Pentossiverina: a cosa serve e come si usa

Pentossiverina Sanofi (Pentoxiverina Citrato): indicazioni e modo d’uso

Pentossiverina Sanofi (Pentoxiverina Citrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Pent?ssiverina Sanofi è indicata negli adulti e nei bambini a partire dai 6 anni di età per il trattamento sintomatico della tosse secca.

Pentossiverina Sanofi: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Pentossiverina Sanofi è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Pentossiverina Sanofi ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Pentossiverina Sanofi

Posologia

Popolazione pediatrica

Pent?ssiverina Sanofi è controindicata nei bambini di età inferiore a 6 anni (vedere paragrafo 4.3). Per la posologia, vedere la tabella.

EtĂ  Peso corporeo (kg) Dosaggio (ml)
Bambini di etĂ  compresa fra 6
e 15 anni
20 – 26 5 ml 3-4 volte al giorno
27 – 45 7,5 ml 3-4 volte al giorno
46 – 60 15 ml 3-4 volte al giorno
Adolescenti di etĂ  > 15 anni
e adulti
> 60 15 ml 3-4 volte al giorno

Modo di somministrazione

Usare il misurino incluso nella confezione.

In caso di dolore alla faringe, si consiglia di fare dei gargarismi con la dose di soluzione orale prima di deglutirla.

La dose giornaliera totale per gli adulti non deve superare i 90 ml, che corrispondono a 191,7 mg di POV citrato, ovvero 120 mg di POV base.

Pent?ssiverina Sanofi non deve essere assunta per piĂ¹ di 2 settimane.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Pentossiverina Sanofi seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Pentossiverina Sanofi per quanto riguarda la gravidanza:

Pentossiverina Sanofi: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Gli studi su animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). I rischi potenziali per gli esseri umani non sono noti. Pertanto, la pentossiverina è controindicata durante la

gravidanza (vedere paragrafo 4.3). In caso di assunzione accidentale durante la gravidanza non si prevedono effetti dannosi sul feto; tuttavia il trattamento deve essere immediatamente sospeso.

Allattamento

Il principio attivo è escreto nel latte materno. L’uso di Pent?ssiverina Sanofi è controindicata durante l’allattamento al seno, a causa del rischio di effetti avversi sui lattanti (vedere paragrafo 4.3).

FertilitĂ 

Non sono stati condotti studi preclinici con pentossiverina riguardanti la fertilità. Non sono stati condotti studi per valutare gli effetti sulla fertilità nell’uomo.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Pentossiverina Sanofi?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Pentossiverina Sanofi in caso di sovradosaggio.

Pentossiverina Sanofi: sovradosaggio

Sintomi

I possibili sintomi di sovradosaggio dovuti alla pentossiverina sono sonnolenza, nausea ed effetti di tipo anticolinergico (ritenzione urinaria, secchezza delle fauci, aumento della pressione intraoculare, secchezza della cute, sete, rossore del viso, tachicardia, tachipnea, midriasi, visione offuscata, febbre, riduzione della motilitĂ  intestinale, irrequietezza motoria, convulsioni, agitazione, allucinazioni, perdita di coscienza e aumento della pressione arteriosa). A seguito di un sovradosaggio, possono verificarsi depressione del SNC e depressione respiratoria, soprattutto nei bambini.

Trattamento in caso di sovradosaggio

Non esiste un antidoto specifico. In seguito all’ingestione, in ospedale si devono adottare il prima possibile le consuete misure generalmente indicate per i casi di sovradosaggio (p.es. lavanda gastrica e terapia di supporto). Si devono monitorare attentamente sia la funzionalità respiratoria che quella cardiovascolare.

Pentossiverina Sanofi: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivanti da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco