Eurartesim: effetti collaterali e controindicazioni

Eurartesim: effetti collaterali e controindicazioni

Eurartesim 160 mg 20 mg compresse rivestite con film (Piperachina Tetrafosfato + Diidroartemisinina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Eurartesim è indicato per il trattamento della malaria da Plasmodium falciparum non complicata, negli adulti, adolescenti, bambini e neonati di 6 mesi di età e oltre e di peso pari o superiore a 5 kg.

Gli orientamenti ufficiali sull’uso opportuno di medicinali antimalarici devono essere considerati.

Eurartesim 160 mg 20 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Eurartesim 160 mg 20 mg compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Eurartesim 160 mg 20 mg compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Eurartesim 160 mg 20 mg compresse rivestite con film: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Malaria severa secondo la definizione dell’OMS.

Anamnesi familiare positiva per morte improvvisa o per prolungamento congenito dell’intervallo QTc.

Prolungamento congenito noto dell’intervallo QTc o qualsiasi condizione clinica nota per prolungare l’intervallo QTc.

Anamnesi positiva per aritmie cardiache sintomatiche o con bradicardia clinicamente rilevante.

Qualsiasi disturbo cardiaco predisponente ad aritmia, come ipertensione grave, ipertrofia ventricolare sinistra (inclusa cardiomiopatia ipertrofica) o insufficienza cardiaca congestizia, accompagnata da ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra.

Squilibri elettrolitici, in particolare ipokaliemia, ipocalcemia o ipomagnesiemia.

Assunzione di medicinali noti per prolungare l’intervallo QTc. Questi comprendono (a titolo non esaustivo):

antiaritmici (ad es. amiodarone, disopiramide, dofetilide, ibutilide, procainamide, chinidina, idrochinidina, sotalolo)

neurolettici (ad es. fenotiazine, sertindolo, sultopride, clorpromazina, aloperidolo, mesoridazina, pimozide o tioridazina), medicinali antidepressivi

alcuni medicinali antimicrobici inclusi medicinali delle seguenti classi:

macrolidi (ad es. eritromicina, claritromicina),

fluorochinoloni (ad es. moxifloxacina, sparfloxacina),

medicinali antimicotici imidazolici e triazolici

e anche pentamidina e saquinavir

alcuni antistaminici non sedativi (ad es. terfenadina, astemizolo, mizolastina)

cisapride, droperidolo, domperidone, bepridil, difemanil, probucol, levometadil, metadone, alcaloidi della vinca, arsenico triossido.

Trattamento recente con medicinali noti per prolungare l’intervallo QTc, che potrebbero essere ancora presenti nella circolazione nel momento in cui viene iniziata l’assunzione di Eurartesim (ad es. meflochina, alofantrina, lumefantrina, clorochina, chinino e altri medicinali antimalarici) tenendo conto della loro emivita di eliminazione.

Eurartesim 160 mg 20 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

La sicurezza di Eurartesim è stata valutata in due studi di Fase III in aperto, che hanno coinvolto 1239 pazienti pediatrici fino a 18 anni di età e 566 pazienti adulti di età > 18 anni trattati con Eurartesim.

In uno studio randomizzato, in cui 767 adulti e bambini con malaria da P. falciparum non complicata sono stati esposti a Eurartesim, si è valutato che il 25% dei soggetti abbia riportato una reazione avversa da farmaci (ADR). Nessun singolo tipo di ADR si è verificato con un’incidenza ? 5%. Le ADR piĂ¹ frequentemente osservate con un’incidenza ?1,0% sono state: cefalea (3,9%), prolungamento del QTc all’elettrocardiogramma (3,4%), infezione da P. falciparum (3,0%), anemia (2,8%), eosinofilia (1,7%), riduzione dell’emoglobina (1,7%), tachicardia sinusale (1,7%), astenia (1,6%),

[riduzione dell’ematocrito (1,6%), febbre (1,5%), riduzione della conta eritrocitaria (1,4%). In totale, 6 (0,8%) soggetti hanno avuto ADR gravi durante lo studio.

In un secondo studio randomizzato, sono stati esposti a Eurartesim 1.038 bambini, di età compresa tra 6 mesi e 5 anni e si è valutato che il 71% abbia riportato un’ADR. Le seguenti ADR sono state osservate con un’incidenza ? 5,0%: tosse (32%), febbre (22,4%), influenza (16,0%), infezione da

P. falciparum (14,1%), diarrea (9,4%), vomito (5,5%) e anoressia (5,2%). In totale, 15 (1,5%) soggetti hanno avuto ADR gravi durante lo studio.

Elenco tabulato delle reazioni avverse

Nelle tabelle sottostanti, le ADR sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e disposte in ordine di frequenza. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravitĂ , utilizzando la convenzione seguente: molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100), raro (?1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili). La tabella contenuta in questo paragrafo si riferisce solo ai pazienti adulti. Una tabella corrispondente per i pazienti pediatrici è presentata nel paragrafo specifico di seguito.

Frequenza di ADR nei pazienti adulti partecipanti agli studi clinici con Eurartesim:

Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Infezioni ed infestazioni Infezione da
P.
falciparum
Infezione del tratto respiratorio
Influenza
Patologie del sistema
emolinfopoietico
Anemia
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Anoressia
Patologie del sistema
nervoso
Cefalea Convulsioni
Capogiro
Patologie cardiache Prolungamento del QTc
Tachicardia
Disturbi della conduzione cardiaca
Aritmie sinusali Bradicardia
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse
Patologie gastrointestinali Vomito Diarrea Nausea
Dolore addominale
Patologie epatobiliari Epatite Epatomegalia
Prove di funzionalitĂ  epatica anormali
Patologie della cute e
del tessuto sottocutaneo
Prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Mialgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione
Astenia Piressia

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Le ADR osservate per Eurartesim erano in genere lievi in termini di severità e per la maggior parte non gravi. Reazioni quali tosse, febbre, cefalea, infezione da P. falciparum, anemia, astenia, anoressia e le alterazioni osservate nei parametri ematici sono coerenti con quelle attese nei pazienti con malaria acuta. L’effetto sul prolungamento dell’intervallo QTc è stato osservato il Giorno 2 e si era risolto entro il Giorno 7 (il punto di rilevazione temporale successivo in cui sono stati eseguiti gli ECG).

Popolazione pediatrica

Una panoramica in forma di tabella della frequenza delle ADR nei pazienti pediatrici è riportata di seguito. La maggior parte dell’esperienza pediatrica deriva da bambini africani di età compresa tra 6 mesi e 5 anni.

Frequenza di ADR nei pazienti pediatrici partecipanti agli studi clinici con Eurartesim:

Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Infezioni ed infestazioni Influenza Infezione da
P.
falciparum
Infezione del tratto
respiratorio Infezione auricolare
Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia Leucopenia/neutrop enia
Leucocitosi NCA Anemia
Trombocitemia Splenomegalia Linfoadenopatia Ipocromia
Disturbi del metabolismo e della
nutrizione
Anoressia
Patologie del sistema
nervoso
Convulsione
Cefalea
Patologie dell’occhio Congiuntivite
Patologie cardiache Prolungamento del QT/QTc Frequenza cardiaca
irregolare
Disturbi della conduzione cardiaca
Soffio cardiaco
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
Tosse Rinorrea Epistassi
Patologie gastrointestinali Vomito Diarrea
Dolore addominale
Stomatite Nausea
Patologie epatobiliari Epatite Epatomegalia
Prove di funzionalitĂ  epatica anormali
Itterizia
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Dermatite Eruzione cutanea Acantosi Prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e
del tessuto connettivo
Artralgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione
Piressia Astenia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Eurartesim 160 mg 20 mg compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso

Eurartesim non deve essere usato per il trattamento di malaria falciparum severa (vedere

paragrafo 4.3) e, a causa dell’insufficienza dei dati, non deve essere usato per il trattamento di malaria dovuta a Plasmodium vivax, Plasmodium malariae o Plasmodium ovale.

La lunga emivita di piperachina (circa 22 giorni) deve essere tenuta presente nel caso in cui si inizi la somministrazione di un altro agente antimalarico a causa dell’insuccesso del trattamento o di una nuova infezione da malaria (vedere dì seguìto e paragrafì 4.3 e 4.5).

Eurartesim non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza, in situazioni in cui siano disponibili altri antimalarici idonei ed efficaci (vedere paragrafo 4.6).

In assenza di dati dagli studi di cancerogenicitĂ  e a causa della mancanza di esperienza clinica con cicli ripetuti di trattamento nell’uomo, non possono essere somministrati piĂ¹ di due cicli di Eurartesim nell’arco di 12 mesi (vedere paragrafì 4.2 e 5.3).

Effetti sulla ripolarizzazione cardiaca

Negli studi clinici con Eurartesim è stato eseguito un numero limitato di ECG durante il trattamento. Tali ECG hanno dimostrato che il prolungamento del QTc si verifica con piĂ¹ frequenza e in misura maggiore in associazione alla terapia con Eurartesim rispetto ai farmaci di confronto (vedere paragrafo 5.1 per ì dettaglì deì farmacì dì confronto). L’analisi degli eventi avversi cardiaci negli studi

clinici ha dimostrato che essi sono stati segnalati con piĂ¹ frequenza nei pazienti trattati con Eurartesim, rispetto ai pazienti trattati con farmaci antimalarici di confronto (vedere paragrafo 4.8). Prima della terza dose di Eurartesim, in uno dei due studi di Fase III in 3/767 pazienti (0,4%) è stato segnalato un valore QTcF > 500 ms, rispetto a nessun paziente nel gruppo di confronto.

Il potenziale di Eurartesim di prolungare l’intervallo QTc è stato studiato in gruppi paralleli di volontari sani, che hanno assunto ciascuna dose con un pasto ad alto (~1000 Kcal) o basso

(~400 Kcal) contenuto lipidico/calorico o a digiuno. Rispetto al placebo, gli aumenti medi massimi del QTcF, il Giorno 3 di somministrazione di Eurartesim, sono stati rispettivamente di 45,2, 35,5 e

21,0 ms, nelle rispettive condizioni di somministrazione. Il prolungamento del QTcF osservato a digiuno ha avuto una durata compresa tra 4 e 11 ore, dopo la somministrazione dell’ultima dose il Giorno 3. Il prolungamento medio del QTcF rispetto al placebo si è ridotto a 11,8 ms, a 24 ore, e a

7,5 ms, a 48 ore. Nessun soggetto sano in cui la somministrazione è avvenuta a digiuno ha evidenziato un QTcF maggiore di 480 ms, o un aumento rispetto al basale maggiore di 60 ms. Il numero di soggetti con QTcF superiore a 480 ms dopo la somministrazione con un pasto ipocalorico è stato 3/64, mentre 10/64 presentavano valori QTcF superiori a questa soglia dopo la somministrazione con un pasto ipercalorico. Nessun soggetto ha riportato un valore QTcF superiore a 500 ms in alcuna delle condizioni di somministrazione.

Un ECG deve essere eseguito non appena possibile durante il trattamento con Eurartesim e il monitoraggio dell’ECG deve essere previsto per i pazienti che potrebbero avere un maggiore rischio di sviluppare aritmia in associazione con il prolungamento del QTc (vedere dì seguìto).

Se clinicamente opportuno, occorre considerare la possibilità di eseguire un ECG su tutti i pazienti prima dell’assunzione dell’ultima delle tre dosi giornaliere e circa 4-6 ore dopo l’ultima dose, poiché il rischio di un prolungamento dell’intervallo QTc potrebbe essere maggiore durante questo periodo (vedere paragrafo 5.2). Intervalli del QTc superiori a 500 ms sono associati a un marcato rischio di tachiaritmie ventricolari potenzialmente letali. Pertanto, il monitoraggio dell’ECG durante le 24-48 ore seguenti deve essere previsto per i pazienti in cui si riscontra un prolungamento di tale portata. Questi pazienti non devono ricevere un’altra dose di Eurartesim e devono essere sottoposti a una terapia antimalarica alternativa.

Rispetto ai maschi adulti, le pazienti di sesso femminile e i pazienti anziani hanno intervalli QTc piĂ¹ lunghi. Pertanto, potrebbero essere piĂ¹ sensibili agli effetti dei medicinali che prolungano il QTc, come Eurartesim, e richiedono particolare cautela.

Anemia emolitica ritardata

Anemia emolitica ritardata è stata osservata fino a un mese dopo l’uso di artesunato per via endovenosa ed il trattamento in associazione a base di artemisinina per via orale (ACT), includendo segnalazioni riguardanti Eurartesim. I fattori di rischio possono comprendere giovane età (bambini di età inferiore a 5 anni) e precedente trattamento con artesunato per via endovenosa.

I pazienti e i caregiver devono essere avvisati di prestare attenzione ai segni ed ai sintomi di emolisi post-trattamento, inclusi pallore, ittero, urine di colore scuro, febbre, stanchezza, respiro affannoso, capogiri e confusione.

Popolazione pediatrica

Si consiglia una precauzione speciale nei bambini piccoli quando compare il vomito, data la probabilità che si sviluppino squilibri elettrolitici. Questi possono aumentare l’effetto di prolungamento del QTc di Eurartesim (vedere paragrafo 4.3).

Insufficienza epatica e renale

Eurartesim non è stato valutato in pazienti con insufficienza renale o epatica moderata o grave (vedere paragrafo 4.2). A causa del potenziale aumento delle concentrazioni plasmatiche di piperachina, si consiglia cautela in caso di somministrazione di Eurartesim a pazienti con ittero e/o con insufficienza renale o epatica moderata o grave, e si raccomanda il monitoraggio ECG e della potassiemia.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco