Wilzin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Wilzin 25 mg capsule rigide (Zinco Acetato): sicurezza e modo d’azione

Wilzin 25 mg capsule rigide (Zinco Acetato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento del morbo di Wilson.

Wilzin 25 mg capsule rigide: come funziona?

Ma come funziona Wilzin 25 mg capsule rigide? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Wilzin 25 mg capsule rigide

Categoria farmacoterapeutica: prodotti vari dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo, codice ATC: A16AX05.

Il morbo di Wilson (degenerazione epatolenticolare) è un difetto metabolico autosomico recessivo nell’escrezione epatica del rame nella bile. L’accumulo di rame nel fegato produce la lesione

epatocellulare e l’eventuale cirrosi. Quando la capacità di saturazione del rame da parte del fegato viene superata, il rame viene rilasciato nel sangue e viene assunto in siti extra epatici, come il cervello, con conseguenti disturbi motori e manifestazioni psichiatriche. I pazienti possono presentarsi clinicamente con sintomi predominantemente epatici, neurologici o psichiatrici.

La frazione attiva nello zinco acetato diidrato è il catione di zinco, che blocca l’assorbimento intestinale del rame proveniente dagli alimenti e il riassorbimento del rame secreto a livello endogeno. Lo zinco induce la produzione di metallotioneina nell’enterocita; la metallotioneina è una proteina che lega il rame prevenendone il trasferimento nel sangue. Il rame legato viene quindi eliminato nelle feci in seguito alla desquamazione delle cellule intestinali.

Studi farmacodinamici del metabolismo del rame in pazienti con morbo di Wilson comprendono determinazioni del bilancio netto del rame e la captazione del rame radiomarcato. Un regime giornaliero di 150 mg di Wilzin in tre somministrazioni si è dimostrato efficace nel ridurre in modo significativo l’assorbimento del rame e nell’indurre un bilancio del rame negativo.


Wilzin 25 mg capsule rigide: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Wilzin 25 mg capsule rigide, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Wilzin 25 mg capsule rigide

Poiché il meccanismo d’azione dello zinco consiste in un effetto sulla captazione del rame a livello della cellula intestinale, le valutazioni farmacocinetiche basate sui livelli ematici di zinco non forniscono informazioni utili sulla biodisponibilità dello zinco nel sito d’azione.

Lo zinco viene assorbito nell’intestino tenue e la sua cinetica di assorbimento suggerisce una tendenza alla saturazione a dosi crescenti. L’assorbimento dello zinco frazionato è correlato negativamente

all’assunzione di zinco. Va da 30 a 60% con la consueta assunzione nell’alimentazione (7-15 mg/die) e scende a 7% con dosi farmacologiche di 100 mg/die.

Nel sangue, circa l’80% dello zinco assorbito viene distribuito agli eritrociti, con gran parte del resto legato all’albumina e ad altre proteine plasmatiche. Il fegato è la riserva principale dello zinco e i livelli epatici di zinco sono più elavati durante la terapia di mantenimento con lo zinco.

L’emivita di eliminazione plasmatica dello zinco nei soggetti sani è di circa un’ora dopo una dose di 45 mg. L’eliminazione dello zinco risulta principalmente dall’escrezione fecale con relativamente scarsa eliminazione con le urine ed il sudore. L’escrezione fecale è in massima parte dovuta al passaggio dello zinco non assorbito ma è anche dovuta alla secrezione intestinale endogena.


Wilzin 25 mg capsule rigide: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Wilzin 25 mg capsule rigide agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Wilzin 25 mg capsule rigide è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Wilzin 25 mg capsule rigide: dati sulla sicurezza

Sono stati condotti studi preclinici con acetato di zinco e con altri sali di zinco. I dati farmacologici e tossicologici disponibili hanno dimostrato grandi similarità fra i sali di zinco e fra le specie animali. L’LD50 è di circa 300 mg zinco/kg di peso corporeo (circa 100-150 volte la dose terapeutica umana). Gli studi di tossicità con dose ripetuta hanno stabilito che il NOEL (livello di non effetto osservato) è circa 95 mg zinco/kg di peso corporeo (circa 48 volte la dose terapeutica umana).

Il peso dell’evidenza, in base agli esami in vitro e in vivo, suggerisce che lo zinco non ha un’attività genotossica clinicamente rilevante.

Gli studi di tossicologia della riproduzione effettuati con sali di zinco diversi non hanno dimostrato alcuna evidenza clinicamente rilevante di embriotossicità, fetotossicità o teratogenicità.

Non sono stati condotti studi convenzionali sulla cancerogenicità con zinco acetato diidrato.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Wilzin 25 mg capsule rigide: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Wilzin 25 mg capsule rigide

Wilzin 25 mg capsule rigide: interazioni

Altri agenti anti-rame

Studi farmacodinamici sono stati condotti nei pazienti affetti dal morbo di Wilson trattati con l’associazione di Wilzin (50 mg tre volte al giorno) e acido ascorbico (1 g una volta al giorno), penicillamina (250 mg quattro volte al giorno) e trientina (250 mg quattro volte al giorno). Questi non hanno dimostrato un effetto complessivo significativo sull’equilibrio del rame, sebbene sia stato possibile rilevare una leggera interazione dello zinco con gli agenti chelanti (penicillamina e trientina) con minore escrezione di rame fecale, ma maggiore escrezione di rame urinario, rispetto allo zinco da solo. Ciò è probabilmente dovuto ad un certo grado di complessamento dello zinco da parte del chelante, che riduce in tal modo l’effetto di entrambi i principi attivi.

Quando in un paziente si passa dal trattamento chelante a quello con Wilzin per la terapia di mantenimento, il trattamento chelante va mantenuto e somministrato contemporaneamente per 2-3 settimane, perché questo è il tempo necessario affinché il trattamento con lo zinco induca la massima induzione di metallotioneina e il blocco totale dell’assorbimento di zinco. La somministrazione della terapia chelante e di Wilzin vanno separate di almeno un’ora.

Altri medicinali

L’assorbimento dello zinco può essere ridotto da integratori di ferro e calcio, tetracicline e composti contenenti fosforo, mentre lo zinco può ridurre l’assorbimento di ferro, tetracicline e fluorochinoloni.

Cibo

Gli studi sulla somministrazione concomitante dello zinco con gli alimenti effettuati in volontari sani hanno dimostrato che l’assorbimento dello zinco veniva significativamente ritardato da molti alimenti (inclusi pane, uova sode, caffè e latte). Alcune sostanze negli alimenti, particolarmente fitati e fibre,

legano lo zinco e ne prevengono l’ingresso nelle cellule intestinali. L’interferenza delle proteine risulta la minore.


Wilzin 25 mg capsule rigide: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Wilzin 25 mg capsule rigide: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco