Diliter: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Diliter (Diltiazem Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Diliter (Diltiazem Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato. Terapia e profilassi dell’insufficienza coronarica: angor da sforzo ed a riposo, angina di Prinzmetal, angor post-infartuale.

Diliter: come funziona?

Ma come funziona Diliter? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Diliter

Il diltiazem è un calcio antagonista; inibisce pertanto selettivamente il flusso del calcio a livello coronarico e del muscolo cardiaco. Il diltiazem interviene direttamente sul metabolismo energetico del miocardio, diminuisce le resistenze coronariche e periferiche e riduce il fabbisogno di ossigeno nel muscolo cardiaco. In tal modo esso aumenta la resistenza cardiaca agli sforzi, previene lo spasmo coronarico e diminuisce la frequenza delle crisi di angina pectoris. La riduzione delle resistenze sistemiche è anche alla base dell’effetto ipotensivo che si verifica nell’iperteso senza insorgenza di tachicardia riflessa. Diliter cessione regolata, per la sua particolare preparazione, che consente un rilascio graduale e protratto del principio attivo, permette di ottenere tassi ematici attivi per almeno 12 ore ed è quindi particolarmente indicato nella terapia di mantenimento.


Diliter: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Diliter, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Diliter

Nel volontario sano, il diltiazem è ben assorbito a livello intestinale (minore di 90%); la sua biodisponibilità è dell’ordine del 40% in ragione dell’effetto di primo passaggio epatico ed è dose dipendente. Il diltiazem è legato alle proteine plasmatiche per 80- 85%; esso ed i suoi metaboliti sono difficilmente dializzabili. Il diltiazem è fortemete matabolizzato dal fegato: il principale metabilita attivo circolante e l’N-demetil diltiazem. Nelle urine si ritrova una quota di Diltiaziem immodificato variabile fra lo 0,2 ed il 4%. Il picco di concentrazione plasmatica è compreso fra 4 e 8 ore dopo assunzione di una compressa ed i valori di emivita plasmatica sono di 6-8 ore. Dopo somministrazioni ripetute, si ottiene un aumento del 30%, rispetto al valore teorico, dei seguenti parametri: Cmax , AUC, Cmin. Questo aumento è dovuto alla saturazione parziale del primo passaggio epatico. Nella somministrazione cronica allo stesso paziente, le concentrazioni plasmatiche sono relativamente costanti. Nel soggetto anziano ed in caso di insufficienza epatica, le concentrazioni plasmatiche, a parità di dose, sono mediamente più elevate in ragione di un aumento della biodisponibilità. In caso di insufficienza renale non sarà necessaria una riduzione della posologia se non in funzione della risposta clinica.


Diliter: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Diliter agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Diliter è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Diliter: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità acuta e subacuta eseguiti su differenti specie animali hanno confermato la buona tollerabilità del farmaco in rapporto alle dosi terapeutiche dell’uso umano. Gli studi di teratogenesi in differenti specie animali, nonché quelli sullo sviluppo peri e post-natale, hanno stabilito la controindicazione alla somministrazione del farmaco in caso di gravidanza accertata o presunta.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Diliter: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Diliter

Diliter: interazioni

Dantrolene (perfusione): nell’animale, sono stati costantemente osservati casi di fibrillazione ventricolare mortali in caso di somministrazione di verapamil e di dantrolene per via ev. L’associazione di un antagonista del calcio e di dantrolene è dunque potenzialmente pericolosa.

Associazioni oggetto di precauzioni d’uso:

Alfa-antagonisti: aumento dell’effetto ipotensivo. Ipotensioni possono comparire in caso di associazione con gli alfa-antagonisti. L’associazione diltiazem con un alfa-antagonista implica una stretta sorveglianza della pressione arteriosa.

Beta-bloccanti: possibilità di disturbi dell’automatismo (bradicardia eccessiva, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare e collasso cardiaco (sinergismo d’azione). Una tale associazione non deve essere intrapresa se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all’inizio del trattamento.

Amiodarone, digossina: aumentato rischio di bradicardia; si impone prudenza in caso di associazione con diltiazem, particolarmente in soggetti anziani o in caso di dosi elevate.

Antiaritmici: poiché il diltiazem ha proprietà antiaritmiche, la co-prescrizione con altri antiaritmici è sconsigliata a causa dell’aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetti additivi. L’associazione è comunque delicata e non può essere intrapresa se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiagrafica.

Nitroderivati: aumento dell’effetto ipotensivo e lipotimie (sommazione degli effetti vasodilatatori). Nei pazienti trattati con gli inibitori del calcio, la prescrizione dei nitroderivati deve essere fatta a dosi progessivamente crescenti.

Ciclosporina: aumento dei tassi circolanti di ciclosporina. È opportuno diminuire la posologia della ciclosporina, controllare la funzionalità renale, dosare i tassi circolanti di ciclosporina ed adattare la posologia durante la l’associazione e dopo la sua sospensione.

Carbamazepina: aumento dei tassi circolanti di carbamazepina.

Teofillina: aumento dei tassi circolanti di teofillina.

Antagonisti dei recettori istaminici H2 (cimetidina e ranitidina): aumento delle concentrazioni plasmatiche di diltiazem.


Diliter: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Diliter: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poiché il Diliter non altera il normale stato di veglia, non si conoscono effetti negativi del farmaco sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco