Sequacor: effetti collaterali e controindicazioni

Sequacor: effetti collaterali e controindicazioni

Sequacor compresse rivestite con film (Bisoprololo Fumarato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica, stabile, con ridotta funzione ventricolare sistolica sinistra, in associazione con ACE- inibitori, diuretici ed eventualmente glicosidi cardioattivi (Per ulteriori informazioni vedere paragrafo 5.1).

Sequacor compresse rivestite con film: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Sequacor compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Sequacor compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Sequacor compresse rivestite con film: controindicazioni

Bisoprololo è controindicato in pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica in presenza di:

insufficienza cardiaca acuta o episodi di insufficienza cardiaca scompensata che richiedono terapia inotropa via endovena; shock cardiogeno;

blocco atrio-ventricolare (AV) di II o III grado sindrome del nodo del seno;

blocco seno-atriale; bradicardia sintomatica; ipotensione sintomatica grave asma bronchiale

grave forma di occlusione arteriosa periferica e sindrome di Raynaud;

feocromocitoma non trattato (vedere paragrafo 4.4); acidosi metabolica;

ipersensibilitĂ  a bisoprololo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (elencati nel paragrafo 6.1).

Sequacor compresse rivestite con film: effetti collaterali

Definizioni della terminologia della frequenza:: Molto comuni (? 1/10)

Comuni (?1/100, a < 1/10)

Non comuni (? 1/1.000, a < 1/100) Rari (? 1/10.000, a < 1/1.000)

Molto rari (< 1/10.000)

Frequenza non nota (non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie cardiache:

Molto comuni: bradicardia

Comuni: peggioramento dell’insufficienza cardiaca

Non comuni: disturbi della conduzione atrio-ventricolare.

Esami di laboratorio:

Rari: Aumento dei trigliceridi, aumento degli enzimi epatici (ALAT, ASAT).

Patologie del Sistema Nervoso: Comuni: capogiri, mal di testa Rari: sincope.

Patologie dell’occhio:

Rari: riduzione della lacrimazione (da tenere presente nel caso di uso di lenti a contatto)

Molto rari: congiuntivite.

Patologie dell’orecchio e del labirinto:

Rari: disturbi uditivi.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Non comuni: broncospasmo nei pazienti con asma bronchiale o anamnesi di malattia ostruttiva respiratoria

Rari: rinite allergica.

Patologie gastrointestinali:

Comuni: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, stipsi.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Rari: reazioni di ipersensibilitĂ  (prurito, arrossamento, rash) Molto rari: alopecia. I beta bloccanti potrebbero provocare o peggiorare la psoriasi o indurre rash pseudo-psoriasici..

Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: Non comuni: debolezza muscolare e crampi.

Patologie vascolari:

Comuni: sensazione di freddo o formicolio alle estremitĂ ; ipotensione Non comuni: ipotensione ortostatica.

Patologie sistemiche:

Comuni: astenia, affaticamento.

Patologie epatobiliari:

Rari: epatiti.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: Rari: disturbi della funzione sessuale maschile.

Disturbi psichiatrici:

Non comuni: disturbi del sonno, depressione Rari: incubi, allucinazioni.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza

Sequacor compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso

Il trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica stabile con bisoprololo deve essere iniziata con una speciale fase di titolazione.

La sospensione della terapia con bisoprololo, specialmente nei pazienti con cardiopatia ischemica, non deve essere fatta bruscamente se non necessario, poichĂ© ciĂ² puĂ² aggravare in maniera transitoria le condizioni cardiache.

L’inizio e la cessazione del trattamento con bisoprololo richiede un monitoraggio regolare.

Non c’è esperienza terapeutica con bisoprololo nell’insufficienza cardiaca in pazienti con le seguenti malattie e condizioni:

diabete mellito insulino dipendente (tipo I); grave compromissione della funzionalitĂ  renale; grave compromissione della funzionalitĂ  epatica; miocardiopatia restrittiva;

malattie cardiache congenite;

malattie valvolari organiche emodinamicamente significative; infarto del miocardio (nei 3 mesi precedenti).

Bisoprololo deve essere usato con cautela in caso di:

broncospasmo (asma bronchiale, malattie ostruttive delle vie aeree);

diabete mellito con glicemia instabile; i sintomi di ipoglicemia possono essere mascherati;

digiuno stretto;

terapia desensibilizzante in corso; Come con gli altri beta- bloccanti, bisoprololo puĂ² aumentare sia la sensibilitĂ  verso gli allergeni e la gravitĂ  delle reazioni anafilattiche. Il trattamento con adrenalina non produce sempre l’effetto terapeutico atteso. blocco atrio-ventricolare di I grado;

angina di Prinzmetal;

occlusione arteriosa periferica (potrebbe verificarsi un peggioramento dei sintomi specialmente all’inizio della terapia) anestesia generale

Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale il betablocco riduce l’incidenza di aritmie e di ischemia miocardica durante l’induzione e l’intubazione, e nel periodo post-operatorio. Viene correntemente raccomandato che un eventuale trattamento betabloccante di mantenimento sia continuato nel periodo peri-operatorio. L’anestesista deve essere informato dell’uso del beta bloccante a causa delle potenziali interazioni con altri farmaci che possono provocare bradiaritmie, attenuazione della tachicardia riflessa e diminuzione della capacità di compensare in via riflessa la perdita di sangue.

Se si ritiene necessario interrompere la terapia betabloccante prima di un intervento chirurgico, l’interruzione deve essere fatta gradualmente e completata circa 48 ore prima dell’anestesia.

La combinazione di bisoprololo con calcio-antagonisti del tipo verapamil o diltiazem, con farmaci antiaritmici di classe I e con farmaci antiipertensivi che agiscono centralmente, è generalmente non raccomandata; per i dettagli fare riferimento al paragrafo 4.5.

Sebbene i beta-bloccanti cardioselettivi (beta1) possano avere un effetto minore sulla funzionalitĂ  polmonare rispetto ai beta-bloccanti non-selettivi, come con tutti i beta-bloccanti, questi devono essere evitati nei pazienti con malattie ostruttive delle vie aeree, a meno che non ci siano impellenti ragioni cliniche per il loro uso . Quando tali motivi esistono, Sequacor puĂ² essere utilizzato con cautela. In pazienti con malattie ostruttive delle vie respiratorie, il trattamento con bisoprololo deve essere iniziato con il dosaggio piĂ¹ basso possibile, ed i pazienti devono essere attentamente monitorati per i nuovi sintomi (per esempio dispnea, intolleranza all’esercizio, tosse)

Nell’asma bronchiale o in altre malattie polmonari croniche ostruttive che possono causare sintomi deve essere somministrata una terapia concomitante con broncodilatatori.

In singoli casi, in pazienti con asma, puĂ² manifestarsi un aumento della resistenza delle vie aeree, quindi puĂ² essere necessario un aumento della dose di beta2 stimolanti.

Nei pazienti con psoriasi o famigliaritĂ  per la psoriasi, va valutato attentamente il rapporto rischio-beneficio prima della somministrazione di beta-bloccanti (bisoprololo).

Nei pazienti con feocromocitoma bisoprololo non deve essere somministrato disgiuntamente da un alfa-bloccante.

Durante la terapia con bisoprololo possono essere mascherati i sintomi di una tireotossicosi.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco