Fenamide: effetti collaterali e controindicazioni

Fenamide: effetti collaterali e controindicazioni

Fenamide (Diclofenamide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Tutte le forme cliniche di glaucoma.

Fenamide: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Fenamide ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Fenamide, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Fenamide: controindicazioni

Insufficienza epatica, deficienza renale, insufficienze adrenocorticali, acidosi ipercloremica o condizioni in cui il livello del sodio o del potassio si presentino bassi. Non si deve usare in pazienti con seri impedimenti polmonari, che non sono in grado di aumentare la propria ventilazione alveolare, poichè la loro acidosi potrebbe aumentare. Ipersensibilità individuale accertata verso qualsiasi componente del prodotto.

Fenamide: effetti collaterali

Potrebbero verificarsi disturbi gastrointestinali (anoressia, nausea, vomito), perdita di peso; stitichezza, frequenza urinaria, coliche renali; leggere eruzioni della pelle, prurito, leucopenia; agranulocitosi; trombocitopenia; mal di testa, debolezza, nervosismo; globus istericus,

stanchezza, apatia, depressione, confusione, disorientamento, vertigini, atarassia, tremore, ronzio auricolare; parestesia delle mani, dei piedi e della lingua.

Fenamide: avvertenze per l’uso

L’ipokaliemia puĂ² sensibilizzare o esagerare la risposta del cuore agli effetti tossici della digitale. L’ipokaliemia puĂ² essere evitata o curata somministrando al paziente cloruro di potassio oppure con una dieta ad alto contenuto di potassio. Una inadeguata immissione di elettroliti per via orale contribuisce alla ipokaliemia. Da usare con cautela in casi di acidosi respiratoria.

Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessitĂ , sotto il diretto controllo del medico. L’escrezione del potassio aumenta e potrebbe svilupparsi ipokaliemia con una veloce diuresi, quando è presente una cirrosi oppure durante l’uso concomitante di steroidi o di ACTH.

Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco