Exegen: effetti collaterali e controindicazioni

Exegen: effetti collaterali e controindicazioni

Exegen 25 mg. (Exemestane) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

EXEGEN è indicato nel trattamento adiuvante delle donne in post-menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale e con recettori estrogenici positivi, dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2-3 anni.

EXEGEN è indicato nel trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di post-menopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia è progredita dopo trattamento con terapia anti-estrogenica.

L’efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.

Exegen 25 mg.: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Exegen 25 mg. ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Exegen 25 mg., conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Exegen 25 mg.: controindicazioni

L’uso di EXEGEN compresse è controindicato nelle pazienti con nota ipersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, nelle donne in pre-menopausa, in quelle in gravidanza o durante l’allattamento.

Exegen 25 mg.: effetti collaterali

EXEGEN è stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti con EXEGEN alla dose standard di 25mg/die, e gli effetti indesiderati generalmente sono stati di gravitĂ  da lieve a moderata. L’incidenza di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi è stata del 7,4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con EXEGEN dopo terapia adiuvante iniziale con tamoxifene Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e stanchezza (16%).

L’incidenza di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi è stata del 2,8% in tutta la popolazione di pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata.

Le reazioni avverse piĂ¹ comuni sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%).

La maggior parte delle reazioni avverse possono essere attribuite alle normali conseguenze farmacologiche da deprivazione estrogenica (p.es. vampate di calore).

Le reazioni avverse sotto elencate sono suddivise per classificazione sistemica organica e frequenza. La frequenza è così definita: molto comuni (>10%), comuni (>1%, ?10%), non comuni (>0,1%, ?1%), rari (>0,01%, ?0,1%).

Disturbi del metabolismo e della nutrizione:

Comuni: Anoressia

Disturbi psichiatrici: Molto comuni Insonnia Comuni Depressione

Patologie del sistema nervoso:

Molto comuni Cefalea

Comuni Capogiri, sindrome del tunnel carpale

Non comuni Sonnolenza

Patologie vascolari:

Molto comuni Vampate di calore

Patologie gastrointestinali:

Molto comuni Nausea

Comuni Dolori addominali, vomito, stipsi, dispepsia, diarrea

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Molto comuni Aumento della sudorazione

Comuni Rash, alopecia

Patologie del sistema muscoloscheletrico:

Molto comuni Dolori muscoloscheletrici e delle articolazioni (*)

Comuni Osteoporosi, fratture

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Molto comuni Stanchezza

Comuni DolorabiltĂ , edema periferico

Non comuni Astenia

(*) Include: artralgia, e con minore frequenza dolore agli arti, osteoartrite, dolore dorsale, artrite, mialgia e rigiditĂ  delle articolazioni

Patologie del sistema emolinfopoietico:

In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata raramente sono stati segnalati casi di trombocitopenia e leucopenia. Una diminuzione occasionale del numero dei linfociti è stata osservata in circa il 20% delle pazienti che ricevevano EXEGEN, in particolare in quelle con linfopenia preesistente: tuttavia, in tali pazienti i valori medi dei linfociti non si sono modificati in un modo significativo nel tempo e non è stato osservato alcun corrispondente aumento delle infezioni virali.

Questi effetti non sono stati osservati in pazienti trattate negli studi relativi al carcinoma mammario in fase iniziale.

Patologie epatobiliari:

Ăˆ stato osservato un aumento dei valori di funzionalitĂ  epatica inclusi gli enzimi, la bilirubina e la fosfatasi alcalina.

Eventi avversi e patologie Exemestane
(N =2249)
Tamoxifene (N = 2279)
Vampate di calore 491 (21,8%) 457 (20,1%)
Stanchezza 367 (16,3%) 344 (15,1%)
Cefalea 305 (13,6%) 255 (11.2%)
Insonnia 290 (12,9%) 204 (9,0%)
Aumento della sudorazione 270 (12.0%) 242 (10.6%)
Ginecologici 235 (10,5%) 340 (14,9%)
Capogiri 224 (10,0%) 200 (8,8%)
Nausea 200 (8.9%) 208 (9.1%)
Osteoporosi 116 (5,2%) 66 (2,9%)
Emorragie vaginali 90 (4,0%) 121 (5,3%)
Altro tumore primario 84 (3,6%) 125 (5,3%)
Vomito 50 (2,2%) 54 (2,4%)

La tabella sottostante mostra la frequenza degli eventi avversi e delle patologie sopra specificati nello studio di carcinoma mammario in fase iniziale (IES), indipendentemente dalla causalitĂ , segnalati nelle pazienti che ricevevano il farmaco in studio e fino a 30 giorni dalla fine della terapia.

Nello studio IES, la frequenza di eventi ischemici cardiaci è stata del 4,5% vs 4,2% nei pazienti trattati rispettivamente con exemestane e con tamoxifene. Non è stata osservata alcuna differenza significativa per singoli eventi cardiovascolari tra cui ipertensione (9,9% vs 8,4%), infarto del miocardio (0,6% vs 0,2%) e insufficienza cardiaca (1,1% vs

0,7%).

Nello studio IES, è stata riscontrata una maggiore frequenza di ulcera gastrica nel braccio exemestane rispetto al braccio tamoxifene (0,7% vs <0,1%). La maggior parte dei pazienti nel braccio exemestane con ulcera gastrica era in terapia concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o aveva una precedente storia clinica.

Exegen 25 mg.: avvertenze per l’uso

EXEGEN non deve essere somministrato alle donne in stato endocrino di pre-menopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vista clinico, lo stato di post-menopausa dovrĂ  essere verificato valutando i livelli di LH, di FSH e di estradiolo.

EXEGEN deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalitĂ  epatica o renale.

Le compresse di EXEGEN contengono saccarosio e non devono essere somministrate ai pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio– galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi.

Le compresse di EXEGEN contengono metil-p-idrossibenzoato e pertanto possono causare reazioni allergiche (probabilmente ritardate).

EXEGEN è un potente agente che riduce il livello di estrogeni, e, in seguito alla somministrazione, è stata osservata una riduzione della densità minerale ossea ed un aumento della percentuale di fratture (vedere paragrafo 5.1). Durante il trattamento adiuvante con EXEGEN le donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono essere sottoposte ad un controllo della densità

minerale ossea valutata con densitometria ossea all’inizio del trattamento. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densitĂ  minerale ossea, causata da EXEGEN, il trattamento dell’osteoporosi deve essere iniziato nelle pazienti a rischio. Le pazienti trattate con EXEGEN devono essere attentamente monitorate.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco