Nimobrain: a cosa serve e come si usa

Nimobrain gocce orali, soluzione (Nimodipina): indicazioni e modo d’uso

Nimobrain gocce orali, soluzione (Nimodipina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Prevenzione e terapia di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale.

Nimobrain gocce orali, soluzione: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Nimobrain gocce orali, soluzione è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Nimobrain gocce orali, soluzione ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Nimobrain gocce orali, soluzione

La sicurezza e l’efficacia di NIMOBRAIN in pazienti di età inferiore ai 18 anni non è stata stabilita.

Posologia

Nella profilassi e nel trattamento dei deficit neurologici ischemici conseguenti a vasospasmo cerebrale indotto da emorragia subaracnoidea, terminata la terapia parenterale, si raccomanda di proseguire la somministrazione di nimodipina per via orale per circa 7 giorni (60 mg – 1,5 ml di soluzione, corrispondenti a 2 contagocce riempiti fino alla tacca – 6 volte al giorno, ad intervalli di 4 ore).

Nei pazienti che sviluppano reazioni avverse, la dose dovrebbe essere ridotta secondo le necessitĂ  o dovrebbe essere sospeso il trattamento.

In caso di somministrazione concomitante con inibitori o induttori del sistema CYP 3A4, puĂ² rendersi necessaria una modulazione del dosaggio (vedere paragrafo 4.5).

Pazienti con funzionalitĂ  epatica compromessa

Una funzionalitĂ  epatica gravemente compromessa, e particolarmente la cirrosi epatica, puĂ² causare un aumento della biodisponibilitĂ  della nimodipina, dovuto ad una diminuzione dell’effetto di primo passaggio e della clearance metabolica. Gli effetti farmacologici e gli effetti indesiderati, come l’abbassamento della pressione arteriosa, possono essere piĂ¹ pronunciati in questi pazienti. In questi casi la dose deve essere ridotta o, se necessario, bisogna considerare la sospensione del trattamento.

Modo di somministrazione

Nimobrain va assunto lontano dai pasti, le gocce diluite in poca acqua. Non assumere con succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5)

Non immergere il contagocce nell’acqua e non sciacquarlo. Dopo aver messo le gocce in acqua riporre il contagocce nel flacone.

L’intervallo tra le singole somministrazioni non dovrebbe essere inferiore alle 4 ore.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Nimobrain gocce orali, soluzione seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Nimobrain gocce orali, soluzione per quanto riguarda la gravidanza:

Nimobrain gocce orali, soluzione: si puĂ² prendere in gravidanza?

Effetti di altri farmaci sulla nimodipina

L’entità e la durata di questa interazione devono essere prese in considerazione quando nimodipina è somministrata contemporaneamente ai seguenti farmaci:

Rifampicina

Esperienze con altri calcio-antagonisti lasciano ritenere che la rifampicina acceleri il metabolismo della nimodipina attraverso un processo di induzione enzimatica. PerciĂ² l’efficacia di nimodipina potrebbe essere significativamente ridotta se somministrata con rifampicina.

L’uso di nimodipina con rifampicina è quindi controindicato (vedere paragrafo 4.3).

Una precedente terapia cronica con i farmaci antiepilettici fenobarbital, fenitoina o carbamazepina riduce in maniera marcata la biodisponibilità della nimodipina somministrata per via orale. Pertanto, la terapia concomitante con questi farmaci e la nimodipina per via orale è controindicata (vedere paragrafo 4.3)

Antibiotici macrolidi (es. eritromicina)

L’azitromicina, anche se appartenente strutturalmente alla classe degli antibiotici macrolidi, non è un inibitore del sistema del citocromo CYP 3A4.

Inibitori delle proteasi anti-HIV (es. ritonavir)

Antimicotici azolici (es. ketoconazolo)

Nefazodone

Fluoxetina

La contemporanea somministrazione di nimodipina con l’antidepressivo fluoxetina allo stato stazionario ha condotto ad un aumento di circa il 50% dei livelli plasmatici di nimodipina. La concentrazione della fluoxetina è diminuita in modo marcato, mentre la concentrazione del suo metabolita attivo, norfluoxetina, non è stata influenzata (vedere paragrafo 4.4).

Quinupristin/dalfopristin

Sulla base di esperienze con il calcio-antagonista nifedipina, la somministrazione concomitante di nimodipina e quinupristin/dalfopristin puĂ² portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4).

Cimetidina

La somministrazione contemporanea di nimodipina e della cimetidina (un anti-H2) puĂ² portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4).

Acido valproico

La somministrazione contemporanea di nimodipina e dell’acido valproico (un anticonvulsivante) puĂ² portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di nimodipina (vedere paragrafo 4.4).

Ulteriori interazioni

Nortriptilina

L’assunzione contemporanea di nimodipina e nortriptilina allo stato stazionario ha condotto ad un modesto decremento nella concentrazione della nimodipina senza influenzare i livelli plasmatici della nortriptilina.

Effetti della nimodipina su altri farmaci

Farmaci antiipertensivi

La nimodipina puĂ² aumentare l’effetto ipotensivo di farmaci anti-ipertensivi somministrati contemporaneamente, come, per esempio:

diuretici

beta-bloccanti

ACE-inibitori

A1 antagonisti

altri calcio-antagonisti

alfa-bloccanti

inibitori del PDE5

alfa-metildopa

Nel caso un’associazione di questo tipo sia inevitabile, è necessario un monitoraggio del paziente particolarmente attento.

Zidovudina

In uno studio nella scimmia la simultanea somministrazione endovenosa del farmaco anti-HIV zidovudina e di nimodipina in bolo ha indotto un incremento significativo della AUC per la zidovudina con una significativa riduzione del suo volume di distribuzione e della clearance.

Interazioni fra farmaco e alimenti

Succo di pompelmo

L’assunzione contemporanea di succo di pompelmo e di calcio-antagonisti diiprodipiridinici aumenta la concentrazione plasmatica e la durata dell’azione di quest’ultima, a causa di una diminuzione del suo metabolismo di primo passaggio o della sua clearance. Come conseguenza di ciĂ², l’effetto antiipertensivo della nimodipina puĂ² risultare aumentato. Questo fenomeno si puĂ² verificare almeno per 4 giorni dopo l’ultima ingestione di succo di pompelmo. L’ingestione di pompelmo o succo di pompelmo deve quindi essere evitata durante il trattamento con nimodipina (vedere paragrafo 4.2)

Casi in cui non si è evidenziata un’interazione

Aloperidolo

La contemporanea somministrazione di nimodipina allo stato stazionario a pazienti in trattamento a lungo termine con aloperidolo non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione.

La contemporanea somministrazione di nimodipina per via orale e di diazepam, digossina, glibenclamide, indometacina, ranitidina e warfarin non ha messo in evidenza nessuna potenziale reciproca interazione.

FertilitĂ , gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non ci sono studi controllati adeguati sulle donne in gravidanza. Qualora si ritenga necessario somministrare NIMOBRAIN in gravidanza, occorre considerare attentamente i benefici attesi ed i rischi potenziali in rapporto alla gravitĂ  del quadro clinico.

FertilitĂ 

Fertilizzazione in-vitro: in singoli casi di fertilizzazione in-vitro i calcio-antagonisti sono stati associati con cambiamenti biochimici reversibili nella testa degli spermatozoi, con possibile conseguente riduzione della funzionalità spermatica. La rilevanza di questo risultato non è nota nel trattamento a breve termine.

Allattamento

Ăˆ stato evidenziato che la nimodipina ed i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno in una concentrazione dello stesso ordine di grandezza di quella presente nel plasma materno. Si consiglia alle madri di non allattare durante l’assunzione del medicinale.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Nimobrain gocce orali, soluzione?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Nimobrain gocce orali, soluzione in caso di sovradosaggio.

Nimobrain gocce orali, soluzione: sovradosaggio

Sintomi d’intossicazione:

Sintomi di sovradosaggio acuto che devono essere considerati a seguito sono: marcata ipotensione, tachicardia o bradicardia; disturbi gastrointestinali e nausea.

Trattamento dell’intossicazione:

In caso di sovradosaggio acuto, si deve sospendere immediatamente la somministrazione del farmaco. Le misure di emergenza devono essere dirette ad eliminare i sintomi.

Quale misura di emergenza puĂ² essere considerata la lavanda gastrica con aggiunta di carbone attivo. In caso di ipotensione grave possono essere somministrate dopamina o noradrenalina per via endovenosa.

Dal momento che non è noto alcun antidoto specifico, il trattamento degli eventi avversi deve essere diretto ad eliminare i sintomi principali..

Nimobrain gocce orali, soluzione: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco