Levadol: effetti collaterali e controindicazioni

Levadol: effetti collaterali e controindicazioni

Levadol (Paracetamolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Come analgesico: cefalee, odontalgie, dolori mestruali, dolori muscolari o scheletrici di natura reumatica o traumatica, borsiti, nevralgie.

Come antipiretico: stati febbrili in genere.

Levadol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Levadol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Levadol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Levadol: controindicazioni

I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti affetti da anemie emolitiche gravi.

Grave insufficienza epatocellulare.

Levadol: effetti collaterali

Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica.

Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazione della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.

Levadol: avvertenze per l’uso

Il paracetamolo deve essere utilizzato con cautela in soggetti con insufficienza renale o epatica. Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo perché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.

Inoltre prima di associare qualsiasi altro farmaco contattare il medico. Vedere anche la voce “Interazioni”.

Il paracetamolo non deve essere somministrato per oltre 10 giorni consecutivi senza consultare il Medico, nè deve essere somministrato ai bambini di età inferiore ai 3 anni. Dosi elevate e protratte del prodotto possono provocare epatopatie ad alto rischio ed alterazioni anche gravi a carico del rene e del sangue. Il prodotto può determinare effetti epatotossici e nefrotossici.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco