Zebinix: effetti collaterali e controindicazioni

Zebinix: effetti collaterali e controindicazioni

Zebinix 400 mg compressa uso orale blister pvc all 14 (Eslicarbazepina Acetato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Zebinix è indicato come:

monoterapia nel trattamento delle crisi epilettiche a esordio parziale, con o senza generalizzazione secondaria, negli adulti con epilessia di nuova diagnosi;

terapia aggiuntiva negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di etĂ  superiore ai 6 anni con crisi epilettiche a esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria.

Zebinix 400 mg compressa uso orale blister pvc all 14: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Zebinix 400 mg compressa uso orale blister pvc all 14 ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Zebinix 400 mg compressa uso orale blister pvc all 14, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Zebinix 400 mg compressa uso orale blister pvc all 14: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo, ad altri derivati della carboxamide (es. carbamazepina, oxcarbazepina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado.

Zebinix 400 mg compressa uso orale blister pvc all 14: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Negli studi clinici (trattamento come terapia aggiuntiva e monoterapia), 2.434 pazienti con crisi epilettiche a esordio parziale sono stati trattati con eslicarbazepina acetato (1.983 pazienti adulti e 451 pazienti pediatrici) e il 51% di essi ha manifestato reazione avverse.

Le reazioni avverse sono state in genere di intensitĂ  lieve o moderata e sono insorte prevalentemente durante le prime settimane di trattamento con eslicarbazepina acetato.

I rischi identificati per Zebinix sono principalmente effetti indesiderati dose-dipendenti, correlati alla classe farmacologica. Gli eventi avversi piĂ¹ comuni segnalati negli studi controllati verso placebo in terapia aggiuntiva condotti con pazienti epilettici adulti e in uno studio con controllo attivo in monoterapia volto a confrontare eslicarbazepina acetato con carbamazepina a rilascio controllato sono stati capogiro, sonnolenza, cefalea e nausea. La maggior parte delle reazioni avverse è stata segnalata in <3% dei soggetti di qualsiasi gruppo di trattamento.

Nell’esperienza post-marketing del trattamento con Zebinix sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (SCAR) incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SSJ)/necrolisi epidermica tossica (NET) e la reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4).

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse associate a eslicarbazepina acetato osservate negli studi clinici e nella sorveglianza

post-marketing sono riportate nella tabella in basso.

La seguente convenzione è stata utilizzata per la classificazione delle reazioni avverse: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10), non comune (?1/1.000, <1/100) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

All’interno di ogni categoria di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine di gravità decrescente.

Tabella 1: Reazioni avverse emergenti dal trattamento associate a Zebinix negli studi clinici e nella sorveglianza post-marketing

Classificazione per sistemi e
organi
Molto comune Comune Non comune Non nota
Patologie del
sistema emolinfopoietico
Anemia Trombocitopenia, leucopenia
Disturbi del sistema
immunitario
IpersensibilitĂ 
Patologie endocrine Ipotiroidismo
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Iponatriemia,
appetito ridotto
Squilibrio elettrolitico,
disidratazione, ipocloremia
Disturbi psichiatrici Insonnia Disturbo psicotico, apatia, depressione, nervosismo,
agitazione, irritabilitĂ , disturbo da deficit di
attenzione/iperattivitĂ , stato confusionale, sbalzi di umore,
pianto, ritardo psicomotorio, ansia
Patologie del sistema nervoso Capogiro, sonnolenza. Cefalea, alterazione
dell’attenzione, tremore, atassia,
disturbo dell’equilibrio
Coordinazione anormale,
compromissione della memoria, amnesia, ipersonnia, sedazione,
afasia, disestesia, distonia, letargia,
parosmia, sindrome cerebellare, convulsione,
neuropatia periferica, nistagmo, disturbo
dell’eloquio, disartria, sensazione di bruciore,
parestesia, emicrania
Patologie
dell’occhio
Diplopia,
visione offuscata
Compromissione della
visione, oscillopsia, disturbo del movimento binoculare dell’occhio, iperemia oculare
Patologie
dell’orecchio e del labirinto
Vertigine Ipoacusia, tinnito
Patologie
cardiache
Palpitazioni,
bradicardia
Patologie
vascolari
Ipertensione (incluse
crisi ipertensive), ipotensione, ipotensione ortostatica, vampate di calore, sensazione di freddo alle estremitĂ 
Patologie
respiratorie, toraciche e mediastiniche
Epistassi, dolore
toracico
Patologie
gastrointestinali
Nausea,
vomito, diarrea
Stipsi, dispepsia,
gastrite, dolore addominale, bocca secca, fastidio addominale, distensione dell’addome, gengivite, melena, mal di denti
Pancreatite
Patologie
epatobiliari
Patologia epatica
Patologie della
cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione
cutanea
Alopecia, cute secca,
iperidrosi, eritema, patologia della cute, prurito, dermatite allergica
Necrolisi
epidermica tossica, sindrome di Stevens- Johnson, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS),
angioedema, orticaria
Patologie del
sistema muscoloscheletric o e del tessuto connettivo
Mialgia, disturbo del
metabolismo osseo, debolezza muscolare, dolore a un arto
Patologie renali e
urinarie
Infezione delle vie
urinarie
Patologie
sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Stanchezza,
alterazione dell’andatura, astenia
Malessere, brividi,
edema periferico
Esami diagnostici Pressione arteriosa
ridotta, peso diminuito, pressione arteriosa aumentata, sodio ematico diminuito, cloruro ematico diminuito, osteocalcina aumentata, ematocrito diminuito, emoglobina diminuita, transaminasi aumentate
Traumatismo,
avvelenamento e complicazioni da procedura
TossicitĂ  da farmaco,
caduta, ustione termica

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Patologie dell’occhio e del sistema nervoso

In pazienti trattati contemporaneamente con carbamazepina ed eslicarbazepina acetato in studi controllati con placebo le seguenti reazioni avverse sono osservate: diplopia (11,4% dei soggetti con assunzione concomitante di carbamazepina, 2,4% dei soggetti senza assunzione concomitante di carbamazepina), coordinazione anormale (6,7% dei soggetti con assunzione concomitante di carbamazepina, 2,7% dei soggetti senza assunzione concomitante di carbamazepina), e capogiro (30,0% dei soggetti con assunzione concomitante di carbamazepina, 11,5% dei soggetti senza assunzione concomitante di carbamazepina), vedere paragrafo 4.5.

Intervallo PR

L’uso di eslicarbazepina acetato si associa all’incremento dell’intervallo PR. Possono verificarsi le reazioni avverse che si associano all’allungamento dell’intervallo PR (es. blocco AV, sincope, bradicardia).

Reazioni avverse correlate alla classe farmacologica

Nel corso degli studi controllati con placebo del programma sull’epilessia con eslicarbazepina acetato non si sono verificate reazioni avverse rare quali depressione midollare, reazioni anafilattiche, lupus eritematoso sistemico o aritmie cardiache gravi. Tuttavia tali reazioni sono state riportate con oxcarbazepina, per cui non si puĂ² escludere che si verifichino in seguito al trattamento con eslicarbazepina acetato.

Ci sono stati casi di diminuzione della densità minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine con farmaci antiepilettici strutturalmente correlati carbamazepina e oxacarbazepina. Il meccanismo attraverso il quale il metabolismo osseo è influenzato non è stato identificato.

Popolazione pediatrica

Negli studi controllati verso placebo, condotti con pazienti di etĂ  compresa tra 2 e 18 anni con crisi a esordio parziale (238 pazienti trattati con eslicarbazepina acetato e 189 con placebo), il 35,7% dei pazienti trattati con eslicarbazepina acetato e il 19% dei pazienti trattati con placebo ha manifestato reazioni avverse. Le reazioni avverse piĂ¹ comuni nel gruppo trattato con eslicarbazepina acetato sono state diplopia (5,0%), sonnolenza (8,0%) e vomito (4,6%).

Il profilo delle reazioni avverse di eslicarbazepina acetato è in genere simile nelle varie fasce d’etĂ . Nel gruppo di soggetti di etĂ  compresa tra 6 e 11 anni, le reazioni avverse piĂ¹ comuni osservate in piĂ¹ di due pazienti trattati con eslicarbazepina acetato sono state diplopia (9,5%), sonnolenza (7,4%),

capogiro (6,3%), convulsioni (6,3%) e nausea (3,2%); nel gruppo di età compresa tra 12 e 18 anni sono state sonnolenza (7,4%), vomito (4,2%), diplopia (3,2%) e affaticamento (3,2%). La sicurezza di Zebinix nei bambini di età pari o inferiore ai 6 anni non è ancora stabilita.

Il profilo di sicurezza di eslicarbazepina acetato è stato in genere simile negli adulti e nei pazienti pediatrici, tranne che per l’agitazione (comune, 1,3%) e il dolore addominale (comune, 2,1%), che erano piĂ¹ comuni nei bambini rispetto agli adulti. Capogiro, sonnolenza, vertigine, astenia, disturbi della deambulazione, tremore, atassia, disturbi dell’equilibrio, offuscamento della vista, diarrea, eruzione cutanea e iponatriemia erano meno comuni nei bambini rispetto agli adulti. La dermatite allergica (non comune, 0,8%) è stata segnalata solo nella popolazione pediatrica.

I dati di sicurezza a lungo termine nella popolazione pediatrica, ottenuti nei periodi di estensione in aperto dello studio di fase III, erano coerenti con il noto profilo di sicurezza del prodotto e non hanno evidenziato alcuna nuova problematica.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Zebinix 400 mg compressa uso orale blister pvc all 14: avvertenze per l’uso

Ideazione suicidaria

Ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati in pazienti trattati con principi attivi antiepilettici in diverse indicazioni. Inoltre una metanalisi di studi randomizzati e controllati con placebo su medicinali antiepilettici ha mostrato un piccolo incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo alla base di tale rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilitĂ  di un rischio aumentato per l’eslicarbazepina acetato. Pertanto si devono tenere sotto controllo i pazienti alla ricerca di segni di ideazione e comportamento suicidari e si deve prendere in considerazione un trattamento appropriato. Si devono avvertire i pazienti (e coloro che li assistono) di consultare un medico qualora comparissero segni di ideazione o comportamento suicidari.

Disturbi del sistema nervoso

Eslicarbazepina acetato è stato associato ad alcune reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale, come capogiro e sonnolenza, che potrebbero aumentare l’incidenza di lesioni accidentali.

Altre avvertenze e precauzioni

Qualora sia necessario interrompere l’uso di Zebinix si raccomanda di sospenderlo in modo graduale per contenere il piĂ¹ possibile il potenziale incremento della frequenza delle crisi epilettiche.

Reazioni cutanee

Una eruzione cutanea si è sviluppata come reazione avversa nell’1,2% di tutta la popolazione trattata con Zebinix negli studi clinici in pazienti epilettici. Nei pazienti che assumevano Zebinix sono stati segnalati casi di orticaria e angioedema. Nel contesto di una reazione di ipersensibilitĂ /anafilattica associata a edema laringeo, l’angioedema puĂ² essere fatale. Se compaiono segni o sintomi di ipersensibilitĂ  si deve sospendere immediatamente l’eslicarbazepina acetato e avviare un trattamento alternativo.

Nell’esperienza post-marketing del trattamento con Zebinix sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (severe cutaneous adverse reactions, SCAR) incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SSJ)/necrolisi epidermica tossica (NET) e la reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (drug reaction with eosinophila and systemic symptoms, DRESS), che possono essere fatali o potenzialmente fatali. Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere avvisati dei segni e dei sintomi e strettamente monitorati in merito alle reazioni cutanee. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, si deve interrompere immediatamente la somministrazione di Zebinix e prendere in considerazione un trattamento alternativo (ove opportuno). Nei pazienti che manifestano tali reazioni, il trattamento con Zebinix non deve essere ripreso in alcun momento.

Allele HLA-B* 1502 – nella popolazione cinese Han, tailandese e in altre popolazioni asiatiche

Ăˆ stata dimostrata una stretta associazione tra la presenza di HLA-B* 1502 nei soggetti di origine cinese Han e tailandese e il rischio di sviluppare reazioni cutanee severe conosciute come sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) durante il trattamento con carbamazepina. La struttura chimica di eslicarbazepina acetato è simile a quella di carbamazepina ed è possibile che i pazienti positivi per HLA-B*1502 possano anche essere esposti al rischio di sviluppare una SSJ dopo il trattamento con eslicarbazepina acetato. La prevalenza del carrier di HLA-B*1502 è circa del 10 % nelle popolazioni cinese Han e tailandese. Laddove possibile, questi soggetti devono essere valutati per la presenza di questo allele prima di iniziare il trattamento con carbamazepina o principi attivi chimicamente correlati. Se i pazienti di queste origini etniche risultano positivi per l’allele HLA- B*1502, l’uso di eslicarbazepina acetato puĂ² essere preso in considerazione se si ritiene che i benefici superino i rischi. Data la prevalenza di questo allele in altre popolazioni asiatiche (ad es. superiore al 15% nelle Filippine e in Malesia), si puĂ² prendere in considerazione il ricorso a test genetici nelle popolazioni a rischio per la presenza di HLA- B*1502.

Allele HLA-A*3101 – popolazioni di discendenza europea e giapponese

Alcuni dati suggeriscono che HLA-A*3101 sia associato a un rischio aumentato di reazioni cutanee avverse indotte da carbamazepina tra cui sindrome di Stevens-Johnson (SSJ), necrolisi epidermica tossica (NET), rash da farmaco con eosinofilia (sindrome DRESS) o pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP) meno severa e rash maculopapulare nei soggetti di discendenza europea e giapponese.

La frequenza dell’allele HLA-A*3101 varia ampiamente da una popolazione etnica all’altra. L’allele HLA-A*3101 ha una prevalenza dal 2 al 5% nelle popolazioni europee e circa del 10% nella popolazione giapponese.

La presenza dell’allele HLA-A*3101 puĂ² aumentare il rischio di reazioni cutanee indotte da carbamazepina (generalmente le meno severe) dal 5,0% nella popolazione generale al 26,0% tra i soggetti di origine europea, mentre la sua assenza puĂ² ridurre il rischio dal 5,0% al 3,8%.

Non si dispone di dati sufficienti a supporto di una raccomandazione dello screening per HLA-A*3101 prima di iniziare un trattamento con carbamazepina o composti chimicamente correlati.

Nel caso in cui in pazienti di origine europea o giapponese sia nota la positivitĂ  per l’allele HLA- A*3101, l’utilizzo di carbamazepina o composti chimicamente correlati puĂ² essere preso in considerazione se si ritiene che i benefici superino i rischi.

Iponatriemia

Nell’1,5% dei pazienti trattati con Zebinix è stata riportata iponatriemia come reazione avversa. Nella maggior parte dei casi l’iponatriemia è asintomatica, tuttavia puĂ² essere accompagnata da sintomi clinici come il peggioramento delle crisi epilettiche, la confusione, la riduzione del livello di coscienza. La frequenza dell’iponatriemia è aumentata con l’aumentare della dose di eslicarbazepina acetato. Nei pazienti con preesistente nefropatia che induca iponatriemia o in pazienti in trattamento concomitante con medicinali che potrebbero essi stessi indurre iponatriemia (es. diuretici, desmopressina, carbamazepina), si devono controllare i livelli di sodiemia sierica prima e durante il trattamento con eslicarbazepina acetato. Inoltre gli stessi livelli devono essere valutati qualora insorgano i segni clinici dell’iponatriemia. Negli altri casi, i livelli di sodiemia devono essere controllati nell’ambito degli esami di laboratorio di routine. Qualora si sviluppi un’iponatriemia clinicamente rilevante è necessario sospendere l’eslicarbazepina acetato.

Intervallo PR

Negli studi clinici con eslicarbazepina acetato sono stati osservati allungamenti dell’intervallo PR. Si deve usare cautela nei pazienti con condizioni cliniche (es. bassi livelli di tiroxina, anomalie della conduzione cardiaca) o che assumono medicinali concomitanti, di cui sia nota l’associazione con l’allungamento dell’intervallo PR.

Compromissione renale

Si deve usare cautela nel trattamento dei pazienti con compromissione renale, regolando la dose in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2). Non disponendo di dati sufficienti se ne sconsiglia l’uso nei pazienti con CLCR <30 mL/min.

Compromissione epatica

Dato che i dati clinici nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata sono limitati e mancano i dati clinici e di farmacocinetica nei pazienti con compromissione epatica severa , l’eslicarbazepina acetato deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata mentre non è raccomandato l’uso nei pazienti con compromissione epatica severa.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco