Euglucon: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Euglucon (Glibenclamide): sicurezza e modo d’azione

Euglucon (Glibenclamide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Diabete mellito non giovanile, non acidosico, in soggetti stenico-adiposi.

Euglucon: come funziona?

Ma come funziona Euglucon? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Euglucon

Categoria farmacoterapeutica: ipoglicemizzante orale, sulfonamidi, derivati dell’urea (sulfoniluree) codice ATC: A10BB01.

Glibenclamide è nota avere effetti extrapancreatici: riduce la produzione epatica di glucosio e migliora il legame e la sensibilità all’insulina nei tessuti periferici.

Durante la terapia a lungo termine, l’effetto ipoglicemizante di glibenclamide persiste, mentre i livelli di insulina ritornano a valori normali.

Meccanismo d’azione

Glibenclamide riduce la concentrazione di glucosio nel sangue stimolando il rilascio di insulina da parte delle cellule beta del pancreas. Questo effetto interagisce con il glucosio (producendo un miglioramento della risposta delle cellule beta allo stimolo fisiologico del glucosio).

Come per le altre sulfaniluree, l’effetto della glibenclamide inizia con la chiusura dei canali del K+ ATP-dipendenti nelle cellule beta pancreatiche. La stabilizzazione dell’efflusso di potassio causa la depolarizzazione della membrana delle cellule beta e l’attivazione dei canali L-type del calcio. Vi è un afflusso di calcio nelle cellule pancreatiche che stimola la secrezione di insulina.


Euglucon: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Euglucon, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Euglucon

Assorbimento

L’assorbimento di glibenclamide si verifica in tutto il tratto intestinale. Il farmaco viene rapidamente assorbito dopo somministrazione orale. Dopo somministrazione orale di 5 mg il picco serico massimo viene raggiunto mediamente fra la 2° e la 4° ora.

Biodisponibilità

La biodisponibilità assoluta di glibenclamide non micronizzata in compresse è 89% ± 23% (media ± SD), e non è alterata quando il farmaco viene assunto con un pasto standard.

Distribuzione

Nel plasma glibenclamide è altamente legata all’albumina (oltre il 99%) e, quindi, ha un volume di distribuzione apparente limitato (0,155 ± 0,044 L / kg). Si distribuisce principalmente in organi intensamente irrorati di sangue, come il fegato e i reni, con scarsa distribuzione nel grasso. Biotrasformazione

Eliminazione

L’emivita di eliminazione di glibenclamide in soggetti sani dopo somministrazione endovenosa è di 1,47 ± 0,42 h. Nei pazienti con diabete mellito non insulino dipendente in terapia a lungo

termine con glibenclamide quest’emivita può risultareulteriormente aumentata (13,7 ± 10,5 h). Si verifica accumulo di glibenclamide dopo dosi multiple dovute al mutamento della clearance orale. Glibenclamide è completamente metabolizzata prima della sua eliminazione dal

corpo; la forma invariata non viene escreta nelle urine né dopo somministrazione endovenosa nè orale. L’escrezione dei metaboliti avviene attraverso le urine e nella bile.

Bambini

La farmacocinetica di Euglucon non è stata stabilita in bambini ed adolescenti. Anziani

È stata rilevata una clearance aumentata negli anziani (di età uguale o superiore ai 60 anni) quando confrontata con soggetti giovani con diabete ben controllato ed un volume di distribuzione aumentato nei volontari anziani in salute; entrambe le osservazioni sono consistenti con la diminuzione rilevata nelle proteine leganti il farmaco negli anziani. Tuttavia, queste modifiche legate all’età possono essere mascherate in pazienti dalla variabilità sovrapposta a seguito di trattamento farmacologico concomitante, complicanze diabetiche, comorbidità (vedere paragrafo 4.2)

Pazienti nefropatici

La compromissione della funzione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina ? 30 ml / min) non ha effetti apprezzabili sulla farmacocinetica e le caratteristiche di eliminazione di

glibenclamide né su quelle di nessuno dei suoi due metaboliti attivi. Tuttavia, nei pazienti con valori di clearance della creatinina inferiore vi è una correlazione tra declino della funzione renale e diminuzione dell’escrezione urinaria dei metaboliti eventualmente accompagnata da un aumento dell’escrezione biliare cumulativa (vedere paragrafo 4.3)

Pazienti epatopatici

Non sono disponibili studi sull’effetto dell’insufficienza epatica sulla farmacocinetica di glibenclamide (vedere paragrafo 4.3).

Gravidanza

Glibenclamide è presente nel sangue del cordone ombelicale e quindi il feto è esposto a glibenclamide quando è assunta durante la gestazione.


Euglucon: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Euglucon agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Euglucon è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Euglucon: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta (DL50)

topo os > 15 g/kg; ratto os > 15 g/kg; cavia os > 15 g/kg; coniglio os > 10 g/kg; cane os > 10 g/kg; ratto ip 7,1 g/kg.

Tossicità per somministrazione prolungata

ratto SD os, 12 mesi e cane os, 18 mesi: ben tollerato fino alla dose massima di 15 mg/kg.

Teratogenesi

Assente (ratto SD, coniglio NZW).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Euglucon: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Euglucon

Euglucon: interazioni

consumo di alcol, specialmente in combinazione con pasti saltati;

compromessa funzionalità renale;

grave disfunzione epatica;

sovradosaggio (di Euglucon);

malattie endocrine non compensate che influiscono sul metabolismo dei carboidrati o sulla contro- regolazione dell’ipoglicemia (come ad es. in alcuni disturbi della funzione tiroidea ed insufficienza ipofisaria o corticosurrenalica);

squilibrio tra attività fisica ed assunzione di carboidrati

somministrazione concomitante di alcuni altri medicinali (vedere paragrafo 4.5 ‘Interazìonì con altrì medìcìnalì ed altre forme dì ìnterazìonì’

-terapìa con Euglucon ìn assenza dì ìndìcazìone

L’ìpoglìcemìa può quasì sempre essere controllata dall’assunzìone dì carboìdratì. L’ìpoglìcemìa può rìpetersì nonostante ìl successo delle contromìsure ìnìzìalì. Percìò ì pazìentì devono rìmanere sotto osservazìone

Ipoglìcemìa severa o un epìsodìo prolungato che può essere controllato solo temporaneamente dalle normalì quantìtà dì zucchero rìchìeste, necessìtano dì ulterìore trattamento ìmmedìato e dì un follow- up medìco. In alcune cìrcostanze, può essere consìglìabìle l’assìstenza ospedalìera.

Se necessarìo ìl dosaggìo dì Euglucon o l’ìntera terapìa devono essere modìfìcatì. Cìò è vero anche neì casì dì patologìe che sì verìfìcano durante la terapìa o dì cambìamentì nello stìle dì vìta del pazìente.

Anzìanì

Pazìentì anzìanì: l’età parì o superìore a 65 annì è stata ìdentìfìcata come un fattore dì rìschìo dì ìpoglìcemìa ìn pazìentì trattatì con sulfonìluree. L’ìpoglìcemìa può essere dìffìcìle da rìconoscere neglì anzìanì. Dosì ìnìzìalì o dì mantenìmento dì glìbenclamìde devono essere accuratamente regolate per rìdurre ìl rìschìo dì ìpoglìcemìa (vedere paragrafo 4.2).

È noto che il farmaco è escreto principalmente dai reni ed il rischio di reazioni tossiche a questo farmaco può essere maggiore nei pazienti con ridotta funzionalità renale. Poiché è possibile che i pazienti anziani abbiano una ridotta funzionalità renale, si deve prestare attenzione alla selezione della dose, e può essere utile monitorare la funzione renale. (vedere paragrafo 4.2)

Quando agenti ipoglicemizzanti a lunga emivita (per esempio, carbutamide, clorpropamide) devono essere sostituiti da Euglucon,è necessaria allora un’adeguata fase di wash-out per evitare la sommatoria degli effetti, con il rischio di ipoglicemia. Ciò non è richiesto se si sostituisce Euglucon ad ipoglicemizzanti orali con emivita breve.

Controllo della glicemia

In concomitanza di traumi, interventi chirurgici, malattie infettive e febbrili, può rendersi necessario passare temporaneamente alla terapia insulinica per mantenere un adeguato controllo metabolico.

Alcool

In qualche caso può determinarsi un aumento degli effetti dell’alcool o intolleranza al medesimo.

Ipersensibilità

Le persone allergiche ai derivati della sulfonamide possono sviluppare una reazione allergica anche a glibenclamide.

Deficit di di glucosio-6-fosfato deidrogenasiIl trattamento con sulfaniluree di pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) può portare ad anemia emolitica. La glibenclamide deve essere pertanto utilizzata con cautela e deve essere considerata un’alternativa terapeutica.

Rischio cardiovascolare

La somministrazione di glibenclamide, in confronto al trattamento con metformina o glicazide è stata associata ad un aumentato rischio dl mortalità cardiovascolare secondo quanto emerso dai risultati di studi epidemiologici. E’ stato osservato un aumento del rischio di mortalità cardiovascolare specialmente in pazienti affetti da patologie coronariche.

Esami di laboratorio

Durante il trattamento con glibenclamide, i livelli di glucosio nel sangue e nelle urine devono essere misurati regolarmente. Inoltre, si raccomanda di eseguire determinazioni regolari della percentuale di emoglobina glicata e / o fruttosamina.

Il controllo dei livelli di glucosio nel sangue e nelle urine serve anche per rilevare il fallimento della terapia – primaria o secondaria.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Il medicinale contiene lattosio; i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante

L’azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree può essere aumentata da: insulina ed altri antidiabetici orali, farmaci cardiovascolari (come ACE inibitori, disopiramide, agenti simpaticolitici come beta- bloccanti e guanetidina, fibrati), derivati cumarinici, steroidi anabolizzanti ed ormoni sessuali maschili, ciclofosfamide, ifosfamide e il suo precursore, trofosfamide, feniramidolo, , composti modulatori della serotonina (come fenfluramina, fluoxetina, inibitori delle MAO, azapropazone ), fenilbutazone e il suo metabolita ossifenbutazone, sulfinpirazone, probenecid e salicilati, acido para- aminosalicilico, pentossifillina (per via parenterale ad alte dosi), tritoqualina.

Riduzione dell’effetto ipoglicemizzante

Si può verificare una riduzione dell’effetto ipoglicemizzante, con conseguente aumento dei livelli della glicemia, durante l’assunzione concomitante di altri farmaci come, barbiturici, epinefrina (adrenalina) e altri agenti simpaticomimetici, corticosteroidi, contraccettivi orali, , glucagone, ormoni tiroidei, diazossido, diuretici, in particolari i tiazidici, acetazolamide, lassativi (dopo uso prolungato), acido nicotinico (ad alte dosi), fenotiazinici, fenitoina, rifampicina, danazolo.

Il trattamento combinato con topiramato riduce l’esposizione sistemica a glibenclamide (riduzione dell’AUC del 25%) e dei suoi due metaboliti attivi, che può richiedere un aggiustamento della dose di glibenclamide.

Colesevelam, un polimero sequestrante gli acidi biliari, può influenzare l’assorbimento di glibenclamide causando un inadeguato controllo glicemico. Per evitare questo, colesevelam dovrebbe preferibilmente essere somministrato almeno 4 ore dopo la somministrazione di glibenclamide.

Gli H2-antagonisti, clonidina e reserpina possono portare ad un potenziamento o ad una riduzione dell’effetto ipoglicemizzante.

I segni della controregolazione adrenergica all’ipoglicemia possono essere ridotti o assenti durante la terapia con farmaci simpaticolitici quali beta-bloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina.

Uno studio condotto su 12 volontari sani ha mostrato che la somministrazione concomitante della claritromicina aumenta le concentrazioni plasmatiche della glibenclamide. Dopo la co- somministrazione di questi due farmaci è stata segnalata ipoglicemia severa.

Il consumo occasionale o cronico di alcool può potenziare o ridurre l’effetto ipoglicemizzante di glibenclamide in maniera non prevedibile.

In pazienti in trattamento con sulfaniluree bisogna tener presente la possibilità di reazioni disulfiram– simili dopo ingestione di bevande alcooliche.

Effetti di glibenclamide su altri farmaci

Glibenclamide può potenziare o ridurre l’effetto dei derivati cumarinici.

Glibenclamide è controindicato nei pazienti che assumono bosentan perché questo antagonista del recettore dell’endotelina potenzia il rischio di colestasi epatica, e aumenta l’incidenza di elevati enzimi epatici. Entrambi i farmaci inibiscono la pompa di esportazione dei sali biliari (BSEP) che porta ad un accumulo intracellulare di sali biliari (vedere paragrafo 4.3).

In uno studio condotto su dodici volontari sani, bosentan ha ridotto l’esposizione sistemica (AUC) a glibenclamide del 40% circa e la glibenclamide ha ridotto l’AUC del bosentan e dei suoi metaboliti del 20 – 30%. Può verificarsi un indebolimento dell’effetto ipoglicemizzante della glibenclamide e quindi un aumentato livello della glicemia.

In sei pazienti con trapianto renale, la somministrazione di glibenclamide ha determinato un aumento del 57% dei livelli plasmatici di ciclosporina allo stato stazionario.

Alcuni dati sperimentali in vitro ed in vivo sugli animali, indicano un potenziale indebolimento dell’attività di nicorandil se usato in concomitanza con glibenclamide. Questo è possibile a causa della mancanza di selettività della glibenclamide sui canali del K+ ATP-dipendenti, a livello delle cellule beta pancreatiche. La rilevanza clinica di questa interazione non è conosciuta.


Euglucon: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Euglucon: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La vigilanza e i riflessi possono essere compromessi da episodi di ipoglicemia o iperglicemia, particolarmente all’inizio del trattamento, dopo aver modificato il regime terapeutico o quando il

farmaco non viene assunto regolarmente. Ciò può influire sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco