Morbilvax: effetti collaterali e controindicazioni

Morbilvax: effetti collaterali e controindicazioni

Morbilvax (Vaccino Morbillo Vivo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Vaccinazione preventiva contro il morbillo.

Età per la vaccinazione l’età raccomandata per la vaccinazione è attomo al primo anno di vita (12 mesi) o dopo.

La vaccinazione in età più precoce, specie al di sotto di 9-10 mesi, può avere un effetto minore a causa degli anticorpi passivi di origine materna non ancora completamente eliminati che possono neutralizzare il virus attenuato del vaccino. Tuttavia in caso di epidemia si consiglia di vaccinare anche i bambini di età inferiore ai 12 mesi e per garantire la protezione, di eseguire una iniezione di richiamo ai 15-18 mesi.

La vaccinazione degli adulti è raramente indicata per essere la maggior parte di questi soggetti già naturalmente immuni.

Morbilvax: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Morbilvax ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Morbilvax, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Morbilvax: controindicazioni

Malattie febbrili in caso di malattie febbrili la vaccinazione deve essere differita fino al completo ristabilimento dei soggetti da vaccinare.

Allergie:il vaccino è controindicato in caso di ipersensibilità accertata verso l’antibiotico contenuto nel vaccino (neomicina).

Stati immunitari alterati: alcuni stati morbosi o il trattamento con alcuni farmaci possono potenziare la moltiplicazione del virus attenuato adoperato per la vaccinazione; pertanto in caso di affezioni proliferative maligne dei tessuti linforeticolari (leucemia, linfosarcoma, mielomatosi, morbo di Hodgkin) o trattamento con immunodepressori o a- e ipo-gammaglobulinemia, la vaccinazione è controindicata.

Tubercolosi: la presenza di forme attive non trattate di tubercolosi rappresenta una controindicazione alla vaccinazione, anche se non esistono dati che dimostrano che il vaccino anti-morbilloso abbia un effetto esacerbante sulla infezione tubercolare. La vaccinazione anti-morbillosa può determinare una breve soppressione (circa 4 settimane) della reattività alla tubercolina, per cui se è necessario eseguire questa prova in coincidenza della vaccinazione anti-morbillosa, il test per la tubercolina può essere eseguito nello stesso giomo.

Gravidanza la vaccinazione è controindicata in gravidanza. Questa precauzione è basata sul rischio teorico dell’infezione fetale, che potrebbe manifestarsi quando si usa un qualsiasi vaccino a virus vivo, in donne gravide o che risultino tali nei tre mesi seguenti la vaccinazione. Sebbene non siano riportati casi di infezioni fetali associati all’uso del vaccino anti-morbilloso, è consigliabile stabilire dei programmi di vaccinazione nella preadolescenza.

Morbilvax: effetti collaterali

Il ceppo Schwarz è un virus ulteriormente attenuato rispetto al virus-vaccino originario Edmonston B e pertanto le reazioni post-vaccinali sono molto rare e benigne. Tali reazioni sono comunemente costituite da febbre e/o da rash che possono verificarsi in una limitata percentuale dei casi 6-12 giorni dopo l’iniezione e durare un paio di giorni. Ancora più occasionalmente possono osservarsi sintomi respiratori (tosse secca, corizza) e congiuntivite.

Disturbi neurologici possono osservarsi dopo la somministrazione di quasi tutti i prodotti biologici. Sebbene questi disturbi siano estremamente rari la possibilità del loro verificarsi deve essere sempre valutata.

Morbilvax: avvertenze per l’uso

La iniezione di numerose sostanze, in particolare proteine, può causare reazioni di tipo anafilattico e perciò una soluzione sterile di adrenalina 1:1000 deve essere tenuta pronta per l’uso immediato.

Avvertenze

Il vaccino deve essere somministrato con cautela ai bambini che hanno una storia di disturbi cerebrali o convulsioni febbrili. In tali casi il medico deve vigilare per una reazione febbrile che può occorrere tra il 5° ed il 12° giomo e deve prendere le appropriate precauzioni.

Una anergia alla prova con tubercolina può verificarsi in alcuni soggetti dopo la somministrazione del vaccino. Questa anergia può persistere da 3 a 8 settimane.

Prima di iniettare il vaccino nei bambini che abbiano ricevuto iniezioni di immunoglobuline umane si deve attendere tre mesi, perchè gli anticorpi presenti nelle immunoglobuline possono neutralizzare il virus attenuato.

Anche se non sono stati dimostrati fenomeni di interferenza conseguenti alla vaccinazione anti-morbillosa in associazione ad altre vaccinazioni con vaccini a virus vivi, di norma si consiglia un intervallo di 3-4 settimane tra una vaccinazione e l’altra.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco