Vastarel: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Vastarel 20 mg compresse rivestite (Trimetazidina Dicloridrato): sicurezza e modo d’azione

Vastarel 20 mg compresse rivestite (Trimetazidina Dicloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trimetazidina è indicata negli adulti come terapia aggiuntiva per il trattamento sintomatico dei pazienti con angina pectoris stabile non adeguatamente controllati o intolleranti alle terapie antianginose di prima linea.

Vastarel 20 mg compresse rivestite: come funziona?

Ma come funziona Vastarel 20 mg compresse rivestite? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Vastarel 20 mg compresse rivestite

Categoria farmacoterapeutica: Altri farmaci cardiovascolari antianginosi. Codice ATC: C01EB15

Meccanismo d’azione

Vastarel (trimetazidina) interviene nel metabolismo energetico della cellula esposta all’ipossia o all’ischemia ed evita la caduta dei tassi intracellulari dell’ATP. Essa contribuisce al regolare funzionamento delle pompe ioniche e dei flussi trans-membrana sodio-potassio e a mantenere l’omeostasi cellulare.

Studi controllati, condotti in doppio cieco nell’angina pectoris, hanno dimostrato che nei pazienti con angina pectoris, Vastarel (trimetazidina):

aumenta le possibilità di sforzo fisico fin dal quindicesimo giorno di trattamento, come lo dimostra l’aumento significativo del lavoro totale alla prova da sforzo;

diminuisce significativamente la frequenza delle crisi anginose;

provoca una diminuzione significativa del consumo di trinitrina.

Trimetazidina inibisce la ?-ossidazione degli acidi grassi bloccando il 3-ketoacil-CoA tiolasi a catena lunga, che aumenta l’ossidazione del glucosio. In una cellula ischemica, l’energia ottenuta durante l’ossidazione del glucosio richiede un minor consumo di ossigeno che nel processo di ?-ossidazione. Il potenziamento dell’ossidazione del glucosio ottimizza i processi energetici cellulari, mantenendo pertanto un metabolismo energetico adeguato durante l’ischemia.

Effetti farmacodinamici

In pazienti con patologia cardiaca ischemica, trimetazidina funge da agente metabolico, preservando i livelli intracellulari di fosfato ad alta energia nel miocardio. Gli effetti anti-ischemici sono ottenuti senza effetti emodinamici concomitanti.

Efficacia e sicurezza clinica

Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza di trimetazidina nel trattamento dei pazienti affetti da angina cronica, in monoterapia o nei casi in cui il beneficio di altri medicinali antianginosi era insufficiente.

In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo condotto su 426 pazienti (TRIMPOL-II), trimetazidina (60mg/die) aggiunta a metoprololo 100 mg/die (50 mg 2 volte al dì) per 12 settimane migliorava significativamente dal punto di vista statistico i parametri delle prove da sforzo e i sintomi clinici rispetto al placebo: durata totale dell’esercizio +20,1s, p= 0,023, carico di lavoro totale

+0,54 METs, p=0,001, tempo di insorgenza del sottoslivellamento del tratto ST di 1 mm +33,4s, p=0,003, tempo di insorgenza dell’angina +33,9s, p<0,001, attacchi di angina/settimana -0,73, p=0,014 e consumo di nitrati a breve durata d’azione/settimana, -0,63, p=0,032, senza cambiamenti emodinamici.

In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo condotto su 223 pazienti (Sellier), una compressa a rilascio modificato da 35 mg di trimetazidina (due volte al dì) aggiunta a 50 mg di atenololo (una volta al dì) per 8 settimane produceva un aumento significativo (+34,4s, p=0,03) del tempo di insorgenza del sottoslivellamento del tratto ST di 1 mm nelle prove da sforzo, in un sottogruppo di pazienti (n=173), rispetto al placebo, 12 ore dopo l’assunzione del medicinale.

Una differenza significativa è stata inoltre evidenziata per il tempo di insorgenza dell’angina pectoris (p=0,049). Nessuna differenza significativa fra i gruppi è stata riscontrata per gli altri endpoint secondari (durata totale dell’esercizio, carico di lavoro totale ed endpoint clinici).

In uno studio in doppio cieco, randomizzato, della durata di tre mesi condotto su 1962 pazienti (studio VASCO) on top ad atenololo 50 mg/die, sono stati testati due dosaggi di trimetazidina (70 mg/die e 140 mg/die) verso placebo. Nella popolazione globale, che includeva pazienti sintomatici e pazienti asintomatici, trimetazidina non ha dimostrato benefici né sugli endpoint ergometrici (durata totale dell’esercizio, tempo di insorgenza del sottoslivellamento del tratto ST di 1 mm e tempo di insorgenza dell’angina) né sugli endpoint clinici. Tuttavia, nel sottogruppo di pazienti sintomatici (n= 1574) definito in una analisi post-hoc, trimetazidina (140 mg) ha migliorato significativamente la durata dell’esercizio totale (+23,8 s vs +13,1 s del placebo; p= 0,001) e il tempo di insorgenza dell’angina (+46,3 s vs +32,5 del placebo; p=0,005).


Vastarel 20 mg compresse rivestite: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Vastarel 20 mg compresse rivestite, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Vastarel 20 mg compresse rivestite

Assorbimento

In seguito a somministrazione orale, l’assorbimento della trimetazidina è rapido ed il picco plasmatico appare, in media, 2 ore dopo l’assunzione del farmaco. La concentrazione plasmatica massimale ottenuta è di circa 85 ng x ml-1 dopo somministrazione unica di 40 mg di trimetazidina.

Distribuzione

Il farmaco ha una buona diffusione tissutale; la fissazione proteica è debole: il suo valore misurato in vitro

è di circa il 21%.

Eliminazione

Vastarel (trimetazidina) è eliminato principalmente per via urinaria: il tempo di emivita medio è di 5,5 ore.

Linearità

Dopo singola somministrazione superiore ai 100 mg, la farmacocinetica della trimetazidina è lineare con la dose. In seguito a dosaggio multiplo, la farmacocinetica della trimetazidina è lineare nel tempo.

La biodisponibilità delle compresse in rapporto alla via intravenosa è superiore all’85%. Popolazioni speciali

Pazienti anziani

I pazienti anziani possono presentare un aumento dell’esposizione alla trimetazidina a causa di una riduzione della funzionalità renale connessa all’età.

Uno studio di farmacocinetica dedicato condotto somministrando trimetazidina a rilascio modificato (MR) al dosaggio di 35 mg due volte al giorno ha evidenziato che nei pazienti anziani (75-84 anni) o molto anziani (?85 anni) con normale funzione renale l’esposizione alla trimetazidina aumentava di 1,2 e 1,5 volte rispetto ai soggetti più giovani con età 30-65 anni. Nei pazienti anziani (75-84 anni) o molto anziani (?85 anni) un’insufficienza renale moderata (clearance di creatinina tra 30 e 60 ml/min) ha aumentato rispettivamente di 1 volta e 1,3 volte l’esposizione alla trimetazidina rispetto ai soggetti più giovani (30-65 anni) con un’insufficienza renale moderata.

Pazienti con insufficienza renale

L’esposizione alla trimetazidina è aumentata in media di 1,7 volte nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance di creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min) ed in media di 3,1 volte nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance di creatinina inferiore a 30 ml/min) rispetto a volontari sani giovani con funzione renale normale.

Popolazione pediatrica

La farmacocinetica della trimetazidina non è stata studiata nella popolazione pediatrica (bambini con età inferiore ai 18 anni).


Vastarel 20 mg compresse rivestite: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Vastarel 20 mg compresse rivestite agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Vastarel 20 mg compresse rivestite è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Vastarel 20 mg compresse rivestite: dati sulla sicurezza

Studi di tossicità cronica condotti per via di somministrazione orale nei cani (da 5 a 40 mg.kg-1.d-1) e nei ratti (da 5 a 200 mg.kg-1.d-1) hanno mostrato un buon profilo di sicurezza.

Non sono stati individuati né effetti embrio-fetotossici né teratogeni nei topi e nei conigli. Uno studio generale sulla riproduzione e l’embriogenesi in 3 generazioni di ratti non ha mostrato anomalie.

Il potenziale genotossico è stato ampiamente valutato con studi in vitro, che hanno incluso la valutazione del potenziale mutagenico e clastogenico, e con uno studio in vivo. Tutti i test sono risultati negativi.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Vastarel 20 mg compresse rivestite: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Vastarel 20 mg compresse rivestite

Vastarel 20 mg compresse rivestite: interazioni

Questo farmaco non cura gli attacchi di angina e non è indicato quale trattamento iniziale dell’angina instabile o dell’infarto del miocardio. Non deve essere impiegato nella fase pre-ospedaliera né durante i primi giorni di ricovero.

In caso di attacco di angina, la malattia anginosa deve essere rivalutata ed il trattamento riconsiderato. Il prodotto non è indicato per la terapia a lungo termine, né in età pediatrica (vedere paragrafo 4.2).

Trimetazidina può provocare o peggiorare i sintomi parkinsoniani (tremore, acinesia, ipertonia) che devono essere regolarmente monitorati, in particolare nei pazienti anziani. In caso di dubbio, è opportuno che i pazienti siano indirizzati ad un neurologo per le opportune indagini.

La comparsa di disturbi motori quali sintomi parkinsoniani, sindrome delle gambe senza riposo, tremori, andatura instabile deve condurre alla definitiva sospensione di trimetazidina.

Questi casi hanno una bassa incidenza e sono solitamente reversibili dopo l’interruzione del trattamento. La maggior parte dei pazienti è guarita entro 4 mesi dalla sospensione di trimetazidina. Se i sintomi parkinsoniani persistono per oltre 4 mesi dalla sospensione del trattamento, occorre consultare un neurologo.

Possono verificarsi cadute in relazione all’andatura instabile o all’ipotensione, in particolare in pazienti sottoposti a terapia antipertensiva (vedere paragrafo 4.8).

Particolare cautela deve essere adottata nel prescrivere trimetazidina a pazienti nei quali si prevede un aumento dell’esposizione:

insufficienza renale moderata (vedere paragrafì 4.2 e 5.2),

pazienti di età superiore a 75 anni (vedere paragrafo 4.2).

Eccipienti con effetto noto

Questo medicinale contiene giallo tramonto FCF lacca di alluminio (E110) e pigmento di alluminio rosso cocciniglia ponceau 4R (E124), che possono causare reazioni allergiche.


Vastarel 20 mg compresse rivestite: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Vastarel 20 mg compresse rivestite: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Negli studi clinici trimetazidina non ha mostrato effetti emodinamici; tuttavia, nell’esperienza post- marketing sono stati osservati casi di capogiro e sonnolenza (vedere paragrafo 4.8) che possono influire sulla capacità di guidare e utilizzare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco