Pranoflog: effetti collaterali e controindicazioni

Pranoflog: effetti collaterali e controindicazioni

Pranoflog 1 mg/ml collirio, soluzione (Pranoprofene) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Stati infiammatori eventualmente dolorosi e non su base infettiva, a carico del segmento anteriore dell’occhio, in particolare per interventi di cataratta.

Pranoflog 1 mg/ml collirio, soluzione: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Pranoflog 1 mg/ml collirio, soluzione ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Pranoflog 1 mg/ml collirio, soluzione, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Pranoflog 1 mg/ml collirio, soluzione: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo (pranoprofen) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. PRANOFLOG collirio è inoltre controindicato in pazienti nei quali si sono verificati, dopo assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, accessi asmatici, orticaria o rinite acuta.

Pranoflog 1 mg/ml collirio, soluzione: effetti collaterali

Gli effetti indesiderati in seguito al trattamento con Pranoprofen in collirio si verificano con una scarsa incidenza e sono prevalentemente effetti oculari.

Occasionalmente sono stati riferiti effetti quali irritazione all’instillazione, discomfort, dolore, prurito, rossore, secchezza, gonfiore, iperemia congiuntivale, blefarite o secrezione.

Sono state inoltre raramente osservate lacrimazione, cheratite superficiale diffusa, sensazione di corpo estraneo, chemosi ed offuscamento.

Pranoflog 1 mg/ml collirio, soluzione: avvertenze per l’uso

In corso di trattamento non devono essere portate lenti a contatto morbide. Le lenti devono essere rimosse prima dell’instillazione e non reinserite prima di 15 minuti dopo l’uso. Il medicinale contiene benzalconio cloruro come conservante che può causare irritazione oculare o “scolorimento” delle lenti a contatto morbide.

Poiché il pranoprofen può mascherare la presenza di infezione oculare, il farmaco deve essere somministrato con cautela e sotto controllo del medico. In caso di infiammazioni di natura infettiva, PRANOFLOG collirio non deve essere somministrato come singolo trattamento.

Come con altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, deve essere considerata la possibilità di un aumento del tempo di sanguinamento dovuto ad interferenza con l’aggregazione dei trombociti. In seguito all’uso di farmaci antiinfiammatori non steroidei topici in associazione alla chirurgia oculare è stato riferito un aumentato sanguinamento dei tessuti oculari (incluso sangue in camera anteriore).

Si può verificare un innalzamento pressorio successivamente ad intervento chirurgico di cataratta. Si veda al riguardo il paragrafo 5.1.

L’uso di PRANOFLOG collirio deve essere evitato nell’ultimo periodo della gravidanza. Si veda al riguardo il paragrafo 4.6.

Instillando il collirio, non toccare la punta contagocce.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco