Pneumopent: effetti collaterali e controindicazioni

Pneumopent: effetti collaterali e controindicazioni

Pneumopent (Pentamidina Isetionato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Prevenzione della polmonite da Pneumocystis carinii (PCP) in pazienti immunodeficienti ad alto rischio.

Pneumopent: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Pneumopent ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Pneumopent, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Pneumopent: controindicazioni

Pneumopent può essere controindicato in presenza di infezione acuta del tratto respiratorio non causata da Pneumocystis carinii, ed in presenza di broncocostrizione, cianosi o dispnea. È assolutamente controindicato nei casi di ipersensibilità accertata al farmaco (in ognuna delle sue forme mesilato o isetionato).

Pneumopent: effetti collaterali

Gli effetti indesiderati di più comune riscontro sono stati: durante l’inalazione: tosse da lieve a stizzosa, broncospasmo, nausea e vomito; dopo l’inalazione: alterazioni del gusto (sapore metallico), febbre, irritazione faringea e tracheale, disturbi respiratori, astenia.

Si è ipotizzato che la pentamidina possa indurre un rilascio di istamina.

Si tenga presente che anche se non segnalato con la pentamidina per via inalatoria, il farmaco, se somministrato per via venosa, o più raramente per infusione e per via intramuscolare, è stato associato ad eventi letali causati da ipotensione, ipoglicemia o aritmia.

Casi di pancreatite acuta sono stati segnalati in pazienti che ricevevano pentamidina per aerosol. La terapia dovrebbe essere interrotta qualora si sviluppassero sintomi di pancreatite acuta.

Pneumopent: avvertenze per l’uso

Non è ancora noto se vi siano, e quali possano essere le conseguenze di un accumulo di pentamidina a seguito di una prolungata somministrazione per via topica bronchiale. Pertanto occorre usare cautela in pazienti con disfunzioni respiratorie, con tendenza alla broncocostrizione, ipo o iperglicemia, disfunzioni renali o epatiche, leucopenia, trombocitopenia o anemia.

Tali pazienti in particolare, ed in genere tutti quelli in trattamento andranno tenuti sotto stretto controllo medico al fine di rilevare tempestivamente un eventuale peggioramento delle suddette preesistenti patologie o l’insorgenza di altri rilevanti effetti indesiderati segnalati a seguito della somministrazione di pentamidina (ipotensione, ipocalcemia, tachicardia ventricolare e sindrome di Stevens-Johnson).

Infezioni extrapolmonari da Pneumocystis carinii sono state segnalate raramente e quasi sempre riferite a pazienti che avevano una storia di PCP.

Quando si visitano pazienti che presentano segni e sintomi non spiegabili dovrebbe essere considerata la possibilità di pneumocistosi extrapolmonare.

L’inalazione di Pneumopent può causare broncospasmo e tosse, in particolare in pazienti già fumatori o con anamnesi positiva per disturbi asmatici, negli studi clinici, tosse e broncospasmo sono stati gli effetti collaterali riportati più frequentemente, tuttavia solo in una percentuale inferiore all’1% il trattamento è stato interrotto a causa di tali effetti collaterali. Nella maggior parte dei casi tosse e broncospasmo sono stati controllati dalla somministrazione di broncodilatatori per via inalatoria. Tale somministrazione effettuata prima dell’inalazione di Pneumopent si è dimostrata efficace nel minimizzare la ricorrente insorgenza di tosse e broncospasmo in pazienti che avevano già accusato tali sintomi in occasione di precedenti sedute inalatorie.

Rischi ambientali ed occupazionali: occorre usare cautela per evitare la dispersione di pentamidina nell’ambiente.

Un’adeguata ventilazione ambientale può aiutare nel ridurre i rischi di sensibilizzazione da parte del personale sanitario.

Inoltre è bene aereare abbondantemente l’ambiente di terapia per minimizzare il rischio di trasmissione di altri agenti patogeni respiratori quali il Mycobacterium tubercolosis ed il Mycobacterium avium-intracellulare, che possono essere emessi da casuali colpi di tosse durante il trattamento.

Non eccedere le dosi raccomandate.

I pazienti sottoposti a profilassi con Pneumopent possono comunque sviluppare episodi acuti di PCP. Pertanto pazienti che presentino sintomi di infezione polmonare come la dispnea, febbre, tosse ed altri, dovrebbero essere sottoposti ad accurata visita medica e ad idonei test diagnostici per la conferma della possibile PCP in fase acuta o la presenza di altri agenti patogeni opportunisti e non.

L’uso di Pneumopent può alterare il quadro clinico e radiografico della PCP presentando un quadro atipico che può far pensare ad una malattia lieve o ad un’infezione focale.

Prima di iniziare la profilassi con Pneumopent occorre accertare che i pazienti non siano affetti da PCP, infatti la dose raccomandata di Pneumopent per la prevenzione della PCP è insufficiente per il suo trattamento in fase acuta.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco