Didrogyl: a cosa serve e come si usa

Didrogyl (Calcifediolo): indicazioni e modo d’uso

Didrogyl (Calcifediolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

DIDROGYL è indicato negli adulti per il trattamento:

dell’osteomalacia nutrizionale (da carenza o malassorbimento), osteomalacia da anticonvulsivanti;

dell’osteoporosi con componente osteomalacica, e dell’osteoporosi post-menopausale;

dell’osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata;

dell’ipocalcemia da affezioni epatiche;

dell’ipoparatiroidismo idiopatico o post-operatorio;

della spasmofilia da carenza di vitamina D.

DIDROGYL è indicato nei bambini per il trattamento:

dell’ipocalcemia del neonato, prematuro o immaturo;

dell’ipocalcemia da corticoterapia, da ipoparatiroidismo idiopatico, da anticonvulsivanti;

del rachitismo carenziale con ipocalcemia, rachitismo vitamino-resistente;

dell’osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata.

Didrogyl: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Didrogyl è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Didrogyl ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Didrogyl

Posologia

Popolazione adulta

Sotto controllo della calciuria e della calcemia, secondo le precauzioni successivamente indicate:

osteomalacia da carenza o malassorbimento o da anticonvulsivanti, osteoporosi con componente osteomalacica, osteoporosi post-menopausale, osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata, ipocalcemia da ipoparatiroidismo idiopatico o post-operatorio o ipocalcemia da affezioni epatiche: 10-25 gocce e più al giorno;

spasmofilia: 10 gocce al giorno (ridurre eventualmente secondo la calciuria a 3 gocce al giorno, o a 10 gocce alla settimana) in cicli terapeutici di 2-3 mesi, da ripetere al bisogno (Klotz); oppure 30 gocce al giorno, con aggiunta di fosfato (1 g al mattino) e di magnesio (200 mg la sera) per 6 settimane, da ripetere da 3 a 4 volte all’anno (Hioco). Per la spasmofilia, in assenza di risposta terapeutica, non si faranno più di due cicli terapeutici; allo stato attuale delle conoscenze la durata totale del trattamento non dovrebbe superare i 2 anni.

Popolazione pediatrica

Sotto il controllo della calciuria e della calcemia, secondo le precauzioni successivamente indicate:

ipocalcemia del neonato, prematuro o immaturo: 1 o 2 gocce al giorno per 5 giorni, in associazione con una calcioterapia;

rachitismo carenziale con ipocalcemia: 4-10 gocce al giorno, a seconda dei segni clinici e biologici, in associazione con una calcioterapia;

rachitismo vitamino-resistente: 30-60 gocce al giorno, a livelli progressivi in funzione dei risultati biologici (calcemia, calciuria, fosforemia) e clinici;

osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata: 4-15 gocce e più al giorno;

ipocalcemia da corticoterapia, da ipoparatiroidismo e da anticonvulsivanti: 5-20 gocce al giorno.

Modo di somministrazione

Per ottenere un dosaggio esatto delle gocce, si tenga il flacone capovolto verticalmente sopra ad un bicchiere. Va assunto in un poco d’acqua, di latte o di succo di frutta. Oltre le 20 gocce, frazionare la posologia giornaliera in due o tre assunzioni.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Didrogyl seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Didrogyl per quanto riguarda la gravidanza:

Didrogyl: si può prendere in gravidanza?

Fertilità

Studi condotti su animali, hanno dimostrato un ruolo anti-infiammatorio della vitamina D in molti tessuti, anche nella placenta.

Gravidanza

Studi condotti sulla somministrazione di Vit. D durante la gravidanza suggeriscono che l’assunzione di vitamina D durante la gravidanza è associata con un aumento dello sviluppo mentale e psicomotorio del neonato. e ad un minor rischio di fratture ossee nell’infanzia e nell’età adulta.. Tuttavia, tale effetto non è stato ampiamente studiato. Durante la gravidanza non prescrivere dosi elevate.

Allattamento

L’uso del medicinale è controindicato durante l’allattamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Didrogyl?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Didrogyl in caso di sovradosaggio.

Didrogyl: sovradosaggio

Il sovradosaggio può provocare ipercalcemia, ipercalciuria ed iperfosfatemia che causano calcificazione dei tessuti molli, dei reni, dei vasi sanguigni e aumentano il rischio di calcoli renali.

Livelli di 25-idrossivitamina D superiori a 200 ng/mL sono da considerarsi come indicatori di una intossicazione da Vit. D.

I segni e sintomi clinici derivano dall’ipercalcemia e dalla conseguente disidratazione.

I primi sintomi sono: debolezza, nausea, vomito, secchezza delle fauci, stitichezza, dolori muscolari.

I sintomi che si verificano in seguito sono: poliuria, polidipsia, anoressia, perdita di peso, congiuntivite, prurito, ipertermia, livelli elevati di azotemia, calcificazioni dei tessuti.

I segni di disidratazione sono costituiti da: congiuntivite, aumento della sete, costipazione, insufficienza renale ed iporiflessia.

Trattamento

La correzione della disidratazione è essenziale per ripristinare la funzione renale.

La sospensione della terapia deve essere continuata fino al raggiungimento dei valori normali di calcemia, generalmente entro 2-4 settimane.

Il trattamento della ipercalcemia può comportare la rimozione di fonti di calcio nella dieta, la somministrazione di calcitonina, corticosteroidi, bifosfonati e l’induzione della diuresi forzata.

Didrogyl: istruzioni particolari

Nessuna.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco