Levact: effetti collaterali e controindicazioni

Levact: effetti collaterali e controindicazioni

Levact 2,5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infus (Bendamustina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento di prima linea della leucemia linfatica cronica (stadio Binet B o C) in quei pazienti per i quali non è appropriata una chemioterapia contenente fludarabina.

Linfoma non-Hodgkin indolente come monoterapia in pazienti che hanno avuto una progressione di malattia durante o entro 6 mesi dal trattamento con rituximab o con un regime terapeutico contenente rituximab.

Trattamento di prima linea del mieloma multiplo (stadio Durie – Salmon II con progressione o stadio III) in associazione con prednisone in pazienti oltre i 65 anni di età che non sono eleggibili a trapianto autologo di cellule staminali e che presentano neuropatia clinica al momento della diagnosi che precluda l’uso di un trattamento contenente talidomide o bortezomib.

Levact 2,5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infus: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Levact 2,5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infus ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Levact 2,5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infus, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Levact 2,5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infus: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

Durante l’allattamento al seno.

Insufficienza epatica severa (bilirubina sierica >3.0 mg/dl). Ittero.

Severa soppressione midollare e severe alterazioni della conta ematica (valori di leucociti e piastrine scesi rispettivamente a <3,000/ µl o <75,000/ µl).

Interventi di chirurgia maggiore entro 30 giorni dall’inizio del trattamento. Infezioni, soprattutto quando comportano leucopenia.

Vaccinazione contro la febbre gialla.

Levact 2,5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infus: effetti collaterali

Le piĂ¹ comuni reazioni avverse con bendamustina cloridrato sono reazioni avverse ematologiche (leucopenia, piastrinopenia), tossicitĂ  dermatologica (reazioni allergiche), sintomi costituzionali (febbre), sintomi gastrointestinali (nausea, vomito).

La tabella seguente riflette i dati ottenuti con bendamustina cloridrato.

Classif Molto Comune Non Raro Molto raro Non
cazione comun ?1/100 e comune ?1/10.00 <1/10.000 nota
sistemi e <1/10 ?1/1.000 0 e (non
ca ? 1/10 e <1/100 <1/1,000 puĂ²
organic esser
a e
MedDR defni
A ta
sulla
base
dei dati dispo nibili)
Infezioni e infestazi oni Infezion e NOS
incluse infezioni opportu nistiche (per esempio Herpes zoster, citomeg alovirus, epatite B)
polmonite da Pneumocy stis jirovecii Sepsi Polmonite primaria atipica
Tumori benigni, maligni e non specific ati
( cisti e polipi compre si)
Sindrome da lisi tumorale Sindrome mielodispl astica, leucemia mieloide acuta
Patologi e del sistema emolinf opoietic o Leucope nia NOS Piastrino penia, Linfopen ia Emorragia, anemia, neutropenia Pancitopen ia Insufficien za midollare Emolisi
Disturbi del sistema immunit ario Ipersensibilit Ă  NOS Reazione anafilattic a, reazione anafilattoi de Shock anafilattico
Patologi e del sistema nervoso Mal di testa Insonnia Capogiro Sonnolenz a, Afonia Disgeusia, parestesia,ne uropatia sensoriale periferica, sindrome anticolinergic a, patologie neurologiche
, atassia, encefalite
Patologi Disfunzione Versament Tachicardia Fibrilla
e cardiach e cardiaca, come palpitazioni, angina pectoris, aritmia o pericardico
, infarto del miocardio, insufficien za cardiaca
zione atriale
Patologi e vascolar i Ipotensione, Ipertensione Insufficien za circolatoria acuta Flebite
Patologi e respirat orie, toracich e e mediast iniche Disfunzione polmonare Fibrosi polmonare Polmo nite Emorr agia alveol are polmo nare
Patologi e gastroin testinali Nausea, vomito Diarrea, stipsi, stomatite Esofagite emorragica, emorragia gastrointesti nale
Patologi e della cute e del tessuto sottocut aneo Alopecia, patologie della cute NOS
orticaria
Eritema, dermatiti, prurito, rash maculo- papulare, iperidrosi sindro me di Steve ns – Johns on, necrol isi epider mica tossic a (TEN),
reazio ne da farma ci con eosino filia e sinto mi siste mici (DRES
S) *
Patologi e Amenorrea InfertilitĂ 
dell’app arato riprodut tivo e della mamme lla
Patologi Infiamm Dolore, Insufficienza
e azione brividi, multi-organo
sistemic delle disidratazion
he e mucose, e, anoressia
condizio affatica
ni mento,
relative piressia
alla
sede di
sommini
strazion
e
Esami Calo di Aumento di
diagnos emoglob AST,
tici ina, aumento di
aument ALT,
o di aumento di
creatinin fosfatasi
a, alcalina,
aument aumento di
o di urea bilirubina,
ipokaliemia
Patologi Insuffi
e renali cienza
e renale
urinarie

NOS = non altrimenti specificato (*= in combinazione con rituximab)

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Ci sono stati casi isolati di necrosi in seguito a somministrazione accidentale extra – vascolare, sindrome da lisi tumorale e anafilassi.

Il rischio di sindrome mielodisplastica e leucemia mieloide acuta aumenta nei pazienti trattati con agenti alchilanti (inclusa la bendamustina). Il tumore maligno secondario puĂ² svilupparsi molti anni dopo dalla sospensione della chemioterapia.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione- avversa

Levact 2,5 mg/ml polvere per concentrato per soluzione per infus: avvertenze per l’uso

Mielosoppressione

I pazienti trattati con bendamustina cloridrato possono manifestare mielosoppressione.

In caso di mielosoppressione dovuta al trattamento, leucociti, piastrine, emoglobina e neutrofili devono essere controllati almeno settimanalmente. Prima di iniziare il ciclo di terapia, sono raccomandati i seguenti parametri: valori di leucociti e/o di piastrine rispettivamente >4.000/ µl o >100.000 µl.

Infezioni

Si sono verificate infezioni gravi e fatali con bendamustina cloridrato, incluse infezioni batteriche (sepsi e pneumonia) e infezioni opportunistiche come la polmonite da pneumocystis jiroveci (PJP), il virus della Varicella-Zoster (VZV) e il cytomegalovirus (CMV). I trattamenti con bendamustina cloridrato possono causare prolungata linfocitopenia (<600/ µl ) e basse conte (<200/ µl ) di CD4-positive T-cell (T-helper cell) fino a 7-9 mesi dopo la fine del trattamento. Linfocitopenia e diminuzione di CD4-positive T-cell sono piĂ¹ marcate quando bendamustina è in combinazione con rituximab. Pazienti con linfopenia e basse conte di CD4-positive T-cell dopo trattamento con bendamustina cloridrato sono piĂ¹ suscettibili alle infezioni (opportunistiche). In caso di basse conte di CD4-positive T-cell (< 200/ µl) deve essere considerata la profilassi per la polmonite da pneumocystis jirovecii (PJP).

Tutti i pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi respiratori durante l’intero trattamento. I pazienti devono essere avvisati di segnalare immediatamente nuovi segni di infezione, inclusa febbre o sintomi respiratori. L’interruzione del trattamento con bendamustina dovrebbe essere tenuto in considerazione se ci dovessero essere segni di infezioni (opportunistiche).

Riattivazione dell’epatite B

Si è verificata la riattivazione dell’epatite B in pazienti portatori cronici di questo virus dopo trattamento con bendamustina cloridrato. Alcuni casi hanno portato a insufficienza epatica acuta o a esito fatale. I pazienti devono essere

testati per l’infezione da HBV prima di iniziare il trattamento con bendamustina cloridrato. Specialisti delle malattie epatiche e del trattamento dell’epatite B devono essere consultati prima di iniziare il trattamento in pazienti con sierologia positiva all’epatite B (inclusi quelli con malattia in fase attiva) e in pazienti che risultano positivi all’infezione da HBV durante il trattamento. I portatori di HBV, che richiedono il trattamento con bendamustina cloridrato devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi dell’infezione da HBV attiva per tutto il corso della terapia e per alcuni mesi dopo la fine del trattamento (vedere paragrafo 4.8).

Reazioni cutanee

E’ stato riportato un certo numero di reazioni cutanee. Questi eventi hanno incluso eruzione cutanea, reazioni cutanee gravi ed esantema bolloso. Casi di sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) alcuni di questi fatali, sono stati riportati con l’uso di bendamustina cloridrato. I pazienti devono essere informati dal medico su segni e sintomi di queste reazioni e devono essere informati di rivolgersi immediatamente al medico se sviluppano questi sintomi. Alcuni eventi si sono manifestati quando bendamustina cloridrato è stata somministrata in associazione con altri agenti anticancerogeni, e per questo motivo è incerta la precisa correlazione. Quando insorgono reazioni cutanee, queste possono progredire e aumentare di gravitĂ  con ulteriori trattamenti. Se le reazioni cutanee peggiorano, la somministrazione di Levact va interrotta o sospesa. Per reazioni cutanee gravi dove si sospetta una relazione con bendamustina cloridrato, il trattamento deve essere sospeso.

Disturbi cardiaci

Durante il trattamento con Bendamustina cloridrato, deve essere strettamente monitorata la concentrazione di potassio nel sangue dei pazienti con disturbi cardiaci e devono essere somministrati supplementi di potassio in presenza di valori di K+ < 3,5 mEq/l (o < 3,5 mmol/l), e vanno eseguite registrazioni ECG. Durante il trattamento con bendamustina cloridrato si sono verificati eventi di infarto del miocardio e insufficienza cardiaca con esito fatale. I pazienti con una storia pregressa o concomitante di malattie cardiache devono essere strettamente monitorati.

Nausea, vomito

PuĂ² essere somministrato un antiemetico per il trattamento sintomatico di nausea e vomito.

Sindrome da lisi tumorale

Nel corso delle sperimentazioni cliniche è stata riportata sindrome da lisi tumorale (TLS) associata al trattamento con Levact. La sindrome da lisi tumorale insorge generalmente entro le 48 ore dalla prima dose di Levact e, senza interventi, puĂ² condurre ad insufficienza renale acuta e morte.

Misure preventive come una adeguata idratazione, lo stretto monitoraggio degli esami ematochimici, in particolare potassiemia ed uricemia e l’uso di farmaci ipouricemici (allopurinolo e rasburicase) dovrebbero essere considerati prima di iniziare la terapia.

Quando bendamustina e allopurinolo sono stati somministrati in concomitanza, sono stati segnalati sporadici casi di sindrome di Stevens – Johnson e di Necrolisi Epidermica Tossica.

Anafilassi

Negli studi clinici si sono verificate comunemente reazioni infusionali alla bendamustina cloridrato. I sintomi sono generalmente lievi e includono febbre, brividi, prurito e rash. Severe reazioni anafilattiche e anafilattoidi si sono verificate in rari casi. I pazienti devono essere interrogati in merito a sintomi indicativi di reazioni infusionali dopo il primo ciclo di terapia. Si devono prendere in considerazione misure per prevenire reazioni severe, inclusi gli antistaminici, gli antipiretici e i corticosteroidi nei cicli successivi nei pazienti che hanno in precedenza manifestato reazioni infusionali.

Pazienti che hanno manifestato reazioni di tipo allergico di grado 3 o maggiore, tipicamente non sono stati ritrattati.

Contraccezione

Bendamustina cloridrato è teratogena e mutagena.

Durante il trattamento le donne non dovrebbero iniziare una gravidanza. I pazienti maschi non devono concepire un figlio durante e nei 6 mesi successivi al trattamento. Devono essere informati in merito alla conservazione dello sperma prima del trattamento con bendamustina cloridrato, a causa di possibile infertilitĂ  irreversibile.

Stravaso infusionale

Una iniezione extravasale deve essere interrotta immediatamente. L’ago deve essere rimosso dopo una breve aspirazione. Dopo ciĂ², l’area tissutale coinvolta dallo stravaso deve essere raffreddata e il braccio sollevato. Trattamenti supplementari, come l’uso di corticosteroidi, non sono di chiaro beneficio.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco