Skenan: effetti collaterali e controindicazioni

Skenan: effetti collaterali e controindicazioni

Skenan (Morfina Solfato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Dolori cronici intensi e/o resistenti agli altri antidolorifici, in particolare dolori di origine cancerosa.

Skenan: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Skenan ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Skenan, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Skenan: controindicazioni

– SKENAN è controindicato in caso di ipersensibilità verso i componenti ed altri farmaci analgesico-narcotici, in tutte le forme di addome acuto e ileo paralitico ed è generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere alle Speciali precauzioni d’impiego).

– SKENAN è altresì controindicato negli stati di depressione del S.N.C. (in particolare quelli indotti da altri farmaci come ipnotici, sedativi, tranquillanti, ecc.), nell’alcoolismo acuto, nel delirium tremens, nei traumatismi cranici ed in tutte le condizioni di ipertensione endocranica, negli stati convulsivi, nella insufficienza respiratoria e nell’insufficienza epatocellulare grave.

– SKENAN non deve, inoltre, essere somministrato durante un attacco di asma bronchiale, in caso di scompenso cardiaco secondario ad affezioni croniche del polmone e dopo interventi chirurgici sulle vie biliari.

– SKENAN è infine controindicato nei pazienti in trattamento con farmaci inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO), compreso il furazolidone. In questi casi la terapia analgesica può essere intrapresa dopo due-tre settimane dalla sospensione del precedente trattamento.

Skenan: effetti collaterali

A carico del sistema nervoso centrale: il prodotto, anche a dosi terapeutiche, determina depressione respiratoria ed in minor misura depressione circolatoria. La depressione respiratoria è, in genere, di grado lieve o moderato e senza conseguenze di rilievo nei soggetti con integrità della funzione respiratoria; tuttavia, può indurre gravi conseguenze nei pazienti con affezioni bronco-polmonari come la formazione di aree di atelectasia.

Comunque, a seguito di somministrazione orale o parenterale di analgesico-narcotici, è stata segnalata la comparsa di grave depressione respiratoria e circolatoria fino all’arresto respiratorio ed al collasso.

Altri effetti neurologici segnalati sono: miosi, turbe della visione, cefalea, vertigini, aumento della pressione endocranica che può aggravare preesistenti patologie dell’encefalo.

Sono inoltre possibili modificazioni psicologiche, come eccitazione, insonnia, irritabilità, agitazione, euforia e disforia, ovvero sedazione ed astenia, depressione del tono dell’umore, ottundimento mentale e stati di indifferenza.

A carico dell’apparato cardiovascolare: bradicardia, ipotensione, lipotimia e sincope. Gli effetti ipotensivi sono più marcati nei soggetti con ridotto volume plasmatico.

A carico dell’apparato gastro-intestinale: frequenti sono la nausea, il vomito, la stipsi, gli spasmi della muscolatura liscia, delle vie biliari con transitori aumenti delle concentrazioni dell’amilasi e della lipasi nel plasma.

A carico dell’apparato endocrino: aumento della increzione della vasopressina e riduzione di quella dell’ormone adrenocorticotropo, dell’ormone tireotropo, del 17-idrossi e 17-chetocorticosteroidi.

A carico dell’apparato urogenitale: oliguria e ritenzione di urina, che può essere aggravata da una concomitante patologia stenosante uretroprostatica.

A carico della cute: arrossamento del volto, del collo e delle regioni superiori del torace, sudorazione, prurito, orticaria e altre eruzioni cutanee. Dolore nel punto di iniezione.

Per quanto riguarda la sindrome da astinenza vedere al punto 4.4.

Skenan: avvertenze per l’uso

La somministrazione di morfina, specie se prolungata, determina la comparsa di tolleranza e dipendenza.

La tolleranza è quella condizione per cui, per raggiungere e mantenere il medesimo livello di analgesia, il paziente necessita di dosi maggiori di morfina e ad intervalli di somministrazione sempre più frequenti. La tolleranza alla maggior parte degli effetti della morfina si sviluppa normalmente in due-tre settimane alle dosi medie ed in tempi più brevi se si impiegano dosi maggiori. Dopo la sospensione del trattamento il fenomeno si attenua fino a scomparire, generalmente, entro due settimane.

La dipendenza da morfina può essere di natura sia fisica che psicologica ed è una condizione che si instaura con la somministrazione ripetuta del farmaco. E’ caratterizzata da un bisogno incoercibile di continuare ad assumere il farmaco o altra sostanza con proprietà simili e si può sviluppare dopo un trattamento di 1-2 settimane alle dosi terapeutiche.

La sindrome da astinenza: la brusca interruzione dell’assunzione di morfina da parte di un paziente che ha sviluppato dipendenza comporta una sindrome da astinenza, la cui gravità dipende dal soggetto, dalla dose assunta, dalla frequenza di somministrazione e dalla durata del trattamento.

I sintomi da astinenza si manifestano di solito entro poche ore dall’assunzione dell’ultima dose, raggiungono l’intensità massima entro 36-72 ore, quindi regrediscono gradualmente. Questi sintomi includono nelle prime 24 ore irrequietezza, sbadigli, midriasi, lacrimazione, rinorrea, sudorazione e pelle d’oca. Successivamente i sintomi progrediscono e sono aggravati dalla comparsa di fascicolazioni e spasmi muscolari, dolori addominali e alle gambe, mal di schiena, talora severo, cefalea, starnuti, debolezza, ansia, irritabilità, alterazioni del sonno o insonnia, agitazione, anoressia, nausea, vomito, diarrea, disidratazione, perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, aumento della pressione arteriosa, della temperatura corporea e disturbi vasomotori.

In assenza di trattamento i sintomi da astinenza più evidenti scompaiono in 5-14 giorni.

Per questi motivi SKENAN non deve essere utilizzato negli stati dolorosi sensibili ad analgesici meno potenti o nei pazienti che non siano sotto stretta sorveglianza medica.

SKENAN, come tutti i preparati a base di morfina, va somministrato con cautela nei soggetti anziani o debilitati e nei pazienti affetti da:

affezioni organico-cerebrali;

depressione respiratoria;

affezioni polmonari croniche (particolarmente se accompagnate da ipersecrezione bronchiale) e comunque in tutte le condizioni ostruttive delle vie respiratorie e nei pazienti con ridotta riserva ventilatoria (come in caso di cifoscoliosi ed obesità);

mixedema o ipertiroidismo;

insufficienza adrenocorticale, stati ipotensivi gravi e shock;

coliche renali o biliari; in seguito a chirurgia dei dotti urinari;

ipertrofia prostatica;

rallentamento del transito intestinale;

affezioni intestinali di tipo infiammatorio o ostruttivo;

epatopatie acute e croniche;

nefropatie croniche;

affezioni cardiovascolari ed aritmie cardiache.

SKENAN, per il suo effetto analgesico e per la sua azione sul livello di coscienza, sul diametro pupillare e sulla dinamica respiratoria può rendere difficile la valutazione clinica del paziente ed ostacolare la diagnosi di quadri addominali acuti.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco