Xyrem: effetti collaterali e controindicazioni
Xyrem 500 mg/ml soluzione orale (Sodio Oxibato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Trattamento della narcolessia con cataplessia in pazienti adulti.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Xyrem 500 mg/ml soluzione orale ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Xyrem 500 mg/ml soluzione orale, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Xyrem 500 mg/ml soluzione orale: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Pazienti con depressione maggiore.
Pazienti con deficit della succinico semialdeide deidrogenasi. Pazienti in trattamento con oppioidi o barbiturici.
Xyrem 500 mg/ml soluzione orale: effetti collaterali
Le reazioni avverse riportate piĂ¹ comunemente sono capogiro, nausea e cefalea, tutte comparse in una percentuale compresa tra il 10% e il 20% dei pazienti.
Frequenza stimata: molto comune (? 1/10); comune (? 1/100, < 1/10); non comune (? 1/1.000 ,< 1/100); raro (? 1/10.000 , < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza gli eventi avversi sono elencati in ordine di gravità decrescente.
Infezioni e infestazioni:
Comune: nasofaringite, sinusite
Disturbi del sistema immunitario:
Non comune: ipersensibilitĂ
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Comune: anoressia, riduzione dell’appetito
Disturbi psichiatrici:
Comune: depressione, cataplessia, ansia, sogni anomali, stato confusionale, disorientamento, incubi, sonnambulismo, disturbi del sonno, insonnia, insonnia intermedia, nervosismo
Non comune: tentato suicidio, psicosi, paranoia, allucinazioni, pensiero anormale, agitazione, insonnia iniziale
Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili): idea suicida, umore euforico
Patologie del sistema nervoso:
Molto comune: capogiro, cefalea
Comune: paralisi del sonno, sonnolenza, tremore, disturbo dell’equilibrio, disturbo dell’attenzione, ipoestesia, parestesia, sedazione, disgeusia
Non comune: mioclono, amnesia, sindrome delle gambe senza riposo
Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili): convulsioni
Patologie dell’occhio:
Comune: visione offuscata
Patologie dell’orecchio e del labirinto:
Comune: vertigine
Patologie cardiache:
Comune: palpitazioni
Patologie vascolari:
Comune: ipertensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Comune: dispnea, russamento, congestione nasale
Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili): depressione respiratoria, apnea notturna
Patologie gastrointestinali:
Molto comune: nausea (la frequenza della nausea è piĂ¹ elevata nelle donne rispetto agli uomini)
Comune: vomito, diarrea, dolore alla parte superiore dell’addome
Non comune: incontinenza fecale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: iperidrosi, eruzione cutanea
Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili): orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
Comune: artralgia, spasmi muscolari, dolore dorsale
Patologie renali e urinarie:
Comune: enuresi notturna, incontinenza urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: astenia, affaticamento, sentirsi ubriaco, edema periferico
Esami diagnostici:
Comune: aumento della pressione sanguigna, perdita di peso
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura:
Comune: caduta
Descrizione di reazioni avverse selezionate
In alcuni pazienti la cataplessia puĂ² ripresentarsi con una frequenza piĂ¹ elevata a seguito dell’interruzione della terapia con sodio oxibato; cosa che potrebbe tuttavia essere dovuta alla normale variabilitĂ della patologia. Sebbene l’esperienza maturata nel corso degli studi clinici in pazienti affetti da narcolessia/cataplessia, trattati con sodio oxibato alle dosi terapeutiche, non abbia
mostrato una chiara evidenza di sindrome da interruzione del trattamento, in rari casi, reazioni avverse come insonnia, cefalea, ansia, capogiro, disturbi del sonno, sonnolenza, allucinazioni e disturbi psicotici sono stati osservati a seguito di sospensione del trattamento con GHB.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
Xyrem 500 mg/ml soluzione orale: avvertenze per l’uso
Xyrem puĂ² potenzialmente indurre depressione respiratoria.
Depressione respiratoria e del SNC
Il sodio oxibato puĂ² anche potenzialmente indurre depressione respiratoria. Apnea e depressione respiratoria sono state osservate in un soggetto sano a digiuno dopo una singola assunzione di 4,5 g (due volte la dose iniziale raccomandata). I pazienti devono essere interrogati riguardo ai segni di
depressione del SNC o respiratoria. Particolare cautela deve essere osservata nei pazienti con un disturbo respiratorio sottostante. A causa del piĂ¹ alto rischio di apnea durante il sonno, i pazienti con un BMI? 40 kg/m2 devono essere controllati attentamente quando assumono sodio oxibato.
All’incirca l’80% dei pazienti trattati con sodio oxibato durante gli studi clinici hanno mantenuto l’uso di uno stimolante del SNC. Non è noto se questo influenza la respirazione durante la notte.
Prima di aumentare la dose di sodio oxibato (vedere paragrafo 4.2), il medico deve essere consapevole che fino al 50% dei pazienti con narcolessia manifesta apnea durante il sonno.
Data la possibilità di aumentare il rischio di depressione respiratoria, l’uso concomitante di benzodiazepine e sodio oxibato deve essere evitato.
Alcol e depressori del SNC
L’uso combinato di alcol o qualsiasi altro medicinale ad azione deprimente sul SNC con sodio oxibato puĂ² risultare in un potenziamento degli effetti depressori del sodio oxibato sul
SNC come puĂ² far aumentare il rischio di depressione respiratoria. Pertanto i pazienti devono essere avvertiti di evitare l’uso di alcol in associazione con sodio oxibato.
Inibitori della GHB deidrogenasi
Si richiede cautela nei pazienti che sono trattati in concomitanza con valproato o altri inibitori della GHB deidrogenasi poichè sono state osservate interazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche quando il sodio oxibato è somminitrato contemporaneamente con
valproato (vedere paragrafo 4.5). Se è richiesto l’uso concomitante, deve essere considerato un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.2). Inoltre, la risposta del paziente e la tollerabilità devono essere attentamente monitorate e la dose deve essere adattata di conseguenza.
Potenziale abuso e dipendenza
Il principio attivo di Xyrem è il sodio oxibato, il quale è il sale sodico del GHB, una sostanza attiva ad azione deprimente sul SNC con un ben noto potenziale di abuso. Prima del trattamento il medico deve valutare i pazienti con anamnesi positiva o predisposizione all’abuso di farmaci.I pazienti devono essere controllati periodicamente ed in caso di sospetto abuso deve essere interrotto il trattamento con sodio oxibato.
Sono stati riportati casi di dipendenza a seguito di uso illecito di GHB a frequenti dosi ripetute (da 18 a 250 g/die) in eccesso rispetto all’intervallo di dosi terapeutiche. Sebbene non ci sia alcuna chiara evidenza di insorgenza della dipendenza nei pazienti che assumono sodio oxibato a dosaggi terapeutici, questa possibilitĂ non puĂ² essere esclusa.
Pazienti con porfiria
Il sodio oxibato è considerato pericoloso nei pazienti con porfiria poiché ha dimostrato di essere porfirogenico in animali o in sistemi in vitro.
Eventi neuropsichiatrici
I pazienti possono manifestare confusione durante il trattamento con sodio oxibato. Se ciĂ² dovesse verificarsi, dovranno essere sottoposti ad una valutazione complessiva e dovrĂ essere considerato un appropriato intervento su base individuale. Altri eventi neuropsichiatrici includono ansia, psicosi, paranoia, allucinazioni ed agitazione. Il verificarsi di disturbi del pensiero e/o di anormalitĂ comportamentali quando i pazienti sono trattati con sodio oxibato richiede un’attenta ed immediata valutazione.
La comparsa di depressione nei pazienti in trattamento con sodio oxibato richiede un’attenta ed immediata valutazione. Pazienti con storia pregressa di malattie depressive e/o tentativi di suicidio devono essere seguiti con particolare attenzione per quanto riguarda l’insorgenza di sintomi depressivi
durante l’assunzione di sodio oxibato. L’uso di Xyrem è controindicato nella depressione maggiore (vedere paragrafo 4.3).
Se un paziente manifesta incontinenza urinaria o fecale durante la terapia con sodio oxibato, il medico deve considerare l’opportunità di eseguire accertamenti per escludere eziologie sottostanti.
Durante gli studi clinici, nei pazienti trattati con sodio oxibato sono stati riportati casi di sonnambulismo. Non è chiaro se alcuni o tutti gli episodi corrispondono a vero sonnambulismo (una parasonnia che insorge durante il sonno non-REM) o ad un qualsiasi altro disturbo medico specifico. Ai pazienti che manifestano sonnambulismo deve essere ricordato il rischio di lesione o di autolesionismo. Pertanto, episodi di sonnambulismo devono essere valutati attentamente e devono essere presi in considerazione i dovuti provvedimenti.
Apporto di sodio
I pazienti che assumono sodio oxibato avranno un apporto aggiuntivo quotidiano di sodio compreso in un intervallo tra 0,82 g (per una dose di 4,5 g/die di Xyrem) e 1,6 g (per una dose di 9 g/die di
Xyrem). Un regime dietetico finalizzato alla riduzione dell’apporto di sodio deve essere tenuto in debita considerazione nel trattamento di pazienti con insufficienza cardiaca, ipertensione o compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).
Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con funzionalitĂ epatica compromessa si avrĂ un incremento dell’emivita di eliminazione e dell’esposizione sistemica al sodio oxibato (vedere paragrafo 5.2). PerciĂ², in tali pazienti, la dose iniziale deve essere dimezzata e la risposta agli incrementi di dose strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.2).
Anziani
L’esperienza nell’uso di sodio oxibato negli anziani è molto limitata. Pertanto, durante l’assunzione di sodio oxibato, i pazienti anziani devono essere sottoposti ad un attento controllo per rilevare una compromissione della funzionalità motoria e/o cognitiva.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia nei bambini e negli adolescenti non sono state dimostrate e perciĂ² l’uso nei pazienti di etĂ inferiore ai 18 anni non è raccomandato.
Pazienti epilettici
Sono state osservate crisi epilettiche in pazienti trattati con sodio oxibato. Nei pazienti con epilessia, la sicurezza e l’efficacia del sodio oxibato non sono state dimostrate e pertanto l’uso in questi pazienti non è raccomandato.
Effetto rebound e sindrome da astinenza
Gli effetti dovuti all’interruzione del trattamento con sodio oxibato non sono stati sistematicamente valutati in studi clinici controllati. In alcuni pazienti la cataplessia puĂ² ripresentarsi con una maggiore frequenza a seguito della sospensione della terapia con sodio oxibato; ciĂ² potrebbe tuttavia essere dovuto alla normale variabilitĂ della patologia. Sebbene l’esperienza maturata nel corso degli studi clinici in pazienti affetti da narcolessia/cataplessia, trattati con sodio oxibato alle dosi terapeutiche, non abbia mostrato una chiara evidenza di sindrome da interruzione del trattamento, in rari casi, eventi come insonnia, cefalea, ansia, capogiro, disturbi del sonno, sonnolenza, allucinazioni e disturbi psicotici sono stati osservati a seguito di sospensione del trattamento con GHB.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco