Kabimix: effetti collaterali e controindicazioni

Kabimix: effetti collaterali e controindicazioni

Kabimix 1830 (Olio Di Soia + Lecitina D’uovo + Glucosio Anidro + Aminoacidi + Calcio Glicerofosfato + Sodio Glicerofosfato + Magnesio Cloruro + Sodio Idrossido + Potassio Idrossido) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Kabimix1830 è formulato per garantire il fabbisogno energetico di acidi grassi essenziali, di aminoacidi essenziali e non essenziali e di elettroliti in pazienti adulti sottoposti a nutrizione parenterale. Kabimix1830 è particolarmente adatto a pazienti con fabbisogni nutrizionali basali.

Kabimix 1830: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Kabimix 1830 ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Kabimix 1830, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Kabimix 1830: controindicazioni

Shock acuto e gravi alterazioni nel metabolismo lipidico quali l’iperlipemia patologica. Errori congeniti del metabolismo aminoacidico. Danno epatico irreversibile. Uremia grave in assenza di strutture per dialisi. Ipersensibilità verso uno dei componenti.

Kabimix 1830: effetti collaterali

Intralipid può causare un innalzamento della temperatura corporea (incidenza <3%) e meno frequentemente brividi, tremori e nausea/vomito incidenza <1%). Nausea, vomito, rossore e sudorazione sono stati rilevati durante la somministrazione di aminoacidi a dosi superiori la massima consigliata. Altri effetti indesiderati evidenziati concomitantemente alla infusione con Intralipid sono estremamente rari e dell’ordine di 1 evento ogni milione di infusioni.

Effetti indesiderati di rapida insorgenza: Sono state riportate reazioni di ipersensibilità (reazioni anafilattiche, rash cutaneo, orticaria), sintomatologia respiratoria (es. tachipnea) ed effetti sulla circolazione (iper/ipotensione). Sono state riferite emolisi, reticolocitosi, dolore addominale, mal di testa, stanchezza e priapismo.

Effetti indesiderati di ritardata insorgenza È stata notata trombocitopenia se si eccede nella capacità di eliminazione dei grassi. Dopo una somministrazione prolungata si può notare un aumento dei valori dei test epatici. Le ragioni di ciò non sono al momento note.

Difficoltà nell’eliminazione dell’Intralipid può condurre ad una sindrome di sovraccarico di lipidi sia a causa di sovradosaggio sia, seppure infusa alle dosi raccomandate, a causa di un repentino cambiamento nelle situazioni cliniche, quali diminuzione della funzionalità renale o infezioni. La sindrome da sovraccarico di grassi è caratterizzata da iperlipemia, febbre, infiltrazione di grassi e disfunzioni a livello di vari organi e coma. Tutti questi sintomi sono di norma reversibili appena si sospende la infusione di Intralipid.

Come con tutte le infusioni ipertoniche può manifestarsi tromboflebite se si impiegano vene periferiche.

Kabimix 1830: avvertenze per l’uso

Kabimix 1830 deve essere usato con cautela in pazienti con alterato metabolismo lipidico e/o glicidico, come nella insufficienza renale, diabete mellito non compensato, nella pancreatite, in caso di alterata funzionalità epatica, nell’ipertiroidismo (se tale condizione ha determinato un quadro di alterazione lipidica con ipertrigliceridemia) e nelle sepsi. Nel caso di somministrazione di Kabimix1830 a pazienti in tali condizioni, bisogna instaurare un attento monitoraggio delle concentrazioni seriche dei trigliceridi.

Particolare attenzione va prestata nel somministrare Kabimix1830 a pazienti allergici alle proteine della soia; in tal caso la somministrazione va fatta solo dopo l’esecuzione di test per determinare il grado di ipersensibilità del paziente.

La infusione endovenosa di aminoacidi è seguita da un aumento della escrezione urinaria di elementi traccia quali rame ed in particolare zinco. Questo fatto va tenuto in considerazione nel caso di nutrizioni parenterali a lungo termine.

In pazienti con insufficienza renale va attentamente sorvegliato l’apporto di fosfato per evitarne l’accumulo in circolo.

Eliminazione dei grassi:

La capacità di eliminazione dei grassi va attentamente monitorata specie in quei pazienti precedentemente descritti e per pazienti in trattamento per più di una settimana, raccogliendo campioni di sangue dopo un periodo di chiarificazione lipidica di 4-6 ore. e separando la parte corpuscolare dal plasma mediante centrifugazione. Se il plasma risulta opalescente l’infusione va posposta. La sensibilità di questo metodo può non essere sufficiente a rilevare la presenza di ipertrigliceridemia. Pertanto si raccomanda di effettuare la determinazione delle concentrazioni seriche dei trigliceridi in pazienti nei quali si presume esista una alterata tollerabilità ai lipidi.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco