Tachicaf: effetti collaterali e controindicazioni

Tachicaf: effetti collaterali e controindicazioni

Tachicaf (Paracetamolo + Caffeina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie: Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di ogni genere (ad esempio, mal di testa, dolori osteo-articolari e muscolari, mal di denti, dolori mestruali, interventi chirurgici).

 

Tachicaf: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Tachicaf ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Tachicaf, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Tachicaf: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al paracetamolo, alla caffeina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Soggetti di etĂ  inferiore ai 15 anni.

I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti affetti da grave anemia emolitica.

Grave insufficienza epatocellulare.

Per la presenza di aspartame l’uso di Tachicaf è controindicato nei casi di fenilchetonuria.

 

Tachicaf: effetti collaterali

Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio rash cutanei con eritema o orticaria, angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati anche i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria) reazioni gastrointestinali e vertigini.

Raramente possono verificarsi effetti riconducibili ad una iperstimolazione da caffeina, quali eccitazione, irrequietezza, tachicardia, aritmia, insonnia. Per evitare la comparsa di questi effetti, durante il trattamento con Tachicaf si consiglia una marcata riduzione dell’assunzione giornaliera di caffè e di tè, o di altre sostanze contenenti caffeina.

 

Tachicaf: avvertenze per l’uso

Nei rari casi di reazioni allergiche, la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento.

Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Dosi elevate o prolungate di paracetamolo possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi, perciĂ² la somministrazione nei soggetti con insufficienza renale o epatica di grado lieve/moderato e nei pazienti affetti da sindrome di Gilbert deve essere

effettuata solo se effettivamente necessaria e sotto il diretto controllo medico.

Durante il trattamento con Tachicaf, prima di assumere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga gli stessi principi attivi, poiché se il paracetamolo è assunto a dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.

Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Si veda anche la sezione 4.5.

Tachicaf contiene 15 mmoli di sodio per bustina: da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalitĂ  renale o che seguano una dieta a basso contenuto di sodio.

Tachicaf contiene maltitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

Tachicaf contiene anche aspartame, una fonte di fenilalanina, perciĂ² è controindicata nei soggetti affetti da fenilchetonuria (vedì la sezìone 4.3).

Durante il trattamento con Tachicaf, si sconsiglia l’assunzione di dosi eccessive di caffè e di tè, o di altre sostanze contenenti caffeina.

Dato il contenuto di caffeina è preferibile somministrare Tachicaf solo per brevi periodi. In caso di uso protratto, è consigliabile monitorare la funzionalità epatica e renale, la crasi ematica e l’insorgenza di eventuale sintomatologia da caffeinismo (vedì le sezìonì 4.8 e 4.9.).

 


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco