trachomatis: l’eritromicina è indicata nel trattamento delle infezioni sostenute da questo germe quali: congiuntiviti nei neonati, polmoniti nell’infanzia, infezioni uro-genitali ed endocervicali negli adulti.

Erytrociclin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Erytrociclin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Erytrociclin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Erytrociclin: controindicazioni

Il farmaco non deve essere assunto in pazienti con nota ipersensibilità verso il prodotto od uno dei componenti e in pazienti con storia di pregressa disfunzione epatica.

L’eritromicina è controindicata in pazienti che assumono terfenadina.

Erytrociclin: effetti collaterali

I più frequenti effetti collaterali dei preparati di eritromicina sono gastrointestinali, quali crampi e malesseri addominali, e dipendono dalle dosi. Tuttavia, nausea, vomito e diarrea, si manifestano raramente con le normali dosi orali.

Si possono manifestare segni di disfunzione epatica e i tests di funzionalità epatica possono essere alterati.

Raramente si sono verificati casi di colite pseudomembranosa in associazione con la somministrazione di eritromicina.

Sono stati isolati casi di alterazioni del sistema nervoso centrale includenti confusione, allucinazioni, convulsioni, vertigini: comunque non è stato dimostrato un rapporto causa-effetto.

Sono stati documentati casi occasionali di aritmie cardiache in pazienti sottoposti a terapia con eritromicina. Sono stati segnalati casi di altri sintomi a livello cardiovascolare come dolore toracico, palpitazioni: comunque non è stato dimostrato un rapporto causa-effetto.

Nel corso di terapie prolungate e ripetute, esiste la possibilità di una crescita eccessiva di batteri o funghi non sensibili; ove si manifestano tali infezioni, la somministrazione del farmaco deve essere sospesa e si deve ricorrere ad opportuna terapia. Si sono verificate reazioni allergiche che vanno dall’orticaria e lievi eruzioni cutanee fino all’anafilassi.

Sono stati inoltre riferiti casi di sordità reversibile in pazienti con ridotta funzionalità renale ed in pazienti che ricevono alte dosi di eritromicina.

Erytrociclin: avvertenze per l’uso

L’eritromicina è escreta principalmente per via biliare. Di conseguenza, dovrebbe essere prestata particolare attenzione nei pazienti con ridotta funzionalità epatica.

Il prolungato o ripetuto uso di eritromicina può causare un’eccessiva crescita di batteri non sensibili e di funghi: se ciò si verifica, la terapia con eritromicina deve essere sospesa e deve essere istituita appropriata terapia.

La somministrazione di eritromicina, specie se sotto forma di estolato (laurilsolfato, propionato), a dosi elevate e per periodi di tempo superiori a due settimane, può determinare disturbi della funzionalità epatica, che va pertanto sorvegliata, sospendendo il trattamento in caso di reazioni anormali.

Raramente sono stati osservati effetti secondari all’uso di eritromicina, come orticaria o altre reazioni di tipo allergico. Se compaiono segni di ipersensibilità si deve interrompere la somministrazione ed usare adrenalina o steroidi.

Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco