Liserdol: effetti collaterali e controindicazioni

Liserdol: effetti collaterali e controindicazioni

Liserdol (Metergolina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Prevenzione e soppressione della lattazione puerperale;

Trattamento delle amenorree iperprolattinemiche (amenorrea, galattorrea);

Emicranie e cefalee vascolari a carattere accessionale (trattamento profilattico);

Sindromi da accelerato transito (dumping syndrome) dei gastroresecati; diarrea da ipermotilità del tenue;

Cromaffinomi intestinali.

Liserdol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Liserdol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Liserdol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Liserdol: controindicazioni

Ipersensibilità verso i componenti del prodotto.

Gravidanza (vedì punto 4.6 “Gravìdanza e allattamento”).

Liserdol: effetti collaterali

Tali effetti sono generalmente di lieve entità e comprendono più frequentemente nausea, vomito, insonnia, sonnolenza, ansia e vertigini, astenia, disturbi gastrici.

Eccezionalmente sono stati segnalati anche casi di calo pressorio, talora gravi.

Liserdol: avvertenze per l’uso

Nel corso di trattamento per sopprimere la lattazione è raccomandabile sospendere l’allattamento al seno fin dal primo giorno di terapia.

Benché le prove di teratogenesi condotte abbiano dimostrato che Liserdol non è teratogeno, nelle donne in stato di gravidanza il prodotto dovrà essere

somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

Nelle donne affette da amenorrea è opportuno accertare che la sintomatologia e i livelli di prolattina non siano sostenuti da un tumore o da un microadenoma ipofisario.

Durante il trattamento dell’amenorrea-galattorrea può verificarsi una gravidanza anche senza ricomparsa delle mestruazioni.

Sarà pertanto opportuno, ogni 20 giorni di terapia, eseguire un test di gravidanza. In caso di gravidanza accertata il trattamento sarà sospeso.

Nelle pazienti invece che non desiderino una gravidanza, dovranno essere adottate misure contraccettive non ormonali.

Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco