Esmocard: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Esmocard Polvere Infusione (Esmololo Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Esmocard Polvere Infusione (Esmololo Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Esmocard è indicato per la tachicardia sopraventricolare (al di fuori delle sindromi di pre-eccitazione) e per il rapido controllo della frequenza ventricolare in pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale in circostanze perioperatorie, postoperatorie o di altro genere, dove si giudichi necessario il controllo a breve termine della frequenza ventricolare con un agente di breve durata d’azione.

Esmocard è anche indicato per tachicardia ed ipertensione che si manifestano durante il periodo perioperatorio e per la tachicardia sinusale non compensatoria laddove, secondo il giudizio del medico, la frequenza cardiaca accelerata richieda un intervento specifico.

Esmocard non è indicato nei bambini fino a 18 anni (vedere paragrafo 4.2).

Esmocard non è indicato nei casi cronici.

Esmocard Polvere Infusione: come funziona?

Ma come funziona Esmocard Polvere Infusione? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Esmocard Polvere Infusione

Categoria farmacoterapeutica: agenti beta-bloccanti, selettivi Codice ATC: C07AB09

L’esmololo cloridrato è un agente bloccante selettivo del recettore beta- adrenergico (cardioselettivo).

A dosi terapeutiche, l’esmololo cloridrato non ha significativa attività simpaticomimetica intrinseca (ISA) o attività stabilizzante di membrana.

L’esmololo cloridrato, il principio attivo di Esmocard, è chimicamente correlato alla classe dei beta bloccanti fenossi propanolaminici.

Sulla base delle proprietà farmacologiche, l’esmololo cloridrato agisce rapidamente, ha una breve durata d’azione e in funzione di ciò è possibile adattare velocemente la dose.

Quando si usa una dose di carico adeguata, si ottengono livelli ematici allo stato di equilibrio in 5 minuti. Tuttavia, l’effetto terapeutico è raggiunto prima di ottenere una concentrazione plasmatica stabile. Per ottenere l’effetto farmacologico desiderato è poi possibile regolare la velocità di infusione.

L’esmololo cloridrato possiede il noto effetto emodinamico ed elettrofisiologico dei beta-bloccanti:

Riduzione della frequenza cardiaca a riposo e durante l’esercizio fisico

Riduzione dell’aumento della frequenza cardiaca causata dall’isoprenalina

Aumento del tempo di recupero del nodo seno-atriale

Ritardo della conduzione atrio-ventricolare

Prolungamento dell’intervallo atrio-ventricolare con ritmo sinusale normale e durante la stimolazione atriale senza ritardo nel tessuto di His-Purkinje

Prolungamento dell’intervallo PQ, induzione del blocco atrio- ventricolare di grado II

Prolungamento del periodo refrattario funzionale di atri e ventricoli

Effetto inotropo negativo con frazione d’eiezione diminuita

Riduzione della pressione sanguigna Bambini

È stato condotto uno studio farmacocinetico/di efficacia non controllato su

26 pazienti pediatrici di età compresa tra 2 e 16 anni con tachicardia sopraventricolare (SVT). È stata somministrata una dose di carico di 1000 microgrammi/kg di esmololo cloridrato seguita da un’infusione continua di

300 microgrammi/kg/min. Si è osservata l’interruzione della tachicardia sopraventricolare nel 65% dei pazienti entro 5 minuti dall’inizio dell’assunzione di esmololo cloridrato.

In uno studio di dose-confronto randomizzato ma non controllato, si è valutata l’efficacia in 116 pazienti pediatrici di età compresa tra 1 settimana e 7 anni affetti da ipertensione a seguito di riparazione di coartazione dell’aorta. I pazienti hanno ricevuto un’infusione iniziale di

125 microgrammi/kg, 250 microgrammi/kg o 500 microgrammi/kg, seguita da un’infusione continua rispettivamente di 125 microgrammi/ kg /min, 250 microgrammi/kg /min o 500 microgrammi/kg /min. Non è stata osservata nessuna differenza significativa dell’effetto ipotensivo tra i

3 gruppi di dosaggio. Il 54% dei pazienti ha richiesto un medicinale diverso dall’esmololo cloridrato per raggiungere un controllo soddisfacente della pressione arteriosa. Non è emersa nessuna differenza a riguardo tra i diversi gruppi di dosaggio.


Esmocard Polvere Infusione: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Esmocard Polvere Infusione, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Esmocard Polvere Infusione

La cinetica dell’esmololo cloridrato è lineare negli adulti sani, la concentrazione plasmatica è proporzionale alla dose. Se non viene utilizzata una dose di carico, le concentrazioni ematiche allo stato d’equilibrio vengono raggiunte entro 30 minuti con dosaggi compresi tra 50 e 300 microgrammi/Kg al minuto.

L’emivita di distribuzione dell’esmololo cloridrato è estremamente rapida, intorno ai 2 minuti.

Il volume di distribuzione è di 3,4 l/kg.

L’esmololo cloridrato è metabolizzato dalle esterasi in un metabolita acido (ASL-8123) e in metanolo. Ciò avviene mediante idrolisi del gruppo estereo da parte delle esterasi nei globuli rossi.

Il metabolismo dell’esmololo cloridrato è indipendente dalla dose se questa è compresa tra 50 e 300 microgrammi/kg/minuto.

Il 55% dell’esmololo cloridrato si lega alle proteine plasmatiche rispetto al solo 10% del metabolita acido.

L’emivita di eliminazione a seguito di somministrazione endovenosa è di circa 9 minuti.

La clearance totale è di 285 ml/kg/minuto; ciò è indipendente dal flusso sanguigno epatico o di qualsiasi altro organo. L’esmololo cloridrato è escreto dai reni, in parte immodificato (meno del 2% della quantità somministrata), in parte sotto forma di metabolita acido con un’attività beta-bloccante debole (inferiore allo 0,1% dell’esmololo). Il metabolita acido è escreto nelle urine ed ha un’emivita di circa 3,7 ore.

Bambini

È stato condotto uno studio farmacocinetico su 22 pazienti pediatrici di età compresa tra 3 e 16 anni. È stata somministrata una dose di carico di 1000 microgrammi/kg di esmololo cloridrato, seguita da un’infusione continua di 300 microgrammi/kg /min. La clearance totale media osservata è stata di 119 ml/kg/min, il volume medio di distribuzione 283 ml/kg e l’emivita di eliminazione media finale 6,9 min, dati che indicano che la cinetica dell’esmololo cloridrato nei bambini è simile a quella degli adulti. È tuttavia stata osservata un’ampia variabilità individuale.


Esmocard Polvere Infusione: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Esmocard Polvere Infusione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Esmocard Polvere Infusione è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Esmocard Polvere Infusione: dati sulla sicurezza

Studi condotti su animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno. È stato osservato un effetto embriotossico nel coniglio (incremento del riassorbimento fetale) probabilmente causato dall’esmololo cloridrato. Tale effetto è stato osservato a dosi almeno 10 volte superiori alla dose terapeutica. Non sono stati condotti studi sull’effetto dell’esmololo cloridrato sulla fertilità e sugli effetti peri- e postnatali. L’esmololo cloridrato si è dimostrato non mutagenico in numerosi sistemi di test in vitro e in vivo. Non sono stati condotti studi a lungo termine per accertare la sicurezza dell’esmololo cloridrato.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Esmocard Polvere Infusione: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Esmocard Polvere Infusione

Esmocard Polvere Infusione: interazioni

Usare sempre cautela nel caso in cui Esmocard venga usato con altri antipertensivi o altri farmaci che possono causare ipotensione o bradicardia: gli effetti di Esmocard possono essere intensificati o gli effetti indesiderati di ipotensione o bradicardia esacerbati.

I calcio-antagonisti come il verapamil e, in misura minore, il diltiazem esercitano un’influenza negativa sulla contrattilità e la conduzione atrioventricolare. Tale combinazione non dovrebbe essere impiegata in pazienti con turbe della conduzione e si raccomanda di non somministrare Esmocard entro 48 ore dall’interruzione del trattamento con verapamil (vedere paragrafo 4.3).

I calcio-antagonisti, come i derivati della diidropiridina (ad es., nifedipina) possono aumentare il rischio di ipotensione. Nei pazienti con insufficienza cardiaca e in cura con un calcio-antagonista, il trattamento con beta- bloccanti può determinare insufficienza cardiaca. Si raccomanda pertanto l’attenta titolazione di Esmocard e un adeguato monitoraggio emodinamico.

L’impiego concomitante di Esmocard e farmaci antiaritmici di classe I (come ad esempio disopiramide, chinidina) e amiodarone può avere un effetto potenziante sul tempo di conduzione atriale e indurre un effetto inotropo negativo.

L’impiego concomitante di Esmocard e insulina oppure farmaci antidiabetici per via orale può intensificare l’effetto di riduzione dello zucchero nel sangue (in particolare i beta-bloccanti non selettivi). Il blocco beta-adrenergico può prevenire la comparsa di segni di ipoglicemia (tachicardia), ma altre manifestazioni quali vertigini e sudorazione possono non essere mascherate.

Anestetici: in situazioni in cui lo stato del volume plasmatico del paziente è incerto oppure vengono utilizzati in concomitanza farmaci antipertensivi, può verificarsi un’attenuazione della tachicardia di riflesso e un aumento del rischio di ipotensione.

Il blocco continuato dei recettori beta riduce il rischio di aritmia durante l’induzione e l’intubazione. L’anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo un beta-bloccante in aggiunta a Esmocard. Gli effetti ipotensivi degli anestetici per inalazione possono essere incrementati in presenza di Esmocard. Se necessario, si può modificare il dosaggio di uno dei due agenti per mantenere l’effetto emodinamico desiderato.

La combinazione di Esmocard e bloccanti gangliari può potenziare l’effetto ipotensivo.

I FANS possono ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti.

Si deve adottare particolare cautela in caso di impiego concomitante di floctafenina o amisulpride e beta-bloccanti.

La somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici (come l’imipramina e l’amitriptilina), barbiturici e fenotiazine (come la clorpromazina), nonché altri farmaci antipertensivi, può aumentare l’effetto di riduzione della pressione arteriosa. Si raccomanda di ridurre il dosaggio di Esmocard per evitare un’ipotensione inattesa.

Quando si usano i beta-bloccanti, i pazienti a rischio di reazioni anafilattiche possono essere più reattivi all’esposizione ad allergeni (accidentale, diagnostica o terapeutica). I pazienti che usano beta- bloccanti possono non rispondere alle normali dosi di epinefrina usate per trattare le reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.4).

Gli effetti di Esmocard possono essere contrastati dalla somministrazione concomitante di farmaci simpaticomimetici che svolgono un’attività agonista beta-adrenergica. Può essere necessario regolare la dose di ciascun agente in base alla risposta del paziente, o considerare l’uso di un agente terapeutico alternativo.

Le sostanze che esauriscono la catecolamina, come ad es. la reserpina, possono avere un potenziamento di effetto se somministrate assieme ad agenti beta-bloccanti. I pazienti trattati contemporaneamente con una di queste sostanze ed Esmocard devono pertanto essere osservati attentamente per la presenza di un’eventuale ipotensione o di marcata bradicardia che, si manifestano con vertigini, sincope o ipotensione posturale.

L’uso di beta-bloccanti con moxonidina o agonisti dei recettori alfa-2 (come la clonidina) aumenta il rischio di crisi ipertensive da “rebound” dopo sospensione. Se la clonidina o la moxonidina sono usate in combinazione con una beta-bloccante ed entrambi i trattamenti devono essere interrotti, il beta-bloccante deve essere sospeso per primo e seguito, dopo alcuni giorni, dalla clonidina o dalla moxonidina.

L’uso di beta-bloccanti con derivati dell’ergot può avere come conseguenza una grave vasocostrizione periferica e ipertensione.

I dati ottenuti da uno studio di interazione tra Esmocard e il warfarin hanno dimostrato che la somministrazione concomitante del farmaco e warfarin non altera i livelli plasmatici di quest’ultimo. Le concentrazioni di Esmocard, tuttavia, sono inequivocabilmente maggiori se somministrato con warfarin.

Quando la digossina ed Esmocard sono stati somministrati contemporaneamente per via endovenosa a volontari sani, si è verificato in alcuni casi un aumento del 10-20% dei livelli ematici di digossina. L’associazione di glicosidi digitalici ed Esmocard può aumentare il tempo di conduzione atrio-ventricolare. La digossina non ha influenzato la farmacocinetica di Esmocard.

Quando l’interazione tra morfina somministrata per via endovenosa ed Esmocard è stata studiata in soggetti normali, non sono stati osservati effetti sui livelli plasmatici della morfina. In presenza di morfina è invece stato osservato un aumento del 46% dei tassi plasmatici di Esmocard allo stato d’equilibrio, senza modificazione degli altri parametri farmacocinetici.

L’effetto di Esmocard sulla durata del blocco neuromuscolare indotto da suxametonio cloruro o da mivacurio è stato studiato in pazienti sottoposti a intervento chirurgico. Esmocard non ha influenzato l’insorgenza del blocco neuromuscolare indotto da suxametonio cloruro, ma la durata di tale blocco è stata prolungata da 5 ad 8 minuti. Esmocard ha prolungato moderatamente la durata clinica (18,6%) e l’indice di recupero (6,7%) del mivacurio.

Sebbene le interazioni osservate in studi condotti con warfarin, digossina, morfina, suxametonio cloruro o mivacurio non siano clinicamente rilevanti, Esmocard deve essere titolato con cautela in pazienti trattati contemporaneamente con queste sostanze.


Esmocard Polvere Infusione: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Esmocard Polvere Infusione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non pertinente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco