Mensifem: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Mensifem (Cimicifuga Estratto Secco Rizoma): sicurezza e modo d’azione

Mensifem (Cimicifuga Estratto Secco Rizoma) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale di origine vegetale indicato per le donne adulte per alleviare i disturbi della menopausa, come vampate di calore e sudorazione abbondante.

Mensifem: come funziona?

Ma come funziona Mensifem? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Mensifem

Categoria farmacoterapeutica: altri medicinali ginecologici Codice ATC: G02CX04

Non sono noti né il meccanismo di azione, né i componenti rilevanti per il miglioramento di sintomi lievi dei disturbi della menopausa.

Studi clinici farmacologici indicano che i disturbi della menopausa (come vampate di calore e sudorazione abbondante) possono migliorare quando trattati con medicinali derivanti dalla radice di Cimicifuga racemosa.


Mensifem: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Mensifem, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Mensifem

Nessun dato disponibile.


Mensifem: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Mensifem agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Mensifem è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Mensifem: dati sulla sicurezza

In uno studio di 28 giorni sulla tossicità condotto sui ratti, sono stati testati livelli di dosaggio di 50, 200 e 1000 mg/kg di peso corporeo (dosi equivalenti nell’uomo (HED) di 8,32 e 161 mg/kg; dose clinica = 0,11 mg/kg). Sono stati riscontrati effetti avversi su diversi sistemi d’organo (ad es. aumento del peso epatico) anche nel gruppo a basso dosaggio. Nel gruppo con la dose più bassa gli effetti sul fegato sono stati reversibili, mentre nel gruppo con la dose più alta il peso epatico non è diminuito completamente dopo 14 giorni dal trattamento. Le analisi di microscopia elettronica hanno mostrato un aumento dose dipendente del volume dei mitocondri epatocellulari (gonfiore

mitocondriale) e un allargamento dei dotti biliari nei ratti trattati con un estratto etanolico di Cimicifuga in dosi da 10-1000 mg/kg di peso corporeo (corrispondenti alle HED di 1,6-161 mg/kg).

Le evidenze emerse da studi farmacologici in vitro e in vivo suggeriscono che gli estratti di Cimicifuga non influenzano la latenza o lo sviluppo del tumore al seno. Sono stati ottenuti, tuttavia, risultati contrastanti in altri esperimenti in vitro.

Nei topi transgenici femmina portatori di tumore, trattati con Cimicifuga (estratto isopropanolico di Cimicifuga racemosa nera, equivalente a 40 mg di radice e rizoma), la percentuale di topi con tumore ai polmoni metastatico rilevabile a necropsia era aumentata rispetto a quelli che seguivano la dieta di controllo. Nello stesso modello sperimentale, tuttavia, non è stato osservato alcun aumento di tumore primario al seno. Non è possibile escludere completamente effetti sul tumore al seno o su altri tumori ormone-dipendenti.

Quattro studi effettuati con estratto etanolico che hanno analizzato la genotossicità (in vitro: test AMES e saggio sul linfoma del topo, in vivo: test di sintesi non programmata di DNA e test del micronucleo sul topo per via orale) non hanno mostrato un potenziale rischio genotossico.

Non ci sono studi conclusivi sulla carcinogenicità e sulla tossicità riproduttiva.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Mensifem: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Mensifem

Mensifem: interazioni

Nessuna interazione conosciuta.


Mensifem: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Mensifem: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati condotti studi sugli effetti che il medicinale può avere sulla capacità di guidare e di utilizzare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco