Honeycold: a cosa serve e come si usa

Honeycold (Paracetamolo + Pseudoefedrina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Honeycold (Paracetamolo + Pseudoefedrina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Stati febbrili, specie di origine influenzale, accompagnati da raffreddore o congestione nasale

Honeycold: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Honeycold è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Honeycold ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Honeycold

Bambini da 6 a 12 anni: ½ misurino dosatore di sciroppo o una capsula molle liqui-gels,(pari a 250 mg di Paracetamolo e 30 mg di Pseudoefedrina cloridrato), solo su prescrizione medica.

Adulti: 1 misurino dosatore di sciroppo o 2 capsule molli liqui-gels (pari a 500 mg di Paracetamolo e 60 mg di Pseudoefedrina cloridrato).

Tali dosi possono essere ripetute fino a tre volte al giomo.

Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati.

Per l’assunzione dello sciroppo servirsi dell’apposito misurino dosatore incluso nella confezione.

Lo sciroppo può anche essere diluito in una bevanda calda.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Honeycold seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Honeycold per quanto riguarda la gravidanza:

Honeycold: si può prendere in gravidanza?

Nelle donne in stato di gravidanza e durante l’allattamento il prodotto è controindicato.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Honeycold?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Honeycold in caso di sovradosaggio.

Honeycold: sovradosaggio

Il Paracetamolo a dosi massive può causare epatotossicità per cui, in casi di sospetta assunzione accidentale di dosi elevate del farmaco è consigliabile ricoverare il paziente in ospedale.

I sintomi del sovradosaggio da Paracetamolo sono: vomito, nausea e dolori epigastrici che si evidenziano entro 48-72 ore dall’ingestione.

Negli adulti si ha tossicità epatica con sovradosaggi pari o superiori a 10 g. La tossicità epatica è fatale con sovradosaggio di 15 g ed oltre. Il trattamento consigliato, oltre alle pratiche comuni (lavanda gastrica o emesi indotta), consiste nella somministrazione degli antidoti. Acetilcisteina o Metionina, almeno entro 10 ore dall’assunzione per avere i migliori risultati.

La determinazione delle concentrazioni plasmatiche di Paracetamolo rivela il grado dell’intossicazione: con concentrazioni plasmatiche di 300 mcg/ml dopo 4 ore si può sviluppare un danno epatico grave; con concentrazioni plasmatiche di 120 mcg/ml entro 4 ore e di 50 mcg/ml a 12 ore, si può sviluppare solo un lieve danno epatico.

Superata la fase acuta della tossicità, non permangono anormalità strutturali o funzionali del fegato.

Nel sovradosaggio da Pseudoefedrina, il trattamento consigliato, oltre alle pratiche comuni (lavanda gastrica o emesi indotta) è quello sintomatico. I sintomi del sovradosaggio da Pseudoefedrina, conseguenti alla eccessiva stimolazione simpatica, sono: ipertensione (che può richiedere l’utilizzo di un agente alfa-bloccante come la Fentolamina), aritmia cardiaca (trattabile con un agente beta-bloccante quale il Propranololo), eccitazioni ed allucinazioni (trattabili con Clorpromazina, utile anche per la sua azione alfa-bloccante), convulsioni (trattabili con Diazepam).

Honeycold: istruzioni particolari

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Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco