Rifacol: effetti collaterali e controindicazioni

Rifacol: effetti collaterali e controindicazioni

Rifacol (Rifaximina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Infezioni intestinali acute e croniche sostenute da batteri gram–positivi e gram–negativi; sindromi diarroiche.

Diarrea da alterato equilibrio della flora microbica intestinale (diarree estive, diarrea del

viaggiatore, enterocoliti).

Profilassi pre e post–operatoria delle complicanze infettive negli interventi di chirurgia del tratto gastroenterico.

Coadiuvante nella terapia delle iperammoniemie.

Rifacol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Rifacol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Rifacol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Rifacol: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo, alle rifamicine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Casi di ostruzione intestinale anche parziale e di gravi lesioni ulcerative dell’intestino.

Rifaximina non deve essere utilizzata in pazienti con diarrea complicata da febbre o sangue nelle feci.

Rifacol: effetti collaterali

Studi clinici

Nell’ambito di sperimentazioni cliniche controllate in doppio cieco o di studi di farmacologia clinica sono stati confrontati gli effetti di rifaximina con placebo o altri antibiotici, per cui sono disponibili dati quantitativi di sicurezza.

Nota: molte delle reazioni elencate (in particolare quelle gastrointestinali) possono essere gli stessi sintomi ascrivibili alla patologia di base trattata e, durante gli studi clinici, sono state segnalate con una frequenza simile nei pazienti trattati con placebo.

Esperienza post-marketing

Dopo l’introduzione in commercio del prodotto sono state segnalate ulteriori reazioni avverse, la cui frequenza non è nota (non può essere definita in base ai dati disponibili).

Le categorie di frequenza sono definite in base alla convenzione seguente:

Molto comune (≥1/10); Comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); Non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); Raro (da ≥ 1/10.000a < 1/1.000); Molto raro (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi MedDRA Comune Non comune Raro Non nota
Infezioni e infestazioni candidiasi, herpes simplex, nasofaringite, faringite, infezioni delle vie respiratorie superiori infezione clostridiale
Patologie del sistema emolinfopo-ietico linfocitosi, monocitosi, neutropenia trombocitopenia
Disordini del sistema immunitario reazioni anafilattiche, ipersensibilità
Disturbi del metabolismo e della nutrizione diminuzione dell’appetito, disidratazione
Disturbi psichiatrici insonnia, sogni anormali, depressione dell’umore, nervosismo
Patologie del sistema nervoso capogiri, cefalea emicrania, ipoestesia,, parestesia, cefalea sinusale, sonnolenza presincope
Patologie dell’occhio diplopia
Patologie dell’orecchio e del labirinto vertigine, otalgia
Patologie cardiache palpitazioni
Patologie vascolari aumento della pressione arteriosa, vampate di calore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispena, congestione nasale, gola secca, dolore orofaringeo, tosse, rinorrea
Patologie gastrointestinali costipazione, dolore addominale, gonfiore e distensione addominale, diarrea, flatulenza, nausea, tenesmo rettale, urgenza di evacuazione, vomito ascite, dispepsia, disordini della motilità gastrointestinale, dolore addominale superiore, ematochezia, feci mucose, feci dure, labbra secche, patologie del gusto
Patologie epatobiliari aumento dell’aspartato aminotransferasi alterazioni dei testi di funzio-nalità epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo eruzione cutanea, eruzioni ed esantemi, ustione solare(1) Edema angioneurotico, dermatite, dermatite esfoliativa, eczema, eritemi, porpora, prurito, orticaria
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo dolore dorsale, debolezza muscolare, spasmi muscolari, dolore al collo, mialgia
Patologie renali e urinarie Ematuria, glicosuria, pollachiuria, poliuria, proteinuria
Patologie dell’apparato riproduttivo polimenorrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di sommini-strazione piressia condizioni asteniche, brividi, sudore freddo, dolore e fastidio, edema periferico, sintomatologia simil influenzale, iperidrosi
Esami diagnostici anomalie del rapporto interna-zionale normalizzato

(1) Poiché il medico ha riportato scottatura solare, viene riferita come tale e non come segnalazione di reazione di fotosensibilità.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco -sito web: https://www.agenziadelfarmaco.gov.it/it/responsabili.

Rifacol: avvertenze per l’uso

Dati clinici hanno dimostrato che rifaximina non è efficace nel trattamento di infezioni intestinali causate da patogeni intestinali invasivi come Campylobacter jejuni spp, Salmonella spp e Shigella spp che normalmente causano diarrea, febbre, sangue nelle feci ed elevata frequenza di evacuazione.

Il trattamento dovrebbe essere sospeso se i sintomi peggiorano o persistono per piĂ¹ di 48 ore e dovrebbe essere considerata una terapia antibiotica alternativa.

Con l’uso di gran parte degli antibiotici, tra cui rifaximina, sono stati riportati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD). Non puĂ² essere esclusa una possibile associazione del trattamento di Rifaximina con CDAD o colite pseudomembranosa.

Compromissione epatica: nonostante non siano previsti aggiustamenti della dose, usare con cautela nei pazienti con grave compromissione epatica.

Si consiglia cautela nel caso in cui sia richiesto l’uso contemporaneo di rifaximina ed un inibitore della glicoproteina P, come la ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).

I pazienti devono essere informati che, malgrado il trascurabile assorbimento del farmaco (inferiore all’1%), la rifaximina, come tutti i derivati della rifamicina, puĂ² provocare una colorazione rossastra delle urine.

A causa degli effetti sulla flora intestinale, l’assunzione di rifaximina potrebbe ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali a base di estrogeni. Tuttavia, queste interazioni non sono state comunemente riportate. Si raccomanda l’uso di misure contraccettive aggiuntive, in particolare se il contenuto di estrogeni dei contraccettivi orali è inferiore a 50 ?g.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco